Ci sono mercati e "mercati": i primi, come quello del lunedì di Noha incluso l'insieme dei suoi negozietti, sono reali; i secondi, come quelli delle borse cosiddette valori, sono finanziari e virtuali. Nei primi si possono scambiare quattro chiacchiere; nei secondi le chiacchiere sono essenziali e decretano la ricchezza dei soliti ignoti (ovvero la povertà dei soliti fessi). I mercati senza virgolette sono una cosa seria, non un gioco; i "mercati" invece sono una bisca telematica per giocatori d'azzardo. Il mercato di Noha è fatto di dialoghi tra persone che si guardano negli occhi; nei mercati di borsa le persone non contano nulla. A noi la scelta tra la vita economica, comunitaria e ambientale, e la morte.
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Ci sono mercati e "mercati": i primi, come quello del lunedì di Noha incluso l'insieme dei suoi negozietti, sono reali; i secondi, come quelli delle borse cosiddette valori, sono finanziari e virtuali. Nei primi si possono scambiare quattro chiacchiere; nei secondi le chiacchiere sono essenziali e decretano la ricchezza dei soliti ignoti (ovvero la povertà dei soliti fessi). I mercati senza virgolette sono una cosa seria, non un gioco; i "mercati" invece sono una bisca telematica per giocatori d'azzardo. Il mercato di Noha è fatto di dialoghi tra persone che si guardano negli occhi; nei mercati di borsa le persone non contano nulla. A noi la scelta tra la vita economica, comunitaria e ambientale, e la morte.
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