Domenica 3 febbraio alle ore 20.30 a Levèra andrà in scena "LA LOCANDIERA" di Carlo Goldoni, un'altra produzione di ALIBI - Artisti Liberi Indipendenti.

Regia: Gustavo D'Aversa

con: Manuela Bello, Gustavo D’Aversa, Walter Prete, Piergiorgio Martena, Dora Paulì, Patrizia Casto, Lucio Della Villa

scene: Antonella Saraceno

costumi: Emanuela Magno

«La più utile e la più istruttiva tra le commedie», a detta dello stesso autore, offre l’affascinante spaccato di vita di Mirandolina, padrona di una locanda fiorentina di metà Settecento, maestra nell’arte della seduzione. La locandiera sa abilmente destreggiarsi tra i corteggiatori, suoi clienti, prendendosi gioco di tutti, senza impegno con nessuno. Così, ad esempio, il Conte d’Albafiorita o il Marchese di Forlipopoli, ospiti della locanda, entrambi innamorati della padrona, tentano di conquistare il suo amore offrendole,goffamente o furbescamente, doni e protezione.

Finché, un giorno, non arriva alla locanda il Cavaliere di Ripafratta, noto misogino, che stuzzica in Mirandolina la voglia di iniziare una sfida con se stessa: farlo innamorare, vederlo capitolare. Inizia così una maliziosa, studiata, sapiente opera di seduzione e innamoramento nei confronti del Cavaliere, che tenta strenuamente di resistere.

Intorno, la cornice degli altri personaggi, animati da gelosie, brame, ambizioni, dispetti, piccole e grandi bugie, improbabili finzioni, fino all’inaspettata risoluzione finale. Il gioco vorticoso della protagonista - e ciò che ne consegue - è reso, nel filtro di A.Lib.I, ancora più fitto e accattivante per la scelta di un’interpretazione che mette a fuoco il carattere dei personaggi e lo colora di tinte vivaci e decise, creando tutt’intorno incontri, scontri, confronti che mettono

 
Di Redazione (del 02/02/2019 @ 09:43:13, in Necrologi, linkato 3340 volte)
 
Di Redazione (del 03/02/2019 @ 09:07:11, in Necrologi, linkato 1734 volte)

Ultimamente a Noha sembra che non si riesca proprio a smettere di piangere: ieri abbiamo salutato per l'ultima volta il caro Dino, oggi ci tocca fare la stessa cosa con il povero Donato Bruno (Mariuggio), anch'egli partito senza preavviso.   

Donato era persona buona, di poche parole e molti silenzi, come per fortuna si usa ancora nel mondo dei contadini. Amava la sua terra, la rispettava, la curava, di più, la custodiva: intensivo o superintensivo non facevano parte del suo vocabolario.

Era sempre pronto a darti una mano, e a farti dono delle sue derrate agricole. Pur non sapendolo, forse, era protagonista dell'economia del dono, l'unica economia in grado d'ora in poi di salvare il mondo.

Siamo certi che siano questi, e molti altri di buona creanza, i valori che lascia a quei bravi ragazzi dei suoi figli, Michele e Luca, che abbracciamo con affetto. Esprimiamo vicinanza e partecipazione anche alla moglie, sig.ra Giuseppa Donadei, ai fratelli, alle sorelle e a tutti i parenti e amici che ormai porteranno sempre con sé la paziente e benevola umanità di Donato.

La redazione di Noha.it

 
Di Redazione (del 03/02/2019 @ 15:45:19, in Necrologi, linkato 2373 volte)

E così se n'è andata anche la Michelina nostra.

Chi non la ricorda tutto il giorno dietro la finestra, alla luce del sole (si sta nella luce per fare bellezza), nella sua casa di fronte alla Trozza di Noha, con il capo chino sul telaio - il cerchietto in legno - con ago e filo tra le mani intenta a ricamare tessuti. Era il suo modo per imbastire i sogni sulla tela bianca, far fiorire lenzuola, merlare asciugamani, impreziosire tovaglie con l'arte appresa sin da bambina.

Un tempo, quando i corredi non erano snobbati, anzi costituivano "la dote" imprescindibile in ogni matrimonio, lavorata anche di notte per riuscire a finire il lavoro in tempo utile. Anche l'orlo del camice liturgico del parroco è stato intagliato dalle sue mani preziose, e la tovaglia dell'altare maggiore, e pure quella con il disegno di San Michele Arcangelo, patrono di Noha. Voleva sempre fare bella figura, la Michelina nostra, e ci riusciva, a costo di consumarsi gli occhi in cerca della perfezione.

Un tempo, quando nella processione del Corpus Domini in ogni strada di Noha veniva allestito l'altarino, le sorelle Tundo facevano a gara perché il loro fosse il più sontuoso, con quel trionfo multicolore di coperte, centrini, tendaggi e tappeti, molti frutto dell'abilità particolare delle loro mani esperte di intaglio, tombolo, filet, punto a giorno, chiacchierino...

Michelina ha sempre lavorato con grande concentrazione, onde evitare errori e sprechi, anche quando insieme alla sorella Giovanna, nella propria casa, gestiva la bottega di generi alimentari - un negozietto di cose buone ed essenziali come si usava una volta, prima dell'avvento degli ipermercati pieni di tutto, anche di quello che non serve.    

 
Di Redazione (del 04/02/2019 @ 18:56:03, in Comunicato Stampa, linkato 991 volte)

Tre punti in quel di Aversa che fanno solo classifica, ma non entusiasmano. Una prestazione appiattita verso il basso, quasi a voler adeguare il livello tecnico a quello degli avversari. Presunzione o sovrastima delle proprie capacità? Comunque non è stato un buon atteggiamento quello messo in campo dal gruppo di mister Stomeo.

La gara alla fine è volta a favore dei salentini contro una formazione in emergenza numerica, solo sette atleti disponibili, e falcidiata dalla fuga di buona parte dell’organico iniziale. Infatti  solo dieci giorni fa con l’ingaggio del giovanissimo opposto Tasholli(classe 1999) dal Brescia e del laterale Ardenio ,mister Del Prete ha potuto completare il sestetto.

Mister Stomeo che deve rinunciare all’opposto Buracci per i postumi di un infortunio non ancora del tutto guarito, schiera Persichino in diagonale con Zonno, Lotito e Durante gli schiacciatori ricettori, Iaccarino e Musardo i due centrali, Pierri il libero.

Il tecnico aversano schiera la diagonale Mastrangelo-Tasholli, martelli ricettori Ardenio e Di Vincenzo, Diouf e Vetrano centrali, Mignone il libero.

Prima parte di gara in bilico nel punteggio (7-7), poi Musardo, Iaccarino e Lotito producono l’affondo ed è 8-15 con un ace al servizio di Zonno.

Persichino avverte l’emozione attaccando con il freno a mano uun po' tirato ma mette a segno a due punti in questo primo set chiuso sul 17-25 con un muro di Iaccarino.

 
Di Andrea Coccioli (del 04/02/2019 @ 18:59:26, in Comunicato Stampa, linkato 1020 volte)

Negli ultimi giorni si sta discutendo nella Commissione Giustizia in Senato il cosiddetto ddl Pillon, presentato come provvedimento per riformare il diritto di famiglia volto a equilibrare l’affido condiviso partendo da tre punti fondamentali: il mantenimento in forma diretta, norme a contrasto dell’alienazione parentale e tempi paritari di permanenza con i figli per entrambi i genitori. Ma cosa si cela veramente dietro questo disegno di legge? I membri dell’ associazione “Padri separati” affermano che gli uomini divorziati sono emarginati, impoveriti e colpiti da un vero e proprio “mobbing” giudiziario ma i dati Istat ci riportano altro: pur essendoci dei padri in difficoltà economica ( il 7% dei divorziati per essere precisi), dopo la separazione la povertà va a colpire maggiormente le donne che, molto spesso, dopo la nascita dei figli sono costrette a lasciare il lavoro o ad averne uno part-time. In Italia ci sono circa 900.000 donne sole con figli minorenni e il 42% è sulla soglia della povertà assoluta. Oggi se un padre non versa l’assegno spettante ai figli, la madre può difendere i minori richiedendo indietro le somme mai versate. E con il decreto Pillon? Senza l’assegno di mantenimento la madre non avrà nessun diritto di agire: ciascun genitore sosterrà per conto proprio le spese in favore del figlio e si capisce bene la sperequazione che verrà ad esserci.

 
Di Redazione (del 06/02/2019 @ 19:41:04, in Comunicato Stampa, linkato 908 volte)

Un rotondo 3-0 è il risultato del match valido per la tredicesima giornata di campionato che ha visto la Showy Boys under 18 imporsi sul campo della seconda in classifica, il Lecce Volley. Gara dai ritmi di gioco molto alti, ricca di emozioni e di buona pallavolo con il team galatinese quasi perfetto per tenuta mentale, carattere e tecnica. Primo set equilibrato con le due squadre a battagliare in ogni azione. Nel finale sono i bianco-verdi a mettere a terra i palloni che portano alla vittoria del set (21-25). I leccesi accusano il colpo e tornano in campo senza la giusta cattiveria agonistica e incapaci di ribattere a una Showy Boys compatta e determinatissima (12-25). Terzo parziale che vede la squadra di casa passare per la prima volta in vantaggio (6-2), ma ai ragazzi di mister Nuzzo bastano pochissimi minuti per pareggiare i conti e passare a condurre (6-8). Come nella precedente sfida contro la Sbv Olimpia, la compagine galatinese si è dimostrata efficace in battuta, in attacco, precisa in ricezione e solida nel gioco a muro anche in casa del Lecce Volley (18-25). Quando manca una sola giornata al termine del regular season, i giovani della Scuola Volley si godono così il matematico primo posto nel girone A con 39 punti, tredici vittorie in tredici incontri e accesso di diritto ai quarti di finale under 18. L’ultimo incontro in calendario si disputerà Martedì 12 febbraio, ore 19, alla palestra dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Noha e poi si entrerà nel vivo della fase finale provinciale.

 
Di Redazione (del 06/02/2019 @ 19:57:43, in Comunicato Stampa, linkato 1039 volte)

Presentazione e Promozione dei Cantieri Innovativi di Antimafia Sociale, il progetto ha l’obiettivo di sperimentare e avviare n.4 processi partecipati orientati all'imprenditoria sociale in 4 settori differenti:

  • Agricoltura Sociale;
  • Cultura e Welfare di Comunità;
  • Musica;
  • Progettazione Europea;

rivolti a 60 partecipanti motivati a sviluppare modelli di welfare di comunità in una prospettiva Europea.

Interverranno:

 
Di Redazione (del 06/02/2019 @ 20:51:34, in Comunicato Stampa, linkato 1219 volte)

Non dimenticare è un dovere istituzionale e personale ed ha un duplice scopo: da una parte costruire la memoria, dall’altra consolidare i valori della solidarietà, della partecipazione e della com-passione, per diventare cittadini migliori e più consapevoli.

Le parole, anche quelle dei libri, sono i mattoni indispensabili al raggiungimento di questo obiettivo: abbiamo bisogno di dare un nome ai pensieri e di dare un peso ai nomi, affinché possano mettere radici e resistere al vento dell’indifferenza, allo schiacciasassi di un presente che tutto annulla e macina e che ci spinge a non prendere posizione, se ciò richiede un tempo maggiore di un “like”.

Le parole dunque da indossare e riempire, da portare in viaggio e mettere in scena; ecco il senso de “Il piccolo dittatore” di Gianluigi Belsito che sarà a Noha la mattina del 14 febbraio con due spettacoli dedicati in particolar modo ai ragazzi della scuola, ma aperti a chiunque abbia voglia di non arrendersi e continuare a sperare… nonostante!

 

Canto notturno di un pastore ...

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