ott152013
Poiché assente fisicamente da Noha da qualche mese, oggi voglio parlare di Noha “per sentito dire”, il ché è un’impresa che sconsiglio vivamente a tutti vista la pericolosità del compito, e lascio a voi immaginarne il motivo. A volte, però, i pettegolezzi di paese hanno la loro vena di verità. Resta da capire se tutto quello che sta succedendo contribuisca al bene o peggiori la situazione; intanto provo a raccontarvi cosa si sente su Noha a mille chilometri di distanza. Gira voce che gli abitanti siano disperati per la mancanza di lavoro e le ristrettezze economiche ma questo, per mera consolazione, è ciò che vive tutta quanta la Penisola. So per certo, comunque, che i nostri amministratori locali stanno affrontando il difficile momento a viso aperto (per gli amanti degli aforismi “a spada tratta”). È stato inaugurato un centro presso lo stabilimento delle vecchie scuole elementari che darà decine di posti di lavoro ai nostri tanti giovani disoccupati. Tutti quelli che invece non riusciranno a farsi assumere in questa struttura perfettamente funzionante, avranno un contratto a tempo indeterminato nel nuovo centro commerciale che sta sorgendo alle porte di Noha: centinaia di posti di lavoro ben retribuiti e, aprite bene le orecchie, tutti assunti a regola d’arte!
ott142013
In questi giorni ci siam voluti far del male. Ci siamo cioè cimentati nella lettura di quella pagina di letteratura pop rappresentata dalla Convenzione approvata dal Consiglio Comunale di Galatina il 25 settembre ultimo scorso.
Tra le cose stravaganti ivi contenute s’annovera anche quest’altra che fa letteralmente scompisciare dalle risate.
Nel tractatus galatinensis all’art. 7 troviamo, oltre al resto, quanto segue: “Il comune si riserva il diritto di recedere unilateralmente dalla presente convenzione, ove sussista una giusta causa. Costituisce, in particolare, giusta causa di recesso, il fallimento della Società, la cessione del ramo d’azienda avente ad oggetto le attività di cui alla presente Convenzione, nonché la cessione dell’intero pacchetto delle quote societarie, la fusione, la scissione, la trasformazione ove il soggetto cedente o il cessionario, ovvero quello risultante dalla avvenuta cessione, trasformazione, fusione o scissione, non offra equivalenti garanzie in merito al regolare adempimento delle obbligazioni assunte con la presente Convenzione ”.
ott132013
Nel 1973, esattamente 40 anni fa, veniva alla luce il volumetto “Storia di Noha” edito da “Grafiche C.Borgia” di Casarano. E’ opportuno ricordare quell’evento, anche per verificare il cammino che si è fatto e non spegnere l’entusiasmo che aveva creato.
Ero da poco rientrato in Italia, dopo 5 anni di Missione in Canada, e per motivi di salute mi fermai a Noha oltre il previsto. Fu così che, tanto per passarmi il tempo, cominciai a curiosare nell'archivio parrocchiale di Noha. Trovai un libretto di una cinquantina di paginette intitolato: “L'Università e il Feudo di Noha - Documenti e Note” scritto da un certo prof. Gianferrante Tanzi, ed edito nel 1906 da Tipografia Cooperativa a Lecce. Questo scritto prezioso, essendo ovviamente fuori catalogo, non è facilmente reperibile.
Le mie ricerche su Noha partirono proprio da lì. Mi resi conto, leggiucchiando il libriccino del Tanzi, che Noha aveva avuto una storia molto antica e molto ricca di notizie, anche se quello che leggevo in quel libercolo a volte era vago e impreciso. Mi venne voglia perciò di fare ricerche più accurate.
ott122013
Se, facendovi coraggio, vi metteste a leggere gli articoli della Convenzione per il Mega-porco, approvata a furor di popolo (nel senso che il popolo se li voleva mangiare con furore, i cosiddetti suoi rappresenti) e da stipulare tra il Comune di Galatina e la Pantacom srl, non credereste ai vostri occhi.
Uno sano di mente, d’altronde, al cospetto di codesto trattato, non potrebbe fare a meno di sospettare di trovarsi su “Scherzi a parte”.
Lasciamo perdere il fatto che la Pantacom abbia, come asserito, “la disponibilità di un’area immobiliare ubicata in contrada Cascioni”. Qui avranno utilizzato il concetto di “disponibilità dell’area”, come dire?, in senso lato. I terreni su cui dovrebbe nascere l’ecomostro, infatti, non sono ancora di proprietà della società a responsabilità limitata (e sottolineo limitata), né sarebbero stati nemmeno oggetto di compromesso, ma al massimo “optati” (ma in entrambi i casi, salvo errori dei visuristi, senza alcuna trascrizione). Inezie, quisquilie, pinzillacchere, bazzecole, per i tecnici comunali nostrani.
ott122013
Casa Betania in collaborazione con ISBEM organizza il sesto incontro “Mini Medical School” lunedì 14 ottobre 2013 alle ore 19.00 presso la sala convegni Oratorio Madonna delle Grazie di Noha.
Interverrà il Dott. Sergio Mancarella Direttore responsabile Unità Operativa di Oncologia P.O. "Santa Caterina Novella" di Galatina, argomento dell’incontro :
“Prevenzione e cura delle neoplasie Incidenti nel nostro territorio”
ott112013
Capito cosa i gatti di palazzo Orsini in combutta con le volpi di palazzo Carafa ti vanno ad escogitare? Il Mega-porco in contrada Cascioni, un affarone niente male.
Già me li figuro tutti in giacca e cravatta per darsi un tono da magnager, pronti a raccontare ai numerosi Pinocchi esistenti sulla piazza la fola delle “ricadute occupazionali” e del “volano per lo sviluppo”, nonostante i rari grilli parlanti cerchino in tutti i modi di metter in guardia sui pericoli dei bidoni dietro l’angolo.
Il gatto e la volpe, che cambiano il pelo ma non il vizio, usano le solite formule, l’identico format sperimentato negli ultimi decenni: tanto gli allocchi ed i creduloni si trovano sempre e ovunque a bizzeffe, senza il bisogno di usare il cercapersone della Beghelli.
Eccovi un esempio delle loro locuzioni idiomatiche che la moltitudine dei cori belanti si beve come fosse oro colato: “Quanta fretta ma dove corri, dove vai (a Collemeto). Se ci ascolti per un momento capirai (ma non più di tanto), lui è il gatto ed io la volpe, stiamo in società (una srl, per la precisione), di noi ti puoi fidar (altrimenti non saremmo finiti addirittura nel consiglio comunale di Galatina, nonostante, sino a prova contraria, la nostra srl valga quasi zero dal punto di vista economico, patrimoniale, finanziario e commerciale, come si evince dai bilanci depositati in Camera di Commercio almeno fino al 2011, mentre i dati del 2012, che attendiamo con trepidazione, sembrano essersi volatilizzati).
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Le chicche contenute nella famosa Convenzione siglata tra il Comune di Galatina e la Pantacom , quella che ha dato il via libera al Mega-porco commerciale in contrada Cascioni, non finiscono mai di stupire per la loro numerosità e per la loro ridicolaggine.
ott102013
“A Galatina, nell’era dell’e-commerce, i lungimiranti politici locali in maniera bipartisan, con a capo l’illuminato primo cittadino, han deciso finalmente di dire ad alta voce ‘stop al consumo di territorio’, di annunciare a tutti che basta con il cemento e l’asfalto, e che non ha senso uccidere ulteriori 26 ettari di fertilissima campagna di contrada Cascioni attraverso la creazione di un inutile, dannoso, anacronistico mega-porco commerciale, promosso dagli speculatori di turno e caldeggiato da chi non ha capito una cippa del dramma ecologico ed economico che ne deriverebbe.”
L’incipit virgolettato di questo articolo, per quanto ovvio, è scritto purtroppo soltanto nel libro dei sogni. La realtà nuda è ben più cruda.
Infatti, un manipolo di politici e funzionari in carriera, con a capo il sindaco (che più che illuminato direi folgorato, anzi fulminato sulla via di Collemeto), ha deliberato l’esatto contrario. Pantacom, infatti, non è un portale di commercio elettronico, ma una società a responsabilità limitatissima (veramente limitatissimi in questa società – basta dare un’occhiata ai suoi bilanci - risulterebbero essere anche i capitali e le garanzie), che avrebbe in mente di realizzare “a proprie spese e cura” una miriade di opere più o meno pubbliche in un’area da trasformare in un grande insieme di capannoni commerciali e artigianali, come se nel Salento non ne avessimo già abbastanza.