I volontari del Servizio civile del progetto “In reading 2017”, in collaborazione con Arci Lecce, organizzano, la Biblioteca Vivente.
L’iniziativa si terrà in concomitanza con l’evento “INTRECCI DI NOTTE” in programma per sabato 13 luglio, presso Piazzetta Galluccio, alle ore 19.30.
La Biblioteca Vivente, traduzione italiana del termine Human Library, è un metodo innovativo, semplice e concreto, per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale. 
Si presenta come una vera biblioteca, con i ragazzi del servizio civile e un catalogo di titoli da cui scegliere. La differenza sta nel fatto che per leggere i libri non bisogna sfogliare le pagine ma … parlarci, perché i libri sono persone in carne ed ossa!

 
Di Redazione (del 03/07/2019 @ 22:44:14, in Comunicato Stampa, linkato 1471 volte)

A conclusione dei festeggiamenti dei Santi patroni Pietro e Paolo facciamo i complimenti al comitato festa per l’organizzazione e per il successo di questa edizione. Dopo alcuni anni in cui la festa non era stata molto esaltante, quest’anno la città ha partecipato con maggiore coinvolgimento ed entusiasmo insieme ai tanti turisti che si sono riversati per ammirare il mito del tarantismo e per prendere parte alla tradizione galatinese. Abbiamo visto code all’ingresso della storica pasticceria Ascalone, della Chiesa Madre e della basilica di Santa Caterina, a testimonianza di quanto attrattivo possa essere il nostro patrimonio artistico, gastronomico e culturale.
Consapevoli di questi nostri punti di forza e convinti che la promozione turistica sia fondamentale per rilanciare l’economia ed il commercio cittadino, ci saremmo aspettati maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione rispetto a quei finanziamenti finalizzati a migliorare i servizi ai turisti.

 
Di Antonio Mellone (del 30/06/2019 @ 14:50:54, in Fetta di Mellone, linkato 1337 volte)

Avrei voluto raccontarvi della mia recente vacanza palermitana. Invece no: mi tocca aprire le Fette di Mellone Estate 2019 parlando di una cosa nostra, non meno grave di quell’altra.

Qualche giorno fa, un politico locale di gran calibro - quello che poverino si sacrifica per noi in Parlamento come nessuno mai – verga su Fb un commovente comunicato stampa, poi condiviso in un gruppo galatinese, in cui scopre l’aria calda nella vecchia scuola elementare di Noha.

Planando dal pero, il cittadino onorevole viene a scoprire con sette o otto anni di ritardo che il suddetto complesso scolastico, riconvertito nel frattempo in Centro Polivalente, fu ristrutturato con quella parte anatomica che nonostante la credenza tutto porta men che fortuna, a suon di milioni di euro di debito pubblico. Ma si trattò di una “ristrutturazione” (con le virgolette), giacché l’allaccio elettrico rimase così provvisorio che ai condizionatori non ha mai fatto né caldo né freddo, l’ascensore è ancora incellofanato, e l’impianto fotovoltaico in terrazza sembra abbia la protezione 100 della Vichy.

Ma il problema non è mica questo. E nemmeno il fatto che il cosiddetto portavoce del popolo abbia dato la sua solidarietà all’associazione benemerita che utilizza quel complesso double-face, cioè forno crematorio d’estate/igloo d’inverno, con mille  difficoltà - come se non bastassero tutti gli altri disagi.

Dicevo che il problema non è codesta presa d’atto, né l’impegno generico o la promessa con la mano sul cuore da parte del deputato nostrano  “di sentire il sindaco e gli uffici preposti per cercare di trovare insieme una soluzione”: ci sta tutto, potremmo pure dire che certi post fanno parte della propaganda, o se proprio volete populismo, di cui nessun partito sulla faccia della terra è immune. Il guaio serio è invece quel che ne è seguito.

Vale a dire un messaggio, che dico, un vero e proprio avvertimento da parte di un sedicente avvocato difensore dell’onorevole (sedicente nel senso di difensore di parte, non di avvocato) contro chiunque osi storcere il muso, alzare ciglio, rivolgere qualche critica anticonformista e, dio non voglia, azzardare pure un po’ di satira iconoclasta. Insomma, ecco la frase di rito postata tra le altre carinerie dall’avvocato del portavoce del popolo: “[…] Da questo momento, qualora un commento sarà considerato offensivo e oltre ogni lecito limite [chissà quale sarà mai codesto “lecito limite”: vuoi vedere che magari lo deciderà di volta in volta Rocco Casalino? ndr.], darò seguito al mandato ricevuto e agirò presso le opportune sedi giudiziarie a tutela dei diritti ed interessi del mio assistito (ma, soprattutto, amico), eccetera, eccetera”.

Scusate: ma questa roba non vi pare una specie di intimidazione a mezzo social? Non vi suona come una censura o una forma di intolleranza verso il dissenso? Magari colpendone uno per edulcorarne cento? Chiedo eh.

È seguito un silenzio tra il surreale e il grottesco che dura tuttora, e non invece un mandato a quel paese da parte del mandante rivolto al suo legale, una smentita urbi et orbi, un “dai che scherzavo”, ovvero “no, vi prego, non dategli retta, fate pure delle vignette caricaturali sul sottoscritto, scrivete sul mio conto articoli caustici e commenti sferzanti, e mi raccomando siate sarcastici, taglienti, corrosivi, se no qui io rischio veramente l’irrilevanza politica. Anzi la scomparsa nel nulla, come è capitato a tanti altri diciamo politici locali allergici all’intelligenza”. Invece nulla di nulla.   

Probabilmente nessuno ha ancora detto al cittadino portavoce (e al portavoce del portavoce) che il politico che minaccia o addirittura arriva a querelare la critica o la satira, tutelate oltretutto dalla Costituzione, è un politico al crepuscolo da un pezzo; che una democrazia è tanto più sana quanto più feroce e graffiante è il giudizio (il contrario si chiamerebbe fascismo); e che l’avversario per definizione sta sempre lì, controlla quel che fai o dici o scrivi, evidenzia i tuoi strafalcioni, e ti costringe a essere all’altezza dei tuoi proclami.

E pensare che eravamo tutti Charlie.

Quanto a me, che continuo a segnalare che il re è nudo ma fa cagare anche in cappa magna ed ermellino, per precauzione tengo sempre pronto un borsone con pigiama, ciabatte, spazzolino e altre cose utili in caso di blitz. Non si sa mai.

Nel frattempo nessuno può impedirmi di continuare a osservare certi pOLITICI e la loro invidiabile capacità di guardarsi allo specchio (o nei Selfie) senza riuscire a mandarsi a fanculo.

Antonio Mellone

 
Di Andrea Coccioli (del 30/06/2019 @ 14:47:12, in Comunicato Stampa, linkato 1036 volte)

Finalmente dopo 16 giorni in mare i migranti a bordo della Sea-Watch3 sono sbarcati. Verranno assistiti da personale medico specializzato e potranno immaginare un futuro migliore ricollocati in diversi paesi europei.

Il Capitano della nave è stato arrestato. Ci sarà un processo come è giusto che sia. Sono sicuro che dimostrerà ai giudici che il salvataggio delle persone in mare era vitale e che non si potevano più tenerli a bordo dopo 14 giorni. Vedremo cosa diranno i giudici sul mancato rispetto della legge rispetto alle condizioni ormai insostenibili di 46 migranti a bordo.

Ora, finalmente mi aspetto che il Ministro degli interni partecipi ai summit europei dove si decide sulle politiche migratorie che ora hanno regole sfavorevoli per l’Italia incapace di gestire le emergenze. 

Per noi italiani è molto chiaro che va rivisto il trattato di Schengen e il regolamento di Dublino. Noi siamo una democrazia rappresentativa e mi aspetto che chi ci rappresenta si preoccupi di cercare e di trovare una soluzione che porti a una solidale e obbligatoria condivisione delle responsabilità e del peso delle migrazioni fra tutti i Paesi Ue. 

 
Di Redazione (del 30/06/2019 @ 14:44:55, in Comunicato Stampa, linkato 1033 volte)

Ogni volta che assistiamo ad operazioni clientelari ed opache, come quella che ha visto ricadere la nomina di soggetto attuatore della rassegna “A cuore scalzo” ad una Associazione appena costituita, subiamo oltre al danno anche la beffa di essere destinatari delle lezioni di etica e moralità del profeta di turno.

Su tutti l’Assessore Cristina Dettù che, nel tentativo di giustificare e difendere ciò che è impossibile difendere, parla a sproposito di senso di comunità, di identità, di orgoglio e di gratuità. Caro Assessore il senso di comunità non lo si può fare e disfare a proprio piacimento. E’ stata proprio la coalizione di cui fai parte a dividere in due la città e non lo ha fatto su temi concreti, sulla base di una diversa ideologia politica o su una diversa  visione prospettica della città. La divisione che avete volutamente e strumentalmente creato nell’ultima campagna elettorale è basata sulla distinzione tra il bene e il male. In questa perversa strategia politica vi siete autoproclamati come il bene e avete considerato come il male tutti quelli diversi e contro di voi. A condurre questa opera di mistificazione della realtà non siete stati soli però. Prima di voi altri piccoli personaggi, sfruttando i mezzi a loro disposizione, hanno contribuito ad inculcare nella mente dei cittadini circostanze diverse dalla realtà, condizionando la vita politica della città e non solo quella.

Da quando questa Amministrazione si è insediata ci siamo ritrovati a discutere troppo spesso di clientelismi e fin’ora lo abbiamo fatto su vicende che vedono in ballo poche migliaia di euro. Non osiamo immaginare cosa succederà quando arriveranno alcuni grossi finanziamenti, come quello inerente la riqualificazione del Palazzo della Cultura.

 
Di Michele Scalese (del 28/06/2019 @ 22:59:30, in Necrologi, linkato 1609 volte)

A tutta la comunità di Noha, a chi si è fatto prossimo in questi giorni di dolore per la perdita della mia cara nonna Saia, il grazie più sentito da parte mia e della mia famiglia! Mentre vi chiedo una preghiera, vi abbraccio!

Michele Scalese

 
Di Redazione (del 27/06/2019 @ 23:03:59, in Necrologi, linkato 2125 volte)

Condoglianze alla famiglia Gugliersi, ai congiunti, gli amici e a tutti i nohani.

La redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Di Redazione (del 27/06/2019 @ 22:53:34, in Comunicato Stampa, linkato 1514 volte)

Care concittadine, cari concittadini,

l'amministrazione Amante, sin dalle sue linee di mandato, decide di investire nella cultura come strumento attraverso cui fa rinascere la Città di Galatina e tutto il suo territorio. Una programmazione strategica ben precisa, con un obiettivo chiaro da raggiungere a piccoli passi pur avendo grandi ambizioni. Perché questa città lo merita, ha le potenzialità per farlo ma è necessario che rivendichi la propria identità e ne faccia vanto. E' necessario, tuttavia, confrontarsi con la realtà e capire le risorse economiche a disposizione dell'Ente: fino a dove ci si può spingere non venendo meno alla qualità delle proposte? Come si può fornire una scelta culturale ricca, vasta, ma nello stesso tempo di spessore tale da far diventare questa Città meta, non di passaggio, ma di alloggio anche per i turisti? Come fare, pur avendo vincoli e legami di un ereditato piano di assestamento?

Cari cittadini, l'amministrazione Amante ha tentato di fare ciò in due modi. 

Innanzitutto, la programmazione estiva è il risultato di mesi di lavoro, scambio di idee, confronti e scontri, relazioni, rinvii, opportunità colte all'ultimo momento e analisi sistematica di ogni minimo dettaglio. E anche in questa occasione non siamo venuti meno al nostro concetto di politica intesa come partecipazione, coinvolgimento degli attori di questo splendido spettacolo, ossia le associazioni e/o i privati che avessero voluto far parte della nostra rassegna estiva esibendo la loro arte e il loro sapere nei luoghi della Città. Poi ci abbiamo messo anche del nostro, sperimentando, rischiando ma credendo fortemente nella struttura di qualsiasi progetto, dal tarantismo, alla lettura, al teatro sino all'incontro di varie culture. E lo abbiamo fatto e lo faremo con puro entusiasmo, fonte principale per credere ancora in questa Città. Galatina merita di ritrovare un senso di comunità e di orgoglio che coinvolga tutti a prescindere da tutto. Galatina merita unione. 

 
Di Redazione (del 26/06/2019 @ 20:20:56, in Comunicato Stampa, linkato 1144 volte)

Il 28 giugno ritorna a Galatina il tradizionale appuntamento con La Notte delle Ronde all’interno della cornice della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo.

La Notte delle Ronde rappresenta per Galatina una sintesi tra tradizione, storia e futuro.

Quest’anno l'Amministrazione ha iniziato la collaborazione con la scuola di Pizzica di San Vito che propone un progetto insieme all’Associazione “Città Nostra”.

La scuola di San Vito è un progetto della Word Music Academy che focalizza l’attenzione sulla valorizzazione del patrimonio musicale coreutico del proprio territorio con l’obiettivo di far conoscere e sviluppare con cura il repertorio proprio della tradizione di San Vito e mettere in relazione questo repertorio con esperienze e linguaggi differenti.

Insieme alla performance del gruppo di Edoardo Zimba, che proporrà a partire dalle 22:00 lo spettacolo “ZIMBA CA TI PASSA”, musicisti e danzatori apriranno e coordineranno la Ronda e animeranno le altre ronde che spontanee prenderanno vita per le strade del centro storico, a partire da Piazza San Pietro.

La Notte delle Ronde è un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale materiale e immateriale e raccontare il territorio. È come far emergere e crescere la voce della storia che si respira a Galatina intorno a questo evento che, in fondo, è un racconto.

Contiamo di far ritrovare persone che, nel desiderio di approfondire l’antico rito del tarantismo, abbiano anche la gioia di liberarsi nel ballo della pizzica pizzica a terra.

Il centro storico è la casa eletta della manifestazione, luogo naturale di memoria, lo scenario ideale di tutte le occasioni di celebrazione della tradizione.

 

Canto notturno di un pastore ...

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