Di Redazione (del 04/09/2018 @ 13:35:40, in Comunicato Stampa, linkato 515 volte)

Acqua Maniva conferma la sua presenza in bianco-verde. Si rinnova per la stagione sportiva 2018/2019 la partnership tra la Showy Boys Galatina e il marchio Maniva che, in qualità di fornitore ufficiale, affiancherà la prima squadra negli incontri del campionato nazionale di I livello serie C e nelle sedute tecniche e lo stesso farà con le formazioni giovanili, sia nelle gare federali che negli allenamenti.

Acqua Maniva, che ha già collaborato con realtà pallavolistiche quali Montichiari e Verona e calcistiche quali, solo per citarne alcune, Milan, Sampdoria, Genoa, Parma, Brescia e Verona, rafforza la sua presenza nel sud Italia e scende in campo con la Showy Boys, storico club di Galatina, per promuovere il progetto “Acqua e Sport”. L'obiettivo della partnership è diffondere i principi di uno stile di vita sano ed equilibrato, in particolare tra i più giovani, come ha fatto il team bianco-verde scegliendo di puntare su un gruppo di allievi del suo vivaio.

 
Di Antonio Mellone (del 01/09/2018 @ 13:58:11, in Fetta di Mellone, linkato 1543 volte)

Premetto che adoro la Notte della Taranta. Il sistema dei concerti a ragnatela nei diversi paesi del Salento. La iatrodanza e la iatromusica, la contaminazione, la ricerca e la sperimentazione di nuovi linguaggi musicali, gli artisti nostrani, e i “forestieri” che si cimentano con il dialetto della mia terra. E ammiro tutto il lavoro di organizzazione che ci sta dietro.

La seguo fin dagli esordi, quando i concerti melpignanesi si tenevano in piazza San Giorgio all’ombra della chiesa madre. E mi auguro di poter continuare a farlo in futuro.

A dirla tutta, negli ultimi tre o quattro anni - sarà per via dell’età -, assisto alle prove il giorno prima della prima, cioè il venerdì che precede il Concertone: lo spettacolo inizia a un orario ragionevole, non termina il giorno dopo, non trovo chissà quale confusione, e riesco ad arrivare fin sotto lo stupendo palcoscenico senza alcun rischio di agorafobia.

Insomma siamo in pochi intimi, vale a dire i soliti 30/40.000 spettatori (più o meno un terzo rispetto a quelli dell’indomani).

Premetto ancora che anche questa volta ho ascoltato e visto tutto fino alla fine, e l’ho trovato sublime. Durante le esibizioni ho pure suonato il mio tamburello - ma non ballato onde evitare di fare la figura di un ulivo colpito da Co.di.ro [per la cronaca io ballo da solo, quando non mi vede nessuno. Vabbè, ho pure frequentato un corso di Latino-Americano ma ho imparato solo il latino; ma questa è un’altra storia, ndr.].

 

La tutela della salute e la salvaguardia del nostro ospedale sono punti prioritari della nostra agenda politica. Già durante la campagna elettorale abbiamo posto l’attenzione, insieme a tutta la coalizione, sulla necessità di salvaguardare l’ospedale Santa Caterina Novella rispetto ad un suo smembramento e svuotamento. Ancora oggi il Partito Socialista è pronto a dare il proprio contributo schierandosi accanto a tutte quelle forze politiche che hanno l’obiettivo di restituire dignità all’ospedale, ai sui operatori ed a tutta la nostra comunità offesa e mortificata dal piano di riordino della sanità regionale voluto da Emiliano.

 In tal senso diamo atto a Giampiero De Pascalis, oggi consigliere di opposizione, di aver proseguito con coerenza la battaglia a favore del nostro nosocomio, iniziata già durante la campagna elettorale, quando tutti ci accusavano di strumentalizzare l’argomento per finalità elettorali. Oggi che la campagna elettorale è passata, il consigliere De Pascalis pagando di tasca propria il ricorso al TAR contro lo smembramento del nostro ospedale, dimostra che questa battaglia non è strumentale ma al contrario è condotta nell’esclusivo interesse della nostra comunità, come ci saremmo aspettati che facesse invece il Sindaco Amante in qualità di massima autorità sanitaria locale.

 
Di Redazione (del 01/09/2018 @ 13:36:22, in Comunicato Stampa, linkato 713 volte)

E’ iniziato il conto alla rovescia in vista dell’inizio della preparazione precampionato. La Showy Boys, impegnata per il secondo anno nel massimo torneo regionale di serie C, aprirà ufficialmente le sedute di allenamento in palestra Martedì 4 settembre alla presenza del responsabile dell’area tecnica Gianluca Nuzzo e dello staff dirigenziale.

Per la stagione sportiva 2018-19, l’allenatore bianco-verde ha scelto di puntare sui più giovani in un progetto più ampio, condiviso con il club galatinese, che vede il coinvolgimento degli allievi del settore giovanile provenienti del gruppo under 18.

“Nella fase di avvio sarà effettuato un programma indirizzato più alla preparazione fisica per poi inserire gradualmente la parte tecnica – dichiara mister Nuzzo – da considerare che nell’organico di serie C rientrano i ragazzi del vivaio e il lavoro in palestra ha bisogno di maggiore dedizione”.

La squadra che affronterà il prossimo campionato regionale è composta da giovani atleti che la Showy Boys prepara nella sua Scuola Volley e sui quali società e tecnico stanno concentrando le loro attenzioni.

 

Sabato 8 settembre 2018, ore 20.00 presso l’ex Monastero delle Clarisse – Centro Storico di Galatina – Ingresso Libero -

E’ tutto pronto per l’edizione 2018 del Premio Marcello Romano per il Cinema, riconoscimento nato per rendere omaggio alla memoria dell’avv. Marcello Romano (1943 – 2008), cultore di cinematografia, istituito nel 2009 dal Comune di Galatina in collaborazione con l’ex-Istituto d’Arte G. Toma, ora Liceo Artistico dell’IISS “P. Colonna” di Galatina.

Quest’anno il Premio viene attribuito a Meditfilm e verrà consegnato sabato 8 settembre a Galatina  presso l’ex Monastero delle Clarisse.

Meditfilm si distingue per la realizzazione di numerosi progetti, cine-documentaristici, televisivi, di antropologia visuale e comunicazione multimediale, che raccontano e costruiscono percorsi di tutela e valorizzazione del patrimonio collettivo naturale, artistico e culturale salentino.

Il Premio Marcello Romano per il Cinema è stato consegnato in precedenza nell’ambito del Festival “Corti di marzo” 2011, fuori concorso, al regista Andrea Costantino, per il cortometraggio “Sposerò Nichi Vendola” (2010) e nel 2014 a Francesco Micciché per il documentario “Lino Miccichè, mio padre. Una visione del mondo” (2013), nell’ambito della Rassegna Identità in dialogo-Prospettive meridiane  #tuttosuipadri, con il patrocinio della Regione Puglia e di Apulia Film Commission.

 
Di Russo Piero Luigi (del 29/08/2018 @ 14:29:57, in Comunicato Stampa, linkato 1201 volte)

L’evento, per grandi e piccini, è fissato per venerdì 31 agosto 2018 a partire dalle ore 21.00 presso "Il Covo della Taranta", nel Centro Storico della Città di Galatina.

La cena, prevista a base di pizza ed a menù fisso, sarà accompagnata con musica e tanto divertimento per trascorrere in allegria questa fantastica ed imperdibile serata.

Al momento della prenotazione verrà rilasciato un biglietto/invito numerato che permetterà di partecipare durante la serata all'estrazione di simpatici premi.

Per i più piccini, e non solo, avremo, a partire dalle 21.00 e per tutta la serata, il Laboratorio urbano di Gommapiuma "Spupazzando" a cura dell'Associazione Culturale "Teste di Legno" e, a seguire, uno spettacolo di grande magia e illusionismo.

Avremo inoltre, sempre per i più piccini, e, a cura dell'Associazione "Sensinarte" di Sogliano Cavour, un laboratorio ludico creativo intitolato "Scaccia pensieri... e arriva l'allegria" e, novità assoluta, il Body Tatoo...

A seguire, e più precisamente dalle 21:30, sul palco allestito per l’occasione, salirà la band ospite della serata: "Biagio Antonacci Coverband".

 

Passiamo dalle parole, ai fatti. Ho invitato i sindacati, i consiglieri regionali e i parlamentari salentini, senza distinzione di bandiere e colori, al secondo incontro del 30 agosto, alle 19, all’Hotel Hermitage di Galatina per parlare dell’infausto futuro che la Regione ha deciso per l’ospedale cittadino. Il 10 agosto abbiamo acceso una stella, virtuale, che non vogliamo si spenga. Da cittadino e consigliere di opposizione mantengo la promessa fatta da candidato sindaco di difendere l’Ospedale di Galatina, non per mero campanilismo, ma per la fondata ragione che un ampio bacino di cittadini non può essere privato di reparti importanti per la salvaguardia della vita.

Una difesa che si sta concretizzando con la presentazione del ricorso contro la delibera di giunta regionale dello scorso giugno e quella della Asl di Lecce di attuazione del Piano di riordino per gli ospedali di Copertino e Galatina. Un ricorso che ha forti ragioni anche in virtù della recente sentenza del Tar Puglia riguardo l’Ospedale di Casarano. In quella sentenza, infatti, viene chiaramente precisato che il ricorso è infondato in quanto la Regione ha rispettato i parametri previsti dal Dm 70. Ebbene questo è proprio quanto non è avvenuto a Galatina dove, purtroppo, la resa dell’amministrazione comunale verso la Regione ha fatto pensare che i cittadini avrebbero abbassato la testa e subito l’ennesimo scippo.

 
Di Andrea Coccioli (del 29/08/2018 @ 14:23:58, in Comunicato Stampa, linkato 1102 volte)

Era il lontano 5 gennaio 2018,  più di sette mesi fa quando con una lettera aperta e indirizzata all’Amministrazione Amante, abbiamo chiesto quando gli UFFICI COMUNALI sarebbero stati trasferiti presso l’ex TRIBUNALE.

Ricordiamo che l’Assessore ai Lavori Pubblici TUNDO il giorno del suo insediamento ha trovato un dossier completo di progetto e risorse disponibili finalizzate al trasferimento degli uffici Lavori Pubblici, Urbanistica, Ufficio Commercio, Polizia Municipale e Anagrafe. L’Amministrazione Montagna aveva predisposto il tutto per consentire agli uffici un rapito trasferimento e attraverso la devoluzione dei mutui aveva reso disponibili anche le risorse economiche per rendere operativo il trasferimento e non gravare sul bilancio.

Facciamo presente che trasferire gli uffici comunali presso l’ex Tribunale è un vantaggio notevole per tutti i cittadini e per le casse comunali per i seguenti motivi:

1.     Concentrare tutti gli uffici pubblici in un’unica struttura rende decisamente più agevole il rapporto tra cittadini e la pubblica amministrazione che eroga servizi. Le persone non saranno costrette a girovagare tra uffici pubblici ubicati in posizioni a volte diametralmente opposte all’interno della Città.

2.     Nessuna struttura pubblica è accessibie ai disabili. Tutti gli uffici sono posti a piani superiori e non sono forniti di ascensore. Siamo in deroga alle leggi a danno dei cittadini.  Solo questo già sarebbe sufficiente ad accelerare l’iter per lo spostamento degli uffici presso l’ex tribunale. 

3.     E’ abbastanza elementare capire che pagare acqua, gas, energia elettrica e servizi di guardiania e pulizia per un solo edificio è più economico che pagare le forniture e i servizi per cinque. Ed è semplice verificare che i risparmi sono di importi a sei cifre.

4.     I vantaggi sono anche per i dipendenti pubblici. Un unico luogo di lavoro favorirebbe la relazione e la collaborazione fra gli stessi e aumenterebbe l’efficienza e la qualità del servizio prestato ai cittadini.

Dobbiamo aspettare ancora a lungo per avere risposte? Cosa state aspettando per effettuare il trasferimento? 

 
Di Antonio Mellone (del 26/08/2018 @ 15:53:41, in Fetta di Mellone, linkato 4341 volte)

Certe volte il mio amico Dino mi mette in difficoltà. Lui, attento osservatore, ricorda tutto, i nomi delle persone, i loro gradi di parentela, la sequenza dei fatti del tempo che fu e molto altro ancora.

Io no, ma ogni tanto ci provo.

*

Dino, vale a dire Gerardo Paglialonga, è un anno più piccolo di me, ma abbiamo frequentato le stesse scuole e dunque condiviso alcuni insegnanti.

I suoi genitori erano troppo giusti, proprio dei bravi cristiani: Michelino (Pichinnànni), sempre gioviale, amico di mio padre, aveva costruito casa mia e quella di molti nohani; sua mamma, la Mimì, se n’era improvvisamente volata sulle nuvole molto prima di suo marito, quando Dino frequentava ancora le elementari.

Ricordo come fosse ieri il giorno in cui a Noha, per l’ultimo saluto alla povera Mimì, piansero pure le pietre.

Il dì dei funerali io avevo la febbre alta. Il termometro non voleva saperne di scendere al di sotto dei 40°. Per la debolezza non ce la feci nemmeno ad affacciarmi per vedere il corteo con tutti i compagni di classe che sfilavano proprio sotto la finestra della camera da letto dei miei dov’ero, nel talamo, ospite temporaneo. In quel pomeriggio con me c’era solo mio padre. Mia madre, invece, non mancò alle esequie della sua amica. Passato il feretro, e le salmodianti preghiere del parroco, mio papà si voltò verso di me e mi toccò la fronte scottante senza dire nulla. Mi accorsi che più di una lacrima aveva imperlato i suoi occhi rigandogli poi il viso.

*

 

Canto notturno di un pastore ...

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