Chissà chi riuscirà mai a comprendere la differenza tra mercato e "mercato" (si notano le virgolette?): il primo fatto da tanti piccoli commercianti e altrettanti artigiani (come quello dei negozietti e delle bancarelle del lunedì di Noha), l'altro di monopoli, oligopoli e cartelli di fatto benedetti dell'Antitrust (che invece dovrebbe contrastarli); l'uno con profitti pressoché azzerati, l'altro con bilanci in grado di decidere le politiche degli stati; il mercato va incontro alla domanda, nel "mercato" la domanda non ha scelta (anche se le fanno credere il contrario); nel primo caso un po' a tutti, nel secondo caso tutto a pochi. Il mercato fa sopravvivere; il "mercato" uccide.
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Chissà chi riuscirà mai a comprendere la differenza tra mercato e "mercato" (si notano le virgolette?): il primo fatto da tanti piccoli commercianti e altrettanti artigiani (come quello dei negozietti e delle bancarelle del lunedì di Noha), l'altro di monopoli, oligopoli e cartelli di fatto benedetti dell'Antitrust (che invece dovrebbe contrastarli); l'uno con profitti pressoché azzerati, l'altro con bilanci in grado di decidere le politiche degli stati; il mercato va incontro alla domanda, nel "mercato" la domanda non ha scelta (anche se le fanno credere il contrario); nel primo caso un po' a tutti, nel secondo caso tutto a pochi. Il mercato fa sopravvivere; il "mercato" uccide.
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