Un evento teatrale dal titolo Verso … l’Oltre! Quando la poesia si fa spettacolo è stato programmato dall’Università Popolare “Aldo Vallone” lunedì 3 febbraio alle ore 18:00 nella Chiesa dei Battenti, in via Zimara. L’evento si avvale del coordinamento affidato a Pompea Vergaro e sarà introdotto dalla Consigliera RosaAnna Valletta.

Anna Maria Colomba nel 2015 ha pubblicato la Silloge poetica “Prima che venga domani…” che ha ricevuto il Primo premio nel Concorso Internazionale di Poesia e Prosa “Città del Galateo” 2016 a Galatone. Dalla Silloge, l’autrice, in seguito, ne trae lo spettacolo teatrale che titola: VERSO…Atto Unicodove la parola lascia le pagine del libro per divenire voce, gestualità, musica, canto, rappresentazione scenica.

Le sezioni della Silloge sono declinate in cinque temi: La Grande Madre/Vita e Ricordo/Terra e Natura/Il Sociale/Ballate, Canzoni e Pensieri.  Ogni sezione è evidenziata da un colore che ricorre anche nella scenografia e costumi.

Ad oggi, lo spettacolo VERSO…Atto Unico si arricchisce della lettura a cura dell’attore Salvatore Cezza di alcune pagine del testo “Lo scafista” di Giuseppe Piccioli Resta per cui prende vita l’odierna rappresentazione, VERSO… L’Oltre!”, che si incentra su una tematica di grande attualità: il traffico di minori nascosto nelle rotte migratorie dall’Africa all’Europa. La narrazione intercorre tra la figura di uno scafista, perito in un incidente di mare e una delle sue piccole vittime.

 
Di Redazione (del 03/02/2025 @ 08:11:54, in Comunicato Stampa, linkato 178 volte)

Nella prima giornata del girone di ritorno il sestetto galatinese apre uno spiraglio di inversione di marcia delle sue prestazioni, sale di livello ed incassa una vittoria pesante a spese della compagine neretina.  

Lo fa contro la terza in classifica, rastrellando tra andata e ritorno ben cinque punti ma, soprattutto, offrendo negli ultimi tre set una prova di continuità, di buona gestione tattica e, perché no, anche di buon gioco.

E dire che il primo set aveva avuto un avvio disastroso per i padroni di casa (2-8, 6-11, 9-16), incappati non solo in una serie di errori e di attacchi inefficaci, ma incapaci di contenere le conclusioni di un Sirsi ben ispirato.

Prefigurare un ennesimo tracollo era nello stato delle cose, anche se la tardiva reazione messa in atto da Pica e soci accorciava il gap nel punteggio (18-21) alimentando qualche velleità, per poi arrendersi allo sprint finale degli ospiti (18-25).

Nel secondo set mister Luchena schiera in ricezione P5 Asti-Pica, in prima linea Carlo De Lorentis di banda e Giannotta centrale, in seconda linea capitan Guarini e Riccardo De Lorentis, con Quaranta pronto a coordinare la difesa.

C. De Lorentis ed Asti aprono le ostilità, un triplo Guarini (muro e due attacchi) inizia la fuga (8-5), R. De Lorentis e Pica la alimentano con un break decisivo di +6 che vale prima il 16-9 poi il 22-14.

Dopo i cambi di Stefanelli per Pica e Duma per C. De Lorentis  i tre errori finali dei padroni di casa non incidono  sulle  sorti del set (25-18) che portano la gara in parità.

Terza frazione prevedibilmente reattiva da parte degli ospiti che con Sirsi rispondono ad un ace di Guarini e, complice un fallo di rotazione, aprono dei minibreak (3-6 , 10-14) pericolosi.

 
Di Loredana Tundo (del 03/02/2025 @ 08:00:00, in Comunicato Stampa, linkato 235 volte)

Gentili Autorità,

come sicuramente già sapete, da ormai quattro mesi, e precisamente da quando l'ultimo medico di famiglia presente a Collemeto ha raggiunto l'età pensionabile e ha chiuso il suo studio, la popolazione di Collemeto, composta da circa 2000 abitanti, è priva di un medico di medicina generale. Non è difficile intuire gli enormi disagi arrecati a tutti i cittadini residenti, con particolari ripercussioni sulla salute fisica e mentale dei pazienti più anziani, vulnerabili e soli, che rappresentano una significativa porzione della popolazione interessata.

La mancanza di un medico di base rende difficile, se non impossibile, per molti residenti, in particolare per anziani e persone con patologie croniche, accedere a cure primarie e continuità assistenziale. Inoltre, questa carenza aumenta la pressione sugli altri presidi sanitari, già sovraccarichi, e costringe molti cittadini a spostarsi in altre località per poter ricevere le necessarie prestazioni sanitarie.

Siamo consapevoli che il tema della sanità e dei medici di base non dipende solo dalle scelte amministrative comunali, ma crediamo che il Comune abbia un ruolo fondamentale nel sensibilizzare e fare pressione sulle autorità competenti per trovare soluzioni rapide ed efficaci.

In questo contesto, desideriamo farLe presente che esistono finanziamenti e incentivi statali destinati proprio a supportare le zone con carenze di medici di base, che potrebbero essere utilizzati per incentivare l’insediamento di un medico nel nostro territorio. A tal proposito, Le chiediamo di fare il possibile per approfittare di queste opportunità di finanziamento, in modo da risolvere il problema e garantire alla nostra comunità un accesso adeguato e tempestivo alle cure sanitarie di base.

 
Di Raimondo Rodia (del 02/02/2025 @ 07:59:13, in Storie dal Salento, linkato 317 volte)

Esiste un pozzo magico a Noha con un nome strano, La Trozza, un pozzo inesauribile come scolpito sul lato in latino "Disseto e non mi Esaurisco 1878 ", mentre dal lato opposto lo stemma della famiglia Congedo, le iniziali H e C stanno per Horatio ( Orazio ) Congedo, costruttore e proprietario del pozzo che dava l'acqua a Noha ed ai suoi abitanti in cambio di un piccolo contributo.

Al pozzo lavoravono almeno due operai che versavano l'acqua che veniva tirata su dalle profondità della terra a forza di braccia ed argano tiravano fuori dalle profondità della terra fino ai 92 metri il prezioso liquido.

L'acqua arrivata poi in superficie veniva versata nei due contenitori posti ai due lati, uno o due altri operai incassavano il contributo e facevano riempire le " menze ", recipienti di rame zincata ai clienti.

Questo commercio dell'acqua avvenne fino all'arrivo dell'Acquedotto Pugliese che qui arrivo intorno al 1930.

 
Di Raimondo Rodia (del 01/02/2025 @ 08:17:17, in Storie dal Salento, linkato 482 volte)

Era un’alba fredda e nebbiosa quella del 1 febbraio 1970 sulle serre che dominano Porto Badisco. Nonostante l’inclemenza del tempo, un gruppo di persone cercava un varco da terra in cui poter accedere ad un complicato reticolo di grotte.

Quel mattino erano in cinque: Isidoro Mattioli, Severino Albertini, Remo Mazzotta, Enzo Evangelisti e Daniele Rizzo, tutti appartenenti al gruppo speleologico Pasquale De Lorentiis di Maglie. Quella mattina per uno di loro diventò la più bella scoperta ma anche più in là, la più brutta, per il futuro suo e dei suoi compagni.

Lui si chiamava Severino e quella mattina fece un gesto che cambiò la storia dei luoghi e dei cinque scopritori. Un impellente bisogno naturale di defecare lo fece allontanare dai compagni ed espletato il gesto notò un fatto alquanto strano, dal cumulo di cacca appena fatta il fumo del calore invece di andare verso l’alto veniva risucchiato verso il basso, quasi inghiottito, spaventato, chiamò i restanti compagni ed indicò lo strano effetto del vapore di calore nell’aria fredda di quel mattino d’inverno.

Uno di loro scostò il maleodorante cumulo ed ecco spiegato il motivo, un buco sotto di esso, ma mentre osservavano il buco, un grosso serpente nero esce dallo stesso, neanche il tempo per pensare che arriva un altra apparizione spaventevole, una vecchia vestita di nero, biascicando con voce greve apparendo tra le brume del mattino, si staglia quasi a mezz’aria.

Nessuno di loro capisce il messaggio della vecchia, che parla per oltre un minuto e scompare improvvisamente come era apparsa.

Ricostruendo insieme la vicenda l’uniche parole che ognuno di loro ricorda sono : ” Se avete trovato il serpente, avete anche trovato l’acchiatura ” ( così viene chiamato il tesoro nascosto nel Salento ).

 
Di Raimondo Rodia (del 31/01/2025 @ 08:08:54, in Storie dal Salento, linkato 292 volte)

A Santa Eufemia un piccolo borgo oggi periferia storica ed interessante di Tricase sul lato Sud della chiesa matrice dedicata alla santa adorata dai cavalieri Templari in bella mostra osserviamo un sudoku particolare. Addizionando da destra a sinistra o viceversa, incrociando le diagonali a croce di Sant’Andrea, da sopra verso sotto, in colonna dall’alto in basso o viceversa, il risultato numerico dei quattro numeri da come risultato sempre 33. Un quadrato magico, un numero magico con tante implicazioni, come nel Sator un numero palindromo che regala fortuna ed opportunità di cambiare. Il quadrato con gli stessi numeri in serie che ritroviamo in un quadrato omonimo che si trova nell’incompiuta opera di Gaudì la ” Sagrada Familia ” a Barcellona. Si devono all’architetto Joseph Maria Subirachs alcune statue all’ingresso della cattedrale di Barcellona ed il quadrato magico che ritroviamo anche a Sant’Eufemia. Questa tabella non è propriamente un quadrato magico perché non contiene tutti i numeri da 1 a 16. Mancano il 12 e il 16 mentre il 10 e il 14 sono ripetuti due volte. Altra incredibile curiosità giocando con i numeri compaiono due volte il 10 ed il 14. La loro somma è 10+10+14+14 = 48. Ma 48 è anche la somma delle lettere ridotte a numeri in numerologia dove A sta per 1, B per 2 fino ad arrivare che I è 9 e via discorrendo usando l’alfabeto latino, la parola INRI = 9+13+17+9 = 48. Ma torniamo al 33 come numero per scoprire che semplicemente 33 sono i suoni della lingua italiana, 33 le vertebre del nostro corpo. 33 l’età di Cristo alla sua morte e resurrezione, il numero dei giri dei dischi long playing, il numero atomico dell’Arsenico, il punto di ebollizione della scala Newton. La Cina e l’Indonesia hanno 33 provincie e 33 sono le isole nel Pacifico della repubblica di Kiribati. Incredibilmente il 33 è il più alto grado del Rito scozzese antico riconosciuto nella Massoneria, il regno di Davide durò 33 anni mentre il pontificato di Giovanni Paolo I durò 33 giorni. Sulla Bibbia per 33 volte troviamo menzionato Dio nella Genesi, secondo l’Islam in Paradiso i morti hanno 33 anni, infine 33 è anche l’età in cui Giuseppe sposa la giovanissima Maria. Ricordiamo che l’alfabeto Cirillico è formato da 33 lettere e quello Copto di 33 simboli. La Divina Commedia di Dante è composto da 100 canti suddivisi in tre cantiche di 33 canti ciascuna, più un canto introduttivo posto all’inizio dell’Inferno. Il medico durante la visita generale ci fa dire 33 ed un famoso scioglilingua racconta che 33 trentini entrarono a Trento ecc. Il numero 33 indica che le capacità psichiche e i doni spirituali si stanno risvegliando. Poi dopo tanto girovagare e dopo aver trovato tutti i simboli esoterici sparsi in Salento, finalmente in uno dei palazzi della famiglia Mory nella via omonima del centro storico di Galatina ho visto il quadrato magico che era stato seppellito sotto varie scialbature di calce che lo nascondevano. Il quadrato magico del Sator è un quadrato che invece che i numeri come il  " Sudoku " contiene lettere messe in modo palindromo. Letto in tutte le direzioni possibili da destra a sinistra o viceversa oppure iniziando in alto oppure in basso si legge sempre SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS. Molti affermano che sia un buon protettore apotropaico contro il maligno. Un mistero la sua esatta decifrazione.

Raimondo Rodia

 

L’Università Popolare “Aldo Vallone”, nell’ambito del Ciclo Incontro con l’autore, presenta venerdì 31 gennaio 2025 alle ore 18:00 nella Sala Conferenze “De Maria”, in Corte Taddeo, l’ultima prova narrativa dell’architetto Giuseppe Resta dal titolo "L’idoletto”, edito nel luglio 2024 per i tipi “I libri di Icaro”. Dialogano con l’autore Mario Graziuso e Daniela Vantaggiato.

Al confine tra romanzo di formazione, d’amore e thriller il romanzo trasporta il lettore attraverso il tempo tra Occidente e paesi esotici”, leggiamo nella seconda di copertina: inoltrandoci nella lettura, seguiremo le vicende dei tre protagonisti, l’amore tra Leo ed Isa e l’amicizia tra lo stesso Leo ed Antonio, un commerciante di diamanti italo panamense, nata ad un tavolo di Finca del Mar, un ristorante situato nel quartiere vecchio della città di Panama.

Tema centrale della narrazione, appassionante per le precise scelte formali dell’autore, può essere rintracciato, attraverso l’evolversi dell’amicizia tra i protagonisti e gli eventi narrati, nella lotta millenaria tra bene e male.

Non intendiamo svelare alcun ulteriore elemento dell’intreccio, ma il dialogo con l’autore ci consentirà di approfondire aspetti contenutistici e formali dell’opera che ha anche il merito dal punto di vista storico-sociale, di aprirci a “riflettere sullo sfruttamento, i traffici e gli scontri sanguinari che stanno affliggendo il Congo per la conquista dei giacimenti di coltan, un minerale indispensabile per i dispositivi digitali.”

 

Dal 31 gennaio al 3 febbraio 2025, Milano si prepara ad accogliere il Next Gen AI Summit, il primo grande evento nazionale dedicato all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel mondo della scuola. Il MiCo – Centro Congressi di Milano sarà il cuore pulsante di questa straordinaria iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del progetto Scuola Futura, parte del PNRR Istruzione - Next Generation EU.

Il Next Gen AI Summit si propone come un laboratorio di innovazione aperto a studenti, docenti e dirigenti scolastici provenienti da tutta Italia, offrendo un palcoscenico unico per il confronto con aziende ed esperti nazionali e internazionali del settore.

Tra gli istituti partecipanti il Liceo Vallone di Galatina, che prenderà parte attivamente alle numerose sessioni formative, workshop interattivi e laboratori immersivi progettati per esplorare il potenziale dell’AI nel sistema educativo.

Quattro gli studenti valloniani selezionati in rappresentanza dei diversi indirizzi liceali: Veronica Congedo (5BS Liceo Scientifico), Marta De Riccardis (5AL Liceo Linguistico), Daniele Mauro (5ASA Liceo Scienze Applicate), Jacopo Mengoli (4AQ Liceo Scientifico Quadriennale). Gli studenti, accompagnati dalla prof.ssa Stefania Tundo, avranno la possibilità di partecipare a esperienze immersive come le AI Stations, postazioni interattive per sperimentare l’AI in vari contesti, e contribuire attivamente ai working group, dove potranno confrontarsi con coetanei di tutta Italia per sviluppare idee innovative sull’uso dell’AI nella scuola del futuro.

 
Di Loredana Tundo (del 30/01/2025 @ 19:32:18, in Comunicato Stampa, linkato 197 volte)

Si è tenuta il 28 gennaio 2025, nella sede della Regione Puglia, una riunione della task force sulla questione Minermix. Presenti i componenti del Comitato Sepac, l’azienda, Confindustria di Brindisi e Lecce, i sindacati e la parte politica, con l’assessorato allo sviluppo economico che sta seguendo direttamente il tavolo di lavoro. Ho preso parte alla riunione come consigliera comunale e provinciale, avendo seguito da subito la situazione per via delle tante sollecitazioni ricevute dai lavoratori, alcuni monoreddito, preoccupati dal fatto che finita la Naspi non avrebbero potuto rientrare nel mondo del lavoro, e al contempo lontani dalla pensione. Una importante notizia da sottolineare è quella relativa al fatto che vi è stata assicurazione sul fatto che verrà data precedenza, nelle assunzioni, alla platea storica dei dipendenti tanto che 26 su 32 sono già stati sottoposti a colloquio. Non si conoscono i tempi sulle procedure, dal momento che si procederà alla manutenzione resa necessaria dal fatto che l’azienda è ferma da due anni. Sono già programmate delle successive riunioni per monitorare la prosecuzione dei lavori. Intendo, in ogni caso, continuare a seguire la vicenda da vicino, per fare ciò che posso per aiutare i cittadini coinvolti. Al tempo stesso provvederò ad aggiornamenti sulla vicenda.

 

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