ago282010
Quarto appuntamento della prima edizione della rassegna d'arte contemporanea Urla nel Silenzio. Mercoledi 1 Settembre alle ore 21, presso la sala espositiva della pizzeria SLURP, sarà Carla Casolari ad inaugurare la sua mostra "Liberamente". Lo spazio musicale vedrà per la serata inaugurale Striunizzu con il suo live show reggae mentre domenica 5 Settembre si esibiranno i Republika Mod in dj-set. Come da tradizione per ogni serata inaugurale della rassegna, la pizzeria SLURP sarà lieta di offrire a tutti i presenti il prodotto tipico "polpette salentine".
Alcune note sull'artista: Carla Casolari nasce a Modena il 22/06/1966, sin dall’infanzia manifesta interesse e passione per il disegno, i colori, l’arte (ha studiato pianoforte e danza per diversi anni) ed in particolare per la pittura, “vocazione” sopita da vicende familiari e studi aventi altro indirizzo (Management aziendale).
Nel 1999 si trasferisce a Galatina, nel Salento, ove la “vocazione” sopita è poi maturata nutrita dalla visione continua delle opere naturali di questa terra favolosa con i suoi colori, tradizioni, cultura e ritmi.
E finalmente esplode nel 2006 quando decide di mettersi in gioco e confrontarsi con altri artisti presenti sul territorio partecipando a diversi concorsi di pittura estemporanea ricevendo vari premi e riconoscimenti.
Istintiva, emotiva, la impressionano le bellezze della natura che sente particolarmente facendole proprie. Non copia nessuno, ma chiede ispirazione al vero anche se ama proiettarsi verso una pittura che esce dagli schemi canonici della stessa verso uno stile che ricorda il metafisico ed il surreale. Delle volte onnicomprensivi si connotano per la ricercata gamma cromata. Ama anche prodigarsi in opere di contenuto sociale e sociologico, ove riflette e fa riflettere, anche filosoficamente, sulle principali problematiche che affliggono l’uomo contemporaneo e sul senso dell’esistenza.
Nel 2008 apre un laboratorio proprio nel cuore del centro storico di Galatina.
ago262010
Ricco il programma per la due giorni, 28 e 29 agosto, del moto raduno di Noha giunto ormai alla terza edizione, organizzato dal Moto Club MIG di Galatina. Sabato 28 agosto Ore 9.30 Inizio iscrizioni e consegna gadget Ore 10.30 Tour per la costa Jonica direzione Nardò le Cenate, Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, Lido Conchiglie, Gallipoli, ritorno passando per il piccolo borgo di Santa Barbara dove la cantina Vergaro offrirà una degustazione dei propri vini. Ore 16.00 Sfilata per le vie cittadine e partenza per raggiungere la Città di Lecce dove accompagnati da una guida visiteremo il centro storico con il suo stupendo barocco Ore 18.00 Partenza per raggiungere la frazione di Collemeto dove sarà offerto un ricco rinfresco. Ore 19.00 Rientro a Noha Ore 20.30 Ritrovo in p.zza S.Michele a Noha dove sarà offerta la cena a tutti gli iscritti il menu' prevede frisellata, pezzetti di carne al sugo, prodotti tipici e vino, concerto di musica e ballo della PIZZICA
Domenica 30 agosto Ore 9.30 Riapertura iscrizioni e consegna gadget Ore 10.30 Visita alla Città di Galatina. Ore 12.00 Sfilata per le vie cittadine e trasferimento presso il CONVENTO LA GRAZIA a Galatone, sarà officiata la benedizione dei caschi e seguirà nei giardini un ricco aperitivo con degustazione dei vini prodotti, Ore 13.30 Consegna di alcune confezioni di vino sorteggiandole con le cartoline di iscrizione, Premiazioni, foto di gruppo e saluti con l'augurio di vederci l'anno prossimo.
L'associazione Turistica del vino di Galatina curera' con i suoi esperti, degustazioni di vini e abbinamenti ai prodotti tipici locali.
Per tutto il periodo dello svolgimento della manifestazione a richiesta sono previste visite guidate per il centro storico di Galatina, la splendida Basilica di S. Caterina, il museo del Tarantismo |
ago242010
ago222010
Eccovi di seguito un articolo di Raimondo Rodia che ci riguarda da vicino, tratto da galatina.blogolandia
Continua ancora la distruzione dell’ambiente e delle campagne galatinesi, dispiace che quello che Antonio Mellone chiama il ” sacco di Noha ” stia avvenendo proprio con un sindaco originario di Noha, eletto dalla frazione con grande giubilo. Tra nuovo comparti artigianali, commerciali e di edilizia civile, riempiremo di cemento le campagne, il resto saranno campi di silicio con il mega fotovoltaico e le pale dell’eolico, come torri di Babele che si stagliano nel cielo del Salento. A questo aggiungiamo nuove fonti di stravolgimento del nostro ambiente, preservato dai nostri antenati e che noi in capo ad un paio di generazioni rischiamo di cancellare definitivamente. Ma torniamo ai nuovi accadimenti e sentiamo le parole di Antonio Mellone. ” Non finiremo mai. Siamo assediati. Ci stanno mettendo nel sacco ancora una volta. Stanno preparando ” il sacco di Noha “. Ebbene non ci crederete ma a Noha abbiamo un’altra emergenza (oltre al fotovoltaico selvaggio in svariati ettari di campagna nohana, oltre all’imminente Comparto 4 e le oltre 50 villette schierate come un plotone d’esecuzione, oltre a tutto il resto). Avete visto il video di Dino Valente su galatina.it a proposito della cava De Pascalis ? Sembra uno spot pubblicitario. L’intervistatore si rammarica pure della burocrazia e dei suoi lacci e lacciuoli, anzichè chiedere regole lacci e lacciuoli anche per il suo bene e la sua salute. Lo sapete che cosa verrà conferito in quella cava, a due passi dall’antica masseria Colabaldi, sito archeologico importantissimo? Di tutto, di più. Leggete l’elenco. Ma andate oltre: dietro quell’elenco c’è un altro elenco invisibile e innominabile, tra l’altro, facilmente immaginabile. Anche se non ce lo dicono ci saranno materiali pericolosi insieme a tutto il resto.Scommettiamo? Pensate che qualche eternit, o qualche altro materiale viscoso “ben chiuso” in qualche bidone, o qualche altra roba da sversare non ci sarà in mezzo alle altre schifezze che verranno portate qui da noi da tutto il Salento ? Suvvia, non cadiamo dalle nuvole da qui a qualche anno con le solite lacrime da coccodrillo. Cerchiamo di anticipare i tempi. E per favore andatevi a vedere il film “Gomorra” (proprio nelle scene delle cave dismesse), se proprio non riuscite a leggere l’omonimo libro di Roberto Saviano. Sappiamo come vanno le cose in Italia e soprattutto qui, nel nostro Sud. Conosciamo bene il senso di responsabilità e la correttezza di molti imprenditori.
E poi perchè tra la roba conferita deve esserci il vetro e la plastica? Non sono, questi ultimi, materiali da riciclare? Andatevi a vedere l’elenco delle cose conferibili (conferibili, ovviamente, a pagamento).
Credono lor signori che noi siamo così fessi da non capire che dietro questa n-esima “scelta ecologica” non ci sia un piano diabolico? Che potrebbe essere questo: guadagnarci ovviamente nell’immediato (i conferimenti da parte delle ditte di tutto il Salento è a pagamento, un tot. di euro a tonnellata). Ma guadagnarci anche e soprattutto nel futuro. Come ? Semplice. Una volta riempita la cava (non ci vorrà mica un secolo, basterebbe un decennio ma anche meno di conferimenti, con la fame di discariche che c’è ) si farà diventare edificabile quella “nuova area”, tra Noha e Galatina. Altro comparto, altra villettopoli. Altro giro altro vincitore, e molti perdenti: noi. Mentre altrove le cave dismesse diventano centri culturali (tipo Le Cave del Duca a Cavallino, sede di concerti e di convegni, o l’area Verdalia a Villa Convento, area di freelosophy, eccetera eccetera), qui da noi diventano l’immondezzaio del Salento. A due passi dalla povera Masseria Colabaldi. Non c’è rispetto nè della storia nè del futuro. Siamo schiavi del presente purtroppo. Manco i barbari permetterebbero certi scempi. Ma noi sì. Bisogna allora avvisare tutti i nohani, ma anche i galatinesi della 167, quelli che abitano nell’intorno della parrocchia di San Rocco, del fatto che anche loro ne sono coinvolti: ne va anche della loro salute. Bisogna far presto. Bisogna far girare queste mail, magari arricchendole con nuove notizie e nuove informazioni. Bisogna far svegliare i nostri rappresentanti (ma dove sono con i loro cervelli in fuga) cercando di far capire loro che con certe scelte e certe decisioni (prese all’oscuro e senza informare preventivamente i cittadini) stiamo andando con gioia verso il disastro. Stavolta annunciato.” Tutto giusto quello che scrive Antonio Mellone nel virgolettato, l’unica cosa da rimproverargli e che questa non è solo la battaglia della gente di Noha e della 167 di Galatina. Questa deve essere la battaglia di ogni cittadino del Salento, che vuole la sua terra ricca e salubre.
Raimondo Rodia
ago202010
ago202010
ago202010
L'Associazione Culturale "Galatina2000" in collaborazione con la "Casa Museo del Tarantismo" e con il Patrocinio del Comune di Galatina, in occasione della serata de "La notte della Taranta", che si svolgerà il 25 agosto 2010, organizza la prima serata dedicata ai "Racconti di storia galatinese", una iniziativa culturale tesa al recupero delle espressioni e tradizioni popolari della nostra città. L'obiettivo è quello di valorizzare la storia di Galatina partendo dai giovani e dalla loro conoscenza rendendoli protagonisti della vita cittadina. Questa iniziativa è da considerarsi come primo appuntamento di un percorso che, riteniamo utile, resti duraturo negli anni e contemporaneamente possa far recuperare a Galatina un ruolo centrale e di interculturalità. Il progetto s'inserisce in un contesto volto alla valorizzazione del protagonismo giovanile unitamente alla riscoperta del proprio territorio come luogo depositario delle proprie radici storiche e culturali. L'idea è quella di aggiungere alla musica le origini del fenomeno del tarantismo da raccontare a turisti e non solo, quello che per Galatina rappresentava fino ad alcuni anni fa. Nel salottino organizzato a ridosso della "Casa Museo sul Tarantismo" si alterneranno diversi ospiti tra cui Luigi Chiriatti della casa editoriale Kurumuny, Alessandro Mangia, presidente del Centro sul Tarantismo, il prof. Gianluca Virgilio, l'Assessore alle politiche giovanili del Comune di Galatina Carmine De Paolis, e con i "cunti" di chi ha vissuto quei tempi ci tufferemo nel passato per capire com'era considerato questo rito fino a pochi anni fa.
Per chi non potrà assistere personalmente, potrà collegarsi al portale www.galatina2000.com, dove verrà trasmesso l'evento in diretta ed a seguire anche lo spettacolo musicale de "La Notte della Taranta". Vi ricordiamo che La Casa Museo del Tarantismo mercoledì 25 agosto resterà aperta ai visitatori dalle ore 20:00 alle ore 01:00 Ingresso libero inf. 380. 5310814.
Galatina lì, 24 agosto 2010
Il Presidente
Piero De Matteis
ago132010
ago112010
Il 13 Agosto durante la rassegna "Neviano d'estate" l'artista Paola Rizzo si esibirà in una performance che la sta portando in giro fra i locali e gli eventi della Provincia di Lecce e non solo, dal titolo "Grafite è Musica" nella quale realizzerà "live" sul palco il ritratto a Gaetano Carrozzo che contemporaneamente si esibirà con il gruppo della Bandadriatica, capeggiato dall'organetto di Claudio Prima.
PAOLA RIZZO è pittrice laureata nel 1997 all’Accademia delle belle Arti di Lecce con una tesi in anatomia artistica dal titolo “Fisicità e psichicità di un linguaggio universale: il volto”. Bravissima con la matita, nei chiaroscuri, il suo talento sembra esprimersi al meglio nella tecnica della pittura ad olio. Nature morte, vedute marine, paesaggi bucolici, panorami, soggetti religiosi, scene di vita quotidiana, ritratti di volti umani o fantastici, sono stati i soggetti della sua prima produzione artistica. Poi improvvisamente incontra un soggetto che è diventato quasi la costante della sua opera: l’ulivo, la pianta che per eccellenza rappresenta l’ambiente, la natura della terra salentina, cui si aggiunge nel corso degli ultimi anni l’amore per la fotografia e per la musica. Musica e pittura, in connubio tra loro, divengono per lei inscindibili. Nascono così i suoi famosi ritratti a matita di alcuni musicisti di fama nazionale ed internazionale protagonisti della conosciutissima mostra itinerante “Grafite è musica”. Attualmente è impegnata in una personale di pittura al “Dona Flor”, lo storico american bar del Teatro Petruzzelli. Paola Rizzo dipinge e disegna con la musica. Non come colonna sonora, che pure non manca mai nel suo studio d'arte, ma come moto dell'anima-artista. Le sue tele e i suoi ritratti sono spartiti musicali su cui si adagiano note in bianco e nero e note di colore, spalmate con pennelli o incise nel tratto al cui ritmo risuona l'armonia del creato. Nei suoi dipinti, i colori a volte stridono e lottano in contrasto come rulli di tamburi e tamburieddhri, a volte sfumano malinconici sul diesis o sul bemolle di un ottone a fiato o di un'armonica a bocca, a volte esplodono nella maestà degli ulivi che si ergono nella gloria dei cieli come trombe o antiche canne di un organo solenne.I volti di Paola Rizzo e le loro espressioni li trovi ovunque nei suoi quadri. La natura delle sue tele non è mai morta, ma viva, pulsante, danzante, cantante. Il pennello o la matita di Paola finiscono per essere nelle sue mani come la bacchetta di un direttore d'orchestra, e i suoi volti e le sue immagini la composizione e l'esecuzione più bella della sua pittura lirica. Questi volti stanno cantando e suonando: tendete l'orecchio, liberatevi dal tappo che ostruisce ed ottura, e li sentirete anche voi.