Un dono nasce dal cuore, da un sogno tenace, da un sorriso, da un grido. Oppure dal proprio dolore. Un dono sgorga da un gesto d’Amore. Da simbolo fatato a strampalato rumore, t’han rotto le note strappato le ali. Solitario e mesto il tuo volo è spezzato. Destino beffardo! Non han lesinato dileggio e violenza! Staccati dal cielo, scendi fra i passi! Incalza a sassate tal vile veemenza. Dov’hanno smarrito l’Amore? Dove la Carità? Dov’hanno gettato decoro e dignità? Non ti curar se puoi, è solo frivola grandeur. Né vecchi né nuovi, son servi e padroni, scruta le menti, non vedi? Son misere, assenti. Son solo ostinati a riti belanti. Ora ti prego, mio caro, mio dono! Soffoca il pianto,respira. Riprendi colore! Per loro, ti chiedo perdono! Fai battere, t’imploro, ancora il tuo cuore. Il tempo, lo sai, è figlio dell’Amore
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