gen162014
Camminando per le strade di questa grande città che è Torino, fino a una ventina di anni orsono, mi imbattevo spesso in grandi cassoni pieni di rifiuti di ogni genere, a volte anche di oggetti ancora in buono stato. Nel mentre, pensavo al mio paese dove mai avrebbero gettato nulla che non fosse stato riutilizzabile. Mi sbagliavo di grosso.
Il malcostume del “buttare” e “comprare” cose inutili, ahimè, è dilagato ovunque. Adesso leggo, perfino su quotidiani galatinesi, che i cinesi fanno grandi affari con i materiali di riciclaggio di opere dismesse. Perdiamo la saggezza perché dimentichiamo il passato, ma ora finalmente ci accorgiamo che i rifiuti ci costano un occhio della testa. Meglio tardi che mai.
La stessa cosa vale per il cimitero. Nei camposanti di Torino e cintura, dove tuttora risiedo, le sepolture hanno un contratto decennale. Dopo dieci anni, quel che resta delle salme, viene rimosso e, pagando il giusto, ricollocato in cellette piccolissime, oppure conferite nell’ossario comune. Prova concreta di come finisce la storia materiale di ognuno di noi.
Certo è edificante pensare che ognuno di noi valga quanto un sovrano, e quindi degno di sepolture monumentali, ma di fatto sovrani dovremmo esserlo in vita e nel rispetto del prossimo. Il vero monumento dovrebbe essere ciò che gli altri ricorderanno di noi. Punto.
gen152014
Il Tar di Lecce la dà vinta alla "Cinofilia società cooperativa sociale onlus", che gestisce un canile a Noha, in contrada Turchio, disponendo lannullamento degli atti con cui era stata interdetta lattività di custodia dei cani randagi. Ma nel frattempo arriva unaltra grana, per lamministrazione comunale: lEnpa alza le mani e comunica che il canile sanitario, gestito dallassociazione, scoppia. I fatti. Il braccio di ferro tra la "Cinofilia società cooperativa sociale onlus" e il Comune ha inizio a dicembre di due anni fa, quando il dirigente della Polizia locale, Antonio Orefice, revoca le due autorizzazioni rilasciate, nel 2010 dallamministrazione Coluccia, alla onlus. Ma lo stesso giorno, il sindaco di Galatina, Cosimo Montagna, emette unordinanza per ordinare al presidente della "Cinofilia società cooperativa sociale onlus" di continuare a custodire i 136 cani, di proprietà del Comune, sino al completamento del canile municipale. E non basta. Il Tar di Lecce richiama unaltra circostanza del sindaco, del febbraio dello scorso anno, in cui si ordina al presidente della onlus di continuare il servizio. Quindi?
gen152014
Le riflessioni di Marcello D'Acquarica sul presepe e non solo.
gen142014
Cade o non cade? Questo è il dilemma. Penserete mica che questo dubbio se lo pongano i nostri politici? Ma nemmeno per sogno. “Se cade…dice il pollitico di turno… il Comune paga”. E chi sarebbe questo Comune? Da dove prende i soldi per pagare? Ci stiamo dicendo da lungo tempo che la casa e relativa torre con orologio sono la proiezione ortogonale della politica di Noha e di Galatina. Che ci piaccia o no, è così. E in questo la politica nostrana rappresenta benissimo quella romana: senza colore, né di centro, né di destra e né sinistra. Per guardarla (la politica) basta alzare la testa, e non è solo l’orologio fermo da lustri (o che segna l’ora giusta due volte al giorno), a destare sdegno e paura, ma tutta la struttura nel suo insieme. E non se ne esca il solito oratore di turno accusandoci di sventura profetica. Come se crolli del genere accadessero solo a Pompei.
Vorrei ricordare che sotto quella torre e relativa struttura comunale, con grande dispendio di parate in pompa magna e gloria, si svolgono cerimonie e feste previste dal calendario, che sia politico o religioso poco cambia. Un po’ come se il pranzo di nozze venisse servito in un pollaio. Le responsabilità non hanno due morali, ma incidono sulla stessa faccia, la nostra.
gen132014
Pubblichiamo la photogallery del Presepe Vivente di Noha realizzata domenica 12 gennaio 2014.
gen122014
Non ci sono santi che tengano, il silenzio nel cimitero di Noha, regna sovrano. Sarà per questo che mi vien voglia di parlare. Magari a bassa voce, come se ad ascoltarmi fossero le coscienze. Devo fare in fretta a scegliere il mio primo interlocutore, perché appena varcata la soglia d’ingresso e infilato il primo corridoio a destra, le voci mi assalgono e non so a chi dare retta per primo senza rischiare di far torto a qualcuno. Sono così tanti gli anni che ripasso a mente le centinaia di storie di questa gente, tutta del mio paese, che a volte le confondo con la realtà. La memoria che fa quel che può, e così finisce che ripeto sempre le stesse cose: della disuguaglianza fra chi è ricco e chi no, fra un semplice contadino e un cavaliere titolato, fra un giovane e un vecchio, fra una vergine e un’impura, fra un santo ed un peccatore. Poi però mi viene lo scrupolo e mi chiedo: “Ma i fatti degli altri mi riguardano o no?”. Ho letto da qualche parte che il credente si differenzia dal non credente perché si preoccupa degli affari altrui. Non vorrei passare per quello che invece, si occupa solo dei propri. Ma qui le differenze fra la condizione morale e sociale dei residenti è eloquente, cioè nessuna. Seppur con il dovuto rispetto cerco di dare a tutti una giusta considerazione. Anche a chi non ha più né volto né nome, a chi magari denuncia solo più la data di nascita, come se dovesse ancora morire e resiste nonostante lo abbiano costretto in una celletta piccina come la gabbia del gatto di donna Elvira che, quando va in vacanza, oltre a portarsi dietro i biscotti al tonno, lo veste come se fosse lo Scià di Persia. Dico io, ma dove siamo arrivati? La prossima volta, se mi riesce nasco gatto, o cane. Eppure, nonostante l’oggettività delle cose, la disuguaglianza fra eguali la si calpesta passo dopo passo, pure se non alzi lo sguardo, tanto è radicata in questo paese. E’ inutile qui riferirsi alle noiose manifestazioni di disaffezione del bene comune, che differenzia il centro dalla periferia, come dire Noha, Collemeto e S. Barbara da Galatina, tanto sarebbe aria fritta. Si dice anche: raglio d’asino non va in cielo.
gen122014
Due rapine in poche ore. Banditi scatenati in provincia di Lecce, dove sono stati presi di mira un distributore di metano a Collemeto e il proprietario di una stazione di servizio a Noha.
La prima apparizione, i rapinatori, due quelli entrati in azione all’inizio, l’hanno fatta intorno alle 17 all’interno del distributore di metano che si trova sulla statale 101, allo svincolo per Collemeto, di proprietà della società “Maiorano e Ballarino”. Col volto coperto da passamontagna ed uno armato di pistola, i banditi hanno costretto il dipendente a mettere nelle loro mani i contanti custoditi in cassa, e le chiavi della sua auto, un’Alfa Romeo 159 Station Wagon.
Dunque, sono fuggiti, ma verso un altro obiettivo. Un paio d’ore più tardi infatti, i malviventi, a bordo dell’auto rubata, ma questa volta in tre, hanno fermato il titolare della stazione di servizio Q8 che si trova a Noha, mentre era a bordo della sua auto, e si sono fatti consegnare il denaro che aveva con sé, circa 5mila euro. Arraffato il malloppo i malviventi si sono dileguati. Su quest’ultimo episodio indagano i carabinieri, mentre sul primo gli agenti della polizia che hanno recuperato i nastri delle telecamere di videosorveglianza.
gen112014
Commenti e impressioni dei visitatori all'uscita dal presepe nel giorno dell'Epifania.
gen112014
In tempo di crisi, non ci sono certezze su nulla, neppure sul riposo eterno. Una considerazione determinata dal rischio che in questi giorni si sta palesando nel cimitero di Noha, ma anche di Galatina, dove stanno terminando i loculi per i defunti. A lanciare l’allarme alcuni cittadini di Noha, venuti a conoscenza che ad oggi i posti rimasti sono meno di dieci.
Andrea Coccioli, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Galatina, sollecitato sul problema, è intervenuto scrivendo una lettera alla nostra redazione in cui rassicura i cittadini preoccupati, sostenendo che è in corso la gara d’appalto per la costruzione di 20 nuovi loculi nel cimitero di Noha. Nel cimitero di Galatina, invece, si stanno ultimando i lavori relativi all’edificazione di 204 nuovi loculi. L’impresa edilizia interverrà poi nel cimitero di Collemeto, dove le nuove tombe saranno 21.