giu072018
Si è svolta mercoledì 6 giugno la cerimonia di intitolazione dello stabile di via Bellini a Noha, sequestrato alla mafia e riconsegnato alla città già da qualche mese, ad Antonio Montinaro, poliziotto capo-scorta di Giovanni Falcone, ucciso a Capaci durante l'attentato che assassinò il magistrato, la moglie Francesca Morvillo e la sua scorta.
Insieme al dottor Claudio Palomba, prefetto di Lecce, al dottor Leopoldo Laricchia, questore di Lecce, ad alcune delle più alte autorità civili e militari della Provincia e alla famiglia di Antonio Montinaro, si è reso onore alla figura di tutte le vittime della mafia, nella convinzione che la lotta alla criminalità e la prosecuzione verso la strada della legalità siano le uniche due costanti da seguire.
Una sala gremita ha assistito alla cerimonia, ha preso parte commossa e attenta ai momenti salienti della serata, ha osservato le immagini di Antonio Montinaro e ha ascoltato le sue importanti parole quando sono riecheggiate: “Chiunque fa questa attività ha la capacità di scegliere tra la paura e la vigliaccheria. La paura è qualche cosa che tutti abbiamo: chi ha paura sogna, chi ha paura ama, chi ha paura piange, è un sentimento umano, è la vigliaccheria che non si capisce e non deve rientrare nell’ottica umana”.
giu072018
I piedi nudi delle ballerine e dei ballerini che danzano nelle piazze e l’amore ritrovato per la propria Città e per le proprie tradizioni.
“A Cuore Scalzo”, la rassegna estiva di Galatina per il 2018, racchiude nel suo nome tutto questo, partendo dalle radici lontane della sua storia fino ad arrivare all’orgoglio odierno per la sua arte,
la sua musica e i suoi talenti.
Il Comune di Galatina, in particolare con l’Assessorato alla Cultura in stretta relazione con l’Assessorato al Turismo, pone al centro della propria programmazione estiva una logica culturale e di promozione in grado di potenziare il concetto di comunità, attuando nel miglior modo possibile la pratica dell’accoglienza.
“L’amministrazione vuole nutrire, partendo dal basso, tutti quei tesori che fanno parte della natura stessa di Galatina - spiega il sindaco Marcello Amante - Vogliamo valorizzare sempre di più le nostre ricchezze e svegliare, dove si fosse sopito, un senso di appartenenza che è l’anima di una città che vuole tornare a far conoscere la sua grandezza”.
Il calendario si presenta ricco di eventi e trova il suo clou nella settimana della festa patronale dei Ss. Pietro e Paolo dal 24 al 30 giugno 2018 e negli appuntamenti del Salento Book Festival.
“Il nostro progetto ruota intorno a tre parole chiave - spiega l’assessore alla cultura Cristina Dettù - cultura, senso letterale di “coltivare”, nutrire e accompagnare la comunità alla riscoperta di sé e delle proprie radici, generando curiosità e quindi ricerca; movimento, come moto senza sosta, dando linfa vitale costante alla creatività e all’arte; identità, proponendo un’immagine riconoscibile di Galatina e delle sue frazioni anche all’esterno”.
Legati alla festa patronale si segnalano importanti momenti come il convegno sul tarantismo, la proiezione di film inediti sui temi del tarantismo come “La Sposa di San Paolo (Viaggio a Galatina)” e “Latrodectus, che morde nascosto” a cura di Club Unesco. Suggestiva sarà la Notte delle Ronde - Santupaulu, la cui direzione artistica è affidata a Davide Miceli. “Un momento di incontro per la comunità, ma anche un'occasione per promuovere e valorizzare il patrimonio culturale materiale (il centro storico) e immateriale
(i canti e i balli) della città - spiega Miceli - Non è previsto nessun palco: l'aggregazione deve essere libera e naturale, orizzontale in un continuo scambio osmotico, da gruppo a gruppo, da strada a strada”.
Tra concerti, saggi di danza e spettacoli per bambini, si mettono in evidenza i nomi degli autori che allieteranno Piazzetta Orsini per il Salento Book Festival che approda a Galatina per la prima volta. Ci saranno infatti Marco Travaglio, Federico Rampini, Gino Castaldo, Chiara Galiazzo, Selvaggia Lucarelli, Simona Cavallari, Chiara Francini, Max Laudadio, Antonio Caprarica, Gioia Bartali.
“Crediamo che ideare e promuovere un progetto come quello di A Cuore Scalzo sia un passo significativo all’interno di una logica di promozione turistica necessaria per una città come Galatina - afferma Nico Mauro, assessore al turismo - ci auguriamo che ci si senta sempre più uniti in questo scopo comune e si possa godere appieno tutti di un’estate all’insegna del bello, del relax, del divertimento, ma anche della tradizione e della storia”.
Ufficio Stampa Marcello Amante
giu062018
Premessa importante - Seguono ora cenni di storia di tre Vescovi di Nardò che ne hanno guidato la Diocesi mentre a Noha era arciprete Monsignor Paolo Tundo: storia dei nostri giorni, quando la storia diventa quasi come un diario, per averla vissuta in qualche modo io stesso in prima persona. Nella prossima puntata terminerò la storia di don Paolo Tundo tracciando alcuni tratti del Vescovo Corrado Ursi, poi cardinale e arcivescovo di Napoli. Farò del mio meglio per essere imparziale.
P. Francesco D’Acquarica
Nicola Colangelo (1879 - 1937)
Vescovo dal 16 dicembre 1935 al 27 giugno 1937
Motto: Ducam et reducam (Condurrò e ricondurrò)
Dal 1935 al 1937 il Pontefice fu:
Pio XI (1857-1939) Papa dal 1922 al 1939
Arciprete di Noha
Mons. Paolo Tundo (1888-1962), parroco dal 1934 al 1962
Nicola Colangelo nacque in Schiavi d’Abruzzo, provincia di Chieti, da Luigi e da Rosaria Di Primio, quarto di undici figli, l’undici novembre 1879. Il 4 aprile 1903 fu ordinato sacerdote e, per desiderio del suo Vescovo, Pietropaolo, entrò nel pontificio collegio leoniano di Roma.
Si addottorò in diritto canonico presso la pontificia università di S. Apollinare, conseguì al Leoniano il diploma di pedagogia ecclesiastica, di ascetica e di sociologia. Nel seminario diocesano di Trivento fu padre spirituale, insegnò diritto canonico, sacra Scrittura ed elementi di ebraico, infine ne fu rettore. Nel 1912 fu parroco a Schiavi d’Abruzzo, suo paese d’origine, e vi restò per circa un ventennio. Fece riparare la chiesa, che poi abbellì mediante tre altari in marmo: della Vergine dei miracoli, del protettore San Maurizio e l’altare maggiore (que-st’ultimo fu eretto a sue spese in ricordo della promozione a vescovo). Nel 1931, Nicola Maria Di Girolamo, Vescovo di Cajazzo, già suo compagno di studi, lo elesse vicario generale e rettore del Seminario di quella diocesi.
giu062018
Il tema inerente la salvaguardia ambientale e la tutela della salute pubblica rispetto ai rischi ed ai pericoli derivanti dall’amianto è sempre d’attualità e di primaria importanza.
Decontaminare, smaltire e bonificare le aree ed i fabbricati interessati da materiali contenti amianto diventa pertanto fondamentale ed in quest’ottica si colloca l’Avviso regionale per la presentazione di domanda di contributo finanziario a sostegno dei comuni per le spese relative ad interventi che vanno in questa direzione.
Peccato però che ancora una volta Galatina risulti assente ingiustificata dalla graduatoria contenuta nella determina dirigenziale n. 137 del 31 maggio 2018, non avendo fatto pervenire in Regione nessuna domanda di partecipazione. Un fatto grave e non isolato purtroppo, che testimonia l’indifferenza e la superficialità di una maggioranza troppo impegnata in questioni extra politiche che sottraggono tempo e risorse necessarie per mettere a disposizione della città finanziamenti e contributi vitali per la sua riqualificazione, soprattutto in considerazione del fatto che siamo una situazione di predissesto.
Il Sindaco e l’Assessore all’ambiente Cristina Dettù dovranno spiegarci pubblicamente ed in consiglio comunale, in cui presenteremo un’interrogazione a riguardo, perché Galatina si è lasciata sfuggire questo ed altri finanziamenti, lasciando il nostro territorio nel degrado e nel rischio di contaminazione da amianto.
Lucido fino all'ultimo, attorniato dai suoi amori più grandi, si è spento a Bologna Umberto Tundo che tutti conoscevamo con il simpatico diminutivo di Bertino, titolare della storica macelleria ubicata alle spalle della chiesa madre di Noha.
Sempre gentile e garbato, tra la sua clientela annoverava non solo i nohani (quasi tutti), ma anche molti abitanti di Galatina e dintorni. Non c'erano un tempo i codometri, ma la fila che a volte arrivava fino alla sagrestia ne faceva sentire l'esigenza ante-litteram. E questo era segno non solo dell'ottimo rapporto qualità/prezzo dei suoi prodotti, ma anche dell'accoglienza che Bertino riservava a tutti, dal primo fino all'ultimo dei suoi clienti. Quante volte ha fatto credito, e quante volte, pur non strombazzandolo a destra e a manca, faceva giungere in dono a chi ne aveva bisogno la sua "busta" con i pezzi scelti di carne.
Noi lo ricorderemo così: calmo, disponibile, amabile, sempre pronto a scambiare una parola gentile e a salutarti cordialmente anche da lontano.
Condoglianze alla moglie Lidia Berino, alle figlie Amalia e Alessandra e ai rispettivi consorti e al nipotino.
Noha.it si stringe con affetto anche attorno al fratello Italo, alle sorelle Lina, Vera e Concettina, ai nipoti e a quanti lo conobbero e gli vollero bene.
La redazione
p.s. I funerali di Bertino si svolgeranno a Noha domani, 6 giugno 2018 alle ore 17 presso la Cappella della Madonna del Buon Consiglio.
giu052018
Mercoledì 6 giugno alle ore 19,30 si terrà la cerimonia di intitolazione dello stabile di via Bellini in Noha, confiscato alla mafia e riconsegnato alla città, ad Antonio Montinaro, poliziotto capo-scorta di Giovanni Falcone, ucciso a Capaci durante l'attentato che uccise il magistrato, la moglie e tutti gli altri uomini della scorta.
Alla presenza del prefetto di Lecce dottor Claudio Palomba, del questore dottor Leopoldo Laricchia e delle altre autorità civili e militari, della moglie Tina Montinaro e dei familiari di Antonio Montinaro, verrà reso onore al sacrificio di un uomo della nostra terra caduto per un ideale alto, caduto per difendere tutti noi e restituirci un paese migliore nel quale vivere orgogliosamente.
Ufficio Stampa Marcello Amante
giu052018
Giovedì 7 giugno 2018 alle ore 16, presso la filiale del Banco di Napoli in piazza Alighieri a Galatina si terrà un importante convegno sulla misura "Resto al Sud" per i giovani al di sotto dei 35 anni desiderosi di intraprendere un'iniziativa imprenditoriale.
L'ingresso è libero e aperto a tutti. L'informazione non costa niente ma può rendere tanto.
La Redazione
giu052018
Anche quest’anno sarà attivo il servizio di trasporto pubblico “Salento in bus” organizzato dalla Provincia di Lecce, che dal 1 Giugno al 30 Settembre permetterà ai turisti ed agli abitanti del posto di raggiungere con facilità le marine ed i luoghi d’interesse del nostro Salento.
Per l’ennesima volta constatiamo con amarezza l’esclusione di Galatina dagli itinerari e dalle tratte di un servizio che negli anni è cresciuto sempre di più ed ha contribuito in maniera considerevole a canalizzare turisti e visitatori verso le città inserite in questo programma.
Per questa ragione ci saremmo aspettati un impegno più incisivo da parte del Sindaco finalizzato allo studio di una soluzione che, compatibilmente con l’organizzazione di Salento in bus, permettesse ai cittadini galatinesi di beneficiare di questo servizio di trasporto verso le marine, dando al contempo la possibilità a molti turisti di poter passare e fermarsi a Galatina, troppo spesso esclusa dai circuiti turistici che contano.
giu042018
Annarita non c’è più. Il suo grande cuore ha cessato di battere improvvisamente venerdì notte, a casa sua, a Bologna. Aveva 56 anni.
Era mia cugina, medico, veniva spesso a Noha, e ci eravamo visti meno di un mese fa. Sì, stava benone.
Non è stata per niente facile la sua vita. Da giovane, forse non aveva ancora diciotto anni, i suoi reni avevano iniziato a non voler far più il loro dovere costringendola per anni alla dialisi a giorni alterni. Ma mai l’abbiamo sentita lamentarsi e mai si è data per vinta, questa piccola grande donna. Ha sempre lottato, dando (lei!) il coraggio agli altri.
Poi finalmente arrivò il trapianto del rene. Che tutto fu men che una passeggiata. Ma poi per fortuna tutto andò per il meglio.
E così terminò i suoi studi al Magistrale; si iscrisse a Medicina a Bologna dove finalmente si laureò con ottimi voti. Molti pensavano fosse una psicologa per le sue capacità di capire gli altri, di tirar su il morale a tutti, e per il suo sorriso contagioso. Invece no, era un Medico Chirurgo che più di una volta aveva vestito i panni della sofferenza (e credo che anche per questo, oltre che per la sua indole buona, fosse empatica e ricca di umanità con tutti i suoi pazienti).
Sapevo che era uno dei responsabili nazionali del servizio PICC della ANT (la fondazione nazionale dei tumori), cioè dell’impianto del catetere venoso centrale (lei che per anni ne aveva avuto uno nel suo povero braccio) per i pazienti oncologici. Questa “trovata” sembra sia una forma di sollievo notevole per l’ammalato, in quanto azzera la frequenza della venopuntura per l’infusione delle terapie, e soprattutto riduce lo stress del trasporto in ambulanza e del ricovero, potendo il paziente usufruire del servizio direttamente a casa propria. Per questo era sempre in giro in Italia, da un ospedale all’altro, da un paziente all’altro.
Io voglio ricordarla così, mentre scoppia in una fragorosa risata al racconto romanzato dei tempi che furono e alle mie battute sulle allegre comari (senza tralasciare i compari) di Noha.