Il Servizio Civile Nazionale, istituito con la legge 6 marzo 2001 n° 64, - che dal 1° gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente volontaria - è un modo di difendere la patria, il cui "dovere" è sancito dall'articolo 52 della Costituzione; una difesa che non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l'ordinamento democratico. 

E' la opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore di coesione sociale.
Il servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, una importante e spesso unica occasione di crescita personale, una opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.
Chi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un'esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, quando non diventa addirittura opportunità di lavoro, nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.

 

La manifestazione si terrà lunedì 20 aprile presso il Centro Polivalente Comunale di Viale Don Bosco a Galatina.

La competizione è divisa in categorie; Semi-pro ( semi professionisti), Pro (professionisti), maschile e femminile. La loro esibizione si divide in due parti:

1. Routine in Working Flair ove la bottiglia non può compiere evoluzioni perché contenente più di 6 once di prodotto, come se si stesse intrattenendo durante una sessione lavorativa;

2. Routine in Exhibition Flair in cui la bottiglia compie varie evoluzioni perché,  a differenza del Working Flair, contiene non più di 1 oncia di prodotto.

I migliori dieci competitor della categoria Pro si sfideranno nella finale della gara, in cui saranno assegnati, ai primi tre, trofei e premi in denaro.

Il Flair bartending, o comunemente detto Flair, è l'insieme delle tecniche acrobatiche nella preparazione di cocktail inventate ed in uso dalla figura del barman.

Il Flair è una tecnica dimostrativa  di vendita che ha lo scopo di accogliere ed intrattenere la clientela usando rapidità nell'esecuzione delle figure per lo svolgimento del lavoro. Il bartender diventa perciò una figura che funge da agente catalitico mettendo a proprio agio la clientela e creando coinvolgimento e partecipazione della stessa allo spettacolo.[..]

Il bartender lavoro dietro ad un bancone da bar e tiene in mano due o più bottiglie in una sola mano attua il “Flair” (che in inglese significa: fiuto, attitudine, inventiva). Eseguire il flair è semplicemente efficienza, che si esprime appunto nel movimento del corpo ed associato ad un pizzico di ispirazione personale. È quel tipo di prova in cui, ad esempio, si preparano i cocktail utilizzando i versaggi multipli o contemporanei di liquori, stravolgendo prese e lanci dei contenitori o bottiglie con movimenti a volte aggraziati o talvolta bizzarri, lanciando o afferrando gli stessi davanti o dietro la schiena, secondo una regia pianificata prima o improvvisata al momento, secondo l'esigenza.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 16/04/2015 @ 07:37:06, in Recensione libro, linkato 2669 volte)

Fino a poche ore fa ne avevo solo sentito parlare qualche volta da Antonio Mellone. Adesso è un libro dal titolo: Vivere.

La prima cosa che mi colpisce di questo libro è il colore della carta, quel bianco caldo che mi ricorda la luce fievole di quando ero ragazzo e stavo a casa in via Aradeo, quando l’elettricità si interrompeva e si doveva ricorrere al tradizionale lume a petrolio. Anche al tatto delle dita la carta di queste pagine trasmette calore e serenità. Ma allora Michele è un libro? Non so ancora chi sia, ma sono bastate poche ore, forse meno di due, per entrare nel suo pensiero e carpirne la bontà d’animo, la semplicità e l’ardire. Leggo il suo raccontare e mi lascio trasportare nei posti che descrive. In un certo senso mi ritrovo come immerso nello stesso personaggio che è il fratello di una sorella che ha sofferto, come mio fratello guarda caso anche lui di nome Michele, mancato dopo due lunghi anni di cure. Molte sono le cose che ci accomunano: la passione per il passato, l’attenzione ai cambiamenti del presente, la fierezza per il suo lavoro, l’attaccamento alla propria terra, l’amore per la natura, la poesia, il suono delle campane e quell’osservare con orgoglio le compagne della sua vita, moglie e figlia.

Il suo narrare non ha la continuità di una  storia unica, come dice Tiziana Montinari nella prefazione, ma è proprio per questo che in pochissime pagine riesce a farmi volare in modo continuativo sui tanti argomenti che appartengono a molte delle nostre vite, anche se non tutti  sentiamo il bisogno di condividerli. Ora Michele non è più uno sconosciuto.

 
Di Redazione (del 15/04/2015 @ 23:01:02, in Comunicato Stampa, linkato 2278 volte)

Cento anni fa da Galatina, come dal resto d’Italia si partì per la guerra, la “grande guerra” che si immaginava in realtà breve e che fu una carneficina dalle dimensioni mondiali. A salutarli in partenza per il capoluogo in treno, il 25 maggio del 1915, il Sindaco della città Vito Vallone e parenti, amici e curiosi. E tra i milioni di esseri umani, militari e civili, che trovarono la morte 615.000 furono gli Italiani e 325 i Galatinesi. Arida e fredda contabilità da cui però occorre ripartire per ricostruire la memoria della comunità che guardando al passato costruisce, insieme, un futuro di speranza. Ecco perché si è voluto cento anni dopo “partire per la pace” con una delegazione dei giovani che frequentano gli Istituti di Galatina.

Questo lo spirito con cui la città di Galatina, nell’ambito delle celebrazioni internazionali per il centenario della Prima Guerra Mondiale, ha voluto fortemente sostenere e promuovere, quale momento di riflessione storica sull’evento, la partecipazione degli  studenti degli Istituti che hanno inteso aderire: il Liceo Scientifico “A. Vallone”, il Liceo Classico, Artistico e delle Scienze Umane  “P. Colonna” e l’Istituto “Falcone e Borsellino” di Galatina, insieme ad una delegazione comunale, al Meeting della Pace che si terrà a Udine e Gorizia il 17 e 18 aprile prossimi a cento anni dalla prima Guerra Mondiale.

Il Meeting di Pace nelle trincee della Grande Guerra è promosso dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i diritti Umani con sede a Perugia, unitamente ad altri Enti ed Organismi nazionali e dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

 
Di Antonio Mellone (del 14/04/2015 @ 17:29:50, in NohaBlog, linkato 2751 volte)

No, non si tratta solo di uno scherzo da parte di un vecchio marpione improvvisatosi “giornalista”: la quercia vallonea di San Sebastiano la stanno abbattendo per davvero.

Ma mica di notte, come i ladri: giorno dopo giorno, invece, alla luce del sole.

Vabbè, non si sono ancora viste le cinque seghe elettriche descritte nel pesce d’aprile on-line  (per ora solo quelle mentali), né i bisonti della terra (per ora solo camaleonti della terra, quelli che un tempo lottavano per lo “stop al consumo di territorio”), né sono stati tagliati i rami più alti di quell’albero monumentale con l’utilizzo di un’autogru (per ora ne hanno solo tranciato di netto un bel pezzo di apparato radicale, così, tanto per fare una prova); ma la quercia vallonea, di fatto, sta per essere ridotta in pellet dalle parole a vanvera di alcuni benpensanti galatinesi (quelli “ché la quercia non ha più di ottant’anni di vita”) e soprattutto dal silenzio-assenso della cosiddetta “politica locale” (immaginatemi mentre traduco queste ultime virgolette con un cenno vago e circolare della mano, come a precisare quanto codesta locuzione si possa utilizzare a Galatina solo a patto di interpretarla in un senso tutt’altro che letterale).

*

Sì, la quercia vallonea muore, eccome, quando si buttano giù gli alberi come fossero birilli, quando si pensa che la “circonvallazione” (fra virgolette) può finalmente andare avanti nonostante la sua inutilità i costi e soprattutto la sua dannosità, quando il consumo di suolo con cemento e asfalto viene venduto dai boia dell’ambiente con la solita solfa per allocchi (“ricadute occupazionali” e “volano per lo sviluppo”), e quando anziché arrampicarsi sugli alberi per cercare di salvarli ci si arrampica sugli specchi per pararsi il culo.

 
Di Albino Campa (del 14/04/2015 @ 07:14:56, in TeleNoha , linkato 1718 volte)
 
Di Redazione (del 13/04/2015 @ 16:03:23, in MSGradio, linkato 2456 volte)

Dopo la realtà della web radio di Noha, tre giovani ragazzi del nostro paese hanno deciso di creare un programma radiofonico dedicato in particolar modo alla musica reggae e house soffermando la loro attenzione su artisti del nostro Salento. Il loro programma si chiama MSGradio, nome composto dalle iniziali dei ragazzi: Marco Centonze (M), Simone Lauria (S) e Gabriele Tarantino (G). La loro idea centrale è quella di valorizzare il nostro paese e farlo conoscere attraverso la nuova realtà creatasi con l’aiuto di un genere musicale come quello del reggae e quello dell’house molto apprezzato da giovani e meno giovani.

 
Di Albino Campa (del 12/04/2015 @ 14:44:00, in TeleNoha , linkato 2019 volte)
 
Di Redazione (del 10/04/2015 @ 14:21:57, in Lauree, linkato 4002 volte)
Oggi, 10 aprile, presso l'Università degli Studi di Roma - Foro italico - la nostra Pamela Marra ha conseguito la laurea specialistica in Scienze Motorie e Sportive - attività motoria preventiva ed adattata - discutendo una tesi dal titolo "La riabilitazione cardiologica in pazienti con devices: un progetto pilota", con una valutazione di 110/110 e lode e nomina per il premio Marinozzi.

Alla dott.ssa Pamela e ai suoi parenti e amici giungano le nostre congratulazioni e l'augurio di un futuro costellato di grandi successi.
 
Noha.it 
 
P.s. Auguroni di cuore anche da parte di Adriana.
 

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