Di Redazione (del 25/03/2022 @ 18:57:38, in Comunicato Stampa, linkato 765 volte)

L’amministrazione comunale del sindaco Marcello Amante, sfruttando le risorse della Legge di Bilancio, mette a disposizione 125 mila euro per interventi con la finalità della manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano.

Il contributo, assegnato al nostro comune, con il vincolo del 20 luglio 2022 come data entro la quale dare inizio all’esecuzione dei lavori, verrà messo a disposizione per degli interventi su delle strade urbane dell’abitato facenti parte di percorsi ad alta intensità di traffico (vie Mezio, Trieste e Turati), o di zone ad alta intensità abitativa (vie Pantelleria, Modena e Ticino). Inoltre, è previsto un intervento di fornitura e posa in opera di arredi urbani nel centro storico e in particolare sul percorso principale che unisce Piazza San Pietro con Piazzetta Orsini (via Vitt. Emanuele II, via Umberto I), e Piazzetta Galluccio, ad integrazione degli arredi esistenti, al fine di migliorare l’aspetto urbano e ottimizzare la valorizzazione del centro antico.

 

Galatina e la sua storia sarà il tema del nuovo appuntamento della Rassegna “Incontri al Collegio”sabato 26 marzo alle ore 18,30, con la presentazione del libro di Giovanni Vincenti   “Per la storia e per l’arte di Galatina” .  Il volume raccoglie tutto ciò che è stato pubblicato dall’autore nell’ultimo decennio su periodici, riviste, atti di convegni e che trattano di “fatti, uomini e cose “ poco o mal conosciuti della storia e della storia dell’arte di Galatina con particolare attenzione ai secoli XVI-VIII .   Giovanni Vincenti ingegnere di professione  è componente della Società di Storia Patria per la Puglia, si definisce uno “studioso non professionista” ma da oltre trenta anni conduce ricerche archiviste soprattutto su temi riguardanti l’architettura civile e religiosa di Galatina. Per la storia e per l’arte di Galatina è un contributo importante alla storia cittadina, ma al contempo come afferma l’autore, vuole essere uno stimolo a nuovi studi e ricerche. Converseranno con Giovanni Vincenti , l’architetto Mario Cazzato della Società Storica di Terra d’Otranto ed il professore Giancarlo Vallone dell’Università  del Salento.  Introduce Don Antonio Santoro  Rettore della Chiesa di Santa Maria della Grazia, coorganizzatore con la libreria Fiordilibro della Rassegna “ Incontri al Collegio”

 

 

Il Ministero della Cultura finanzia il progetto speciale per le attività teatrali "Meno/Restare" presentato dall'associazione “OTSE -Officine Thetrikés Salento Ellàda” che coinvolge la Città di Galatina con il teatro comunale Cavallino Bianco e anche il Comune di Melpignano. 

 
Dopo il grande successo del progetto speciale ZOI-Domani finanziato dal FUS per l'annualità 2021 e che ha visto un ricco calendario di spettacoli nel teatro Cavallino Bianco a partire dalla sua inaugurazione, l'Amministrazione Amante ha accolto la richiesta di partenariato da parte dell'associazione del Presidente Pietro Valenti, per la candidatura di un nuovo progetto al Bando FUS per l'annualità 2022.

L'adesione al progetto auspicava ad un’ulteriore rilevante occasione per la valorizzazione culturale della Città e, in generale, per potenziarne la fruizione ed accrescerne l'attrattività, in termini culturali turistici, economici e sociali. E il Ministero ha suggellato in maniera importante questo rapporto.

"Il teatro a Galatina è ritornato finalmente a vivere. E questo rappresenta un beneficio pieno per la Città, in termini culturali prima e poi anche economici e sociali", poche le parole del Sindaco Marcello Amante ma piene di soddisfazione ed entusiasmo per il futuro del Cavallino Bianco. 

"Il partenariato con l'associazione OTSE è frutto di un'attenta valutazione da parte dell'amministrazione comunale quanto soprattutto all'esigenza primaria di rispettare i risultati emersi dal processo partecipativo in cui gli attori principali sono stati i nostri cittadini che chiedevano un teatro di comunità e del territorio, e non semplici spot pubblicitari senza nulla lasciare alla Città", così il vicesindaco Cristina Dettù.

Ufficio Stampa Marcello Amante

 

Nell’ambito del Programma d’intervento “Leonia 2019: Le città sostenibili”, gli operatori volontari dell’aggregazione del Comune di Galatina, composta dal Comune di Galatina (capofila) e dai Comuni di Cutrofiano, Martano e Melpignano (enti accoglienza), organizzano l’incontro sul programma d’intervento il giorno 31 marzo 2022 a partire dalle ore 10:00 nelle seguenti sedi:

  • Galatina: Biblioteca Comunale Pietro Siciliani, via Pasquale Cafaro 1
  • Cutrofiano: Biblioteca Comunale, via Bovio 12
  • Martano: Biblioteca Comunale Paolo Stomeo, via Calimera
  • Melpignano: Mediateca Comunale Peppino Impastato, via Roma 16
 

La Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Puglia, anche per l’anno 2021 certifica “il raggiungimento degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Galatina”.

Nelle considerazioni conclusive registra una riduzione delle spese rispetto al 2015 e uno scostamento minimo (inferiore al 7%) rispetto alla spesa programmata nel piano riconducibile ad aumenti fisiologici dei costi e a maggiori servizi erogati.  

Un’ottima notizia per la Città e un attestato di merito per la mia Amministrazione che con serietà, competenza e determinazione ha saputo percorrere, sin dal suo insediamento nel 2017, la via del risanamento finanziario dell’Ente pur continuando a garantire tutti i servizi essenziali ai galatinesi.

Nel 2017, al nostro insediamento, la Corte dei Conti chiedeva “…misure correttive in considerazione dei comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria…” – preannunciando che - “l’accertamento … di grave e reiterato mancato rispetto degli obiettivi intermedi fissati dal piano, …, comportano … da parte del Prefetto, nel termine non superiore a venti giorni la deliberazione del dissesto”

Oggi i revisori dei conti dell’Ente relazionano alla Corte che “dato l’andamento del risanamento realizzato finora dall’Ente e che ha consentito non solo di estinguere tutte le rate dei debiti fuori bilancio previste dal piano (l’ultima di € 202.725,14 scade nel 2022) ma anche di ripristinare gli equilibri di competenza e di cassa” tanto che “le alienazioni del patrimonio possono essere considerate una misura non più necessaria ai fini del risanamento programmato.”

 

Leggere la nota del consigliere regionale Metallo, che si aggiunge al supporto già espresso di sindaci come Pippi Mellone e Graziano Vantaggiato, non può che rafforzare l’impegno di tutti noi, perché finalmente riscontriamo una narrazione in linea con il nostro sentire.

Lo abbiamo detto e lo ripeteremo a lungo nel corso di questa campagna elettorale: serve una pacificazione dopo oltre 15 anni di instabilità politica galatinese, caratterizzata dall’occupazione dei luoghi politici e amministrativi da parte di alcune persone, poche per fortuna, che intendono la contesa elettorale come una battaglia personale, indifferenti alle conseguenze delle proprie azioni. Questo ha determinato anche il sacrificio e, purtroppo, l’allontanamento di amministratori e professionisti di altissima qualità, che hanno voluto sottrarsi da queste dinamiche.

Non neghiamo che in questi anni di lotta senza quartiere, di partiti svuotati, di rapporti umani che si sono sfilacciati, c’è stato un mondo colpevolmente assente: quello produttivo, associativo, civile.

Ed oggi, in un momento storico in cui tutto è stato messo in discussione, dalla libertà individuale alla salute, dalla pace alla serenità di guardare al futuro, questo mondo non poteva rimanere alla finestra e lasciare che l’ennesimo teatrino si compisse.

 
Di Redazione (del 30/03/2022 @ 18:43:52, in Comunicato Stampa, linkato 510 volte)

L’Amministrazione Comunale, da sempre promotrice della legalità e del suo valore educativo, in occasione della “ Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” celebrata il 21 marzo, primo giorno di primavera, intende organizzare un incontro formativo rivolto ai ragazzi degli istituti secondari superiori di Galatina. Quest’anno ricorre, tra l’altro, l’anniversario dei trent’anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio a Palermo.

L’evento, dal titolo “Raccontami…”, avrà luogo  giovedì 31 marzo alle  ore 10.00, presso il  Teatro Cavallino Bianco. Raccontare ed ascoltare per conoscere, imparare, scoprire le azioni e i pensieri di uomini e donne che hanno sacrificato la loro vita per lo Stato combattendo la mafie e il crimine organizzato.

La Città di Galatina vuole unirsi al ricordo delle vittime innocenti delle mafie, del terrorismo e del dovere attraverso un dialogo aperto tra i nostri studenti e gli illustri ospiti affinché le loro parole possano rafforzare la coscienza delle nuove generazioni, immagine di speranza e impegno civile, donne e uomini della società odierna e futura.

 

Credo che l’articolo di Antonio Antonaci meriti una risposta da cittadino e da militante nel centrosinistra da quando avevo 15 anni. Rischia di essere, altrimenti, l’incipit di argomenti pericolosi e potenzialmente tossici per il dibattito.

Partiamo dall’origine del suo scritto e cioè una risposta alla lettera di Fabio Vergine, lettera in cui racconta l’impostazione della sua campagna elettorale e argomenta le sue scelte.

Condivisibili o no, andrebbero affrontate nel merito.

Invece la sintesi del discorso di Antonaci è accusarlo di non essere abbastanza galatinese. Una serie di sottintesi tutti in questa direzione che, personalmente, mi deludono e mi lasciano l’amaro in bocca.

Voglio evitare di fare cassa da risonanza di questa pericolosa china culturale o entrare nella polemica politica, di cui non credo nessuno senta il bisogno.

Ma… cosa significa essere forestiero? Aver studiato fuori? Aver avuto interessi economici fuori dall’agro galatinese? Aver collaborato con l’Università di Lecce? Questo costituisce un minus per un cittadino galatinese o un arricchimento? Questa ricerca della purezza della “razza galatinese” è davvero un punto di sintesi del pensiero di Antonaci (e di Antonica, che ha detto le stesse identiche cose ad una iniziativa dei commercianti, almeno dai racconti ricevuti)? Questo mi preoccupa perché ho dei nipoti, di colore e italo-americani, ed io stesso sono galatinese solo dal 2009 e solo da parte di madre perché nella mia vita ho vissuto prima ad Ugento, poi a Roma e poi a Lecce. Saremmo adeguati a fare politica in città o dovremmo chiedere permesso a qualche guardiano della stretta ortodossia politica galatinese?

Questa argomentazione, faccio notare sommessamente, non confuta ma perora le tesi di Vergine: esistono persone che si sentono detentrici della vita politica e amministrativa del paese che non tollerano le interferenze di chi non è del giro.

Eppure la stessa elezione dell’attuale Sindaco era un chiaro segnale, da parte dei cittadini, di stanchezza verso questa impostazione.

Così come le vicende del Governo nazionale, le vicende sanitarie e le vicende di cronaca bellica parlano di superamento degli steccati di fronte all’obiettivo del maggiore investimento infrastrutturale dopo il 1948.

Mi pare che in tutte le coalizioni in campo esista una lista di derivazione “Democratica” (Galatina Democratica, Progressisti per Galatina, PD. Una per ogni schieramento). Mi pare che in tutte le coalizioni ci siano diverse estrazioni politiche: nella coalizione stessa di Antonaci ci sono sia il leader di galatina Altra che si è candidato, legittimamente, sia con al destra che con la sinistra, che altri candidati che non mi paiono di estrazione marxista. Eppure, a me, questo non solletica giudizi moralistici, perché parliamo di amministrative e siamo nel 2022 nel pieno di un tornante storico incredibile.

Ritenevo e ritengo la loro proposta politica dignitosa e mi auguro che porti stimoli positivi alla città. Anche se, parlando professionalmente (ho studiato marketing politico qualche anno fa), non capisco perché Antonaci non sia dentro la coalizione del PD visto che gli argomenti sono gli stessi, l’impostazione sovrapponibile e le contraddizioni, che sono inevitabili in politica, simili: anche il PD ha dovuto allearsi con il M5S, partito notoriamente disinvolto in governi politici che hanno spaziato da Matteo Salvini a Matteo Renzi, con componenti sia vicini alla NATO che a Putin. Questioni personali? Mi auguro proprio di no.

Io avevo compreso che la doppia candidatura a sinistra, Antonaci e Antonica, fosse una competizione per leadership del centrosinistra galatinese, ma se dicono le stesse cose con le stesse parole…

Parliamo poi dell’altro argomento della lettera: la difesa dai sindaci forestieri. Una cosa è definirsi lontanamente culturalmente (lo sono io per primo) dal sindaco di Nardò, una cosa è dire che questi sindaci stiano venendo a conquistare Galatina. Non siamo la Crimea o il Donbass. Questo richiamo, quasi nazionalistico, parlando di una cittadina, mi pare eccessivo per una campagna elettorale. “Storia magnificente e gloriosa”, “un vero galatinese lo sa”… attenzione a dove si inclina il piano del dialogo politico…

Esprima la sua visione di città, credo che ne abbia diritto, capacità e conoscenze, senza offendere nessun nemico, senza andare sul personale.

Non credo che Galatina e i Galatinesi sentano il bisogno di una gara a chi è più galatinese dell’altro. Galatina ha bisogno di proiettarsi nel futuro di tutti con generosità. E pazienza se qualcuno la pensa diversamente ed è schierato da una parte differente: ascoltiamolo e ascoltiamoci senza spocchia, senza offendere e senza analisi del sangue.

 Andrea Salvati

 
Di Antonio Mellone (del 01/04/2022 @ 19:42:29, in Fetta di Mellone, linkato 870 volte)

Scusate tanto se ho dovuto sintetizzare tutto lo star system della prima uscita della Sandra in tre articoletti e mezzo in totale che divagano, è vero, come nel famoso punto a zig zag. Ma non potevo abusare oltremodo della pazienza dell’ultimo stremato mio lector in fabula.

Certo, la materia è così affascinante che ne verrebbe fuori un diciamo trattatello in laude della Rediviva, ma qui, per par condicio, incombono gli altri tre candidati, sempre della schiera dei Competenti, ovvio, su cui provare a riversare qualche goccia di quella quintessenza clandestina altrimenti chiamata critica, vista dai più come “sterile polemica”, quando - dio non voglia - di satira, considerata dagli stessi di prima come “immotivata acrimonia e meschino livore”, dunque da querelare senza indugio. Son fatti così i missionari del politically correct, sicché dovrei battermi il petto, provare “vergogna per le offese” inferte a destra e a estrema destra (dacché in queste contrade di centro e di sinistra manco un alone), e soprattutto nominare un avvocato.

Nell’attesa allora di una mia condanna definitiva alla frequenza di una scuola per corrispondenza di buone maniere, materia nella quale sono stato più volte rimandato a settembre (quando non a giudizio), torniamo ai punti di sutura del piano quinquennale della Rieccola; non senza, tuttavia, aver messo preventivamente le mani avanti per via dell’n-esima vignetta puntuta: questa, se possibile, ancor più sessista della precedente, in cui vengono ritratte due tizie, una delle quali vagamente somigliante a un’assessora ai lavori pubblici con tanto di telaio da ricamo niente-poco-di-meno che, immaginate, sulle sue ginocchia, ma soprattutto intenta a quei lavoretti così degradanti per “Una Donna, Una Madre E Una Seria Professionista” [sic] (e scusate se non sparpaglio qui, come pare si usi nelle nuove grammatiche, un bel po’ di punti di sospensione): roba da lapidazione immediata del vignettista da parte degli scribi nostrani, tutti senza peccato come da pericope giovannea.

Tanto lo slogan Je suis Charlie Ebdo chi se lo ricorda più, defunto ormai come certi avi da imprecazione.

 

Canto notturno di un pastore ...

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