ago032018
Riposti in bacheca i titoli di campioni territoriali e regionali conquistati dagli Under 13 e 14 nella stagione appena conclusa, è già tempo di programmazione del nuovo anno sportivo per la dirigenza di S.B.V. Olimpia.
La ricostruzione dei gruppi parte dalla conferma degli atleti ancora in quota di età, come appartenenza al millesimo dell’anno imposto dalla Federazione, all’aggregazione dei nuovi che andranno a generare nuovi accorpamenti.
E’ un compito abbastanza arduo quello che attende mister Laura Pendenza, anche quest’anno affiancata dal suo braccio destro Antonio De Matteis. I tasselli da collocare su una struttura già collaudata tecnicamente, necessitano di pazienza, passione e professionalità, sia per non svilire il tasso tecnico dei più esperti, sia per formare i nuovi e far acquisire loro i meccanismi tattici.
Non ha avuto dubbi, pertanto, il presidente della SBV Galatina, Corrado Panico, a proporre ai due allenatori l’impegno nel settore “ Spike 3” e il proseguimento della collaborazione in quelle due fasce, Under 13 e Under 14, che necessitano di una didattica qualificata per l’apprendimento del percorso formativo.
ago032018
SEI APPUNTAMENTI, DAL 3 AL 31 AGOSTO, CON PROTAGONISTI GIULIANA DE SIO, ROCCO PAPALEO, MASSIMO GHINI, VALENTINA LODOVINI, GIANMARCO TOGNAZZI E GIANCARLO GIANNINI, INTERVISTATI IN GRAN PARTE DAL GIORNALISTA FABRIZIO CORALLO.
Con l’obiettivo di divulgare il più possibile la cultura cinematografica in Puglia, l’Apulia Film Commission ha organizzato e promuove in collaborazione con sei comuni soci della Fondazione la rassegna “Talk Show”.
Si tratta di un ciclo di sei incontri serali (quasi tutti alle 21.30) in cui saranno coinvolti altrettanti Comuni pugliesi, dal venerdì 3 a venerdì 31 agosto, che vedranno protagonisti alcuni tra gli attori, attrici e registi italiani che con il loro film hanno potuto anche apprezzare le bellezze della Regione. Condotti in gran parte dal giornalista Fabrizio Corallo, i talk avranno come protagonista autorevoli artisti del cinema italiano che, di volta in volta, saranno sollecitati a raccontare al pubblico i momenti più importanti della propria carriera, attraverso ricordi, aneddoti di set e di vita, nonché a commentare le immagini dei loro film più significativi.
ago042018
Non si ferma il lavoro di pianificazione della Showy Boys per la stagione sportiva 2018-19 che è da poco iniziata. La dirigenza galatinese è impegnata in questi giorni su più fronti con gli ultimi dettagli da definire in seno alla programmazione tecnica e con la consueta attività amministrativa che riguarda l’avvio della nuova stagione.
L'ufficio di segreteria è particolarmente attivo e già in data 1 luglio aveva provveduto alla prima e obbligatoria pratica federale quale il rinnovo dell'affiliazione alla Federazione Italiana Pallavolo. Il secondo step, invece, è stato quello di formalizzare l'iscrizione al campionato nazionale di I° livello serie C, a cui la Showy Boys partecipa dopo la meritata permanenza acquisita lo scorso anno.
ago042018
Vestiranno anche nel prossimo campionato i colori blu-celeste della società che rappresenta la massima espressione del volley a Galatina, i due liberi che nella passata stagione hanno contribuito alla permanenza in serie B.
Sotto l’aspetto tecnico il loro utilizzo da parte di mister Stomeo ha avuto una doppia interpretazione pratica , affidando il ruolo di ricettore a Pierri e quello di difesa ad Apollonio, per poi orientarsi sulla presenza di un solo libero, dando stabilità e certezze ai due atleti stessi.
Nonostante l’asfittico girone di andata e la risalita in crescendo nella seconda parte del campionato, i due giocatori hanno espresso sotto l’aspetto agonistico un esempio di spirito combattivo e di lotta che ha stimolato il gruppo, impedendogli di spegnersi.
La scelta gerarchica a favore di Pierri, non ha minimamente limitato il livello d’impegno partecipativo di Apollonio che, nonostante qualche infortunio, ha sempre dato garanzie al tecnico e stimoli competitivi al compagno.
Le notevoli prestazioni dell’atleta di Squinzano hanno attirato le attenzioni degli addetti ai lavori di alcune società di serie maggiore, che hanno tentato di acquisirne i servizi, trovando il veto di mister Stomeo che ha chiesto alla società di confermare, senza alcun dubbio, la coppia di liberi.
ago042018
In attuazione del Decreto “Resto al Sud”, la Regione Puglia inserisce Galatina nella ZES JONICA con la definizione di un Piano Strategico che ha comportato un fitto confronto tra amministrazione regionale e amministrazioni locali, in sinergia con l’amministrazione provinciale leccese che sin dal primo momento si è attivata per meglio mettere a fuoco le potenzialità delle singole aree, individuando le priorità di sviluppo future.
Con l'inserimento del territorio di Galatina in una Zona Economoia Speciale si riporta la città nella centralità economica salentina, oltre che geografica, creando i presupposti per un suo rilancio complessivo, obiettivo fondamentale perseguto con determinazione, sin dal suo insediamento, dall'amministrazione Amante.
“È un’ottima notizia per la città - ha dichiarato l’assessore al commercio Nico Mauro - un’opportunità, nella consapevolezza che il successo di una ZES dipende dalla capacità di attivare uno sviluppo strutturale che permetta di ottenere benefici duraturi capaci di attrarre investimenti, soprattutto esteri, in modo stabile. La ZES Jonica sarà un laboratorio in cui promuovere e sperimentare nuovi modelli di produzione basati sul paradigma dell’economia circolare e sui principi della riduzione dell’utilizzo delle risorse naturali quindi sul riciclo e sul riutilizzo di scarti e sottoprodotti; su questa strada continueremo con determinazione a lavorare”
ago042018
Il vocabolario d’italiano della mia famiglia non contemplava il lemma “vacanza”: che invece credeva fosse (e crede tuttora sia) arabo.
Sicché, come detto altrove, nell’infausto mese di giugno da noi iniziava la Raccolta Del Tabacco e sul tema non erano previsti margini per chissà quali speculazioni filosofiche da parte di uno sbarbatello come il sottoscritto che prima di diventare un No-Tap era giustamente un No-Tab (Tab = tabacco).
Si partiva senza indugio con il frunzone, cioè le prime foglie in basso, quelle che toccavano terra, le peggiori, le più infide. Io raccoglievo ginocchioni queste benedette foglie, strisciando nella polvere della dura gleba manco fossi un devoto pellegrino genuflesso in uno dei santuari del Prodotto Interno Lourdes (Pil).
Avevo le ginocchiere a quei pantaloni inguardabili di due taglie più grandi. Nel frattempo ogni foglia strappata alla pianta era un’imprecazione dentro di me e una fervida preghiera a Zeus, dio del fulmine, affinché benigno scagliasse su quelle piantagioni la più portentosa delle sue sajette. Credo di essere stato uno dei precursori, se non proprio l’inventore, della Giornata Mondiale Senza il Tabacco che tanto successo riscuote oggi in ogni angolo della terra.
La raccolta avveniva la mattina presto prima del canto del gallo. Per dirvi il livello di disperazione ero arrivato a invidiare perfino quello stupido pollastro che, per quanto stupido, aveva comunque il privilegio di svegliarsi dopo di me. E voi non potete nemmeno immaginare il groviglio dei miei pensieri all’indirizzo dei suoi avi defunti.
Si lavorava dunque al lume di luna e stelle: e io mi sentivo alternativamente un po’ Giacomo Leopardi pervaso dal pessimismo cosmico, a tratti un licantropo (il famoso lupo mannaro americano a Noha), e talvolta un vampiro ormai terrorizzato dalla luce del sole.
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Il tabacco si cuciva con l’acudeddhra, un ago lungo trenta o quaranta centimetri. Quest’aculeo d’acciaio, venduto anzi spacciato dagli zingari al mercato del giovedì di Galatina, presentava una cruna dove si infilava lo spago di circa un metro di lunghezza. Io da quella cruna m’aspettavo di veder passare tranquillamente un cammello, piuttosto che il ricco di turno - che si stava viepiù arricchendo anche grazie al mio indefesso lavoro - entrasse nel regno dei cieli.
Quando si riempiva la filza si staccava dall’ago e, doppiandola, la si parcheggiava di fianco insieme a tutte le altre. C’era anche una sorta di gara fra poveri cristi su chi ne sfornasse di più. Anni dopo all’università appresi che questa abiezione si chiama produttività, ovvero asserto di Kunta Kinte (quest’ultimo enunciato è copyright del sottoscritto).
ago062018
Riparte la Scuola Volley della Showy Boys Galatina. La società bianco-verde inizia la stagione sportiva 2018-19 con ancora più entusiasmo dopo aver ricevuto dalla Federazione Italiana Pallavolo il prestigioso Marchio d’Argento, certificazione di qualità dell’attività giovanile, che si aggiunge a quello di Scuola Regionale di Pallavolo. La novità sui corsi di minivolley e pallavolo riguarda l’avvio del Lab Showy, il laboratorio di sport e formazione tecnica che la società bianco-verde ha voluto per tutti i suoi giovani atleti e che partirà nel prossimo mese di settembre come nuova offerta formativa per gli iscritti della Scuola Volley. Si preannuncia, quindi, una stagione molto interessante e che conferma l'elevato standard qualitativo dei corsi offerti dalla storica società galatinese:
ago062018
Basta poco, lo abbiamo sempre detto. La manifestazione “Galatina in White” ne è stata la prova, si è respirata quell’aria d’estate di cui avevamo perso il profumo, quell’aria di vitalità e felicità che a Galatina non si sentiva da tempo. C’è chi dice che di cultura c’era solo miele e bancarelle, noi invece abbiamo ammirato la tradizione culinaria unita alla musica e al teatro grazie alle performance di Don Pasta, abbiam visto le nostre giovani band esibirsi nei bellissimi vicoli del centro storico lasciando senza parole i passanti, abbiam visto premiata l'eccellenza galatinese per la loro professionalità e qualità dimostrata in tanti anni di attività (pasticceria Ascalone), abbiam visto questo e altro. Tutto questo è cultura e noi in qualità di Associazione No Colors siamo orgogliosi di aver racchiuso tutto ciò in una fantastica serata.
ago062018
Mi capita spesso, considerando i tanti fatti successi nel corso di queste ultime settimane che coronano forse indelebilmente lo scenario politico attuale, di pensare al futuro del nostro Paese e non vi nascondo che mi riservo di provare solo tanta amarezza. Non so se questo stato d’animo possa servire a segnare il mio punto di partenza nell’impegno o se al contrario, sia esso un qualcosa di negativo considerando la mia giovane età, il che - mi rendo conto - è inammissibile. “Che ne sarà della nostra Italia?” mi dico, “che ne sarà di Essa se ci nascondiamo dietro ad un becero dito puntato? Che ne sarà dei nostri valori se vogliamo trovare a tutti i costi un capro espiatorio che possa in qualche modo giustificare un sistema che da anni grava sulle spalle della povera gente? Che ne sarà della nostra identità racchiusa nel vedere se stesso nell’altro e con questi stabilire un rapporto di integrazione?” Di certo l’identità non dipende solo da ciò che un sistema economico ormai globalizzato vuole farci credere, parliamo di valori e sono proprio i valori di comunità che sono messi in discussione. Siamo più deboli, siamo più poveri, siamo vittime di una propaganda che divide, che distrugge l’umana voglia di “tendere il braccio”, siamo vittime della paura dell’altro, siamo deboli in Corpo ma soprattutto in Spirito e non ce ne rendiamo conto.
È uno scenario inquietante questo, che trova riscontro nei tanti attacchi razzisti contro il diverso. Mi domando: cos’è per noi la diversità? Qual è il criterio morale e soprattutto sociale sul quale si basa questa categorizzazione?