Abbiamo provveduto a segnalare all’Ufficio del Protocollo del Comune Di Galatina e relativi organi di competenza, la presenza di quattro grandi gruppi di discariche abusive presenti in strada delle Tre Masserie a Noha. Purtroppo le discariche di questo tipo sono veramente troppe, non riusciamo sempre a intervenire in tempo, e molto spesso viene  bruciato il tutto insieme alle sterpaglie  nei campi intorno a Noha, e non manca giorno che succeda.
Sicuramente  la siccità che persiste da oltre un mese e mezzo, rende tutto più difficile. Ma i rifiuti non devono essere sparsi ovunque. Non ci stancheremo mai di dire che:
  • I rifiuti vanno conferiti all’Ecocentro del Comune, che oltretutto li ritira gratuitamente.
  • Che esiste un numero telefonico verde a cui rivolgersi per il ritiro a domicilio. (800 80.10.20)
  • Che ogni giorno l’azienda incaricata dal Comune passa davanti ad ogni casa per il ritiro giornaliero dei rifiuti debitamente differenziati.
  • Che i materiali speciali, come quelli abbandonati nella zona in oggetto, sono altamente nocivi alla salute di tutti, anche di chi li abbandona.

Ricordiamo inoltre che le patologie tumorali che fanno soffrire molte famiglie, derivano per buona parte dall’inquinamento ambientale, e quindi dovremmo risparmiarci queste azioni da quarto mondo, soprattutto davanti alle case in cui vivono le persone a noi care, bambini compresi.

N.B.: Le centinaia di migliaia di sacchetti di immondizia sparpagliati ovunque, comprese le vie cittadine, le discariche abusive nei campi, che intasano vore e canali, gli incendi giornalieri (soprattutto notturni) per smaltire le plastiche e i rifiuti, tutte queste sono atti criminali, che non hanno bisogno di una legge che li persegua, ma dovrebbero essere evitati perché amiamo la vita. E non solo a parole. 

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Il Direttivo di NoiAmbiente di Galatina - Noha

 
Di Redazione (del 21/08/2020 @ 10:50:45, in Comunicato Stampa, linkato 1010 volte)

Il Mibact ha approvato l'elenco dei beneficiari in merito al contributo da elargire alle biblioteche per l'acquisto di libri. Un modo, tra l'altro, per sostenere l'editoria libraria. La nostra biblioteca comunale si arricchirà, così, di ulteriori volumi e collane, la maggior parte di editori locali. L’iniziativa è volta proprio al fine di sostenere un settore così pesantemente colpito dall'emergenza Covid.

"Continuiamo a percorrere la stessa strada iniziata tre anni fa – dichiara l’assessore alla Cultura e al Polo Bibliomuseale, Cristina Dettù - continuiamo ad investire sui luoghi di cultura, sui libri e sulla nostra biblioteca comunale, che si arricchisce di altri fondi a disposizione, oltre quelli della community library (i cui lavori sono in corso). Il contributo ottenuto ci permette anche di aiutare l'editoria locale con l'acquisto di opere che parlano del nostro territorio, e non solo."

Ufficio Stampa Marcello Amante

 

Sandra Milo sarà l'inviata che farà conoscere nuovi scorci del centro storico e la tradizione dolciaria e del ricamo.

Il programma pomeridiano di RAI 1, condotto da Andrea Delogu e Marcello Masi, torna a Galatina per il quarto anno consecutivo regalandoci la vetrina televisiva per una platea di oltre un milione e duecentomila spettatori.

Questa volta porremo l'attenzione sulle nostre corti, a partire da quella più rappresentativa: Corte Vinella. 

La zona del centro storico che va da Piazza San Pietro a Piazzetta Orsini, tra la chiesa Madre e la basilica di Santa Caterina ha da qualche anno una significativa visibilità mediatica i cui esiti si possono riscontrare in questo periodo, con una presenza turistica che insiste anche nelle giornate più favorevoli al soggiorno marino.

L'opportunità di riavere le telecamere della RAI a Galatina ci permette di proporre altri contesti urbani e rafforzare la nostra immagine sul territorio nazionale.

Il collegamento in diretta è previsto per le 18,20 e la troupe televisiva giungerà in Città nella mattina di venerdì 21 avendo già concordato i contenuti e la logistica delle riprese televisive.

 

Abbiamo provveduto a segnalare all’Ufficio del Protocollo del Comune Di Galatina e relativi organi di competenza, la gravissima situazione che persiste da molto tempo nel campo ai margini di via Tito Lucrezio a Noha.

Ricordiamo ad ogni persona, sia residente che non residente, che:

  • i rifiuti vanno conferiti all’Ecocentro del Comune, che oltretutto li ritira gratuitamente.
  • Che esiste un numero telefonico verde a cui rivolgersi per il ritiro a domicilio. (800 80.10.20)
  • Che ogni giorno l’azienda incaricata dal Comune passa davanti ad ogni casa per il ritiro giornaliero dei rifiuti debitamente differenziati.
  • Che i materiali speciali, come quelli abbandonati nella zona in oggetto, sono altamente nocivi alla salute di tutti, anche di chi li abbandona.

Ricordiamo inoltre che le patologie tumorali che fanno soffrire molte famiglie, derivano per buona parte dall’inquinamento ambientale, e quindi dovremmo risparmiarci queste azioni da quarto mondo, soprattutto davanti alle case in cui vivono le persone a noi care, bambini compresi.

N.B.: Le centinaia di migliaia di sacchetti di immondizia sparpagliati ovunque, comprese le vie cittadine, le discariche abusive nei campi, che intasano vore e canali, gli incendi giornalieri (soprattutto notturni) per smaltire le plastiche e i rifiuti, tutte queste sono atti criminali, che non hanno bisogno di una legge che li persegua, ma dovrebbero essere evitati perché amiamo la vita. E non solo a parole.

 

Alleghiamo di seguito la segnalazione che riguarda il fenomeno degli  incendi a Noha, consegnata all'ufficio protocollo del Comune di Galatina, con la speranza che vengano prese delle azioni di prevenzione in modo tale da evitare il grave disagio che creano gli incendi di sterpaglie e rifiuti.

Senza escludere i danni che si ripercuotono sul verde che è già molto scarso e quel poco esistente,compromesso dall'incuria.

Le aree a rischio sono sempre le solite, quelle evidenziate in colore nella mappa.

Quindi o demaniali o dei soliti due proprietari non presenti sul territorio. Per cui non dovrebbe essere così complicata la prevenzione o, dove necessita, la sanzione.  

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Di Redazione (del 15/08/2020 @ 12:06:15, in Comunicato Stampa, linkato 882 volte)

Non vogliamo più sentire parlare di malattie, di morti premature, di cancro, di inquinamento.  Non vogliamo sentire parlare di cose negative. “Andrà tutto bene” è stato lo slogan utilizzato per esorcizzare un evento che ci ha lasciati a bocca aperta: il Covid 19. Questo mastodontico sistema economico che aggroviglia tutti e tutto, non vuol cedere al cambiamento e ci sta trascinando vorticosamente nel fallimento.

Abbiamo sentito spesso definire il Covid 19 come il grande nemico, il mostro da combattere. Ma la causa di questo fallimento sociale è una sola: la mancanza assoluta di consapevolezza. La consapevolezza non si può inculcare: non è un dato o una nozione. È invece la costruzione originale del proprio modo di rapportarsi col mondo. Oramai tanto se ne parla e se ne è parlato di quanto siano tossiche le plastiche disperse nei mari, di quelle bruciate, tanto si è parlato della loro tossicità, dell’aria irrespirabile e dell’acqua inquinata ad ogni livello, della morte della biodiversità, dei veleni con cui trattiamo i nostri cibi, dei fitofarmaci che avvelenano la terra e delle tossine generate nei processi di produzione di qualsiasi cosa, siamo a conoscenza di tutto tutti. O quasi. Ma noi continuiamo integerrimi a fingere che non sia importante e grave. Ma la Natura ci restituisce un conto, salato, salatissimo. La vera pandemia non è quella che sta “minando” i piani di ripresa o delle vacanze, la vera pandemia è la mattanza con cui stiamo convivendo ormai tutti, fatta di nuove malattie, di strane intolleranze e di allergie sempre più invalidanti. Diventare consapevoli di quanto accade, di come siamo combinati in quanto a parametri di tolleranza stabiliti da norme di legge che hanno paura esse stesse del cambiamento, e di quale futuro ci sta davanti è un passo fondamentale nella direzione giusta. Chi è consapevole non subisce ma può affrontare e rielaborare. Consapevolezze condivise rendono possibile un agire comune. 

 

L'obiettivo principale e unico del lavoro dell'Amministrazione comunale è quello di assicurare il diritto allo studio a tutti i ragazzi, indistintamente e, soprattutto, a prescindere dall'appartenenza ad un Polo o ad un altro. Sarò chiara ed eviterò parole "di cortesia". Il sistema scolastico di Galatina (così come dovrebbe accadere in ogni città) è uno solo e, pertanto, l'Amministrazione comunale si muove principalmente in direzione delle esigenze degli studenti in un contesto che, ripeto, per noi rimane e resterà unico.

In applicazione delle linee guida per la ripartenza del prossimo anno scolastico, abbiamo più volte incontrato congiuntamente le dirigenti dei nostri istituti scolastici alla presenza anche del Provveditore di Lecce al fine di analizzare la situazione plesso per plesso ed, eventualmente, rintracciare una soluzione che sia (è bene specificarlo!) temporanea e che, soprattutto, garantisca la sicurezza dei nostri studenti. Una valutazione coordinata e in un'ottica di pura collaborazione (altrimenti, avremmo forse provveduto a convocare le Dirigenti singolarmente!), piantine e metri quadrati da un lato, classi e numero di studenti dall'altro. A questo si uniscono vari sopralluoghi effettuati con l'Assessore Tundo e il geometra Serafino. In ognuno di questi passaggi ciò che ha contato e conta in via assoluta è la salute di tutti coloro che sono parte attiva della scuola, non solo gli studenti, considerando anche i genitori e la loro naturale preoccupazione. Null'altro. 
L'Amministrazione comunale è vicina ad ogni scuola e con risorse pari a circa 110 mila euro ha già provveduto all'acquisto degli arredi scolastici, in numero maggiorato rispetto alle richieste delle singole scuole proprio per garantire l'avvio a tutti gli studenti, e alla programmazione degli interventi di edilizia scolastica appositi per garantire il rispetto delle norme anti covid. Abbiamo chiesto a tutte le parti in gioco senso di responsabilità, sacrificio e disponibilità qualora ce ne fosse stato bisogno. Senza imporre niente a nessuno, e non solo perché non sapremmo valutare il potere d'imperio del sindaco in queste decisioni (perché mai abbiamo pensato di usufruirne) ma anche perché non rientra nei modi di agire di questa Amministrazione. 

 
Di Redazione (del 13/08/2020 @ 13:26:26, in Fetta di Mellone, linkato 1115 volte)

Con gli argomenti che mulinano nella mia testa potrei scrivere una fetta di Mellone al giorno. Ma c’è un ma: sono (sarei) in ferie. Dunque ho poco tempo a disposizione. Sta di fatto che, accavallandosi or ora tre temi che mi stanno pascalianamente a cuore, provo a concentrarli tutti in questa quinta Fetta una e trina.

1) Festival Organistico del Salento. Gli organi si danno delle arie.

Ci sono tanti modi per distruggere gli organi a canne. Uno è quello di incendiarli. Ne abbiamo avuto degli esempi fino all’altro ieri, con ecpirosi sviluppatesi non più tardi dello scorso mese di luglio a Favara, in Sicilia, e poi in Francia, nella cattedrale di Nantes. Gli altri metodi sono ancora più semplici. Tipo lasciarli marcire, riempire di polvere, zittirli. Per buona sorte nostra e dei nostri organi vitali abbiamo in loco dei leoni da  tastiera (nell’altro senso però), testardi e resistenti, i quali, anno dopo anno, e siamo al sesto nonostante tutto, hanno dato vita al Festival Organistico del Salento. Il quale anche nel corso di questo 2020, da agosto a ottobre, leggiadro e armonioso, insufflerà un bel po’ d’aria nei polmoni (cioè i mantici) degli strumenti a canne di mezza provincia, facendoli continuare a respirare. Tranquilli, nelle chiese dei concerti d’organo salentini non c’è mai stata la calca (alla “l” si può tranquillamente sostituire la “c”) della “Beach & Bitch Movida”, onde il distanziamento sociale, ma viepiù culturale, è assicurato. Come si evince dal cartellone, la maggior parte dei colpi sono sparati a Salve - ma, come diceva quello, il sito val bene una messa. Gli irriducibili organisti sono coordinati dal maestro Francesco Scarcella, direttore artistico della rassegna. Chiedo venia agli altri professori del Festival se non li cito uno per uno: non vorrei che, ecco, strumentalizzando la cosa, mi mettessero delle note sui registri. Anzi sì.

 

Si prevedeva già che agosto 2020 non sarebbe stato un periodo di vacanze a causa della predisposizione di tutte le misure necessarie a garantire il regolare rientro a scuola dei nostri figli a partire da settembre.

Si immaginava già che tutti, noi famiglie in primis e poi docenti e personale della scuola, avremmo dovuto affrontare dei sacrifici per garantire la massima sicurezza e scongiurare per quanto possibile il rischio di una nuova ondata di Covid.

Si era certi che, per riuscire ad evitare traumi ai bambini, la scuola avrebbe potuto operare una riorganizzazione anche nell’assegnazione delle aule in base al numero degli alunni, e quindi eravamo stati avvisati del trasferimento di alcune classi presso un altro plesso.

Si sperava che sino alla fine, chi avesse il potere di decidere, capisse quanto privare la nostra scuola della Dirigente e del DSGA titolari sarebbe stato lesivo nei confronti dei nostri figli, soprattutto in un anno delicato come il 2020.

Certamente nessuno poteva lontanamente pensare che il nostro Polo 2 diventasse solo un numero, annullando di fatto tutti gli sforzi che dirigente, docenti, personale scolastico e noi famiglie facciamo quotidianamente per inculcare nei nostri figli il valore di ogni individuo, fornendo quello strumento indispensabili per far emergere le caratteristiche e le personalità dei cittadini di domani, forse anche della futura classe dirigente, consapevoli ognuno dei propri limiti ma anche forti delle proprie conoscenze.

Quello che oggi conta purtroppo sono dei numeri e precisamente quelle 20 iscrizioni in meno per l’anno scolastico 2020-21 che hanno dimensionato il nostro Polo 2, facendogli perdere l’autonomia. Sin qui nulla di strano: è la legge che impone alle scuole con numero di iscritti inferiore ai 600 alunni la perdita della dirigente e del dsga. Per cui dal 1° settembre il nostro Polo 2 di Galatina non avrà queste due figure centrali per il regolare svolgimento delle attività scolastiche, in tutte le sfaccettature. Naturalmente, una scuola “dimensionata” è una scuola in difficoltà, per cui ci si aspetterebbe che venisse supportata in qualche modo visti gli sforzi che soprattutto nelle ultime settimane le due figure di cui sopra (sì proprio quelle che sanno già di non esserci tra qualche giorno) stanno facendo per garantire ai nostri figli un rientro “normale” a scuola.

 

Canto notturno di un pastore ...

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