Di Antonio Mellone (del 03/09/2016 @ 15:31:07, in NohaBlog, linkato 4998 volte)

Mio papà Giovanni la pensa diversamente.

A 93 anni suonati continua a coltivare la sua terra. Non ha mai saputo che la sua è agricoltura biologica, o che l’agricoltura richiedesse aggettivi. I piccoli appezzamenti di terreno di sua proprietà non hanno recinti, e non capisce perché gli altri erigano degli alti muri di cinta per chiudervisi dentro.

I suoi ulivi sono sani perché non li ha mai abbandonati. Quando gli chiedo come mai certi ulivi del Salento stanno seccando, mi risponde che gli ulivi sono come le persone: soffrono la solitudine, e a volte se lasciati soli si deprimono così tanto che alcuni arrivano fino al suicidio.

Quando gli capita di vedere in giro grandi rotatorie e strade a quattro corsie esclama: “Dove andremo a finire quando l’ultimo ettaro di terra verrà asfaltato”. Meno male che non ha visto la nuova Maglie-Otranto, la Regionale 8, o il “progetto” della SS. 275, e gli altri “piani stradali in nome della sicurezza”, sennò penserebbe che ci siamo tutti bevuti il cervello.

Ogni volta che vede i terreni trafitti dagli enormi impianti di fotovoltaico mio padre dice sottovoce: “Hanno piantato tutta questa roba, ma poi che cosa mangeranno?”. Secondo me, mio padre a 93 anni riesce a guardare più avanti di chi ne ha ancora la sua permutazione: 39.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 31/08/2016 @ 08:47:31, in NohaBlog, linkato 2194 volte)

Oggi il mondo esercita una pressione enorme sulla sessualità umana. Possiamo dire che c’è molta trasgressione e permissivismo al riguardo. Viviamo in un’epoca in cui si tende a banalizzare e impoverire la sessualità, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Papa Francesco, nel suo meraviglioso documento “Amoris laetitia” pubblicato qualche mese fa (invito tutti a leggerlo con molta attenzione: lo si può richiedere in qualsiasi libreria o edicola di giornali) analizza da par suo un problema tanto attuale e scrive che la sessualità è un regalo meraviglioso che Dio ha fatto alle sue creature. Non sempre anche nella chiesa questo valore così importante è stato vissuto nella giusta maniera. Non intendo qui entrare nel merito del problema, ma semplicemente esporre la realtà di Noha tra il 1600-1700.

Nei registri di matrimonio che vanno dal 1689 al 1727, e cioè in tutto il periodo dell’arci-prete don Nicol’Antonio Soli, (fu il primo arciprete che cominciò a compilare i registri parrocchiali dopo la controriforma del Concilio di Trento) molto spesso è annotato che i conviventi incorrevano in una scomunica da cui bisognava essere assolti con una “salutare penitenza pubblica” prima di ricevere il sacramento del matrimonio. Per chi si permetteva di convivere prima delle nozze la cosa diventava seria perché nella scomunica incorrevano anche i familiari degli sposi che avevano permesso che lo sposo stesse insieme alla sposa.

 
Di Redazione (del 31/08/2016 @ 08:00:25, in Cronaca, linkato 3832 volte)

Costruisce una serra per la coltivazione di "maria" in un appezzamento di terreno vicino alla sua abitazione e gli sequestrano quasi dieci chili di marijuana già pronta per essere spacciata. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Maglie hanno arrestato in flagranza di reato per detenzione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio Tiziano Longo, 28enne di Galatina, nome già presente negli archivi delle forze dell'ordine. Le indagini sono partite dall'arresto del padre del ragazzo, il 53enne Pietro, avvenuto lo scorso 4 agosto, per sequestro di persona e violenza sessuale aggravata di una donna che avrebbe segregato in casa. In quell'occasione era stata trovata della marjuana e dell'hashish, nella casa di Pietro Longo, a Noha (frazione di Galatina).

 
Di Andrea Coccioli (del 28/08/2016 @ 09:50:45, in Comunicato Stampa, linkato 2331 volte)

Partiamo da una corte. Corte Cavour.  A Galatina.

Affianchiamola ad  un’ associazione,  Citytelling. Sempre a Galatina.

Individuiamo un ideatore e curatore per una “suggestiva” proposta culturale: Giovanni Matteo.

Uniamo  i tre elementi.  Viene fuori una tre  giorni dal nome   “Cortedarte”  all’interno del contenitore estivo di  Note a Margine2016, la minirassegna di cultura, arte e cinematografia.

La bussola di questo viaggio è la definizione che Antonio Costantini fornisce di questo sistema abitativo tipico del nostro territorio: “spazio socializzante”. L'idea che la casa a corte possa essere assunta oggi come un modello possibile, cellula ideale per una società più solidale, contesto adatto alla definizione di uno stile di vita più sostenibile è il cuore de “La corte possibile”.

 
Di Marcello D'Acquarica (del 23/08/2016 @ 10:03:45, in NoiAmbiente, linkato 4847 volte)

Camminiamo e osserviamo. Non abbiamo  paraocchi come quelli che i nostri avi mettevano ai cavalli perché non dovevano essere distratti dai serpenti. Noi i serpenti vogliamo guardarli negli occhi. Non ne abbiamo paura perché siamo sicuri di avere ragione. E per fortuna non siamo soli. A camminare, passeggiare o correre siamo in tanti su viale Dalla Chiesa. Un nome che dovrebbe essere rispettato per il suo profondo significato di martirio e di patriottismo contro la mafia e invece è oltraggiato da tutti, pubblico e privati. Ce lo dobbiamo mettere bene nella testa che mafia non è solo la cosca organizzata che delinque, ma lo è chi inquina la terra, chi non paga le tasse, chi rompe la trozza, chi spacca i giochi dei giardini, chi sparge le deiezioni del suo cane sul suolo pubblico e non le raccoglie, chi è eletto a fare il sindaco o vicesindaco o semplice consigliere e non applica la legge. La mafia germoglia dove inizia la tua indifferenza.

 
Di Albino Campa (del 20/08/2016 @ 15:05:04, in PhotoGallery, linkato 2101 volte)
 
Di Redazione (del 20/08/2016 @ 14:26:49, in Comunicato Stampa, linkato 2125 volte)

Il sabato puoi scoprire a tarda sera il fascino dei beni culturali e la bellezza del centro storico in compagnia di guide esperte.

Da Agosto a Settembre 2016 aperture straordinarie e visite guidate dei beni.

Nell’abbraccio di una conchiglia, Galatina nasconde un tesoro: la sua storia. Una storia che, come rugiada, stilla dai blasoni nobiliari, dalle corti schive, dalla fama dei suoi artisti ed eruditi, rinominati in tutto il Bel Paese. Galatina non è solo terra di tarantate e miracoli compiuti a ritmo di sonagli e tamburi battenti. È città operosa di artigiani, un tempo intenti a conciare le pelli e raccogliere bambagia. Oggi, tra un’insegna a neon e una serranda ferrigna, nel gomitolo delle sue strade si incontrano invece le nuove leve del commercio e molte di queste non hanno rinunciato alla filosofia della bottega, rispondendo alla frenesia dei tempi nuovi con la semplicità del vivere lento, più dolce, più profondo.

 
Di Redazione (del 20/08/2016 @ 14:26:48, in Comunicato Stampa, linkato 2021 volte)

"Ambasciatore dello sport e della nostra tradizione nel mondo". Con questa motivazione, Gianluca Nuzzo, allenatore e responsabile del settore giovanile della Showy Boys Galatina, ha ricevuto dal Comune di Ruffano il Premio "Il tamburello di Torrepaduli". Un nuovo importante riconoscimento per il tecnico bianco-verde, nativo proprio del comune leccese, ricevuto in occasione del concertone della "Notte di San Rocco".

 
Di Antonio Mellone (del 18/08/2016 @ 13:17:34, in NohaBlog, linkato 2920 volte)

P. Francesco D’Acquarica è un uomo incredibile. Ha 81 anni ma ne dimostra 18. Ha una voglia di ricercare, studiare, catalogare, prendere appunti sulla Storia e le Storie, e finalmente pubblicare, che manco un dottorando in ricerca di nemmeno trent’anni d’età.

Ho già scritto altrove di lui, e più volte. E anche stavolta non posso fare a meno di metter mano su questa tastiera per raccontarvene un’altra.

Come qualcuno di voi ormai saprà, quest’anno ricorre il decimo anniversario della pubblicazione del monumentale volume “Noha, storia, arte & leggenda” (Infolito Group, Milano, 2006) da me curato e scritto a quattro mani con P. Francesco e pubblicato grazie al mecenatismo di Michele Tarantino (che Dio l’abbia in gloria).

Non so come (il marasma nel mio archivio personale è tale che cercare e trovare un qualsiasi oggetto è come recuperare un ago in un bosco di pini marittimi), ho rinvenuto le fotografie della consegna del suddetto libro fresco anzi ancora caldo di torchio, proveniente da Milano su furgone e scaricato con muletti e transpallet nohani, e della sua presentazione in forma privata nel soggiorno di casa mia (stanza enorme usata la penultima volta, credo, alla mia cresima: adoperata invece in maniera diuturna da mia madre a mo’ di palestra per l’arte marziale delle pulizie, di cui ella è cintura nera non so più di che dan). La presentazione ‘urbi et orbi’, invece, avvenne da lì a qualche giorno nella sala convegni dell’Oratorio Madonna delle Grazie gremita come non mai.   

 

Canto notturno di un pastore ...

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