Di Marcello D'Acquarica (del 15/06/2020 @ 13:20:28, in NoiAmbiente, linkato 1424 volte)

Stamattina, seguendo il consiglio di Lino Sparafochi (Lino, tra parentesi, è il più ambientalista di Noha, perché oltre a dispiacersi delle oscenità dei perbenisti pronti a sparpagliare ovunque l’unica vera cosa che più sono in grado di produrre, vale a dire la spazzatura, si indigna a tal punto da venirmelo a raccontare), mi sono recato verso la Vora, dove Lino aveva avvistato dei rifiuti, tanti rifiuti.

E così, recatomi sul posto, mi sono reso conto che a partire dalla chiesa Madonna delle Grazie e poi verso sud, fino a Sirgole, nohani & co. esprimono tutta la loro “sensibilità” in tema di rispetto per l'ambiente e, dunque di loro stessi. Tanto, per lavarsi la coscienza, è sufficiente raccontare ai bambini delle scuole la favoletta degli alberi da piantare, del Piedibus, delle cartacce ai giardini, ecc. ecc.

Queste diciamo persone saranno così sensibili e così preparate da cogliere subito anche la gravità di un’altra ventina di ettari di pannelli fotovoltaici che stanno cercando di impiantare nelle campagne di Collemeto e, subito dopo, in quel di Porto Cesareo. Così come, qualche annetto fa, furono attente e pronte a fare le barricate, insieme ai loro degni rappresentanti al comune di Galatina, quando qualche SRL (società a responsabilità limitatissima, prima di pertinenza di alcuni spagnoli, poi la proprietà della società passò ai tedeschi) tentò di infilzare la campagna di Noha con una settantina di ettari di loculi solari.

Tanto per dirne un’altra, nel triangolo davanti ai giardini Madonna delle Grazie, i soliti ignoti, hanno prima gettato delle tapparelle; poi siccome sembrava brutto che le tapparelle soffrissero di solitudine ci hanno aggiunto dei copertoni di seconda mano e, per il meritato relax, qualche poltrona e divani. Però, siccome in giro c’era un bel po’ di Salvione crestu, e poi piantine di Camomilla, e Carote selvatiche, e altri fiori di campo (definite dal volgo: “erbacce”), il piromane di turno ha pensato bene “di far pulizia” appiccando un bel fuoco catartico.

 
Di Redazione (del 14/06/2020 @ 19:17:32, in Comunicato Stampa, linkato 1189 volte)

Oggi (14.06.2020) l'Associazione Virtus Basket Galatina in collaborazione con Giancarlo Ballarino ha provveduto alla pulizia del prato della villetta Madonna delle Grazie di Noha e contestuale pulizia e sanificazione giochi.

 
Di Redazione (del 14/06/2020 @ 19:00:35, in Comunicato Stampa, linkato 1164 volte)

Mi fa immenso piacere condividere questa lettera scritta materialmente da una docente, ma che virtualmente rappresenta all’unisono la voce della nostra scuola ossia di tutti i docenti dell'infanzia, della primaria e della secondaria dell’I.C. Polo 2 di Galatina.
Sin dai primi di marzo tutti i docenti hanno raggiunto i propri alunni quotidianamente e per tre mesi hanno proseguito il lavoro in modalità a distanza.
La scuola ha fornito un valido supporto tecnico alle famiglie in difficoltà affidando in comodato d'uso numerosi PC portatili e chiavette per la connessione.
Nessuno è stato lasciato indietro in un momento complesso ed imprevedibile.
Anche se fisicamente distanti abbiamo fatto un buon lavoro di squadra: essere scuola vuole dire anche questo. Il sentire comune dei docenti, al termine di un anno scolastico che ha arricchito tutti noi, è condensato nella lettera che mi fa piacere condividere.


Eleonora Longo
Dirigente Scolastico I.C. Polo2


Non ho rimesso piede a scuola dal primo marzo.

 

L’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina ingrana la marcia, entra di diritto nell’era della modernizzazione e della digitalizzazione sanitaria e mette al bando carta e penne.

Dopo appena poche settimane dall’introduzione da parte della Regione Puglia del fascicolo sanitario elettronico, arriva, infatti, immediata la risposta del locale nosocomio che, grazie alla raccolta fondi Doniamoaiutiamovinciamo, avrà a disposizione 8 tablet RUGGED di tipo medicale con “Barcode scanner”, che garantiranno l’introduzione della cartella clinica elettronica. La nuova cartella clinica digitale raccoglierà i dati del paziente in occasione di qualsiasi contatto con la struttura sanitaria, da una semplice visita a un ricovero, archiviando anche i dati da altre strutture sanitarie, così da rendere tutte le informazioni immediatamente accessibili agli operatori. Raccoglierà informazioni di carattere amministrativo e sanitario con riduzione di costi di cancelleria e rischi di trasmissione tra gli operatori sanitari del contagio, legato invece all’uso di carta e penna.

 
Di Antonio Mellone (del 13/06/2020 @ 09:11:13, in NohaBlog, linkato 2734 volte)

Aspettando l’arrivo del mare in paese per via del suo, pare, inarrestabile innalzamento, a Noha da qualche anno ci accontentiamo – e non è cosa da poco - del suo sapore. Ce l’ha portato da un bel po’ (dopo che lu Giorgio, l’ambulante gallipolino con Ape 50 arancione, nel corso dei primi anni ’90 decise di tirare i remi in barca) il nostro Manuele Luceri, titolare, appunto, di “Sapore di Mare”.

Il ragazzo, 32 anni, figlio d’arte, una moglie, un delfino (nel senso di rampollo) di un anno, studi di Scienze ambientali all’UniSalento, è il patron di uno scorcio di mercato ittico ubicato al civico 23 di via Vittorio Veneto, che poi è il prolungamento della storica via Trisciolo, quella che, a senso unico, s’imbocca verso nord a partire da piazza San Michele. Ma a differenza di tutte le altre borse valori di fauna acquatica qui finalmente non ci sono le grida, e men che meno espressioni triviali che la letteratura attribuirebbe agli scaricatori del porto mentre la prassi a certi comizianti con velleità parlamentari, entrati tempo fa nell’urna e per fortuna ivi rimasti. Ma lasciando da parte la versione discount della politica, qui non verrete mica trattati a pesci in faccia, bensì con garbo, buona creanza, e ovviamente quando capita (o capìta) una battutina di spirito.

Io conobbi Manuele anni fa nel corso di un’edizione del Presepe Vivente di Noha, una delle prime presso la Masseria Colabaldi. Interpretava, guarda un po’, il ruolo del pescatore: il laghetto era finto, ma il pesce nel secchio vero. “È che a me questo lavoro piace proprio – dice -, è una passione, un impiego non un ripiego: non riuscirei a fare altro, né vorrei. E poi il mare, come fai a viverne senza?” [sottoscrivo, Manuele, soprattutto quando, calmo e placido, sembra dipinto da De Chirico. Ndr.].   

 

L’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina ingrana la marcia, entra di diritto nell’era della modernizzazione e della digitalizzazione sanitaria e mette al bando carta e penne.

Dopo appena poche settimane dall’introduzione da parte della Regione Puglia del fascicolo sanitario elettronico, arriva, infatti, immediata la risposta del locale nosocomio che, grazie alla raccolta fondi Doniamoaiutiamovinciamo, avrà a disposizione 8 tablet RUGGED di tipo medicale con “Barcode scanner”, che garantiranno l’introduzione della cartella clinica elettronica. La nuova cartella clinica digitale raccoglierà i dati del paziente in occasione di qualsiasi contatto con la struttura sanitaria, da una semplice visita a un ricovero, archiviando anche i dati da altre strutture sanitarie, così da rendere tutte le informazioni immediatamente accessibili agli operatori. Raccoglierà informazioni di carattere amministrativo e sanitario con riduzione di costi di cancelleria e rischi di trasmissione tra gli operatori sanitari del contagio, legato invece all’uso di carta e penna.

La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 13 giugno alle ore 10.30 presso la Sala stampa dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina alla presenza del Direttore Medico del Santa Caterina Novella Giuseppe De Maria, dei Responsabili delle Unità Operative a cui verrà consegnato il Tablet e naturalmente i privati, i rappresentanti delle Associazioni e delle Aziende che hanno contribuito alla raccolta fondi alle quali va tutta la nostra gratitudine e riconoscenza. In particolare dobbiamo ringraziare i dipendenti interni e le maestranze delle ditte esterne dello stabilimento di Galatina della Colacem per la consistente donazione.

 
Di Redazione (del 11/06/2020 @ 23:13:52, in NohaBlog, linkato 1938 volte)

E meno male che il 1920 fu l’anno della Influenza Spagnola definita “la più grande pandemia della storia dell’umanità”: sta di fatto che quella di allora e questa attualmente in corso, grazie al cielo, hanno fatto un baffo (anche) alla nostra Maria Antonietta, che proprio oggi ha spento le 100 candeline - sintetizzate in quell’unica grande cifra pari a “100”, che campeggia nella foto (ché cento candele reali infilzate sulla torta avrebbero rovinato lo strato superficiale di quell’ottimo dolce di compleanno, le sue decorazioni e la scritta “Auguri a te X i tuoi 100 anni”).

Antonietta (o meglio Tetta) è donna da sempre di poche parole, buona come il pane, lavoratrice instancabile, davvero affettuosa con tutti (mica soltanto con i famigliari), e sempre generosa. 

Tra i regali, la pergamena dell’atto di nascita e una targa ricordo, dono da parte dell'Amministrazione Comunale, consegnata dall’assessore Loredana Tundo. Quest’ultima sembra ormai avere la vocazione del “rider” (i novelli corrieri delle consegne a domicilio), sempre di corsa da un centenario all’altro made in Noha, per la consegna di codesti attestati.

 
Di Redazione (del 10/06/2020 @ 19:44:57, in Comunicato Stampa, linkato 786 volte)

“È necessario ripensare completamente la sanità, per cercare di risolvere i gravi problemi che gli ospedali pugliesi si trovano ad affrontare dopo anni si tagli e progressiva riduzione delle risorse. L’ospedale di Galatina è un esempio del fallimento della politica di Emiliano e del Piano di Riordino Ospedaliero”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi dopo un sopralluogo al “Santa Caterina Novella” assieme al consigliere comunale del M5S Paolo Pulli per verificare la situazione dell’ospedale di Galatina, sul quale il consigliere pentastellato ha presentato proposte e interrogazioni, tra cui la più recente è quella per il reparto di gastroenterologia.

 
Di Antonio Mellone (del 09/06/2020 @ 07:22:07, in NohaBlog, linkato 1203 volte)

Stavolta non mi va di parlare del mio amico Antonio Antonaci, monsignore, professore universitario, scrittore, filosofo, giornalista e non so più cos’altro, citando quel libercolo che pubblicai in suo onore nel 2007.

Per chi proprio non riuscisse a farne a meno sappia che una delle sue copie si conserva nella biblioteca Pietro Siciliani di Galatina, con accluso lo strafalcione di un verbo impresso ormai nei secoli dei secoli a pagina 21. Potrei qui dire a mia discolpa che chi scrive e pubblica - nonostante ogni pagina passi sempre per un purgatorio di rifacimenti - si trova sovente a dover ingoiare, a stampa avvenuta, il rospo dei refusi, ma non mi crederebbe nessuno.

Ora, tenendo a bada la retorica (specialmente la preterizione: o, visto il contesto, la Prete Rizione), vorrei ricordare che Antonio Antonaci oggi compie 100 anni, ma non lo dimostra. E non lo dimostra non perché gli uffici dell’anagrafe galatinese del 1920 non fossero poi così fiscali, onde, come confermatomi da un uccellino, oggi 9 giugno 2020 il festeggiato ha qualche giorno in più del canonico secolo di vita, ma perché Antonio Antonaci è da considerarsi a tutti gli effetti un Classico: vale a dire uno che, essendosi dissetato alle fonti dell’elisir di lunga vita (i suoi funerali del 27 settembre 2011 sono soltanto un dettaglio di secondaria importanza), continua imperterrito, attraverso le sue opere, a fare quel che ha sempre fatto “prima”: vale a dire provare a insegnare agli altri l’immortalità.

 

Canto notturno di un pastore ...

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