Ultimo appuntamento della XXII edizione de I Concerti del Chiostro venerdì 28 ottobre ore 20.30 nel Teatro Cavallino Bianco di Galatina, con il direttore artistico del festival al pianoforte, Luigi Fracasso e con Fernando De Cesario al clarinetto.

Ringrazio i componenti dell’Associazione che con passione e sacrificio, si sono dedicati all’organizzazione di questa attesa stagione concertistica, - dichiara il sindaco Fabio Vergine - Per questa Città rappresentano un progetto di continua crescita culturale e motivo di orgoglio per l’intera comunità galatinese.”

I due solisti di fama internazionale, apprezzati in Duo per la loro duttilità interpretativa dal grande pubblico, presenteranno un accattivante viaggio musicale, “Da Parigi a Budapest”.

Curriculum prestigioso per Fernando De Cesario, titolare di una cattedra di clarinetto presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. Nato a Matino, diplomatosi allo “Schipa” di Lecce sotto la guida del M° Aldo Mauro, si è perfezionato a Roma con V.Mariozzi. Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali ha intrapreso un’intensa attività concertistica, sia da solista che in varie formazioni cameristiche e orchestrali, per conto di importanti istituzioni e associazioni fra cui Camerata Musicale e l’Università di Lecce, l’Istituto Italiano di Cultura di Atene, l’Estate Santantimese, Asolo Musica, Università Roma Tre, Teatro Stabile di Potenza, Natale di Roma, Cluster di Lucca. Si è esibito a Venezia come solista con l’Orchestra Giovanile Fiamminga diretta dal M° Robert Groslot.

Nell’ambito della musica da camera ha collaborato con Kostantin Bogino e Carlo Romano. Ha inciso tre CD, due per la Rainbow Classic e Pagano e uno per la Corradi Production.

 
Di Redazione (del 26/10/2022 @ 13:10:53, in NohaBlog, linkato 686 volte)

Venerdì 28 ottobre 2022 alle ore 18.00 l'Associazione NoiAmbiente e Beni Culturali incontra: il Sindaco, i Consieglieri e la Giunta Comunale di Galatina, presso la sede di Levèra in via Bellini 24, NOHA.

Saluti
- Fabio Vergine Sindaco di Galatina
- C.re Pierluigi Mandorino Delegato di Noha
- Ass.re Ugo Lisi Delegato per le Associazioni

Interventi
- Roberta Viva Presidente di Levera
- Marcello D'Acquarica Presidente di NoiAmbiente

SIETE TUTTI INVITATI

NoiAmbiente e Beni Culturali
di NOHA e GALATINA

 
Di Redazione (del 24/10/2022 @ 13:44:38, in Comunicato Stampa, linkato 404 volte)

Sfrutta appieno il turno casalingo l’Olimpia Sbv Galatina imponendosi sui giovani sorrentini  e con 6 punti aggancia Galatone, Athena Napoli e Pozzuoli alle spalle delle capoclassifica Grottaglie, Gioia e Leverano.

In tutta scioltezza la formazione di mister Monaco chiude i tre parziali a suo favore senza accusare difficoltà, consentendo solo qualche piccolo break agli ospiti che riducono il divario del punteggio senza mai mettere in forse il risultato.

Con un primo set arrembante in cui Zanette e Pacelli mettono a segno un bottino di 7 punti a testa che vale il 15-6, i salentini vanno a chiudere vittoriosi la prima frazione, nonostante qualche battuta a vuoto consenta a capitan Cuccaro di limitare il divario numerico.

Secondo e terzo set di analoga fattura (11-7,19-11,23-13) e con identico risultato che vale la seconda vittoria in campionato per Galatina. D’Alba si mette prima in proprio con un ace e un pallonetto di seconda intenzione, poi manda a segno tutti i suoi effettivi Scita, Gabriele De Micheli e Rossetti, con Apollonio che sfodera sicurezza nel pacchetto arretrato.

La compagine ospite soffre la mancanza del palleggiatore titolare Antonino Russo(squalificato), affida la distribuzione a Latella in diagonale con Ciampa, di banda schiera Alaia e Starace, al centro Russo Giacomo e Fabio Cuccaro (ex ShedirPharma Sorrento), in difesa il libero Pappalardo.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 23/10/2022 @ 09:49:44, in NohaBlog, linkato 1105 volte)

Assuntina Coluccia, classe 1936, è nata a Noha da Luigi Coluccia e Aurora Tafuri.

Io e Assuntina abbiamo in comune alcuni zii. Per la precisione i coniugi Carmela Tafuri e Michele D’Acquarica, quest’ultimo noto per gli affreschi delle scene del Calvario di Noha e del San Michele di via Santa Rita.  

M’incontro con lei a Cutrofiano, dove vive, mentre sono alla ricerca della sepoltura di zio Michele e, sarà per una forma di simpatia, forse per la mia capacità di ascolto, o perché il nome di Noha suscita in lei questa forma di reazione, insomma comincia a raccontarmi dei fatti del tempo che fu. Sembra una valanga inarrestabile.

*

Siamo nel 1940 e Assuntina è una bambina di appena cinque anni. Oggi quella bambina è triste e se ne sta affacciata per un po’ alla finestra di casa sua, quella che guarda su via Castello. Ammira le Casiceddhre dei nani, ma i pensieri sono altrove. Suo papà, il suo grande e forte papà è stato inviato in guerra. Nell'ultima cartolina ricevuta da mamma Aurora, scrive:


Mia cara moglie, siamo accampati sulle rive del Don, pregate per me”.


Assuntina e i suoi due fratellini attendono con trepidazione il suo ritorno. La famiglia di Assuntina vive in un appartamento della masseria cosiddetta Delle Cambare. E si spiega anche la ragione di quel nome: le cambare.

A Noha quasi tutto è di proprietà di Don Celestino, che tutti considerano ancora il “barone”, anche a feudalità abolita. Se un terreno o dei caseggiati non sono del barone allora molto probabilmente saranno della Diocesi che a quei tempi era quella di Nardò. Di fatto le cambare sono composte da un caseggiato antico, con un unico grande portone di accesso posto proprio di fronte a quello delle case di corte (quello su cui insistono ancora oggi le casiceddhre di Cosimo Mariano, l’autore). Entrando, sia a destra che a sinistra ci sono delle stanze, e a quei tempi ogni stanza era sostanzialmente un appartamento.

Dopo l’ingresso e subito a destra, racconta Assuntina, c’era una grande vasca per pigiare l’uva, e dei gradini per salire sulla terrazza dov’erano ubicate altre tre camere. Prosegue Tina: “la mia casa invece era esattamente dov’è ora la farmacia, al piano terra. Mia mamma Aurora mi raccontava di quando sulle terrazze delle case di fronte gli scalpellini costruivano le casiceddhre”.

 
Di Redazione (del 23/10/2022 @ 09:01:02, in Comunicato Stampa, linkato 596 volte)

Un viaggio tra musica e cinema, un soprano e un piano: Susanna Rigacci, soprano voluto fortemente dal M° Ennio Morricone per le sue musiche e Ivana Francisci al pianoforte, incanteranno il pubblico del Teatro Cavallino Bianco di Galatina, per il penultimo appuntamento del Festival I Concerti del Chiostro, in programma lunedì 24 ottobre alle ore 20.30.

Figlia di Bruno Rigacci, direttore e compositore fiorentino, Susanna Rigacci si è formata al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze per poi divenire una delle voci più conosciute al mondo. Insignita nel marzo 2020 a Modena del primo ‘Buk Film Festival Award’, la soprano, ha “mirabilmente congiunto la voce alle note e alle immagini di pellicole che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo”. Susanna Rigacci, canta in sei lingue sia in opere barocche che in ruoli di coloratura dell’opera mozartiana, nonché nel belcanto italiano. Si è via via dedicata sempre più di frequente al repertorio contemporaneo, come nel 2011 sul palco di Sanremo, interprete d’eccezione per il brano dei La Crus”.

“Dal grande Maestro ho imparato tanto, anche sul piano umano a livello di umiltà, di come porsi in questo lavoro, estremamente impegnativo, – dichiara Susanna Rigacci,- Ho sempre cantato i temi dei film di Sergio Leone e quando c’è quel vocalizzo di C’era una volta il West, il cuore batte forte, non solo perché ho avuto il piacere e l’onore di cantarlo per oltre vent’anni nei suoi concerti, ma perché in quel momento vedevo il Maestro respirare con i suoi gesti.”

 
Di Redazione (del 21/10/2022 @ 18:54:01, in Comunicato Stampa, linkato 582 volte)

Da un’idea dell’Associazione degli editori indipendenti italiani e proposto dalla Biblioteca comunale di Galatina nasce il progetto "Lettura Day" e l’Istituto Comprensivo Polo 1 aderisce:  DOMENICA 23 OTTOBRE dalle 17:00 alle 19:00, presso la villa ed il piazzale della stazione in Galatina, gli studenti dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria vi porteranno a “viaggiare” con una lettura ad alta voce, coordinata dai referenti del progetto Prof.ssa Costanza Luceri e maestra Maria Rosaria Gaballo, accompagnata da interventi musicali a cura della docente di musica prof.ssa Emanuela Massaro. 

La lettura ci permette di scoprire nuovi mondi, come al ritorno di un viaggio arricchiti da esperienze uniche, di immaginare e incontrare realtà diverse, di conoscere e imparare qualcosa di cui  non ne sapevamo nulla, di crescere come attraverso un'esperienza e lasciandoci addosso il segno di un buon ricordo, come questa esperienza che vi consiglio di non perdere! 

 

Finalmente, dopo mesi di assoluta trascuratezza, in qualità di consigliere comunale delegato ASI, posso dire che la nostra Città ha compiuto un nuovo passo in avanti dal punto di vista del decoro urbano.

Ci siamo concentrati sulla nostra zona industriale, che da anni vive in uno stato di incuria e degrado. Grazie alla forte collaborazione con il Presidente dell’ASI Massimo Albanese, nei giorni scorsi abbiamo effettuato un’attività di taglio erbe, oltre a mettere a punto il sistema di pubblica illuminazione.
Da tempo, infatti, in diverse strade, dove sono presenti le nostre aziende, il cuore della filiera imprenditoriale cittadina, mancava l’illuminazione, mettendo a serio rischio la sicurezza degli addetti ai lavori.

 
Di Redazione (del 21/10/2022 @ 14:00:29, in Comunicato Stampa, linkato 456 volte)

La rassegna “Incontri al Collegio”, nata da un idea della libreria Fiordilibro con la collaborazione della Rettoria di Santa Maria della Grazia riprende anche per questa stagione 2022-2023 Il primo incontro di venerdì 21 alle ore 18,30 presso la Chiesa del Collegio, è dedicato al Turismo religioso ed ha come titolo - UN’ALTRA STRADA- I pellegrinaggi e i cammini come pratica per i giovani alla riscoperta della fede. Ci piace rammentare la definizione di San Riccardo secondo cui “Turista è chi passa senza carico né direzione. Camminatore chi ha preso lo zaino e marcia. Pellegrino chi, oltre a cercare, sa inginocchiarsi quando è necessario”

 Saranno con noi il Sindaco Fabio Vergine e l’Assessore al Turismo M. Grazia Anselmi.                Dialogheranno:

Sara Alessandrini Travel Blogger e autrice del libro “UN’ALTRA STRADA. I miei itinerari mariani in Italia.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 18/10/2022 @ 13:46:47, in NohaBlog, linkato 819 volte)

La poesia “A Livella” di Totò si basa su un concetto chiave: la morte rende tutti uguali, ricchi e poveri. Ma a pensarci bene, non è solo sorella morte a fare di noi tutti un minestrone: in un certo senso pure l’immondizia rade a zero titoli e galloni, poveri e ricconi.

Di cosa stiamo riempiendo le discariche e, in mancanza, le campagne con i nostri 500 kg pro capite all’anno di rifiuti è sotto gli occhi di tutti. E se non lo vediamo ce ne accorgiamo tramite le nostre malattie, sempre più numerose, sconosciute, devastanti.

Mi sono voluto per così dire dilettare nel mettere a fuoco, nel senso di provare a osservare attentamente, alcuni oggetti fra le centinaia di migliaia di inutili schegge e frammenti di cocci di terracotta sparsi ovunque. Il Salento è un museo a cielo aperto. Basta scandagliare gli oggetti con una buona luce diurna, e non è difficile scorgere in mezzo al pietrame,  tra le zolle, ai bordi delle strade di campagna, a ridosso dei muretti a secco, e soprattutto in prossimità di antichi casolari, furnieddhri, masserie o casali di pertinenze monastiche, per esempio in località Santu Totaru a Noha e in località Badia di Cutrofiano, pezzi archeologici della vita che fu. Ormai è tutto macinato da secoli di lavorazione della terra, soprattutto in questi ultimi anni, dove si è visto l’abbandono delle strutture murarie sopravvissute all’incalzare di questa fervida economia del tutto e subito, e osservare la terra, anche se ultimamente viene sottoposta a cicli continui di pesanti trattamenti meccanici. Tutto ciò ha portato ulteriore distruzione di quel poco che si era salvato.

Ma basta aspettare la pioggia che dilava un po’ la superficie e con i raggi del sole appaiono brillanti come stelle. Sembra che siano lì a chiamare senza voce, ad attrarre la nostra attenzione, a volerci raccontare le loro storie, di mani di massaie che impastano il cibo o che lavano i panni, di fanciulli che bevono nelle piccole scodelle, di uomini arsi dal sole cocente e dalla dura fatica che stringono ancora nelle mani quei manici di boccali con la razione di acqua quotidiana. Ogni frantume si ricollega ad un altro, e messi insieme si radunano come per magia come su tavolate imbandite da famiglie numerose, nelle “rimese” di ritorno dal lavoro dei campi. D'altronde secoli di storia intensa non possono scomparire nel nulla.

 

Canto notturno di un pastore ...

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