Di Albino Campa (del 20/12/2013 @ 07:22:27, in TeleNoha , linkato 2329 volte)

Alcuni momenti dell'arrivo delle Reliquie dei Santi Martiri di Otranto nella Chiesa Madre di San Michele Arcangelo di Noha

 
Di Albino Campa (del 21/12/2013 @ 10:41:18, in Comunicato Stampa, linkato 2469 volte)

Il Comune di Galatina in partnership con il Dipartimento di Scienze dell'Economia della Facoltà di Economia dell'Università del Salento ed il Consorzio ASI di Lecce ha ottenuto il finanziamento per la realizzazione di un progetto di iniziativa locale erogato dal CUIS – Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino. Il progetto proposto a Palazzo Orsini dal Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista Ing. Antonio Congedo, accolto e sostenuto con entusiasmo dall'Assessore al Marketing Territoriale Avv. Alberto Russi, si propone di implementare un “Modello di Marketing Territoriale per l'identificazione, creazione e la gestione di meta-distretto produttivo Pugliese”.

 

Anche a Noha si racconterà la storia di un Dio che si fa uomo attraverso uno stupendo presepe vivente allestito nell’antica Masseria Colabaldi, bene culturale insigne, svettante ancora oggi, dopo cinque secoli di storia, dall’acropoli del paese. Alla base di questa storia dell’Uomo e degli Uomini c’è un gruppo affiatato di variegata umanità che, sfidando ogni avversità, riesce ogni anno a far rivivere il grande miracolo della Ri-nascita.

 

I lavori per la realizzazione della Tangenziale Ovest e il perdurare della sospensione degli stessi stanno creando inevitabili difficoltà, sia ai concittadini residenti a nord della stessa che ad alunni e personale del secondo Polo di via Arno. Fermo restando la competenza della Provincia, nei giorni scorsi, ho contattato l’Assessore e la Dirigente ai Lavori Pubblici del Comune di Galatina per informarmi sulla reale situazione ed assicurarmi che si stia seguendo, nel modo più opportuno, l’evolversi degli eventi. Ad oggi le notizie sono che i lavori, fermi perché è stato necessario approvare delle varianti di modifica al progetto originale, ripartiranno dal 7 gennaio p.v..

 
Di Redazione (del 22/12/2013 @ 11:32:01, in Comunicato Stampa, linkato 2567 volte)

Natale, si sa, è l’occasione che più di altre festività consente di concedersi dei peccati di gola, ed i dolci sono sicuramente i protagonisti sulle tavole di tutto il Salento ed in particolar modo di Galatina, dove già dalle fine dell’800 maestri pasticceri di scuola napoletana venivano convocati nei ricchi palazzi assoldati dalle nobili casate in occasione di matrimoni, battesimi, o particolari eventi per dare un tocco di sfarzo e mettere in risalto la propria fortuna. Oggi questa tradizione è stata fatta propria dai alcuni eccellenti pasticceri galatinesi, che hanno creato numerose varietà e sfumature di alcuni dolci tipici africani, pasticciotti, bocche di dama, pasta di mandorle, zeppole, ecc.). Sembra che nel 1908 fu addirittura realizzato un intero Presepe fatto di dolci nel "Caffè Domenico Tundo & Figli".

 
Di Antonio Mellone (del 23/12/2013 @ 21:42:23, in NohaBlog, linkato 2714 volte)

Ormai, come diceva quel tale, solo un Dio ci potrà salvare. E allora a Natale nasca per noi un Dio-Salvatore. E questo Dio non sia un Dio irraggiungibile ma un Dio vicino; non un vincente, ma un Bambino che sta dalla parte dei vinti; non un sommo sacerdote capriccioso e vendicativo, ma un pargolo adagiato nei bassifondi del mondo e in grado di ascoltare gli altri senza escluderli in nome di dogmi o convenienze.

Nasca per noi un Dio che ci liberi da tutte le religioni dei sopraffattori, che sia povero tra i poveri, che annunci il vangelo della liberazione degli oppressi. Nasca un Dio  che non tolga alle persone non sposate il diritto di amare, non proibisca il preservativo che ostacola la diffusione di malattie, non sia maschilista, e non discrimini l’altra parte del cielo, di qualunque sesso questa sia. Nasca un Dio che favorisca la libertà di coscienza, e non imponga alle donne le sue convinzioni sull’aborto, ma stia loro vicino con amore e solidarietà.

Venga in mezzo a noi un Dio che ripudi ogni guerra, aborrisca ogni arma e disarmi i suoi discepoli. Venga qui da noi un Dio che non sia convinto di avere la verità in tasca, ma che la cerchi insieme agli altri anelando all’Umanità. Nasca per noi un Dio che si arrabbi quando è necessario, e scacci dal tempio i mercanti, i ladri ed i bari, i clerico-fascisti, gli arrivisti, i pettegoli, i delinquenti vestiti di broccato, i violenti travestiti da agnelli.

Nasca ancora per noi un Dio che abbia il volto di una ragazza mai baciata o quello di un giovane senza amore, che indossi le vesti di chi marcisce in carcere, che stia dalla parte delle vittime delle sacre inquisizioni e delle intolleranze religiose.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 25/12/2013 @ 23:38:58, in NohaBlog, linkato 2674 volte)

Sono nato nel 1935 e perciò ora ho 78 anni. Sono entrato in seminario quando avevo appena 11 anni, nel 1946. La data delle fine della terribile seconda guerra mondiale la conoscete tutti: 1945. Perciò gli anni migliori della mia infanzia, dal 1940 al 1945, quando io avevo da 5 a 10 anni, li ho trascorsi sotto l’incubo delle brutte notizie, che, anche senza radio e senza televisione, arrivavano lo stesso anche a Noha.

Di quegli anni non ho ricordi particolari che riguardino il Natale o la “Befana”.

Ricordo solo il bombardamento al campo di aviazione di Galatina del luglio 1943,

ricordo le lampadine dell’illuminazione pubblica che erano di colore blu scuro, perché di notte non bisognava dare troppo all’occhio del nemico,

ricordo la tessera per comprare il sale, il pane o l’olio, se non si voleva rischiare di comprare a contrabbando,

ricordo che mio papà non c’era, perché partito per difendere la patria,

ricordo la benedizione dei giovani soldati messi sotto la protezione di S. Michele, prima di partire per la guerra da cui forse non sarebbero più tornati,

ricordo la notizia dell’armistizio dell’8 settembre 1943 che la gente, piangendo per la commozione, accolse come una grazia ricevuta dalla Madonna, perché quando a Noha arrivò la notizia si stava concludendo la processione della Madonna delle Grazie.

Ricordo tutto questo, ma i presepi viventi, i negozi e i giocattoli, le recite natalizie … no !

Si andava in chiesa, certo, e più di adesso: in quel tempo la Messa era rigorosamente di mattino, non esisteva la Messa vespertina o pomeridiana, e chi voleva fare la comunione doveva stare a digiuno a partire dalla mezzanotte, a digiuno di tutto, anche dell’acqua. Sì, in chiesa c’era il presepio, ma non la Messa di mezzanotte.

 
Di Albino Campa (del 26/12/2013 @ 09:18:42, in Presepe Vivente, linkato 2611 volte)

Iniziamo con la photogallery della prima giornata di apertura del Presepe Vivente di Noha.

A breve anche i primi video della prima serata.

Guarda la photogallery su FaceBook

 

Ecco il video della cerimonia dell'arrivo di Gesù bambino alla grotta avvenuta prima che il presepe fosse aperto al pubblico.

 

Canto notturno di un pastore ...

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