giu102011
Noi non avremo legittimi impedimenti per andare a votare ai referendum. Servono quattro SI. Quattro "scoppule" al disprezzo dell'ecologia (nucleare), allo svilimento dei beni comuni (privatizzazione dell'acqua) e alla mortificazione della legalità (legittimo impedimento).
Evitiamo, per favore, che ci privatizzino anche il pensiero.
Antonio Mellone
giu102011
giu112011
giu132011
Ore 15.10: Noha ha raggiunto il quorum, si sono recati alle urne oltre il 57% degli aventi diritto.
giu152011
Il Rock'n'Roll dei Crickets nella puntata di venerdi 10 giugno di "Quello che le donne non dicono..." insieme a Paola Rizzo.
giu172011
Genova 12 giugno 2011 - Oggi non mi dilungo per due motivi: avete i fogli che sono un vero studio sulla festa di oggi e che potete leggere tranquillamente, seduti in poltrona, per aumentare la vostra cultura e, se volete, anche la vostra spiritualità. Sono consapevole del lavoro perché l’ho fatto io e so di cosa parlo. Sappiate che que-sto materiale in questo momento sta girando per tutto il mondo e in molti paesi è usato sia nella liturgia, sia come studio di formazione. L’altro motivo di brevità lo trovate sulla Repubblica di oggi [v. sotto articolo allegato] , dove faccio una brevissima omelia sul rapporto Pentecoste, Spirito Santo e Referendum. Oggi desidero solo mettere in evidenza telegrafica alcuni concetti essenziali della solennità di oggi. Il primo pensiero è la festa di Pentecoste stessa. Pentecoste da greco significa «cinquanta giorni» e si rife-risce al tempo che intercorre tra il passaggio del Mare Rosso e l’arrivo al Monte Sinai: una massa di schiavi scappa dall’oppressione di un faraone e si butta in mare e nel deserto perché la libertà è più forte di qualsiasi altra necessità. Al monte Sinai arriva una massa di disperati aspiranti suicidi, senza arte né parte. Là, sotto la guida di Mosè questa massa anonima diventa popolo e nazione con la prospettiva di un futuro che si chiama terra promessa. Ai piedi del Sinai, Israele diventa il popolo di Dio perché riceve la sua identità nella Toràh, che per comodità chiamiamo «Legge».
giu182011
"La verità è che da parte della gerarchia non si nega il diritto ad una scelta, si nega il diritto ad una scelta opposta a quella che la gerarchia stessa ha compiuto." (Mario Melloni, detto Fortebraccio, Dalla parte di lor signori, l'Unità, 25 giugno 1972).
Alcuni medici, giornalisti, teologi, scrittori, filosofi, storici universitari, vescovi e osservatori della comunicazione: Lina Pavanelli, Giovanni Franzoni, Piero Coda, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Gianni Vattimo, Hans Kung; Valerio Gigante, Paolo Flores D’Arcais, Emanuele Severino, Andrea Riccardi, Fernando Savater, Leszek Kolakwski, Angelo Marchesi, Carlo Augusto Viano e Vincenzo Paglia, hanno espresso la propria opinione a proposito della beatificazione del Papa Karol Wojtyla considerando le scelte manifestate durante il suo papato. Dalle pagine del volume ("Karol Wojtyla Il Grande Oscurantista"-inserto del bimestrale Micro Mega, Aprile 2011, Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A.) in cui sono raccolti i pensieri degli autori, traspare un uomo semplice e forte contemporaneamente che, volente o dolente, si prende in carico le colpe di un'istituzione che cammina a rilento, legata a vecchie regole non sempre condivise da tutto il contesto della modernità. Scopriamo anche un Papa che percorre il piacere della Filosofia al maiuscolo, del tipo Aristotelico e non mondano (la filosofia della tv, del nostro settore di vendite, ecc.). Un Papa che si ostina a voler sottomettere la ragione alla Fede, scavando nell’animo umano per dimostrare che nel più profondo del cuore dell’uomo è seminato il desiderio e la nostalgia di Dio, e che dunque inconsapevolmente credente è anche lo scettico e l’ateo, poiché altrimenti non sarebbe uomo(pag.160). Viene fuori un grande padre del Novecento, un vero riferimento per le generazioni che vivono in scarsezza di riferimenti.
giu202011
Macerata, 20 giugno 2011 - Romeus, al secolo Carmine Tundo, da Noha (LE) è il vincitore assoluto della XXII edizione di Musicultura con la canzone Caviglie stanche. Con il suo rock tirato è stato paragonato dal direttore artistico Piero Cesanelli al Bob Dylan di Newport, quando il menestrello di Duluth portò una chitarra elettrica rivoluzionando il suo percorso artistico.
Al festival della musica popolare e d’autore di Macerata sono le voce di Radio 1 Rai Carlotta Tedeschi Gianmaurizio Foderaro a sottolineare la novità, con quest’ultimo che ha sciolto l’adrenalina accumulata nelle tre serate finali in una commozione scoppiata mentre evocava gli oltre venti anni del festival. “E’ come un figlio - ha detto il responsabile del palinsesto musicale di Radio 1 Rai rivolgendosi al direttore artistico Piero Cesanelli - e come ogni figlio cresce e cambia pelle, e ora Musicultura ha la pelle rock di Romeus”.
giu232011
Il rock dei COSMICA nella puntata di venerdi 17 giugno di "Quello che le donne non dicono..." insieme a Paola Rizzo, su RadioInOndAzioni.