La nuova stagione letteraria della libreria Fiordilibro riprende il 29 ottobre con la presentazione di quello che si sta rivelando come l’evento letterario dell’anno: il  nuovo libro di Luisa Ruggio “Teresa Manara” per le Edizioni Besa Controluce.

L’incontro si svolgerà nella splendida cornice dell’Amarcord Wine bar di Galatina alle ore 19.00.

  “Ci sono solo due tipi di momenti, Teresa. Quelli da ricordare. E quelli da dimenticare. Così mi diceva sempre mia madre. E io non la capivo. Dov’era il trucco, l’insegnamento? L’istante dopo smettevo di pensarci, andavo a controllare il nido delle upupe, mi acquattavo tra i cespugli di erba strega che minacciavano di inondare il nostro giardino. (…) durante il mio primo addio ci ho fatto caso: entrambi quei momenti sono senza ritorno.”
 
Teresa Manara è una storia ambientata nel Sud Italia del 1950, dedicata al mondo dei sensali che all’epoca si spingevano nel Salento in cerca del miglior vino sfuso da imbottigliare al Nord e raccontato per la prima volta dal punto di vista di una giovane donna che decide di lasciare Imola per trasferirsi in una terra di frontiera ancora superstiziosa e magica.

 
Di Redazione (del 23/10/2014 @ 17:14:32, in NohaBlog, linkato 2880 volte)

Fare Politica non vuol dire, come molti pensano, essere iscritti a un partito o al massimo candidarsi per diventare un “politico”. Fare Politica vuol dire, indossare sopra la maglia del partito – cosa non indispensabile - quella del bene comune. Sul significato di “fare Politica” c’è tutto un mondo di informazioni a cui chiunque può accedere, basta averne la voglia. Noi abbiamo pensato di fare Politica aiutando la Natura a lottare contro l’inciviltà di chi non solo non rispetta le regole, ma vive remando contro (Natura).

Di seguito la richiesta di autorizzazione per una “Giornata Ecologica” da effettuarsi a Noha, nel giorno 23 Novembre c.a.

Vi terremo informati sull’evolversi dell’evento.

 
Di Redazione (del 22/10/2014 @ 21:37:08, in Necrologi, linkato 2351 volte)
Oggi, all'età di 69 anni si è spenta  a Noha la signora Rita Rollo, donna laboriosa, silenziosa, devota e buona. 
Con l'abito da suora, come da sue ultime volontà (e vocazione) è pronta a raggiungere il suo Signore per cantare per sempre le Sue lodi.
I funerali si svolgeranno domani nel pomeriggio, presso la cappella dedicata alla Madonna del Buon Consiglio.
Alla signora Mimina, ai nipoti Gianni e Serena, e a tutti gli altri parenti di Rita giungano le condoglianze di Noha.it.
 

L’obiettivo che ci prefiggiamo è ben spiegato dalle parole del Giudice Paolo Borsellino:

“I giovani e la mafia? E’ un problema di cultura, non in senso restrittivo e puramente nozionistico, ma come insieme di conoscenze che contribuiscono alla crescita della persona.
Fra queste conoscenze vi sono quei sentimenti, quelle sensazioni che la cultura crea e che ci fanno diventare cittadini, apprendendo quelle nozioni che ci aiutano ad identificarci nelle Istituzioni fondamentali della vita associativa e a riconoscerci in essa”. (Paolo Borsellino)

 In continuità con quanto già realizzato nella nostra città,

DOMENICA 26 OTTOBRE alle ore 18.00 presso la sala C. Contaldo, proporremo la visione del film

 "FUORI LA MAFIA..." di Mauro Baldelli e Mirko Preatoni

 
Di Antonio Mellone (del 19/10/2014 @ 21:35:47, in Ex edificio scolastico, linkato 3363 volte)

Gentile Assessore Andrea Coccioli, permette una domanda?

Cosa voleva dire esattamente con le seguenti parole apparse in un comunicato a sua firma pubblicato su questo sito il 23 marzo 2014: “Si prevede l’esecuzione dell’intervento di realizzazione della cabina così come sopra detto necessaria ad Enel per fornire i 50 KW richiesti attivando quindi i suddetti impianti tra giugno e settembre 2014 e comunque non appena approvato il Bilancio di Previsione 2014”?

*

Scusi se osiamo ancora una volta scomodarla per chiederle, appunto, lumi sull’argomento. Ma sa, siccome “tra giugno e settembre 2014”, e giacché ci siamo anche ottobre inoltrato, della famosa luce non s’è vista nemmeno l’ombra, sarebbe appena il caso che ci desse qualche ragguaglio in merito ad eventuali ritardi o ripensamenti (questo, s’intende, a condizione che nel frattempo la famosa cabina elettrica non sia stata realizzata a nostra insaputa).

*

Per chi si fosse sintonizzato solo oggi su questo canale o dovesse essergli sfuggita questa inezia, volevo ricordare che a Noha esattamente da s’è festeggiata la fine dei lavori di ristrutturazione della vecchia scuola elementare di Noha ubicata in piazza Ciro Menotti, scordandosi però - come richiesto (purtroppo non dai progettisti) - l’allaccio alla rete elettrica sufficiente a far funzionare gli apparati acquistati e montati nell’edificio, come ad esempio l’impianto di riscaldamento e climatizzazione, l’ascensore, e, tanto per aggiungere danno al peccato originale, anche l’impianto di pannelli fotovoltaici montato sulla terrazza della scuola per la produzione di energia elettrica. Sembra che manchi una cabina elettrica in muratura, funzionale al richiesto collegamento - che probabilmente non rientrava nel budget dei famosi 1.300.000 euro di soldi pubblici (bazzecole) così pragmaticamente spesi.

Ancora oggi – salvo errori od omissioni - la struttura nohana, a cantieri ormai chiusi, dispone dunque di un “allaccio di cantiere” idoneo appena appena ad evitare ai poveri fruitori di quei locali di dovervi accedere a lume di candela o con l’ausilio di una lanterna a petrolio, come quelle che ormai si trovano solo nei mercatini dell’antiquariato.

Più volte su questo sito abbiamo ricordato l’annoso problema di quel sito scolastico, così come abbiamo chiesto informazioni, rivolto istanze, formulato domande (anche se non in carta da bollo) che l’assessore Coccioli s’è guardato bene dal leggere (o almeno dal far finta di). Tanto è vero che, non so se per compassione o per abrasione, s’è messo a stilare in politichese puro uno dei classici comunicati-stampa palazzorsiniani, che tutto riportava men che le risposte ai nostri interrogativi. A noi non rimaneva che prenderne atto e soprattutto per buona l’unica promessa formulata con le parole: “attivando i suddetti impianti tra giugno e settembre 2014”, con la speranza che non si trattasse di annuncite cronica, di cui purtroppo (o per fortuna) sono affetti troppi cosiddetti governanti italioti.    

Forse l’assessore sperava che noi altri, in tutt’altre faccende affaccendati, ci scordassimo delle sue promesse. Invece no. Siamo qui imperterriti a chiedergliene conto.

*

Gentile Assessore, nel suo comunicato in conclusione scriveva ancora: “Infine, in merito alla richiesta su impianto fotovoltaico e precisamente se sia stato previsto il ristoro dell’energia prodotta, si comunica che a seguito dell’allacciamento definitivo alla rete elettrica si usufruirà del cosiddetto meccanismo dello scambio sul posto che porterà benefici economici per un periodo di 30 anni”.

Bene Assessore, saprebbe dirci precisamente a partire da quando si potrà usufruire di codesti benefici economici? Cioè a partire da quale giorno inizieranno a decorrere questi (ulteriori) 30 anni?

Però per favore, almeno stavolta, ce lo scriva in maniera chiara, senza tanti arzigogoli, circonlocuzioni, perifrasi politiche, e soprattutto senza l’utilizzo del topico linguaggio torbido, viscido, untuoso. Siamo su Noha.it, mica su gelatina.it.

Antonio Mellone
 
Di Redazione (del 16/10/2014 @ 11:53:20, in Canile, linkato 2744 volte)

Animalisti in festa,  chiude definitivamente i battenti il vecchio canile di Noha e li apre quello nuovo a Galatina. E tutti gli ospiti della prima struttura - tristemente nota come "il canile degli orrori" e al centro di proteste, scontri e inchieste giudiziarie nei mesi passati anche per abusi e violenze sugli animali - verranno trasferiti nel nuovo rifugio, accompagnati dai volontari dell'Enpa di Galatina, guidati dalla presidente Maria Rosaria Pascali, ai quali è stato affidato il canile. D'altra parte agli stessi volontari, dai primi dello scorso agosto, erano stati affidati tutti i cani di Noha dopo l'uscita di scena, a conclusione di una lunga battaglia giudiziaria, della società "Cinofilia Società Cooperativa Sociale" che fino ad allora, sin dal 1998, aveva gestito il canile di Noha, in contrada Turchio.[\\]
Già in questi ultimi mesi i cani di Noha hanno cominciato ad imparare il significato delle carezze e del rispetto, ora per loro inizierà tutta un'altra vita, fermo restando che l'obiettivo primario rimane sempre quello delle adozioni e tanti ne sono stati già adottati grazie all'impegno delle volontarie Enpa di Galatina.
«Noha addio - commenta felice la presidente Maria Rosaria Pascali - ora la parola d'ordine è dimenticare e far dimenticare quei box fatiscenti e lerci, questo è un sogno che si realizza. Vorrei invitare tutti gli amanti dei quattro zampe a venire a trovarci ma principalmente vorrei ringraziare il primo cittadino Cosimo Montagna che ci ha permesso di realizzare il sogno, velocizzando l'iter per l'apertura del nuovo rifugio. Un grazie molto sentito anche al dirigente Antonio Orefice, comandante delle Polizia Urbana, e all'avvocato Floriana Catanzaro che ci è stata sempre vicina nella battaglia giudiziaria».

fonte: Antonella MARGARITO - QP 16.10.2014
 
Di Antonio Mellone (del 14/10/2014 @ 12:00:59, in NohaBlog, linkato 3035 volte)

Non augurerei la lettura del famoso “Decreto Sblocca-Italia” nemmeno ai miei peggiori nemici (che in questo periodo a quanto pare s’annoverano a bizzeffe). Questo non solo nella speranza di indirizzarli a più amene o più colte e raffinate pagine di letteratura (figurarsi) ma perché codesto decreto - redatto da qualche burocrate e sicuramente non letto nemmeno da presidente e ministri firmatari - è orripilante, non solo nella forma ma anche e direi soprattutto nella sostanza.

Cosa stabilisce questo decre(pi)to che, già efficace, attende di essere convertito in legge dal fu Parlamento? Ovviamente una serie infinita di cosiddette “libertà”.

Per esempio già al primo articolo prevede che l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato sia nominato commissario per la realizzazione degli assi ferroviari Bari-Napoli e Palermo-Messina-Catania. Dunque, essendo “commissario” questo signore avrebbe un potere tale da considerarsi alla pari delle altre amministrazioni, anzi di più. Può decidere, per dire, se tenere o meno in conto eventuali pareri avversi da parte degli enti territoriali. In sostanza un potere privo di freni. Se, poniamo, si decidesse di sventrare un’altura, magari piena di amianto, o demolire un centro storico, nessuno potrà osare respingere il progetto per incompatibilità con la tutela del territorio.

 

Che cosa mi aspetto dal Sinodo dei vescovi che, nei prossimi giorni, discuteranno sulla famiglia? E, parlando di famiglia, dovranno affrontare temi scottanti: il divorzio, l’aborto, i contraccettivi, i matrimoni civili, il problema della ricezione dei sacramenti (confessione e comunione) da parte dei divorziati risposati e dei conviventi, i diritti civili per le coppie di fatto, il matrimonio degli/delle omosessuali, e altri ancora. Spero anche che discuteranno sul celibato dei preti.

I vescovi si confronteranno a viso aperto, con scontri vivaci e dialettici tra progressisti e tradizionalisti. Ne sono certo. Ma alla fine prevarranno i soliti compromessi. Dico di più: l’opinione pubblica, che è fatta anzitutto dai soliti mass media qualunquisti, sempre pronti a venerare le apparenze, penserà che la Chiesa finalmente si sia liberata da tanti tabù. Ma non sarà così. Vorrei credere in una coraggiosa apertura della Chiesa al mondo moderno, ma non ci spero più di tanto. Siamo ancora in una fase di transizione. Ma il passaggio sarà lento. Richiederà anni e anni.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 10/10/2014 @ 23:07:18, in NohaBlog, linkato 3381 volte)

Mi rendo conto, da tutte le battute che si dicono in giro e che anche Antonio ha raccolto nel suo ultimo articolo dal titolo “Ennesima sparatoria a Noha”, che è ben radicato nel cervello di molte persone un modo di pensare come il seguente: “se non ti fai i fatti tuoi, sei uno sprovveduto oppure un opportunista”.

Ci siamo talmente abituati a pensare che senza un tornaconto non dobbiamo muovere nemmeno un dito che alla fine i risultati deleteri si vedono, eccome. Vi risparmio l’elenco, sarebbe troppo facile compilarne uno infinito.

Le abitudini a volte sono dei blocchi mentali che ci impediscono di cambiare e quindi anche di migliorare. Ci manca fondamentalmente il senso del gratuito e ci soffoca la paura di perdere. E per non perdere ci escludiamo dall’essere protagonisti. Di conseguenza vince il malcostume. E’ matematico, come il calcolo delle probabilità.

 

Canto notturno di un pastore ...

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