Premetto che non frequento gli istituti di bellezza, benché a Noha se ne annoverino almeno quattro e pure molto qualificati: ma non in quanto non creda di non averne bisogno, ma perché sono certo che sarebbe del tutto inutile nonostante talvolta possa capitarmi di udire affermazioni, che dico affermazioni, accenni alla mia venustà da parte delle tipe di turno (si chiama prosciutto sugli occhi), che, per quanto appunto mendaci, scendono dolcissimi alle mie orecchie e mi danno quella che si usa definire un’incontenibile emozione.
Vero è che soltanto una manciata di anni fa i centri estetici erano pressoché preclusi ai soggetti di sesso maschile; oggi invece pare che l’uomo non disdegni il pedicure, e va bene, ma anche la manicure (e io che credevo fosse sufficiente mangiarsi le unghie), la maschera facciale (oltre a quella di circostanza), e non vi dico cosa non arrivi a fare, il suddetto uomo, per le sopracciglia (tra forbici, pinzette, colore e addirittura gel trasparente), per l’epilazione del torso (non sia mai venga catalogato come villoso) e addirittura della schiena e delle gambe con tecniche di toelettatura le più disparate, per non parlare infine dei trattamenti di ringiovanimento o - come idioma tecnico comanda - Antiage a botte di Make up. E comunque non si può certo sostenere che, almeno su questo, e senza i miliardi del Recovery plan, la parità di genere non sia stata finalmente raggiunta.
Ma non volevo discettare del Maschio Alfa (men che meno del Maschio Analfa), bensì del bel centro estetico della Maria Agata Paglialonga denominato “Ninfea” - dal nome di un fiore acquatico, particolarmente profumato, ricco di significati simbolici, ritratto centinaia di volte dal maestro dell’impressionismo francese Claude Monet (1940-1926) e cantato giustamente dai poeti, tra i quali Antonia Pozzi (1912-1938), i cui versi a tema iniziano così: “Ninfee pallide lievi - coricate sul lago – guanciale che una fata risvegliata – lasciò sull’acqua verdeazzurra […]), per poi continuare viepiù struggenti.
Ebbene, il Centro Estetico Ninfea di via Pirandello ha appena compiuto la (appunto) bellezza dei 15 anni di vita, ma visto il contesto è proprio il caso di dire che non ha manco una ruga. Anzi, non solo è fresco di maquillage diciamo edilizio (oltretutto, causa pandemia, i mesci son dovuti ritornare dopo poco per ulteriori interventi), ma anche di strumentazione all’avanguardia per i trattamenti di viso e corpo: mi vengono ora in mente il solarium, il vaporizzatore, il laser, e tutta l’apparecchiatura per la pressoterapia. Ma a dirla tutta il primo attrezzo del mestiere di Maria Agata e delle sue collaboratrici specializzate (frequentano mille corsi di aggiornamento, sono brave, e casualmente pure belle - come la loro capa) sono le orecchie. Sissignore, non può non essere l’Ascolto (ergo l’empatia) il più importante strumento di ogni lavoro, ma specialmente di un’attività che possa fregiarsi della qualifica di artigianale e che abbia quale punto di riferimento basilare la Persona. Prima che mi scordi vi dico pure i nomi delle professioniste che lavorano in questo studio: intanto c’è Ester che si occupa dell’accettazione (cortesissima, ma non mi farebbe accedere al centro per fare domande manco se le citassi a memoria tutti i loro prodotti di Nutrietica), poi Lorena Rossetti (la veterana, ma pur sempre giovanissima eh), e quindi Maria Luisa Pasca e Chiara Lupo (non presenti nelle foto in quanto entrambe in maternità: la prima neo-mamma, la seconda bis-mamma) e infine, ma non meno importante, la Sofia, diciannovenne, figlia d’arte (cioè della principale).
Ora. Se volessi incentrare il discorso sul concetto di Benessere non la finirei più, con il rischio serio di farvi venire il latte alle ginocchia, i peli superflui, e pure le borse sotto gli occhi con tanto di zampe di gallina a corollario. Qui, invece, mi limiterei a ribadire il fatto che è vero che il benessere e la bellezza non possono non provenire che dal “di dentro”, cioè dall’Essere interiore, ma non tutti possono essere dei mistici alla Meister Eckhart: sicché credo sia giusto pensare che si possa tendere a un certo bilanciamento tra il mondo sensibile e quello endogeno, cercando possibilmente la versione migliore di se stessi (piuttosto che la solita brutta copia di qualcun altro) grazie anche a botteghe come la Ninfea di Noha.
Compatendomi non poco, Maria Agata nella sua indulgenza plenaria sembra volermi dire che, lavorandoci un po’, ossia sodo (d’altronde, come si dice in paese, “Se bellu voi parìre, doja de core t’ha sapìre”), qualche speranza potrebbe esserci persino per il sottoscritto. Traduzione: se mi sottoponessi per esempio a qualche massaggio rilassante potrei risparmiarmi tranquillamente quell’aria così British che talora fa somigliare le mie movenze a quelle di un maggiordomo dei Windsor - quando invece altro non sarebbe che rigidità dei muscoli del collo dovuta al diuturno stress.
Vi confesso che la titolare mi ha quasi convinto. Mo’ non mi resta che superare l’ultimissimo scoglio: il terrore della ceretta.
Antonio Mellone
ci avviciniamo al Natale e alla conclusione di questo 2020. È stato un anno impegnativo per tutti noi, segnato da una situazione che ha stravolto le nostre vite. Malgrado tutto, siamo riusciti a creare nella nostra Noha le condizioni affinchè il Partito Democratico si rafforzasse, ponendo l’attenzione sui giovani e vincendo situazioni che da tempo ci attanagliavano. Ci attendono sfide importanti, amici miei, e per questo sarà necessaria la buona volontà di tutti.
Ora è il momento del riposo e della festa per celebrare la Nascita che ha cambiato l’umanità: vi auguro allora di possedere buoni propositi e vi esorto a continuare a tracciare segni di speranza in chiunque incontrerete lungo la vostra strada. Vi auguro di riconoscere la gioia nella bellezza delle piccole cose di ogni giorno e di trovare nella vostra casa tutto l’amore di cui avete bisogno.
Buon Natale e tanta gioia!
Il Segretario PD - Noha
E’ consuetudine che, in occasione delle festività natalizie, la Scuola secondaria “G. Pascoli” del 1° Polo di Galatina porga gli auguri di buone feste con il tradizionale “ CONCERTO DI NATALE” presso la Chiesa matrice di SS Pietro e Paolo.Il concerto è tenuto dagli alunni del corso ad indirizzo musicale, fiore all’ occhiello del Primo Polo ,unica Scuola a Galatina ad avere già da 14 anni questo indirizzo da non confondere con il normale ampliamento dell’ offerta formativa che propongono le altri Istituti cittadini…..
Così ha avviato l’incontro la Dirigente,Anna Antonica, durante l’ Openday del 21 dicembre.
Un incontro organizzato con il massimo scrupolo e il rispetto della norme anti Covid che ha visto la partecipazione di gruppi di genitori ,non più di 15 alla volta,registrati all’ ingresso ,che hanno fatto conoscenza della mission e della vision dell’ istituto, della sua storia e del suo essere connotato come fucina di tradizione e innovazione.
Trapelava dalle parole della dirigente la nostalgia per tutto quello che la scuola di ogni anno: l’accoglienza,i progetti nazionali e internazionali, gli stages e i gemellaggi ,i laboratori ….ma l’ ottimismo per un futuro di normalità riaffiorava alle domande dei genitori.
Sono stati presentati ai genitorii docenti e, in particolare, quelli del corso musicale hanno illustrato la peculiarità del loro percorso formativo entrando nello specifico delle specialità strumentali, quali la Chitarra classica, il Violino, il Flauto traverso ed il Pianoforte.
Con la presentazione del personale docente e non, la D. S. ha illustrato il Piano dell’Offerta Formativa nei dettagli, tenendo conto delle linee guida del Ministero riguardo all’emergenza COVID.
Il contributo della Dirigente si è avvalso anche della testimonianza diretta di alcuni allievi presenti da remoto (in DAD), sia di prime sia di terze classi che hanno fornito un resoconto in diretta sulla loro esperienza all’interno del nostro istituto. In particolare, alcuni allievi delle prime classi hanno manifestato (anche attraverso dei video realizzati dagli studenti stessi) il loro entusiasmo per la loro vita scolastica da studenti della Pascoli, mentre alcuni allievi in uscita delle terze classi hanno i presentato con soddisfazione il loro percorso formativo ormai prossimo alla conclusione. I genitori sono stati invitati ad osservare un’ ulteriore testimonianza dell’attività laboriosa degli alunni di tutte le classi: l’allestimento nel corridoio dell’entrata dell’edificio scolastico, del presepe Natalizio realizzato con materiale di riciclo. Un altro incontro è previsto per l’ 8 gennaio e, ovviamente, la .Scuola resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento
I docenti del Primo Polo di Galatina
Emanuela Mussardo
Gianfranco Schirinzi
Stefania Cesari