set262020
Carissimi Fratelli e sorelle,
la Festa del nostro Santo Patrono San Michele Arcangelo ci dice che Gesù è vivo e ci ama. La conseguenza logica è che come gli Angeli anche noi siamo chiamati a 'volare alto', in un servizio di lode a Dio e ai fratelli fatto di concordia, unità e compassione per non restare impantanati nel caos infernale di questo mondo che ci vuole indifferenti e diffidenti. San Michele ci sprona ad imitare Gesù Cristo per essere uomini e donne che con coraggio sanno adoperarsi affinché si respiri l’aria sana dell’amore di Dio. San Michele ci aiuti e ci sostenga in questo desiderio di felicità.
Don Francesco Coluccia
Programma delle Celebrazioni
19 - 27 settembre Solenne Novena. Tema di riflessione: «Una Chiesa in uscita».
Ore 18.30 Recita della Corona Angelica.
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica
28 settembre Vigilia della Festa
Ore 18.30 Recita della Corona Angelica
Ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica e benedizione con la Reliquia
29 settembre Solennità di San Michele Arcangelo
Ore 7.00/8.30/10.00/11.30/18.00/19.00 SS. Messe
Ore 20.00 Solenne Celebrazione Eucaristica
con la partecipazione delle Autorità Civili e Militari
30 settembre Giornata del Ringraziamento
Ore 18.30 Recita della Corona Angelica.
Ore 19.00 Celebrazione Eucaristica
Programma delle Manifestazioni
29 settembre presterà servizio
set282020
San Michele Arcangelo, patrono di Noha, è un guerriero, diremmo un partigiano di giustizia, salute, libertà ed equilibrio. Si parla di questo principe delle schiere celesti e più volte nell’Antico Testamento, in Daniele per la precisione e soprattutto, ma anche in altri libri benché non in maniera esplicita; ma il passo più affascinante è quello riportato nel Nuovo Testamento, nel capitolo 12 dell’Apocalisse, quello nel quale al verso 7 si legge: “Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago […]”.
Su Michele, Mi-ka-el, cioè Chi-come-Dio, s’è scritto tanto. Non poteva mancare nemmeno il Poeta che, nel canto VII dell’Inferno al verso 11-12, lo cita come colui che “fe’ la vendetta del superbo strupo”.
Nella Legenda Aurea, Iacopo da Varazze racconta del miracolo che salvò Roma dall’epidemia di peste nel 590 arrivata dall’Egitto, e che tra le vittime annoverava anche papa Pelagio II. Paga Gregorio (Magno), succeduto a Pelagio, fu il testimone della visione degli angeli e del prodigio della salvezza dell’Urbe. In memoria dell’accaduto, il Mausoleo di Adriano cambiò il nome in Castel Sant’Angelo. Sul fastigio di questa rocca nota in tutto il mondo, là dove era apparso l’Arcangelo, campeggia dal 1753 la grande statua (oltre 5 metri di altezza) che lo effigia, opera dello scultore Peter Anton von Verschaffelt. Questa scultura, che ne ha sostituite diverse di altro materiale e dimensioni, alcune distrutte dal tempo, altre conservate nei musei, simboleggia San Michele nell’atto di rinfoderare la spada, segno della fine della pandemia.
Il fatto dell’iconografia, in questo caso la rappresentazione di uno spirito con le fattezze umane, ci viene spiegato da Beatrice nel canto IV del Paradiso, la quale nel rispondere a uno dei mille dubbi di Dante disseminati per tutta la Commedia così si esprime nei versi 43-48:
Per questo la Scrittura condescende
a vostra facultate, e piedi e mano
attribuisce a Dio, e altro intende;
e Santa Chiesa con aspetto umano
Gabriel e Michel vi rappresenta,
e l’altro che Tobia rifece sano.
Cioè, dice l’Alighieri per bocca di Beatrice, siccome la vostra capacità di apprendimento passa attraverso i sensi, per poi magari diventare conoscenza intellettiva, la Scrittura si adegua alle vostre facoltà e attribuisce tratti fisici a Dio, intendendo altro; e dunque la Chiesa raffigura con aspetto umano gli arcangeli Gabriele, Michele e Raffaele (che guarì Tobia).
set302020
Come abbiamo già detto in occasione della fondazione del C.A.S. (Coordinamento Ambiente Salento), la novità non è la fondazione dell’ennesima associazione di ambientalisti, certo, anche questo ha la sua importanza, ma la grandezza della nascita di questo Coordinamento sta nel fatto che diverse associazioni, che siano trenta o quaranta poco importa, tanto per ora stanno continuando a crescere, e quindi numerosi gruppi di giovani, si sono messi in testa di dare una svolta a questo becero stile di vita che ci porta a non rispettare l’Ambiente, e basta guardarsi intorno per vedere lo stato di inciviltà in cui non solo ci ritroviamo, ma soprattutto, e questo è grave, consideriamo normale.
Questi ragazzi, si sono messi in testa persino di unirsi ad altre associazioni che sono fuori dal Salento, in Italia, in Europa e nel resto del mondo, per fare una cosa che non sono in grado di fare nemmeno i grandi programmi e accordi delle super potenze mondiali: contagiare tutti della bellezza di un mondo senza inquinmento..
set302020
Si conclude dopo 3 mesi di attesa (per i ritardi a causa dell'emergenza Covid) l’iniziativa di solidarietà promossa tra le classi del Comprensivo.
Nel pomeriggio, una delegazione dell’I.C. Polo 2 di Galatina rappresentata dalla Dirigente Eleonora Longo, dalla sig.ra Anna Lucia Congedo, dalla sig.ra Amalia Napolitano e dal Presidente del Consiglio di Istituto Antonio Torretti ha consegnato un carrello per emergenza all’ospedale della nostra città, nelle mani della dott.ssa Rizzo, responsabile del reparto di Radiologia.
Il carrello, acquistato grazie alle donazioni dei genitori degli alunni frequentanti le classi dell’Infanzia, Primaria e Secondaria, dei docenti, del personale, della
set302020
Essere uniti nella salvaguardia dell’Ambiente deve essere prioritario a qualsiasi altra nostra azione quotidiana, dovrebbe quindi diventare uno stie di vita, per cercare di arginare quell’altro stile di vita assunto, che evidentemente sta causando enormi danni, alcuni irreversibili. Vedi per esempio, biodiversità, inquinamento dell’acqua, dell’aria, e della terra, e non per ultime tante nuove patologie importanti che stanno minando i nostri giorni.
Cominciamo ad aiutare questi giovani volenterosi, perché non diventi troppo tardi.
set302020
I banchi
Le sedie
Le mascherine
Il gel
Il distanziamento
La scuola è cominciata da una manciata di giorni
Non si può perdere tempo, visto che c’è tanto da recuperare! No, quest’anno non possiamo far festa con e per i nostri amati libri!
Questi i pensieri che hanno accompagnato l’inizio di quest’anno scolastico davvero anomalo. Avevamo tutte le giustificazioni possibili per rimanere all’interno delle nostre aule sanificate, e così infatti hanno deciso di fare molte scuole di Galatina e dintorni.
Noi però abbiamo deciso diversamente, poiché riteniamo che nessun virus, con corona o senza, possa farci dimenticare né il piacere della lettura e del gioco che ci consente di insegnare e imparare, né il bisogno di riappropriarci delle nostre case: da quelle degli amici, alla scuola, alla strada, al paese. I muri ci stanno stretti, ma, come le pareti di una scatola, possono aprirsi al mondo e la casa di tutti, che è la scuola, deve essere in prima linea, per catalizzare le energie di grandi e bambini e incrementare la speranza di quell’ “andrà tutto bene” che tante volte abbiamo ripetuto, come un mantra, ai nostri bambini.
Dovevamo tenere il punto dunque, e presidiare i nostri spazi contro le tante paure e diffidenze.
ott012020
È stata una campagna elettorale impegnativa visto e considerato che l’esito non era affatto scontato. Il PSI di Galatina ha fatto la sua parte anche se, nel nostro interno, ognuno ha avuto libertà di voto.
Anche a noi sarebbe piaciuto avere un rappresentante di Galatina in Consiglio Regionale. Lo riteniamo indispensabile per lo sviluppo ed il futuro della città. Tanto ne siamo e ne eravamo convinti che, nell’accordo politico delle Amministrative 2017 avevamo stabilito che in caso di vittoria, all’esito del voto e prima della nomina della Giunta, bisognava indicare alla città il candidato alla Regione per Galatina.
Sappiamo, purtroppo, come si è chiusa quella pagina politica avvelenata da scorrettezze e slealtà che hanno portato al naufragio di tutto il progetto, compresa l’individuazione del candidato di Galatina al Consiglio Regionale.
Da quel momento non c’è stato un “dopo”, ma solo azioni individuali che, ovviamente, non potevano e non possono essere la base di un progetto comune. Al di là delle parole ipocrite e di circostanza era chiaro come nessuna forza politica cercasse una concreta sintesi in questa tornata elettorale.
ott012020
Dopo pochi giorni dalla nomina di don Emanuele a parroco della Parrocchia “Santa Maria della Neve” in Cutrofiano, la città di Sanarica, attraverso la sua Amministrazione Comunale, avendo deliberato all’unanimità, ha conferito la cittadinanza onoraria sanarichese a don Emanuele, dopo i suoi nove anni da parroco.
Il primo cittadino, Salvatore Sales, ha conferito il riconoscimento a don Emanuele durante una cerimonia che si è tenuta il 1° ottobre a Sanarica, presso il Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. La motivazione di un tale riconoscimento è solo la conferma di quanto già sappiamo su don Emanuele e che non fa altro che aumentare il nostro orgoglio di appartenenza a un paese che, nonostante gli innumerevoli problemi, vanta di aver dato i natali a molte persone di animo nobile.
“La sua opera, infaticabile ed attenta, sempre a servizio dei più deboli e dei più bisognosi”: così è stato definito il suo operato nella comunità di Sanarica. Si legge nella Delibera in questione che don Emanuele “ha costituito, negli anni, un punto di riferimento per i fanciulli del paese, riuscendo a realizzare importanti momenti di aggregazione e di preghiera, coltivando nelle giovani generazioni il seme dei valori cristiani della carità e dell’altruismo”.
ott032020
Che carini i deputati che festeggiano il taglio dei deputati. Mi ricordano tanto quel condannato a morte che gongola per quanto il boia abbia affilato la lama che farà rotolare la sua testa. Non stanno nella pelle, non si danno pace, non vedono l’ora di eliminare finalmente le loro “poltrone” (chiamano così i seggi parlamentari). E pare che vogliano contribuirvi partendo dalle proprie, visto che i consensi del moVimento proponente (quello passato dallo streaming del “nulla dev’essere nascosto al popolo” al conclave del “nulla deve trapelare”) sembrano tendere a una riduzione, guarda un po’, del 36,5%. Ma anche il resto dei partiti del famoso 98% non scherza mica quanto a decrescita felice dei voti spacciata come sempre per crescita esponenziale.
Fanno tenerezza anche i tifosi così tanto protagonisti di questa bella “sforbiciata alla casta”, la quale casta non vedeva l’ora di faticare di meno (avendo meno impiastri cui dar retta) per ottenere quello che ha sempre voluto: la libertà di farsi gli affaracci suoi. Ma vuoi mettere: con tutto questo po’ po’ di risparmio è capace che non solo si fermerà l’avanzata del debito pubblico italiano, ma che si riesca addirittura ad azzerarlo in quattro e quattro otto, a dispetto di quei menagramo dei matematici sempre così tristi e demoralizzanti con tutti quei più, meno, diviso e per.