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E’ stata una riunione lunga con molti partecipanti rispetto a quelli in indirizzo nella convocazione. Ho chiesto di poter essere presente perché in queste occasioni bisogna essere compatti a difesa del nostro Ospedale. Più volte ho sostenuto che l’argomento salute non poteva essere oggetto di campagna elettorale e sono sempre convinta che sia così. In alcuni momenti però va data evidenza pubblica di ciò che si sta facendo. La politica, compatta, ha espresso le ragioni per cui il punto nascita di Galatina non va chiuso.
Il Presidente Emiliano ha fatto sintesi di tutte le ragioni rappresentate ed ha passato il testimone al Direttore Rossi, il quale si è fatto portavoce a sua volta delle ragioni tecniche per cui secondo lui e secondo il Comitato ASL, che si è tenuto il 23.05.24, uno dei punti nascita tra Galatina e Scorrano dovrebbe essere chiuso.
Da parte mia ho già anticipato, che nel caso la decisione fosse negativa per la nostra Città faremo le barricate mettendo in campo tutte le azioni necessarie.

Il bacino che serve l’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina è ampio e sicuramente non si può lasciare scoperto. Sono sicura che in questa battaglia non saremo lasciati soli, già stamattina la presenza di numerosi Sindaci del distretto testimonia quanto tutti ci tengano al nostro Ospedale, che è sì ubicato a Galatina ma che tutto l’interland sente come il proprio Ospedale.

 
Di Redazione (del 22/07/2024 @ 08:05:27, in Comunicato Stampa, linkato 277 volte)

"Il punto nascita dell'ospedale di Galatina non deve essere chiuso, è fondamentale per il territorio salentino e per i cittadini". Lo afferma Leonardo Donno, deputato M5S e coordinatore regionale Puglia. 

"Questa mattina, presso la Presidenza della Regione Puglia si è svolto un incontro sul tema, che abbiamo fortemente richiesto insieme al consigliere regionale M5S Cristian Casili. Il Presidente Emiliano, che ringrazio, ha accolto la nostra richiesta e coordinato il tavolo a cui hanno partecipato sindaci e consiglieri del territorio, assessori e vertici dell'Asl di Lecce. Ho ribadito la necessità di tutelare questa struttura, punto di riferimento non solo per Galatina, ma anche per numerosi comuni dell'hinterland che rappresentano in totale un bacino di utenza di circa 200mila cittadini. Ad attestare l'importanza del servizio offerto alcuni dati: oltre 600 nascite nel 2023, un trend confermato anche negli scorsi anni e superiore alle nascite degli altri presidi periferici del Salento; un vasto bacino di utenza anche per la posizione utile sul territorio; una struttura facilmente raggiungibile anche per le persone che provengono da altri comuni del centro e nord del Salento; la presenza della sala parto, sala operatoria e nido sullo stesso piano, elemento fondamentale per la cura del neonato dopo il parto; un'area dedicata alle partorienti positive al covid. Inoltre i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari altamente specializzati offrono un servizio d'eccellenza, orgoglio del nosocomio e del territorio salentino. Di fronte a questi dati, riteniamo che non ci siano le condizioni per privare il territorio di un  presidio fondamentale. Non è accettabile la posizione dell'Asl di voler chiudere questo punto nascita periferico, il migliore dei presidi in termini di servizi offerti e numero di parti annuali" conclude Donno. 
 
 
Di Redazione (del 19/07/2024 @ 13:58:36, in Comunicato Stampa, linkato 724 volte)

Lo sfalcio dell'erba è ricominciato due giorni fa e coincidenza ha voluto che ciò avvenisse proprio mentre veniva pubblicato articolo e foto sull'erba alta. La pulizia è partita dall'area dei Giardini Madonna delle Grazie e sta proseguendo nel resto dell'abitato. Tutto ciò a distanza di un mese e mezzo dall'ultimo sfalcio completo, iniziato a fine maggio in vista della processione della via Crucis del 2 Giugno scorso e completatosi con la zona 167 il 14 Giugno.

Sin dal nostro insediamento siamo riusciti, nonostante le difficoltà, a programmare lo sfalcio ogni mese e mezzo circa, con costanza, regolarità e nel rispetto del programma generale di manutenzione del verde del nostro intero, e vasto, territorio.

Pertanto nel chiedere comprensione sulla rapida ed inevitabile crescita dell'erba e sulle difficoltà che a volte portano a rallentamenti, rinnoviamo l'impegno che ha contraddistinto sino ad ora la nostra azione amministrativa.

Pierluigi Mandorino – Consigliere comunale con delega alla frazione di Noha

Massimo Sparapane – Consigliere comunale con delega al decoro urbano

 
Di Redazione (del 19/07/2024 @ 08:02:42, in Comunicato Stampa, linkato 369 volte)

Venerdì 19 Luglio a partire dalle ore 20:00 si terrà a Noha presso i giardini Madonna delle Grazie la “Festa dei giochi di una volta”.

L’evento, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per coniugare il valore dello sport con la nostra storia, è organizzato dal comitato territoriale CSI di Terra d’Otranto in collaborazione con l’oratorio Madonna delle Grazie di Noha e con l’ASD Secyd.

La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti, bambini, ragazzi e adulti. Una serata unica in cui ritrovare e prendere parte ai giochi di una volta, quelli dei nostri genitori e dei nostri nonni da rivivere insieme ai nostri figli.

Ci sarà il gioco della campana, ruba bandiera, la corsa con i sacchi, il tiro alla fune, la gimkana e tanti altri magnifici intrattenimenti tra cui anche il gioco dei “tuddhri”.

La festa dei giochi di una volta vuol essere un momento di aggregazione e divertimento in grado di unire più generazioni con la leggerezza tipica dei giochi ma che permetta allo stesso tempo di tramandare un pezzo della nostra storia.

Per questa ragione si è scelto di organizzare questa festa a Noha dove la tradizione oltre ad essere radicata è ancora ben custodita da tutta la comunità.

 

Nell’ambito delle iniziative collegate all’evento Festival dell’aria consapevole, si svolgerà a Galatina il prossimo 29 luglio, un convegno che tratterà il tema del Tarantismo.

Nella città che è indissolubilmente legata al fenomeno, grazie al contributo di relatori esperti, si avrà l’opportunità di riflettere sul Tarantismo non solo come rito della tradizione, ma anche come opportunità di valorizzazione del territorio con la Pro Loco in quanto associazione riconosciuta da UNPLI e UNESCO custode e promotrice dei beni materiali e immateriali.

Per questa ragione, la Pro Loco di Galatina, ha voluto organizzare un convegno che potesse affrontare il tema da più punti di vista, dalla storia del culto popolare, alla pratica terapeutica, all’immagine che rappresenta a tutt’oggi per arrivare a parlare della follia e la guarigione nel rito stesso

Lunedì 29 luglio, nella cornice di Palazzo Gorgoni in corso Umberto I dove ha sede la Pro Loco, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Galatina Fabio Vergine e della Presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone, relazioneranno sul tema Vincenzo Santoro studioso di cultura popolare, Sara Colonna danza-ritmo-terapeuta e ricercatrice in sociologia clinica e antropologica, Fausto Romano attore e regista galatinese e Stefano Rizzelli giornalista e vicedirettore RAI, co-organizzatore dell’evento assieme alla Pro loco di Galatina.

Nel convegno, moderato da Antonio Torretti, grande attenzione anche all’aspetto musicale, interamente curato dai musicisti dell’associazione culturale Petrameridie, che annovera un vero e proprio staff di ricercatori, oltre che musicisti e danzatori. Nel corso del convegno sarà evidenziata la differenza di danza e di suonata di tamburello nelle diverse aree del Salento, che spesso viene completamente standardizzata, con Mavi Antonazzo, Daniele Vigna, Pierre Dei Lazzaretti e Giuseppe Delle Donne.

In vino Veritas, un aperitivo con i vini di Cantina Fiorentino, sarà l’occasione per vivere assieme questo particolare convegno, patrocinato dal comune di Galatina, dalla Presidenza del consiglio regionale della Puglia, da Unpli, dalla Fondazione la Notte della Taranta, dall’Associazione Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, dai comuni di Maglie, Cutrofiano, Sogliano Cavour, Corigliano d’Otranto, Martano, Soleto e Castrignano de’ Greci.

Lorenza Pascali

Presidente Pro Loco APS Galatina

 
Di Loredana Tundo (del 18/07/2024 @ 08:44:57, in Comunicato Stampa, linkato 307 volte)

Caro Direttore,

non ho mai risposto alle provocazioni del Consigliere Antonaci, perché di provocazioni stiamo parlando, ma in questo caso mi sento obbligata a farlo in quanto mi chiama in causa insieme alle consigliere Anna e Sanda Antonica indicandoci come consigliere influenti in sede regionale e di fatto delegittimandosi dal ruolo che finora ha voluto ricoprire solo per voglia di protagonismo. Noi sapevamo che la fantomatica commissione sull’Ospedale di Galatina era qualcosa di farlocco e nient’altro che una cambiale elettorale, ma che implicitamente ammettesse proprio lui questa mancanza di ruolo ufficiale non me lo aspettavo. Prendo atto che abbia deciso, finalmente, di dire come stanno le cose e cioè che tutto quello che è stato millantato in questi mesi altro non era che fumo negli occhi.

Ha fatto una campagna elettore oscena, urlando dal palco che l’Ospedale di Galatina era morto. Video che sono a disposizione nel web per rinfrescargli la memoria. Non abbiamo mai strumentalizzato il tema Ospedale per finalità politiche e abbiamo sempre lavorato in silenzio, sia ora che in passato, arrivando fino a due anni fa, prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione, con un Ospedale pienamente efficiente. Ricordo che è a discapito del nostro nosocomio che si è potenziato quello di Copertino e forse il Consigliere farebbe bene a fare chiarezza ai nostri concittadini di quali reparti nel frattempo siano stati chiusi e quali inaugurati nel nosocomio copertinese.

Io non posso “imporre” nulla ma posso proporre. Propongo ancora una volta che il nostro Sindaco prenda in mano la situazione. E di fare mea culpa anche sul fatto di aver dato a un consigliere di minoranza che da solo si auto-definisce non influente, quando, sempre usando concetti del consigliere Antonaci, vi erano in opposizione tre consigliere che potevano fare qualcosa. Il gioco è smascherato, e i cittadini iniziano a capirlo. Delegare ad una fantomatica Commissione, per poi magari scaricare le responsabilità o al presidente della stessa o alla minoranza è una strategia che anche un bambino comprenderebbe.

 
Di Antonio Mellone (del 17/07/2024 @ 08:10:41, in Fetta di Mellone, linkato 668 volte)

“L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re”, recita un vecchio adagio, con la variante: “L’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino dello speziale” (e chissà chi ricorda ancora la famosa Villa Speziale sulla Noha-Collepasso, poi in un certo qual modo “riverginata”); insomma questa benedetta erba non cresce assolutamente né nel giardino del re né in quello dello speziale come si diceva, ma vivaddio abbonda su ogni marciapiede e/o bordo strada della frazione di Noha. E non si pensi soltanto ai percorsi secondari più appartati bui e remoti delle contrade nohane, ma anche (soprattutto) a quelli più noti, se non i più battuti e commerciali, tipo via Aradeo, via Calvario, via Osanna, via Collepasso, via Trisciolo e via Nievo. In piazza San Michele, per dire, nei pressi dell’impalcatura per il “restauro” della torre dell’orologio si possono osservare esemplari di vegetali di ben oltre il metro e mezzo d’altezza, mentre nei “viali” summenzionati siamo nell’intorno dei 40/50 centimetri di media (per il sindaco del continuo reality si tratterà sicuramente di dimensioni degne dei nostri musi). 

Per fortuna, oltre alle arterie summenzionate, questa sorta di verde pubblico spontaneo puoi trovarlo in ogni angolo, piazzetta, largo, e street della cittadina più green del Salento (dunque quanto alla rinomata transizione ecologica Noha sta apposto). In alcuni angoli più caratteristici, oltre alla suddetta verdura, stanno germogliando e fiorendo, benedica, rigogliosissime piante di fico [è tutto così fico nell’odierno Truman Show! ndr.], mo’ vai a scoprirne la varietà. Ma i frutti (declinati al femminile), vedrete, non tarderanno a venire.

Bei tempi quando candidati in erba, grandi e soprattutto grossi elettori, stagionate Chiare Ferragni de Nohantri, veline e velone, influencer d’acchiappo nell’apoteosi dell’immagine sulla sostanza, più precisamente, visto il tema, del fumo sull’arrosto, nei video preelettorali condivisi sulle rispettive pagine social, si sperticavano nel denunciare il degrado urbano davanti ai soliti ciuffi erbosi recalcitranti mannaggia a loro, convincendoci tutti quanti a votare finalmente per il PD, che non era  il male minore, cioè il Partito Democratico, ma il Partito Decespugliatore coalizzato nel Polo Diserbante.

 

Mi spiace dover ritornare sull’argomento che pensavo aver chiarito, ma ringrazio il Sindaco per aver creato l’opportunità di spiegare meglio ai cittadini come sono andati i fatti del 9 luglio e, al contempo, approfitto ancora una volta per sollecitare la maggioranza a intraprendere tutte le azioni, delle quali ancora non abbiamo notizia, che possano scongiurare un impianto a ridosso delle case dei cittadini di Santa Barbara.

Cominciamo a precisare che all’incontro era sì presente l’ingegnere Verona ma assente l’avvocato Macrì. Particolare che il Sindaco avrebbe dovuto conoscere se si fosse informato sull’esito della Conferenza dei Servizi. Pertanto la parte politica non era rappresentata da nessuno se non dalla sottoscritta. E qui non fa proprio una bella figura!

Le delibere di Consiglio Comunale votate all’unanimità sono sì utili ma non è lo strumento che potrà impedire, se ci saranno i presupposti tecnici, l’insediamento. L’atto che è necessario fare è la variante allo strumento urbanistico come viene riportato nella delibera. È un atto che va fatto subito, senza perdere tempo in chiacchiere.

Il Sindaco ha omesso di dire che il legale rappresentante ha millantato, ma avrebbe potuto saperlo se fosse stato presente alla Conferenza dei servizi, che ha incontrato l’intera giunta della vecchia amministrazione e della nuova amministrazione. Cosa che ha scatenato le mie rimostranze e quelle dell’ing. Verona alle bugie. È stato evidente a tutti che non erano a conoscenza che nella riunione partecipava sì una consigliera comunale, ma anche ex assessore della precedente giunta. Tanto da fargli fare nuove affermazioni, non appena ho rivelato che facevo parte della passata amministrazione e che non li avevo mai incontrati. Tutte queste affermazioni sono state messe a verbale e valuteremo nelle sedi opportune le strade da intraprendere.  Sul fatto che mistificatori e millantatori vanno smascherati mi trovano fermamente convinta, ma sono dall’altra parte!

Altro fatto grave aver organizzato una manifestazione passerella, alla quale siamo stati invitati a partecipare dell’assessore all’ambiente, e il giorno dopo tutti assenti alla manifestazione organizzata dalle Associazioni ambientaliste, se non avessero avuto nulla da nascondere quale occasione migliore per dire la propria e metterci la faccia.

 
Di Russo Piero Luigi (del 16/07/2024 @ 13:05:19, in Comunicato Stampa, linkato 242 volte)

Il 19 luglio del 1992 il giudice Paolo Borsellino viene ucciso dalla mafia in via D'Amelio a Palermo con un'autobomba carica di esplosivo, mentre si reca a fare visita alla madre. Con lui muoiono gli agenti della scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Emanuela Loi è stata la prima donna poliziotto a morire in servizio per mano della mafia, a soli 25 anni.

Venerdì 19 luglio, alle ore 18.30, una piccola delegazione delle Associazioni “Virtus Basket Galatina” e “Legambiente Galatina”, depositerà una corona di fiori presso Il muro del Coraggio in viale Ofanto a Galatina.

𝐈𝐧𝐯𝐢𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐞.

Un piccolo gesto, ma importante, per ringraziare simbolicamente tutti coloro che ogni giorno sono in prima linea, anche a costo della propria vita, per combattere la mafia e difendere la nostra Repubblica e le nostre istituzioni democratiche. Un momento di ricordo ma anche un impulso a darci tutti da fare, ognuno nel suo piccolo, nella propria quotidianità, per difendere i valori di giustizia contro ogni zona d'ombra.

 

Canto notturno di un pastore ...

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