Il Circolo Tennis “Giovanni Stasi” di Galatina, che lo scorso luglio ha centrato l’obiettivo della promozione in B2, si prepara ad affrontare il nuovo campionato senza nascondere le proprie ambizioni di puntare ai play off. il 30 ottobre scorso la Federazione Italiana Tennis, nella persona del consigliere del comitato regionale FIT Puglia Alessandro Carmine Dell’Aquila ed alla presenza del Presidente del comitato regionale FIT Puglia Francesco Mantegazza, ha premiato a Bari il CT “Giovanni Stasi” di Galatina, consegnando una targa ricordo al Presidente Antonello De Pascalis.

«Come Presidente – ha dichiarato De Pascalis - sono onorato del risultato raggiunto, questa è la vittoria dei nostri RAGAZZI, del nostro staff tecnico, dei nostri soci del nostro Consiglio, della Direzione Sportiva e dei nostri sponsor. Grazie di cuore a tutti».

Nei giorni scorsi è stata ufficializzata l’acquisizione di un nuovo giocatore Alessandro Bellifemine, classe 2001, romano, classifica italiana 2/2, ITF 202, con una importante esperienza a livello nazionale ed internazionale, dalle notevoli capacità tecniche, che costituirà un valore aggiunto ai confermati Jeremias Rocco, Matteo Fanì, Ignacio Novo, Andrea Cardinale, Antonio Montinaro e Alfonso Costamagna. «Abbiamo una squadra giovane e determinata – afferma il Capitano Donato Marrocco – e siamo particolarmente soddisfatti del nostro vivaio. Grande soddisfazione, infatti, da Andrea Cardinale anno 2005, classifica 2023 2/7 che in due anni ha scalato 4 categorie, dalla terza categoria 3/2 a 2/7 e da Antonio Montinaro anno 2002, classifica 2023 2/5, che in 10 mesi è passato da 2/7 a 2/5. Completata la squadra ora si pensa a lavorare sodo per raggiungere al massimo della forma l’appuntamento e puntare, perché no, ad una promozione».

 
Di Redazione (del 07/11/2022 @ 13:31:43, in Comunicato Stampa, linkato 596 volte)
Finanziato dal Dipartimento Politiche del Lavoro della Regione Puglia (A.D. 527 del 04/11/2022) il progetto del Comune di Galatina a valere sul bando Punti Cardinali, bando fortemente voluto dall’assessore al ramo Sebastiano Leo.
Il progetto, nato da una collaborazione con la Scuola di Management AFORISMA di Lecce, che ne ha curato la progettazione, ha visto coinvolti come partner importanti soggetti del territorio come l’ITS Moda, Improvvisart, TDF – Mediterranea, ARPAL, Confindustria Lecce, l’associazione Imprese Galatinesi, i 3 Istituti Comprensivi di Galatina e il Liceo Scientifico e Linguistico Antonio Vallone.
Il progetto propone la realizzazione di un modello innovativo di orientamento fondato sulla sperimentazione con servizi integrati in grado di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di formazione e lavoro, e di supportare le persone nelle scelte che caratterizzano i cruciali momenti di transizione della vita: il passaggio da un ciclo di studi ad un altro, l’individuazione del percorso professionale da intraprendere, la rimodulazione del proprio percorso lavorativo, la riqualificazione professionale.
Saranno tre le linee di intervento.
I primi due sono gli Orientation Labs: laboratori di orientamento didattici, esperienziali o narrativi ed i Job Days: eventi incentrati sulla conoscenza dello scenario, finalizzati ad informare i destinatari su opportunità e percorsi di carriera, attraverso una metodologia laboratoriale in cui associare l’elemento informativo alla valutazione delle attitudini personali, abilità sociali, interessi e valori professionali.
 
Di Redazione (del 05/11/2022 @ 18:58:39, in Comunicato Stampa, linkato 444 volte)

Come vuole la tradizione, a Noha, la cerimonia della commemorazione dei caduti in guerra (con l’auspicio che nel frattempo la politica non si stia attrezzando per combattere il terzo e definitivo conflitto mondiale) avrà luogo domenica 6 novembre 2022. 
Inizio alle ore 15 con la celebrazione della Messa in Chiesa Madre. 
A seguire corteo alla volta di piazza Ciro Menotti, deposizione della corona d’alloro presso il monumento dei caduti nohani, inno nazionale, discorso commemorativo e suono del silenzio d’ordinanza.

 
Di Michele Scalese (del 05/11/2022 @ 08:21:36, in Comunicato Stampa, linkato 488 volte)

Qualche giorno fa la nuova amministrazione ha compiuto i suoi primi 100 giorni. 100 candeline: tante quante le promesse fatte in periodo elettorale che ad oggi non trovano riscontro nella realtà. Abbiamo avuto modo, in questi primi 100 giorni (anche prima a dirla tutta), di assistere ai più deplorevoli spettacoli politici della storia di Galatina e frazioni, tanto da dubitare anche sul fatto che il Sindaco si sia insediato oppure risiede ancora in quella fase di piena campagna elettorale. Assistiamo, ahimè, sbigottiti, alle autocelebrazioni dei novelli amministratori per cose e opere realizzate o in attesa di realizzazione, pur dimenticandosi, volutamente, che ciò a cui fanno riferimento non è altro che il frutto del lavoro dell’amministrazione precedente. È bene ricordare ai nostri attuali amministratori che “qualcuno” in illo tempore, aveva già pensato e soprattutto attuato un piano di sicurezza sul territorio che prevedeva l’installazione e la messa in funzione delle telecamere di sorveglianza sul territorio comunale. Inoltre, come Circolo cittadino abbiamo avuto modo di protocollare un programma dettagliato circa ciò che dovrebbe essere attuato per garantire una piena vivibilità nella nostra frazione, programma al quale non abbiamo mai ricevuto risposta dal Sindaco. Ciò che, ad ogni modo, ci rincuora è che la maggioranza - almeno questa volta - dovrà fare i conti con una opposizione – se non tutta, almeno in parte - degna del ruolo che è stata chiamata a ricoprire in Assise: perché si sa, la competenza non si misura a chiacchiere, ma a fatti concreti, ad idee, a progettualità, a studio, non a becero vittimismo. A proposito di ciò, non possiamo non citare le continue e oramai pedanti frasi di vittimismo del consigliere di minoranza Antonaci, che con i soliti post pubblici sui suoi social, non fa altro che autoflagellarsi il costato in cerca del proprio posto per esprimere la bellezza delle sue idee a dir poco utopiche. Sarebbe bello ricordare al consigliere Antonaci, Presidente della Commissione speciale per la salvaguarda del nostro Ospedale, che, nonostante l’assemblea organizzata il 19 ottobre, si è a conoscenza che anche per il mese di novembre il celebre cardiologo di cui tanto si è discusso e controbattuto, continuerà a svolgere il suo servizio dalle ore 8 alle ore 20, per ritornare ad essere reperibile dalle ore 20 alle ore 8. Nulla è cambiato, dunque, per la salute dei nostri concittadini, dal momento che gli stessi “possono essere oggetto di infarto solo e soltanto fino alle 20”, poiché di notte, il medico cardiologo non potrebbe essere in sede per soccorrere il malcapitato.

 

L’Istituto Polo 1, in entrambe le sedi di Galatina e Collemeto, ha accolto la sfida educativa lanciata dalla campagna di promozione alla lettura #ioleggoperchè, la più grande iniziativa nazionale organizzata dall’Associazione Italiana Editori.

Dal 5 al 13 novembre sarà possibile acquistare un libro da donare alle scuole per arricchire le nostre biblioteche scolastiche recandosi in una delle seguenti librerie gemellate con l’istituto:

  • Carlo Viva, via Liguria 73, Galatina
  • Libreria Fabula, corso Porta Luce 115, Galatina
  • Mondadori Point, via XX Settembre 160, Galatone
  • My Library, via Salvo D’Acquisto 29, Aradeo
  • Libreria La Calandra, San Lazzaro, Gallipoli

Gli editori, a loro volta, doneranno volumi per la biblioteca scolastica.

Per costruire un mondo più inclusivo, la scuola parteciperà al contest di #ioleggoperchè che premia la creazione e la realizzazione di attività volte alla promozione del libro e della lettura.

“Io e Te, Incontriamoci!” è la proposta del Polo 1 che, attraverso un libro, entra in relazione con gli altri.

 
Di Antonio Mellone (del 31/10/2022 @ 16:51:31, in Recensione libro, linkato 815 volte)

Ne avevo appena iniziato la lettura, ma poi me l’ha sequestrato la regina madre, 87, (riporto l’età di chi mi è vicino come usano fare le riviste del gossip vipparo), per riconsegnarmelo un paio di settimane dopo, vale a dire tre giorni fa, “ché mo’ lo leggo prima io, tanto tu tieni sempre qualche cosa sotto gli occhi”.

In effetti ero alle prese con l’ultimo centinaio di pagine del terzo tomo di quattro, dico di “M – Gli ultimi giorni dell’Europa” di Antonio Scurati (Bompiani, Milano, 2022, 425 pagg.): bello, non c’è che dire, e ben scritto, come del resto i primi due. Peccato soltanto per quel peana in stile “resta con noi signore la sera” vergato su Repubblica dal medesimo autore in onore di quell’altro figlio del secolo, non meno bellicista rispetto all’originale, ovverosia il Migliore fra i Migliori (a proposito di M), promosso e pluripremiato sul campo dai camerati del panfilo Britannia e giacché pure blandito da quasi tutta la stampa apologetica, ma venuto a mancare (momentaneamente) all’affetto dei suoi cari per essersela svignata dal suo stesso governo alla prima occasione utile. Ma non era di Scurati o della sua opera o dei fuggitivi ministeriali che avevo in mente di discettare questa volta, ma del volume scritto dalla dottoressa Enrica Mariano, nohana, 47, dal tutt’altro che ermetico titolo “La malattia è solo la punta dell’iceberg”, con sottotitolo “La cura inizia dall’ascolto” (Mind, Milano, 2022), recapitatomi in dono dal di lei padre, il geometra Biagio, 81.

Avevo già avuto modo di vergare parole sul conto dell’Enrica Mariano esattamente quindici anni fa, e precisamente sull’Osservatore Nohano (n.7, anno I, 7 ottobre 2007, pag. 13), nella rubrica denominata C.V., condensando in poche battute il curriculum vitae della mia concittadina, sin da allora di un certo spessore, fatto di diploma al Classico e poi di laurea in Medicina con il massimo dei voti e la lode, e successivamente di pubblicazioni, di assegnazioni di non so più quanti premi di laurea, e dunque del conseguimento di abilitazioni nell’arte medica, fino alla specializzazione in Cardiologia (anche questa ovviamente con voti stratosferici). A quel curriculum iniziale bisognerebbe aggiungere ora tre lustri abbondanti di Ricerca, e centinaia, ma che dico, migliaia di interventi chirurgici (un tempo a cuore aperto, ora non più), nonché la docenza di Cardiologia all’Università di Tor Vergata di Roma. Ultimamente, grazie anche a questo coso che sto sfogliando, vi sarebbe altresì da includere l’attività di scrittrice (nella dedica al sottoscritto – che non riporto in quanto non meritata – la Mariano parla di “prima opera letteraria”: ergo non siamo che all’inizio dell’n-esima sua avventura), e più di un Master, tipo il MICAP, acronimo con lemmi o locuzioni in rigoroso idioma anglosassone, visto oltretutto che quella I sta per internazionale. Ma a ogni titolo, gallone o pennacchio l’Enrica sembra preferire l’attestato di “idraulico delle coronarie”, di quelli d’urgenza, e ci conferma che sì, è importante il corpo, ma forse anche (e soprattutto) qualcosa d’altro.

Tu all’inizio ti aspettavi un sostanziale predicozzo da parte del professorone di turno che, dall’alto della sua cattedra, pontifica sulle magnifiche sorti e progressive della Medicina tutta fatta di regole e dogmi imposti dalla esimia società scientifica (mentre i profitti delle società del farmaco sarebbero soltanto trascurabili dettagli), e invece qui si narra di un’esperienza personale e un destino a tratti burlone con la provvida sventura dell’inversione di ruoli: una cardiologa che si ammala di pericardite in tempi non sospetti, costretta a dismettere temporaneamente il camice del medico per indossare il pigiama del paziente: “Un dolore che mi trapassava il petto. Avevo l’affanno, non riuscivo neanche a portare una busta della spesa senza avvertirlo. […] E quella fastidiosa sensazione del cuore in gola”, scrive.

Una pagina via l’altra e il rafforzamento di alcuni dubbi, suoi e nostri, invero covati da sempre, e di alcuni punti di vista che il tifoso di turno oserebbe considerare tutt’altro che “ortodossi” se non addirittura “antiscientifici”, ma che ormai non si possono più tacere, dacché esiste in natura un punto oltre il quale la verità, volenti o nolenti, comincia a brillare della sua stessa perspicuità. E qui la Mariano ti apre tutto un mondo fatto di spirito e non solo di corpo, di cervelli (ne abbiamo tre, lo sapevate?) e di un cuore che ha una memoria ed è la sede dell’anima (lo scrive nero su bianco un medico, eh), di dialoghi interiori e di autoascolto, di colloqui tra mente e intestino (chi l’avrebbe mai detto), e di meditazione e preghiera, di tango argentino e musicoterapia, insomma di punti di incontro mai di scontro tra medicina orientale e medicina tradizionale, tra olismo e separatismo.

Mi piace infine che uno specialista, come l’Enrica nostra, si compiaccia nell’autodefinirsi una Curandera [“Ebbene sì, non lo sapevo, eppure ero già una moderna curandera”, così a pag. 95].

Però, Enrica, per favore, la prossima volta tu e i tuoi colleghi cercate un sinonimo meno ostico e più immediato al lemma che vorrebbe sintetizzare tutte queste cose qua, vale a dire Psiconeuroimmunoendocrinologia: nel provare a pronunciarlo con una sola emissione di voce, per ipossia, caddi come morto corpo cade.

Antonio Mellone

 
Di Redazione (del 31/10/2022 @ 16:46:43, in Comunicato Stampa, linkato 660 volte)

Le mie più sincere congratulazioni al neo Comandante della Polizia Locale di Galatina Luigi Tundo.
Fin dal mio primo giorno d’insediamento, ho conosciuto un vero servitore dello Stato e delle Istituzioni, un uomo con un alto senso di responsabilità, che da oggi diviene il punto di riferimento principale per l’intero comando del Corpo dei Vigili Urbani di Galatina.

Al Comandante Luigi Tundo un forte in bocca al lupo per l’importante ruolo che è chiamato a ricoprire.

Al tempo stesso, rivolgo un affettuoso saluto al Comandante Domenico Angelelli, che dopo oltre quarant’anni di onorato servizio, ha raggiunto il prestigioso quanto meritato obiettivo della pensione.

Con Angelelli, vi sono sempre stati stima e rispetto reciproci. In tutti questi anni, è diventato una colonna portante del comando di Polizia Locale di Galatina, riuscendo ad essere un vero e proprio punto centrale e di collegamento con tutte le Forze dell’Ordine della Città.

Galatina vede nella Polizia Locale un grande faro di protezione e sicurezza sul quale porre una fiducia costante ed irreversibile.

 
Di Redazione (del 29/10/2022 @ 16:17:01, in Comunicato Stampa, linkato 456 volte)

Domenica 30 ottobre prende il via" Arte in vers i" rassegna di scritture e sperimentazioni visive, nata dalla collaborazione tra Fiordilibro e Art Lab Second Light dell’artista Corrima - Corrado Marra. Sarà Antonella Caputo ad inaugurarla alle ore 19:00 in via Umberto I, 17 a Galatina,  presentando "Quando saremo grandi " il suo nuovo romanzo per Les Flauneurs edizioni. Romanzo generazionale vero come la vita e avvincente. Un inno all’amicizia che scava nelle faglie di una generazione che, dal “muretto” dell’adolescenza, si ritrova alla soglia dei trent’anni, alle prese con la ricerca di sé stessa e delle difficili scelte che ognuno dei protagonisti dovrà affrontare.

Antonella Caputo bresciana per nascita, salentina per natura, insegnante per missione, secondo le sue definizioni, scrive da sempre, molti suoi racconti sono inseriti in antologie ed alcuni hanno conseguito premi a concorsi letterari nazionali. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo "Senza biglietto di ritorno" per Italic Pequod
Dialogano con l'autrice Nico Mauro e  Mariateresa Funtò.

Introduce Davide Miceli Consigliere Comunale delegato alla Cultura

 
Di Redazione (del 28/10/2022 @ 13:11:53, in Campo Sportivo, linkato 516 volte)

L'incontro di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva del 27 ottobre 2022 si è svolto presso l'Auditorium del nostro Istituto, con la partecipazione di 3 ospiti di grande spessore: il Sindaco di Galatina Dott. Fabio Vergine, il Giudice Dott. Francesco Mandoi ed il Parroco antimafia Don Antonio Coluccia.

Tutte le classi della scuola hanno avuto l'opportunità di partecipare all'evento: 250 studenti circa in presenza ed i restanti di entrambe le sedi in live streaming sulla piattaforma Workspace.

Gli alunni ed il personale scolastico presenti in sala hanno ascoltato con grande attenzione le relazioni presentate, con particolare riferimento alla realtà del territorio salentino, che purtroppo è tutt'altro che immune dal fenomeno mafioso. Non sono mancati momenti di dibattito e domande rivolte ai relatori, con l'intervento anche dei neo-eletti Rappresentanti di Istituto.

 

Canto notturno di un pastore ...

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