ago232019
Abbiamo appena appreso della dipartita del signor Antonio Coluccia da Sogliano Cavour, di anni 76, papà di don Francesco.
La camera ardente è stata allestita presso la Chiesa Madonna del Buon Consiglio, in via Aradeo a Noha.
Nel corso della mattinata del 24 agosto 2019, la salma verrà trasferita presso la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, sempre a Noha, dove alle 16.30 verranno celebrati i funerali.
La redazione di Noha.it si stringe affettuosamente intorno al parroco di Noha, ai suoi parenti e amici, e alle comunità di Noha e di Sogliano Cavour.
Noha.it
Si fatica a scrivere di certe dipartite: si ha il timore di essere risucchiati dal gergo dell'emozione o dell'affettività, la cosiddetta Maniera, parole già dette e usurate dalla costante, infinita ripetizione. Ma è giusto farlo. Perché mette a nudo la fragilità di ciò che siamo, e svela al contempo quella cosa nascosta chiamata anima.
Non avremmo mai voluto sentire il suono della campana della chiesa madre di Noha, quei rintocchi che questo pomeriggio ci dicevano di Lillino Costa, del fatto che se ne fosse andato troppo presto mentre tutti pensavamo che sì, ce l'avrebbe fatta, e che no, non poteva finire così.
Poche cose rivelano la nostra umanità e saldano i legami comunitari. La storia di Lillino è una di queste, è occasione per ricordare a tutti che certe malattie hanno la chemio come medicina, ma si curano e si debellano con la consapevolezza e la lotta dell'intera comunità.
Forza Maria Rosaria, Federica e Giorgia. Forza nunna Giovanna. Forza a tutti gli altri parenti. E forza, infine, amici del circolo Tre torri, e Nohani tutti.
La redazione di Noha.it
Ci sono persone che non ti par vero che non ci siano più. Una di queste è Mimino nostro, stroncato questa mattina da un malore mentre, come al solito, si recava in chiesa per la messa domenicale mattutina.
Aveva 79 anni, una vita da operaio, calzolaio il suo mestiere prima dell’“impiego in Fiat”.
Gioviale, simpatico, battuta pronta, occhi e bocca sempre atteggiati al sorriso (non c’è niente da fare: il volto è lo specchio di quel che effettivamente uno è o ha dentro).
Gli piaceva l’agorà, la piazza degli amici, la partecipazione ai comitati delle feste, il presepe vivente di Noha nel quale ricopriva il ruolo del ciabattino, pronto con i suoi attrezzi a insegnare ai pastorelli il mestiere saggio e sobrio di risuolare, e più volte, le scarpe.
Le sere d’estate noi continueremo a vederlo sull’uscio di casa con la sua Ada a raccontarsi le cose.
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Forza Lory, tuo papà Mimino non può essere andato così lontano da lasciarti sola.
Condoglianze alla famiglia Calò, al genero e a tutti gli amici, e sono tanti, di piazza San Michele.
La redazione di Noha.it
lug072019
Non puoi non commuoverti al pensiero che la comare Assuntina Tundo abbia seguito il suo (e nostro) povero mesciu Uccio D'Acquarica a meno di quattro mesi dalla sua dipartita. Si dice che certi matrimoni durino finché morte "non li separi": invece no, certi amori trascendono anche l'ultima apparente barriera.
Siamo vicini con affetto ai figli Maria Grazia e Vito, ai nipoti, agli altri famigliari e agli amici delle famiglie Tundo e D'Acquarica
La Redazione di Noha.it
giu282019
A tutta la comunità di Noha, a chi si è fatto prossimo in questi giorni di dolore per la perdita della mia cara nonna Saia, il grazie più sentito da parte mia e della mia famiglia! Mentre vi chiedo una preghiera, vi abbraccio!
Michele Scalese
Condoglianze alla famiglia Gugliersi, ai congiunti, gli amici e a tutti i nohani.
La redazione
No, non ti pare vero. Soltanto qualche giorno fa, l’avevi vista con il suo carrellino da Gerardino, il supermercato (a Noha molti negozi li riconosci dal nome del titolare), e poi da Claudio di Gilberto, e ovviamente a Messa. Oggi invece la Mimina non c’è più. Ha aspettato che finisse la Pasqua di tutti per poter poi celebrare la sua particolare.
A volte non si immagina la forza dirompente delle persone, pur umili, che vivono intorno a noi. Mimina era una di queste, semplice sì, ma rivoluzionaria. Figlia di un fornaio (dovevi vedere l’altr’anno come faceva il pane al presepe vivente: questione di Dna), Mimina fu la prima parrucchiera per signora di Noha, piccolo paesino rurale del Salento.
Condoglianze da parte della redazione ai familiari, agli amici e alla comunità tutta di Noha.
mar132019
Mesciu Ucciu per il secolo. Mastro costruttore, anche lui figlio della stirpe degli “Zzocatori" di NOHA. Maestri dello "zocco". Una via di mezzo, la professione dello "zzoccatore", fra lo scalpellino e il cavamonti. Specialista in tecniche di costruzione molto affini all'arte, dove lo standard non era mai ripetitivo ma unico nella sua bellezza, poco a che fare con il moderno copia incolla. Attento descrittore di dettagli architettonici, amava perdersi tra le diverse tipologie di “mpise” e profili asimmetrici, come quello della cupola della nostra Chiesa Matrice. Cose d’altri tempi e ben per questo preziose. Un tipo, Mesciu Ucciu, molto distinto anche quando, diciamo così, indossava abiti da lavoro. Loquace, sempre pronto al saluto corredato da una battuta scherzosa. Ci sono persone che, con il loro modo di vivere, animano alcuni tratti del paese, o alcune vie, per cui diventano automaticamente la vita pulsante dell'abitato che altrimenti sarebbe deserto. Ecco, Mesciu Ucciu lo ricorderemo così e lo vedremo sempre attivo mentre manovra davanti al garage di casa sua, o come accadeva in questi ultimi tempi, in giro con la sua bicicletta, lieto di aver lasciato le altre due ruote a casa. Cosi amava dire scherzando.