apr182019
apr192019
Il workshop ha come finalità quella di favorire e migliorare lo sviluppo di capacità e abilità già presenti in coloro i quali vogliono approcciarsi all’arte. Le finalità prevedono che ognuno dei partecipanti sarà in grado di:
- Squadrare il foglio ed eseguire una corretta inquadratura del disegno da realizzare;
- Effettuare con maggiore sicurezza nel tratto il disegno, evidenziandone i contorni con una linea continua e semplice;
- Eseguire con manualità tecnica il chiaroscuro, conoscendone le differenti gradazioni di tono, in relazione a luce ed ombra, del nero, dei colori primari, dei colori secondari e dei colori terziari;
- Utilizzare il “Metodo della Quadrettatura” per copiare una qualsiasi immagine, o un’opera d’arte, applicandone ad essa gli effetti di chiaroscuro con i pastelli a matita acquarellabili o con la matita;
- Acquerellare e rappresentare vari soggetti (come paesaggi marini, fumetti) con gli acquerelli, conoscendone i vari metodi di applicazione sul foglio;
- Dipingere con la tempera avendo correttamente sperimentato e miscelato tra loro i colori primari, i secondari e le loro combinazioni, per ottenere le differenti gradazioni di tono.
apr192019
Sono in partenza per Perugia i bambini e i ragazzi dell' ASD SECYD dell’Oratorio Madonna delle Grazie di Noha che il giorno di Pasquetta vivranno da vicino l'emozione pre-partita con il walkabout a loro riservato dalla società AC PERUGIA in qualità di scuola calcio affiliata PERUGIA ACADEMY in occasione della partita Perugia - Lecce. A undici di loro sarà anche concesso l'ingresso in campo con i giocatori.
Un mese intenso di emozioni per l' ASD SECYD, dopo il coordinamento del progetto SPORT FUSION (progetto di Puglia Sportiva programma operativo 2017 Azione 1.2) che farà ancora tappa a Noha il prossimo 27 aprile con il convegno dal titolo Sport, Responsabilità Sociale e l'approvazione del nuovo progetto COMMUNITY SPORT, ideato in partnership con il Centro Sportivo Italiano Comitato di Terra d'Otranto anche questo finanziato da Puglia Sportiva.
apr212019
Andrea Tundo, laurea in Giurisprudenza con lode con una tesi dal titolo "Tutela e autodeterminazione di minore nella società dell'informazione". E' questo giovane galatinese ad aver vinto il premio di laurea "Avv. Achille Fedele fu Salvatore" - edizione 2018. Un'edizione caratterizzata da un elevato livello qualitativo di tutte le tesi presentate, che affrontano tematiche dei giorni nostri.
Il suddetto premio di laurea è stato istituito nel 1971 in memoria dell'Avv. Achille Fedele, giurista tra i galatinesi illustri, ed è destinato a studenti meritevoli, residenti nel territorio del Comune di Galatina, che abbiano conseguito la laurea nell'anno accademico precedente all'anno di attribuzione del premio. Al termine di un'attenta disamina di tutti gli elaborati da parte di un'apposita commissione, Andrea Tundo è risultato essere il più meritevole tra i vari partecipanti e, nella mattinata di sabato 20 aprile, è stato premiato nella sala del Sindaco presso la casa comunale di via Umberto I.
A consegnare la borsa di studio e un attestato di merito il Sindaco Marcello Amante alla presenza dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Cristina Dettù. "E' un orgoglio premiare giovani galatinesi così capaci, che hanno raggiunto risultati importanti con il proprio impegno e sacrificio. Lo studio forma e fortifica, crea una corazza impenetrabile davanti ad ogni episodio di ignoranza ed è d'ausilio in ogni momento della propria professione, e della vita in generale. Premiamo Andrea, augurandogli un cammino ricco di soddisfazioni, e con lui premiamo tutti quei giovani galatinesi che portano in alto il nome della propria Città, qui e altrove".
apr212019
Be'... Non ci credevo più nemmeno io. A forza di vedere in giro alberi capitozzati e altri tutti secchi, con al massimo qualche rara parvenza di fogliame, pensavo che solo un miracolo potrebbe salvare i nostri ulivi. Dopo aver visto gli alberi di Michele, invece, mi si è riaperta la speranza.
Il mio cuore ha sentito come il chiudersi improvviso di un taglio che perdeva, perdeva appunto, la speranza.
E pensare che Michele non è un contadino, di mestiere fa tutt'altro. Eppure il suo giardino sembra la vetrina di un gioielliere, i suoi ulivi sono tutti in fiore, tutti. Nonostante il suo campo sia circondato da terreni trascurati e ulivi malandati. Cosa fa per mantenerli così? Semplicemente li tratta con la poltiglia bordolese, una potatura arieggiata che ha fatto lui stesso e infine, dice Michele, con le piante ci parla, le tratta come fossero delle persone care.
Osservavo il confronto tra i due uliveti, sono perfettamente uno di fronte all’altro ai lati della strada, in via Aradeo, esattamente nei pressi del viale che porta all’antica Masseria della Contessa, osservavo dicevo, l’incredibile condizione dell’uliveto dirimpetto a quello di Michele, è stato ghigliottinato barbaramente, e lasciato soffocare dal sottobosco di erbe spontanee, mentre le piante di fronte, quelle del nostro amico, sono l’esatto opposto, con un carico di fiori inimmaginabile.
apr222019
Il primo è un prato inglese in senso stretto, il secondo salentino. Uno sta bene certamente nel suo naturale habitat britannico, l’altro nella nostra terra. Del prato inglese sarebbe sufficiente una sola immagine, del salentino non basterebbe una galleria intera.
Il prato inglese è uniforme, monotono non crescente (anche nei sensi matematico e musicale della locuzione), regolare, tendenzialmente omogeneo, piatto; il prato salentino invece è irregolare, variegato, singolare, mai identico a se stesso.
Il prato inglese assorbe energia, il salentino te la restituisce.
Il primo mi dà l’idea di un elettrofono per suoni sintetici; il secondo di un organo con una miriade di canne, una diversa dall’altra per lunghezza, diametro, materiale timbrico e dunque vibrazioni.
No, non ti pare vero. Soltanto qualche giorno fa, l’avevi vista con il suo carrellino da Gerardino, il supermercato (a Noha molti negozi li riconosci dal nome del titolare), e poi da Claudio di Gilberto, e ovviamente a Messa. Oggi invece la Mimina non c’è più. Ha aspettato che finisse la Pasqua di tutti per poter poi celebrare la sua particolare.
A volte non si immagina la forza dirompente delle persone, pur umili, che vivono intorno a noi. Mimina era una di queste, semplice sì, ma rivoluzionaria. Figlia di un fornaio (dovevi vedere l’altr’anno come faceva il pane al presepe vivente: questione di Dna), Mimina fu la prima parrucchiera per signora di Noha, piccolo paesino rurale del Salento.
apr232019
apr242019
1) Affidamento servizio di raccolta e gestione dei rifiuto;
2) Manutenzione e decoro del manto stradale;