A Noha, appena fuori del paese, direzione Collepasso, s’incontra la bella chiesetta dedicata alla “Madonna di Costantinopoli”.

Quando è stata costruita quella chiesa o una prima di quella?

Grazie alla collaborazione dell’Ingegner Giovanni Vincenti ho potuto consultare un documento di tre secoli fa composto da due atti rinvenuti presso l’Archivio di Stato di Lecce, nei Protocolli del Notaio Marcantonio Cesari che parlano appunto di questa chiesetta.

Intanto è bene ricordare che già nella visita pastorale del 1452 del Vescovo di Nardò Ludovico de Pennis alla sua diocesi si dice che nel territorio di Noha erano elencate 13 chiese, oltre alla chiesa di Sant’Angelo, la più importante e la più ricca di beni immobili.  Due di quelle chiese avevano il titolo di “Santa Maria”, anzi una di queste era detta “S. Maria de…” (non essendo leggibile il titolo completo si può pensare a “de Costantinopoli”: ma questa del 1452 è soltanto un’ipotesi).

Il tipo iconografico di S. Maria di Costantinopoli ritrae, tra l’altro, la città cinta di mura in preda alle fiamme che alcuni storici descrivono come un imponente incendio; altri spiegano quel fuoco, più realisticamente dal punto di vista storico, come conseguenza di un assedio di saraceni.

Sappiamo inoltre con ragionevole certezza che nel 1700 nella chiesa madre di Noha c’era un altare dedicato alla medesima Madonna. La pala di questo altare esiste tuttora, ed è appesa sulla parete a destra di chi entra dalla bussola principale. La tela di autore ignoto è di dimensioni tre metri per due, e ritrae la Madre di Dio in alto con tanti angioletti intorno. In basso sono effigiati, oranti, San Nicola di Bari (Patara di Licia 270 – Myra 343) e San Francesco da Paola (Paola 1416 – Tours 1507).

San Nicola è uno dei santi più popolari del cristianesimo. Il suo emblema è il bastone pastorale e tre sacchetti di monete (o anche tre palle d’oro), perché secondo la tradizione il vescovo Nicola aiutò tre ragazze che non potevano convolare a nozze per la mancanza di dote gettando nelle loro stanze, attraverso una finestra, dei sacchetti di denaro per tre notti consecutive. Ma è facile identificare anche San Francesco di Paola, in quanto i puttini svolazzanti intorno a lui indicano il motto “Charitas”. Tra i due santi, ancora una volta, si intravede Costantinopoli in fiamme.

L’altare nella chiesa madre fu eretto nel 1717 per devozione del Sig. Orazio Donno (1659 - 1729), come risulta nei Protocolli dell’archivio di Stato di Lecce del notaio Marc’Antonio Cesari. L’atto notarile è del 28 gennaio 1717 redatto dal notaio Domenic’Antonio Palamà della Terra di S. Pietro in Galatina e il Chierico Orazio Donno Rettore della Venerabile Cappella di S. Maria di Costantinopoli Casalis Noha come per sua devotione, e per accrescersi il culto de’ fedeli alla Cappella di Santa Maria di Costantinopoli, e per appicciarsi in quella la lampada, e per altri suoi giusti motivi, e perché così li pare e piace, intende donare come che da oggi dona […]alla detta Cappella una curte con una capanda sgarrata sita fuori il Casale di Noha vicino li beni della Baronal Corte da levante e borea, li beni della Parrocchial Chiesa di Santo Angelo, et altri confini”.

 

Il nostro percorso di sensibilizzazione dei giovani sui temi dell’educazione alla legalità e della lotta contro le mafie procede a gonfie vele...

Convinti come siamo che la legalità passa, anche e soprattutto, attraverso la scuola, il 10 novembre p.v. installeremo, presso il Polo Tre Comprensivo Galatina, la seconda targa BRAILLE per non vedenti e per ipovedenti; una targa identica a quella installata in viale Ofanto a Galatina a corredo de “Il muro del Coraggio”.

In questo modo tutti gli studenti ogni mattina potranno ricordare Paolo Borsellino, Renata Fonte, Lea Garofalo, Antonio Montinaro, Carlo Alberto dalla Chiesa, Peppino Impastato e Giovanni Falcone.

Ringraziamo di cuore la Dirigente Rosanna Lagna che ha sempre dimostrato grandissima sensibilità su questi temi e si è sempre prontamente attivata al meglio delle sue possibilità per realizzare interventi sistemici e collaborativi con enti locali, associazioni e risorse del territorio con un solo fine, il bene e l’educazione dei bambini/ragazzi…

 
Di Marcello D'Acquarica (del 29/10/2023 @ 18:53:29, in NohaBlog, linkato 709 volte)

Ve lo ricordate il Menhir di Noha?

Quell’antichissimo monolite che apparteneva al cosiddetto “Convento di Santu Totaru”?

Quello su cui Padre Francesco D’Acquarica, scoprì per primo l’incisione di un nome - - in un dialetto greco antico?

Bene, grazie al nobile gesto di donazione alla comunità da parte dell’attuale proprietario, come associazione NoiAmbiente e Beni Culturali, e insieme ad altri amici che ne condividono l’idea, abbiamo deciso di chiedere l’autorizzazione alle autorità per posizionarlo in un luogo pubblico dove tutti potranno godere del suo fascino.

Di seguito il collegamento internet che porta alla scheda tecnica con i dati storici.

Il mistero di Erthyanna di Noha

Così abbiamo dato inizio alla procedura (lunga e accidentata) per realizzare questo sogno.

Questa mattina, all’alba, grazie all'aiuto dei potenti mezzi meccanici messi a disposizione dai nostri amici e concittadini Pantaleo, Michele e Totò, abbiamo trasferito il monolite di Santutotaru dalla sua casa nativa, dov'è rimasto per quasi duemila anni, al cortile dell'anagrafe di Noha. Sede provvisoria, dove un archeologo accreditato per la Soprintendenza dovrà redigere una relazione, e magari svelarci se non tutti qualche suo segreto.
Spostandolo dal basso del pendio del campo dove è nato, fin sopra il piano del viale Dalla Chiesa, la luce del sole che sorgeva in quel momento, lo illuminava gradualmente mettendone in risalto le forme tondeggianti, quasi a volergli dare vita, mostrando le sembianze di un corpo umano.

La spolverata, necessaria per la sua “prima uscita” in pubblico, ne ha esaltato l'effetto, e CI è venuto spontaneo accarezzarlo. Sembrava facesse di tutto per alleggerire il suo peso; docile e sereno si lasciava fasciare dalla imbracatura per essere issato al braccio della gru, per poi essere caricato sul cassone del camion del nostro amico Michele.

Durante i pochi minuti di sospensione in aria, con qualche oscillante dondolio, il nostro monolite si è adagiato finalmente sul piano, e in quel momento abbiamo tirato tutti un sospiro di sollievo, anche lui, il nostro caro menhir, ha sospirato.

Anche perché stare appesi ad una gru non c'è da stare tanto tranquilli, può accadere di tutto, si sa.

Ora è sistemato, al sicuro nel retro dell'anagrafe, speriamo provvisoria e il meno tempo possibile, per essere poi esposto in un luogo pubblico, affinché possa godere per i millenni futuri, della  compagnia e del rispetto di tutti, piccoli e grandi, alunni e insegnanti, sindaci e consiglieri, e cittadini di tutto il mondo.
Gianni e lo zio Antonio “buonanima”, sono contenti  per questa opportunità di cui loro stessi sono protagonisti importanti. Un dono non ha scadenze, resta per sempre.
Per ora lo affidiamo alla protezione del nostro San Michele Arcangelo che, dall’alto della sua nicchia, lo protegge dagli assalti del maligno che si serve, come noto, delle armi portentose dell’insipienza, dell’ottusità, della sciatteria e dello snobismo. 

 Marcello D’Acquarica

 
Di Redazione (del 28/10/2023 @ 13:42:18, in NohaBlog, linkato 689 volte)

L'ultima domenica del mese di ottobre 1963 (esattamente sessanta anni fa) don Donato Mellone, lasciate le parrocchie di Santa Maria al Bagno e di Santa Caterina di Nardò (di cui fu parroco per dieci anni), in seguito a nomina da parte del papa Paolo VI, fa il suo ingresso nella parrocchia di Noha '"Archipresbyteratus" nuncupata'. 
La storia non fa salti.

 Noha.it

Ottobre 1963: Ingresso di don Donato Mellone nella parrocchia di San Michele Arcangelo patrono di Noha

Abbiamo rinvenuto, tra le sudate carte di don Donato Mellone (1925 – 2015) questo fervorino che vi proponiamo di seguito: è il primo discorso pronunciato a Noha nella chiesa parrocchiale dopo il suo ”ingresso”, avvenuto nel 1963 [cfr. D’Acquarica, Francesco, “La nomina di don Donato Mellone all’arcipretura di Noha con decreto di papa Paolo VI” – su Noha.it, 15/06/2015]. La presa di possesso della parrocchia di Noha, come rilevato da altri documenti autografi, fu molto semplice e discreta, senza tante cerimonie. (A. M.)

*

Ritengo inutile ogni parola di presentazione. Alla domanda che in questi giorni è circolata con insistenza tra di voi: “chi sarà il nuovo parroco?”, si può dare finalmente una risposta: il nuovo parroco è ormai in mezzo a voi.

Ed è per me un lieto auspicio il fatto che io sia venuto a Noha in questo mese di ottobre, sotto lo sguardo e la protezione della Vergine SS.ma del Rosario. Perché a Lei intendo affidare questo mio nuovo campo di apostolato. Ed invito tutti quanti voi a rivolgere per me in queste ultime sere di ottobre una preghiera particolare alla Madonna.

 

I coordinamenti di Galatina, di Gubbio, di Venafro, della conca Eugubina e ISDE Lecce, hanno inviato una lettera al Santo Padre e ai vescovi di Assisi, di Gubbio, di Otranto, Lecce e Isernia Venafro, per chiedere di fare chiarezza sull’evento cosiddetto “Patto di amicizia” fra Galatina e Assisi, sottoscritto dai relativi sindaci il 14 ottobre nella basilica di Santa Caterina a Galatina, alla presenza dell’a.d. di Colacem.

Testo integrale della lettera.

A Sua Santità Francesco
E.P.C. A Sua Ecc. Prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano e integrale
Ai S.E.R. Vescovi di Assisi, Lecce, Otranto, Gubbio, Isernia-Venafro
Al Preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “don Tonino Bello” – Lecce

Sua Santità,
confidando nella Sua comprensione riteniamo importante segnalarle un evento che ha suscitato molto interesse e scalpore sulla stampa. Il 14 ottobre scorso nella Basilica di Santa Caterina di Alessandria a Galatina è stato siglato un «Patto d’amicizia nel nome di San Francesco e Santa Caterina d’Alessandria» tra il comune di Assisi e quello di Galatina per la promozione turistica nel segno della spiritualità, in nome di una «unione culturale ed economica».

Entrambe le città, infatti, ospitano le due Basiliche, San Francesco d’Assisi e Santa Caterina di Alessandria, prime in Italia per la vastità dei cicli pittorici degli affreschi e luoghi spirituali di pellegrinaggio. In quell’occasione, le due comunità religiose di Frati Francescani conventuali, accolti nei rispettivi monasteri annessi, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Don Tonino Bello”, sono stati partner in un evento che ha coinvolto anche il colosso del cemento COLACEM, industria insalubre di prima classe, già al
centro di plurimi esposti nelle Procure di Lecce e di Perugia, ritenuta una dei probabili responsabili dell’elevato tasso di inquinamento e dei danni sulla salute nell’area galatinese, definita dall’ISS, cluster per il tumore polmonare con un trend in peggioramento, nell’area eugubina e in quella venafrana.

I sindaci dei due Comuni hanno anche firmato un protocollo d’intesa, costato al piccolo Comune di Galatina circa 12mila euro, metà dei quali per riprese televisive effettuate da Mixer ADV, concessionaria di Telerama, di proprietà del consigliere della Regione Puglia Paolo Pagliaro.

Il costoso patto è stato tenuto a battesimo dal Cavalier Carlo Colaiacovo, a.d. COLACEM, che si è detto disponibile a sostenere con la sua “Fondazione Perugia”, così come ha fatto con il restauro della basilica di Assisi, altri eventi come il patto di amicizia Assisi-Galatina. In epoca di contingenza economica e di crescita della cultura di “cura del Creato”, ha colpito molto il viaggio in elicottero aziendale COLACEM dei Frati assisani, atterrati col Sindaco di Assisi all’interno dell’imponente opificio Colacem in Galatina, e l’ingente finanziamento dell’Ente locale, che, non rientrando nell’ordinaria gestione né riguardando servizi prioritari alla collettività, potrebbe diventare di interesse della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti territorialmente competente.

 
Di Redazione (del 28/10/2023 @ 12:49:43, in Comunicato Stampa, linkato 421 volte)

Ordinanza del Comandante della Polizia Locale n. 163/PM/2023 del 26.10.2023

Lunedì 30 ottobre 2023 ritorneranno a funzionare i parcometri per la gestione della sosta assoggettata a disciplina della tariffa oraria.

Le aree dove saranno vigenti le nuove modalità di sosta a pagamento saranno:

  • piazza Alighieri;
  • corso Principe di Piemonte;
  • piazza Cesari;
  • via Principessa Jolanda;
  • via Principessa Mafalda;
  • via Manzoni;
  • via Caracciolo;
  • corso Re d’Italia;
  • via Roma;
  • via Diaz;
  • piazza Toma;
  • via Pascoli;
  • via Turati;
  • piazzetta Valdoni;
  • via Caduti sul lavoro;
  • via Roma (prolungamento);
  • via Ippolito De Maria (in occasione di manifestazioni fieristiche);

Gli orari della sosta a pagamento saranno i seguenti:

  • Orario Invernale (dal 01.10 al 30.04) - 08.00/13.00 – 16.00/20.00;
  • Orario Estivo (dal 01.05 al 30.09) - 08.00/13.00 – 17.00/21.00

Tariffe per la sosta:

  • 0,50 euro per frazione di ora non superiore a 30 minuti;
  • 1,00 euro per prima ora e le successive;
  • 5,00 euro per intera giornata;
  • 3,00 tariffa unica giornaliera feriale e festiva (zona fiera - in occasione di manifestazione fieristiche, orario 09.00 – 23.00).
 
Di Redazione (del 28/10/2023 @ 12:01:15, in Comunicato Stampa, linkato 349 volte)

Un’esperienza stimolante è stata quella che, venerdì 27 ottobre, hanno vissuto tutte le classi della scuola secondaria di primo grado del Polo 1 di Galatina e Collemeto partecipando a Les Matinées, destinate alle scuole, proposte e organizzate dall’Associazione Musicale I Concerti del Chiostro, presso il Teatro Cavallino Bianco, con “gli obiettivi di avvicinare ulteriormente il pubblico alla musica classica e d’autore, partendo proprio dalla sensibilizzazione dei più giovani, e di promuovere e valorizzare la cultura musicale” in tutti i suoi generi.

Protagonisti di questo insolito concerto – spettacolo, sono stati il pianista Francesco Nicolosi e il critico musicale Stefano Valanzuolo, voce narrante, ne’ La Musica Miracolosa – Storia del pianista del ghetto di Varsavia che hanno raccontato la storia e la leggenda del compositore e pianista polacco di origine ebraica, Wladyslaw Szpilman, rinchiuso, durante la Seconda guerra mondiale, nel campo di concentramento di Varsavia il quale sopravvisse grazie al rapporto intellettuale che instaurò con un ufficiale nazista, spinto, questo, dall’umanità e dal rispetto verso l’arte e la musica. La comune passione per il pianoforte e per Chopin, gli diede la forza per non arrendersi e recuperare il desiderio di vivere per amore della musica e del suo pianoforte.

I nostri alunni, platea silenziosa e attenta, hanno beneficiato del breve ma intenso concerto che ha visto alternarsi la narrazione alle musiche di Debussy (Clair de lune), W. Szpilman (Mazurka), Lisz – Wagner (Isoldes Liebestod), F. Chopin (Notturno in do# min, variazioni su “Là ci darem la mano, Preludio Op. 28 n. 4) e S. Rachmaninov (Preludio Op. 32 n. 10).

È stato un momento prezioso di raccoglimento intorno alla musica classica e alle magiche emozioni che essa riesce sempre a suscitare anche nell’animo degli adolescenti che hanno dimostrato di saper apprezzare momenti di vita scolastica diversi da quelli quotidiani e di saper godere appieno della bellezza della musica.

 Fiorella Mastria

 

A Galatina sabato 28 Ottobre ritorna il secondo appuntamento dell’iniziativa Stelle di Città, che invita ogni fine mese per tutto il 2023, cittadini, viaggiatori vicini e lontani ad osservare la città da un punto di vista differente: dall’alto e a 360° grazie all’apertura speciale delle Terrazze della Chiesa Santi Pietro e Paolo.

Nel prossimo fine settimana a partire dalle ore 20 sarà possibile accedere sui tetti e sul balcone campanario, vivendo un momento di intenso raccoglimento e riflessione sulla vita dei Santi Pietro e Paolo, grazie a degli spunti curati da Don Lucio, parroco delle chiesa; osservare le stelle, i pianeti e scoprire i segreti del cielo grazie alla presenza del Gruppo Astrofili del Salento ed immergersi in un’atmosfera di pura magia musicale grazie alla presenza del dj set Roberto Serra, che ha studiato una selezione musicale ispirata proprio al teme delle stelle, della luna e del mondo celeste.

Durante l’evento le incursioni musicali del dj Roberto Serra accompagneranno i momenti di osservazione attraverso le note di brani musicali selezionati ad hoc rispetto al tema dell’evento come Luna di Giovanni Allevi, Nuvole Bianche di Ludovico Einaudi, Moonlight sonata Beethoven.

 
Di Redazione (del 20/10/2023 @ 13:10:06, in Comunicato Stampa, linkato 523 volte)

Si è tenuto ieri a Galatina, presso il Teatro Cavallino Bianco, il primo degli incontri informativi organizzati da Terna per illustrare il progetto del nuovo Elettrodotto Italia-Grecia. L’opera è contenuta nel Piano biennale di sviluppo dell’Ente e collegherà i due Paesi con un doppio cavo a 380.000 V interrato (per 50 km) e sottomarino (per 250 km), con stazione di conversione corrente continua/alternata per la parte italiana a Galatina.

Erano presenti esponenti di diverse associazioni ambientaliste tra cui Italia Nostra Sez. Sud Salento (Mario Fiorella), Galatone Bene Comune (Antonio De Giorgi), Noi Ambiente e Beni Culturali (Marcello d’Acquarica)

Nella documentazione allegata alla proposta, tuttavia, non si evincono argomentazioni tecnico-scientifiche che giustifichino la realizzazione di tale infrastruttura, che si sommerebbe a quella esistente e realizzata una ventina di anni fa e che - si ricorda - solo grazie alla decisa opposizione delle associazioni ambientaliste e delle comunità locali fu convertita da devastante conduttura aerea, con decine di tralicci alti 36 metri, ad una interrata. Sono diversi gli aspetti che non hanno convinto gli ambientalisti presenti.

1.L’obiettivo di “rafforzare il ruolo dell’Italia quale hub elettrico del Mediterraneo” cozza violentemente con un elementare principio di pianificazione energetica, cioè quello di ragionare in termini di bacino per equilibrare domanda ed offerta di energia e annullare o ridurre gli scambi tra aree diverse, al fine di limitare perdite di trasporto e impatti ambientali, in un quadro di generazione distribuita;

2.L’altro obiettivo di “integrazione della produzione efficiente degli impianti alimentati da fonte rinnovabile non programmabile, con conseguente riduzione della over-generation” appare poco realistico, considerando che al contrario la generazione di energia da fonte rinnovabile è fortemente in ritardo rispetto agli obiettivi fissati dall’ultima PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima). Il Piano infatti si pone un obiettivo di copertura delle rinnovabili elettriche del 65% sui consumi finali di elettricità al 2030, mentre attualmente siamo al 30% circa, né si intravede come colmare tale gap, considerando l’attuale tendenza politica governativa al rilancio delle fonti fossili e del gas in particolare;

3.Il progetto prevede una nuova area di 7,5 ettari da adibire alla stazione di trasformazione nella campagna di Galatina, in un’area caratterizzata da valenza storico-culturali e costellata di insediamenti residenziali e ricettivi, mentre ignora il possibile riutilizzo almeno parziale della vicina centrale di trasformazione esistente, che resta ancora in gran parte inutilizzata;

 

Canto notturno di un pastore ...

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