Il gruppo politico di “Puglia Popolare Galatina” riconosce al Sindaco Marcello Amante di aver amministrato negli ultimi cinque anni in un percorso virtuoso, non privo di difficoltà, garantendo moderazione e determinazione nella sua azione, sempre nell’interesse della città di Galatina. L’aver condotto a termine la consiliatura con autorevolezza ed equilibrio ha garantito quella stabilità amministrativa e politica che da anni mancava alla nostra città e che riteniamo sia alla base di ogni buona programmazione. Molto è stato fatto ma tanto ancora c’ è da fare e riteniamo che il Dott. Marcello Amante sia il candidato naturale per completare il percorso di rilancio di Galatina.  

 
Di Redazione (del 10/03/2022 @ 19:35:25, in Comunicato Stampa, linkato 429 volte)

Dopo le modifiche nella geografia politica intervenute a partire dallo scorso Consiglio Comunale e dopo aver preso atto della richiesta che da più parti della mia maggioranza mi è pervenuta per una valutazione politica complessiva, ho firmato il decreto di azzeramento della Giunta Comunale e ho immediatamente convocato tutti i consiglieri comunali che si riconoscono nella nostra azione politico-amministrativa al fine di fare le valutazioni del caso.

Al termine dei colloqui che avverranno a strettissimo giro, sarà mia premura comunicare le risultanze.

Marcello Amante

Sindaco di Galatina

 
Di Redazione (del 11/03/2022 @ 13:19:09, in Comunicato Stampa, linkato 592 volte)

Preso atto di una nuova fase politica, che vede alcuni consiglieri eletti nelle nostre liste proiettati anzitempo verso una coalizione alternativa, ho verificato, a stretto giro, la sussistenza delle condizioni per il sostegno alla mia azione di governo.

È emersa, con grande senso di responsabilità verso la città, la volontà di voler continuare a garantire un governo stabile e operativo, che sappia cogliere le opportunità che in questo momento storico si presentano attraverso il PNRR. La scelta della squadra assessorile che mi affiancherà fino alla naturale conclusione dell'esperienza amministrativa va nel solco del rispetto della coalizione che ci ha permesso di vincere le elezioni nel 2017 ponendo, comunque, l’attenzione anche sulla volontà di condivisione di una progettualità futura. Ritengo doveroso qui ringraziare l’apporto del Consigliere Michele De Paolis che, con spirito costruttivo, ha scelto di affiancarci sin da subito.

Ho provveduto in data odierna a nominare i componenti dell'esecutivo:

  • Cristina Dettù con deleghe alla Cultura e Polo Bibliomuseale, Pubblica Istruzione, Politiche ambientali e di gestione dei rifiuti, Politiche Comunitarie e Innovazione Tecnologica;
  • Salvatore Santoro con deleghe allo Sport e alle Politiche Giovanili;
  • Nicola Mauro con deleghe al Commercio, Polizia Locale e Protezione Civile, Centro Storico e Periferie, Turismo e Marketing Territoriale, Forme Associative e Cooperazione tra Enti;
  • Antonio Palumbo con deleghe ai Servizi Sociali e dell’integrazione;
  • Loredana Tundo con deleghe ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Pari Opportunità.

Confermando l’impegno fin qui svolto, mi sono riservato le deleghe al Bilancio e Programmazione Economica, Tributi, Politiche del Personale e Organizzative e Avvocatura.

 
Di Antonio Mellone (del 11/03/2022 @ 19:52:15, in Fetta di Mellone, linkato 954 volte)

Sto cercando di individuare una qualche differenza nei pensieri, parole e opere pubbliche dei quattro candidati in gara per la cadrega di sindaco della mia città. Ma finora nulla, solo similitudini: tipo che tutti costoro hanno studiato a Modena (per dire quanto la fuga di cervelli a volte funzioni al contrario).

Chissà se lo slang imperiale, così gradito alla Galatina progressista e gretina, tutto impregnato di smart city (anzi smart land: fa più figo), e quindi di valorizzazione, riqualificazione, attrattività, green, e soprattutto inclusione e sostenibilità (e forse forse pure resilienza) proverrà dalle sudate carte compulsate in quella benedetta Alma Mater Studiorum Mutinensis et Regiensis. A saperlo.

Sta di fatto che con gran senso di responsabilità (ma soprattutto dell’umorismo), oltre a un paio di novelli Carneade pronti a indossare la fascia tricolore, e a un altro che pare abbia intenzione di cucirsela addosso per almeno un’altra legislatura, s’è rifatta viva anche la Sandra (una “ca li coddhra”: l’ha detto lei, eh) confidando probabilmente nelle proverbiali amnesie dei suoi concittadini e ancor più nella loro stoica, tendente a storica, rassegnazione.

La Sindaco in pectore ha debuttato in campagna elettorale con la tecnica del branding (a proposito del gergo persuasivo di complemento) tappezzando Galatina e dintorni con manifesti 6x3 pieni zeppi di slogan anonimi, ma così anonimi che appena ne leggevi uno non potevi non esclamare immantinente (come nel Fantozzi contro tutti): “Sandra, è lei?”

Dopo qualche giorno di suspense il diciamo arcano viene dunque svelato e la criptocandidata appare al suo popolo in tutto il suo splendore nel corso di una memorabile conferenza stampa di due ore e passa, ripresa, a perenne anamnesi e per comune fortuna, dall’occhio e dall’orecchio indiscreti delle telecamere, quindi trasmessa urbi et soprattutto orbi. A dire il vero io me l’ero persa ‘sta cosa qua e non è che ne stessi facendo una tragedia esistenziale, se non che una carissima amica quasi m’implora: “Ma come puoi farne a meno: se non vedi e non senti non ci puoi credere”. E così, novello san Tommaso, mi fiondo ad abbeverarmi direttamente alla fonte dei famosi punti: dico i punti programmatici della politica rediviva.

Per questioni di spazio e soprattutto di pazienza del mio unico superstite lettore non posso star qui a parlare dei quattro giornalisti presenti e delle loro domande ficcanti, che dico, ostili proprio, pregne di anglosassone perfidia: tanto che a un paio viene offerta la candidatura (immagino nella coalizione della stessa intervistata), mentre un altro se ne esce con una elucubrazione tipo “il Pd è una delle poche realtà serie che sono rimaste nell’attuale scenario politico” (questa sì che è satira politica, altro che la mia all’acqua di rose, ndr.).

 
Di Antonio Mellone (del 12/03/2022 @ 18:14:03, in Necrologi, linkato 1739 volte)

Ora non sentirò più dalla sua viva voce: “Ciao, beddhru mio”. O anche: “Come sta la Danzia? E lu Giovanni? Me li saluti, sai”.

Me lo ripeteva ogni volta che, prima dei divieti di socialità imposti per decreto, andavo a salutarla, oppure quando più spesso mi scorgeva di passaggio, con il mio passo eternamente affrettato, nella nostra cara vecchia via Trisciolo: lei, specie nelle calde stagioni, seduta nel suo piccolo giardino prospiciente la pubblica via, oppure in “garage” (abbiamo sempre chiamato così quel vano di ingresso, con la scala che porta su in terrazza), il cui portone – ricordo – ha avuto la chiave nella toppa per decenni interi, dico senza soluzione di continuità.

Gentile era Maria, di nome e di fatto, e generosa. Non c’era festa di compleanno di qualcuno di casa Gentile-Scrimieri, senza che un trancio delle sue torte non arrivasse anche a casa nostra (“Na, è solo un assaggio”, diceva), e di sicuro nelle case di molti altri, vicini e lontani. Come fetta di dolce, o sotto altra specie.

Ero e sono amico di Salvatore, Antonella e Adriano, i suoi figlioli. Con Adriano, poi, compagno di classe, si può dire che, insieme agli altri pari, abbiamo condiviso gli anni “ruggenti” di elementari, medie e superiori: dalla mattina, al dopopranzo dei compiti, sino al pomeriggio inoltrato, quest’ultimo perlopiù trascorso in mezzo alla strada. E la Maria in qualche modo era sempre presente, pronta a non farci mancare niente (io – giuro - ho scoperto per la prima volta il prosciutto crudo proprio grazie a lei: mai visto e assaggiato prima di allora).

 
Di Redazione (del 15/03/2022 @ 19:48:34, in Comunicato Stampa, linkato 529 volte)

In questi ultimi giorni si è notato un insolito protagonismo da parte di alcuni consiglieri comunali solitamente silenti. Hanno prodotto più comunicati stampa in cinque giorni che in cinque anni. Questa è la loro politica evidentemente. Ma hanno dimenticato qualche aspetto fondamentale.

Dal 2017, da quando cioè si insediò l’amministrazione il consigliere Vergine interruppe ogni rapporto politico con quella che era stata la lista che lo aveva portato in consiglio. Un isolamento teso solo a tutelare la sua vicesindaca e a tradire il gruppo elettorale di cui era il rappresentante. A questo si aggiunga il fatto che non si ricordi una sola iniziativa politica degna di nota da parte sua - se si eccettuano le strisce rosa - per cui ricordarne l’esperienza da amministratore che si sta per concludere. In più, le critiche pretestuose all’amministrazione che giustificano l’abbandono da parte sua non tengono conto di un “piccolo” particolare: il consigliere Vergine ha votato tutte le delibere che sono arrivate in consiglio, condividendo di fatto ogni atto amministrativo dell’amministrazione che - dice - è stata incapace. Delle due l’una: è strumentale la polemica per via della sostituzione della vicesindaca o insieme all’amministrazione è incapace anche lui.

E lo stesso discorso vale per la vicesindaca: non ricordiamo prese di distanza, polemiche, delibere che non portano la sua firma, prese di posizione in modo netto e chiaro contro quella che lei definisce “ricerca spasmodica del consenso che ha trascurato l’azione amministrativa”. Se questo era diventato l’unico imperativo della giunta Amante, perché lei non ne è uscita? Perché lei non ne ha preso le distanze? Perché lei non si è dimessa e non ne ha denunciato tutto pubblicamente? Invece queste accuse arrivano solo dopo che è rimasta esclusa da un azzeramento che, sia detto con estrema chiarezza, è partito dall’abbandono della maggioranza da parte del consigliere Garzia. E anche l’adesione postuma del consigliere Vergine al progetto di Mellone fa capire quanto il gioco fosse in atto da tempo e che solo oggi esce allo scoperto.

 
Di Michele Scalese (del 15/03/2022 @ 22:38:46, in Comunicato Stampa, linkato 741 volte)

Mi hanno chiesto: Perchè lo fai?  Chi te lo fa fare? “Per amore!”rispondiamo! Quello con la A maiuscola, quello che ti permette di non sentirti mai in pace con te stesso e che ti mette nelle condizioni giorno dopo giorno di fare di più perchè si avverte di avere un dovere morale verso chi soffre. E ciò che di più bello ho scoperto è il fatto di non essere solo. No! Vivo in un paese, la mia Noha, che mi ha dato tanto e che continua a dimostrarmelo giorno dopo giorno, e il momento di maggiore dimostrazione l’ho avvertita ogni sera della raccolta generi alimentari indetta dal PD di Noha. 

Immaginate un Circolo di un partito qualunque in pieno disordine, sporco per il continuo andirivieni di persone con buste e pacchi in mano ma colmo di beni. Ecco, esso è casa mia, è tutto ciò significa che la politica sta andando per il verso giusto, una politica più vicina alla gente dal momento in cui quei beni rappresentano l’amore fatto dono per gli altri. 

Per questo, cari amici di Noha e non, vi ringrazio singolarmente, ringrazio gli occhi colmi di emozione di ognuno di voi, ringrazio la scuola di Noha, il caro amico dirigente Prof. Melissano, le maestre, i bambini, le mamme e i papà, il personale tutto. Grazie a Natasha, Tatiana e Giorgia, mamme volenterose, grazie alle famiglie, grazie di cuore a tutti. 

 

La scuola ci insegna ad apprendere, a scoprire, a diventare cittadini attivi, a vivere È lo spazio che ci fa crescere e che, suo malgrado, in questi giorni, ci fa fatto conoscere gli orrori di una guerra inutile e fratricida che sta sconvolgendo il mondo.

Non ci saranno mai buoni motivi per dare inizio ad una guerra, ma nessun dolore sarà mai tanto forte se gli uomini lottano uno accanto all’altro per la pace.

È incredibile il modo in cui la vita quotidiana di milioni di persone sia stravolta da sofferenza e distruzione.

È bastato un semplice messaggio della Dirigente Scolastica Anna Antonica “Non possiamo stare fermi a guardare! Siamo certi che con la collaborazione di tutti sarà possibile apportare un aiuto concreto a quei bambini, donne, uomini, vittime innocenti di una guerra crudele.”

Ottima la risposta degli studenti e delle loro famiglie dell’Istituto Comprensivo Polo 1 di Galatina per inviare aiuti in Ucraina, paese martoriato da giorni dai bombardamenti della guerra.

Il Polo 1 di Galatina è sceso in campo dimostrando, anche in questa occasione, di avere un cuore grande che batte forte in azioni di solidarietà e di essere vicino alle sofferenze del popolo ucraino martoriato dalla guerra.

Da subito l’organizzazione della rete della solidarietà è partita per raccogliere nei locali dell’Istituto il necessario da portare là, oltre i confini Europei, velocemente.

 
Di Redazione (del 18/03/2022 @ 13:19:05, in Comunicato Stampa, linkato 620 volte)

Approvato il progetto di EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEL TEATRO COMUNALE CAVALLINO BIANCO da candidare all’avviso pubblico nell’ambito del PNRR relativo alla promozione dell’ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati.

Si tratta di un progetto dell’importo complessivo di € 250.000,00 per l’efficientamento energetico del cine-teatro Cavallino Bianco, che ha definitivamente riaperto le sue porte a partire dallo scorso novembre.

Grande soddisfazione del Sindaco Marcello Amante, che dimostra così di aver segnato, attraverso la sua Amministrazione, un solco importante e deciso nel settore della valorizzazione della cultura e della promozione della Città per il tramite dell’arte e dello spettacolo. “Un progetto che abbiamo fortemente voluto – afferma il Sindaco Amante – che da un lato accompagna il percorso che ci porterà verso una gestione del teatro di elevata professionalità riducendo drasticamente i costi della stessa gestione, che sappiamo essere elevati. Dall’altro lato essere green, attenti alle esigenze dell’ambiente, significa anche fare dei passi significativi e reali verso l’efficientamento energetico partendo dagli immobili comunali”.

Il vicesindaco, nonché assessore alla cultura, Cristina Dettù si unisce alla soddisfazione del Sindaco: “I fondi del PNRR rappresentano certamente una grande possibilità che l’Amministrazione Amante sta cogliendo giorno dopo giorno proseguendo sulla medesima strategia di progetti già realizzati e sulla visione politica di obiettivi futuri da perseguire. Un percorso continuo che mette al centro la Città, in questo caso attraverso la cultura e l’attenzione per l’ambiente. Il teatro Cavallino Bianco rappresenta uno dei polmoni culturali e non di questo territorio”.  

 

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