mar292018
Commettono illecito e impediscono alla minoranza di vigilare e controllare le delibere. Queste le ragioni dello sdegno che mi ha spinto ad abbandonare l’aula consiliare lunedì scorso. Ai gravi motivi che sono alla base del mio gesto e di quello degli altri colleghi di opposizione, hanno risposto i capigruppo di maggioranza con uno sproloquio imbarazzante (per loro). Gli assessori Loredana Tundo e Antonello Palumbo hanno percepito indebitamente l’intera indennità di carica (la prima per due mesi, il secondo sino a dicembre) pur essendo titolari di stipendio e perciò soggetti alla decurtazione. Un illecito a cui gli uffici comunali hanno posto fine solo per le verifiche dell’opposizione. Ora questa maggioranza osa affermare che: «Attaccare a testa bassa e senza motivo gli assessori Loredana Tundo e Antonello Palumbo è solo un modo per distogliere l’attenzione sia perché i fatti stanno in modo assai differente da come vengono rappresentati, sia perché di tempo per studiare le carte ne hanno avuto ben al di là della settimana di cui parlano».
Una presa di posizione inaudita. Abbiamo chiesto le dimissioni di questi assessori perché hanno commesso un grave illecito e non possono più rappresentare e amministrare l’istituzione. Con quale faccia tosta la maggioranza ritenie di poterne essere complice senza alcuna conseguenza? Il sindaco e i due assessori chiedano scusa alla città e chi ha avuto comportamenti riprovevoli si faccia da parte.
Per quanto riguarda la documentazione, mi viene il dubbio che la maggioranza partecipi alla commissione Bilancio di un altro Comune. Io ne sono componente e ho ricevuto la documentazione martedì pomeriggio, con commissione fissata per venerdì pomeriggio e Consiglio programmato per lunedì. L’assessore al ramo, nonché sindaco della nostra sfortunata Galatina che non riesce ad eleggere rappresentanti degni di questo nome, non si è mai presentato in commissione e venerdì si è presentata solo la funzionaria dell’ufficio Tributi che ha affermato di poter dare chiarimenti su un solo dettaglio, peraltro di scarsa importanza. Sindaco e assessori devono smetterla di giocare a nascondino, drizzino la schiena, diano conto alla città del loro operato e spieghino perché in bilancio mettono solo duemila euro per la disabilità e 27mila euro per gli anziani, 500 euro l’anno per i giovani, mentre per i centri sportivi ci sono ben 913mila euro per il 2018, 387mila per il 2019, un milione e sette mila euro per il 2020. In compenso hanno previsto 48 assunzioni che non possono perché il Piano di riequilibrio finanziario è stato approvato anche per i risparmi previsti sulla spesa del personale, ma in commissione Bilancio il presidente ha precisato: «Le assunzioni le abbiamo messe tanto per metterle, ma non dobbiamo farle». Quindi hanno fatto un documento, tanto per farlo. Queste sono le cose che non mi piacciono e che continuerò a denunciare.
Il consigliere di opposizione della Lista De Pascalis
Giampiero De Pascalis
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