Di P. Francesco D’Acquarica (del 27/04/2018 @ 13:24:15, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 2051 volte)

E’ vero: la storia non ci dice dove andremo (si tratta di una decisione che spetta a noi, se ne siamo capaci), ma da dove veniamo. E scartabellare le carte di un archivio è come percorrere un’avventura contro tempo, quando il passato si disvela con sorprese inimmaginabili e senti che alcune cose che ti appartengono per chissà quale strampalato marchingegno. Continuiamo a seguire la Storia così come raccomodata da P. Francesco D’Acquarica: chissà che non troveremo qualcosa che parlerà di noi.

La redazione

 

Francesco Carafa (? -1754)

(Vescovo di Nardò dall’11 aprile 1736 al  1º luglio 1754)

 

Dal 1736 al 1754 i Pontefici furono:

            Clemente XII          (1652-1740)                         Papa dal 1730 al 1740

            Benedetto XIV        (1675-1758)                         Papa dal 1740 al 1758

 

            Arciprete di Noha

            Don Andrea Soli (1695-1754), parroco dal 1728 al 1754

 

            Francesco Carafa, napoletano, dei duchi di Monte Calvo, fu eletto Vescovo di Nardò il 15 aprile 1736. Compì più volte la visita pastorale della diocesi, tramandandocene relazioni scritte, ma di poca importanza. Il Carafa morì santamente il 1 luglio 1754 dopo 18 anni di episcopato.

            Di questo periodo è da sottolineare il gravissimo terremoto che colpì il meridione di Italia. Il 20 febbraio 1743, mercoledì, verso mezzanotte, nella città di Nardò e dintorni un terribile terremoto scosse per circa otto minuti tutto il territorio. Ebbe l’epicentro a poca distanza dall’abitato seminando rovina e morte. Pochissime case, circa una ventina, rimasero intatte, le altre o crollarono interamente o furono gravemente lesionate e rese inabitabili. Le chiese e gli edifici pubblici andarono in rovina, interamente o parzialmente.

            La facciata della cattedrale, fatta costruire pochi anni prima dal Sanfelice, fu danneggiata e lesionata: caddero le due statue laterali di S. Basilio e di S. Benedetto, quella centrale dell’Assunta, posta sulla sommità, e il campanile. Gravemente danneggiato fu il seminario: alcuni vani rimasero pericolanti ed inabitabili.

     Andò completamente distrutto il vecchio palazzo di città, che sorgeva sulla piazza principale, costruito nel 1612 in forma magnifica. Crollò la chiesa di S. Francesco di Paola. Cadde e andò in frantumi il campanile della chiesa di S. Domenico. Crollò la chiesa della V. del Carmine. Le vittime furono 112 in gran parte donne e bambini.

 

Relazione con la chiesa di Noha

 

            L’arciprete di  Noha era ancora don Andrea Soli di cui abbiamo già scritto. Sicuramente accolse con zelo il Vescovo nelle diverse visite pastorali che il Carafa indisse in tutta la diocesi.

            Non bisogna dimenticare il grave terremoto del 20 febbraio del 1743, sopra citato. L’epicentro fu nel Canale di Otranto a circa 50 km dalla costa. Le maggiori distruzioni furono subìte dalle città di Francavilla Fontana e di Nardò, dove raggiunse 6.9 della scala Richter, e da Amaxichi, una località dell'isola di Lefkada (Isole ioniche) in Grecia. E si sa che un terremoto di quella potenza può fare danni fino ad un raggio di 100 chilometri.

            Il nostro don Andrea non dice niente a proposito, anzi nei registri parrocchiali dei mesi attorno a quella data (febbraio 1743) non registra né morti, né nati, né sposati: quasi come se non fosse accaduto nulla. Certamente anche a Noha ci furono dei danni, ma non tali evidentemente da esser riportati nei registri parrocchiali.

 
Di Redazione (del 29/04/2018 @ 11:13:06, in Comunicato Stampa, linkato 1274 volte)

Hanno rappresentato, nella manifestazione regionale del Trofeo dei Territori “ MESCHINI 2018”, i tre -sesti della formazione dell’AREA 4 LECCE, distinguendosi sia nelle fasi eliminatorie che in quelle finali per capacità tecniche (ancora da migliorare) e spirito di gruppo.

Il riferimento è per i giovani Under 16 Pierpaolo CAFARO, Andrea LERARIO e Stefano PEPE che selezionati dal responsabile tecnico Livio BRAMATO , hanno partecipato a tutti i collegiali tenutisi quest’anno in prospettiva del Torneo dei Territori.

Articolata in maniera non residenziale nei giorni 18 e 22 aprile nei palazzetti di Massafra e Monteroni, per poi concludersi il 25 aprile al PalaGrotte di Castellana, la manifestazione ha visto la partecipazione degli U.16 selezionati e suddivisi per aree geografiche di appartenenza.

 

Nell’ottica di una migliore fruizione del centro storico nonché di una maggiore promozione delle bellezze architettoniche presenti e alla luce anche di un notevole aumento delle presenze turistiche l’Amministrazione Comunale con provvedimento di Giunta ha prorogato la Zona a Traffico Limitato nel centro storico apportando inoltre delle modifiche alla limitazioni della circolazione veicolare.

Di seguito vengono riportate la proroga temporale della Z.T.L. nonché le modifiche alle limitazioni della circolazione veicolare.

 

Dal 01.05.2018 e fino a nuova regolamentazione è prorogata la zona a traffico limitato nel centro storico

 

Dal 01.05.2018 e fino a nuova regolamentazione sono in vigore le nuove disposizioni sulle limitazioni alla circolazione stradale nella Zona a Traffico Limitato

 

QUANDO NON SI PUO’ ACCEDERE:

 

  • DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 19.00 ALLE ORE 07.00  - ZONA A TRAFFICO LIMITATO – POSSONO ACCEDERE SOLO I TITOLARI DI CONTRASSEGNO.

 

  • SABATO, DOMENICA E FESTIVI DALLE ORE 00.00 ALLE ORE 24.00 - ZONA A TRAFFICO LIMITATO – POSSONO ACCEDERE SOLO I TITOLARI DI CONTRASSEGNO

 

QUANDO E’ POSSIBILE ACCEDERE:

 

  • DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE ORE 07.00 ALLE ORE 19.00 - ZONA A TRAFFICO LIMITATO –  LIBERO TRANSITO

 

 

 

"La situazione dell’Ospedale di Galatina è l’emblema di tutte le contraddizioni con cui è stata gestita la  sanità pubblica negli ultimi anni”. Lo dichiarano i  deputati del M5S Maria Soave Alemanno e Leonardo Donno, i Senatori Cataldo Mininno e Iunio Valerio Romano, e il consigliere regionale Antonio Trevisi, in seguito al sopralluogo effettuato questa mattina nell’Ospedale Santa Caterina Novella, dopo le numerose segnalazioni giunte da parte dei pazienti.

“Abbiamo visitato una struttura importante - spiegano i pentastellati - che subisce una riduzione costante di posti letto, ma presenta un cantiere aperto per la realizzazione di un’Area di Osservazione Intensiva Breve e di una Terapia Intensiva e Sub Intensiva. Questi lavori di ampliamento, pur essendo iniziati da tempo, procedono tremendamente a rilento, nonostante siano stati stanziati per la loro realizzazione quasi 9 milioni di euro. Questo ospedale purtroppo - aggiungono -  vive nella costante contraddizione di vedersi ridurre sistematicamente il personale e il numero di posti letto assegnatogli nonostante la struttura abbia dimensioni notevoli e pertanto enormi potenzialità. Aver più che dimezzato i posti letto con un piano di riordino alquanto discutibile ha fatto sì che una struttura così grande non possa più reggersi economicamente. Ci troviamo di fronte a ospedali che, con piccoli accorgimenti, potrebbero divenire fondamentali per il proprio bacino di utenza, nosocomi che con un doveroso incremento di organico, potrebbero garantire servizi e benessere alla cittadinanza”.

 
Di Redazione (del 30/04/2018 @ 15:25:04, in Comunicato Stampa, linkato 1317 volte)

I ragazzi della Showy Boys Galatina conquistano il secondo posto nella final four del campionato under 13 3vs3. Domenica 29 aprile si sono svolte al Palazzetto dello Sport "Fernando Panico" le fasi finali del torneo provinciale indetto dal Comitato Fipav di Lecce e che hanno visto classificarsi al primo posto la squadra dell'Olimpia Sbv, organizzatrice della tappa conclusiva.

Un bel pomeriggio di sport e di sano agonismo per le quattro contendenti alla vittoria e con la partecipazione di numerose famiglie pronte a sostenere i ragazzi dalle gradinate dell'impianto sportivo di via Chieti. Nella prima semifinale della giornata, l'Olimpia Sbv ha superato De Giorgi Volley per 2-0 (25-12, 25-12) mentre, nella seconda, la Showy Boys si è imposta con il medesimo risultato sulla Fulgor Tricase (9-15, 10-25). Quest'ultima formazione poi si è piazzata al terzo posto superando sempre per 2-0 i pari età della De Giorgi Volley (14-15, 7-15). A seguire, si è disputata la finalissima che ha premiato l'Olimpia Sbv al termine di un'avvincente gara, chiusa con i parziali di 15-12 e 15-13. Merito alle due squadre che hanno messo in campo tanta energia, nonostante il gran caldo, ed evidenziato una buona preparazione tecnica.

 
Di Antonio Mellone (del 30/04/2018 @ 15:28:14, in NohaBlog, linkato 1737 volte)

Cos’è questa fregola per il nuovo governo? Ma davvero non vedete l’ora che se ne insedi uno “NEL PIE-NO DEI SU-O-I PO-TE-RI”, sì da “RI-SOL-VE-RE I PRO-BLE-MI SUL TAP-PE-TO”?

Ho sentito qualcuno pontificare in merito all’urgenza di un “esecutivo forte” (dev’essere una fissa) per ridurre subito il debito pubblico italiano (come se tutti i precedenti governi nella pienezza delle loro funzioni avessero scalfito di un centesimo questo benedetto debito – che, dispettoso come un bullo a scuola, ogni giorno batte il record del suo valore assoluto); qualcun altro, allarmato dagli scenari di guerra internazionali, aspetta con trepidazione il novello consiglio dei ministri (in effetti in passato, grazie agli “uomini forti” in carica, non ci siam mica genuflessi all’imperialismo americano concedendo le basi militari italiane per i bombardamenti “esportatori di democrazia”, né ci è mai venuto in mente d’inviare generosi contingenti di nostri soldati a morire nelle famose missioni di pace).

Insomma, sembra ci sia molta fretta per il ritorno degli interventi straordinari, e dunque la dolce attesa di Grandi Opere e correlative spese: come il TAV (una ferrovia dedicata alle merci, accanto a un’altra sottoutilizzata, per far arrivare a destinazione una scatoletta di tonno una mezzoretta prima del solito, non senza aver prima distrutto una valle e speso una barcata di quattrini), o il Mose di Venezia (che non funziona nemmeno con i carabinieri, nonostante gli arresti, la decina di miliardi scialacquati e il centinaio di milioni di euro all’anno necessari alla sua manutenzione ordinaria: in compenso le Grandi Navi – sempre per tutelare Venezia - possono arrivare fin dentro la basilica di San Marco e accendere un cero), o il TAP (per la solita febbre dei combustibili fossili - che ci vendono come rinnovabili - onde il loro finanziamento sarebbe come investire nella Kodak, o in Blockbuster, o in Lehman Brother, di cui si diceva: “non falliranno mai”), o il redivivo Ponte dei sospiri sullo Stretto, o l’acquisto degli Aerei F35 (F di fregatura), o la Pedemontana lombarda (più milioni di euro che auto), e altre genialate del genere.   

Ebbene sì, non riusciamo proprio a vivere senza un Premier pronto a eseguire (a proposito di esecutivo) i desiderata della Troika (pronuncia esatta senza k), della JP Morgan (alla quale fanno ribrezzo le Costituzioni antifasciste) e del Club Bilderberg (qualunque cosa sia) messi assieme, alla luce dello spauracchio del declassamento del rating, dell’aumento dello spread e dell’invasione delle cavallette.

 
Di Antonio Mellone (del 01/05/2018 @ 09:58:35, in Necrologi, linkato 2968 volte)

Se n’è andata la Rita Gentile. In questo caso nome e cognome li devi proferire all’unisono, senza iato. Il secondo, più che altro, è un aggettivo qualificativo. E questo lo può testimoniare chiunque l’abbia conosciuta, e sono in tanti - non soltanto il sottoscritto che, cresciuto praticamente a casa sua, è in “conflitto di interessi”.

La malattia, lunga, inesorabile, l’aveva quasi immobilizzata, povera Donna, resa come una bambina, incapace di badare a se stessa: lei, buona come il pane, che aveva fatto tanto lavoro, di notte e di giorno, china su quel telaio di ricamatrice, quasi iperattiva, e poi pronta a non far mancare nulla alle sorelle, al fratello, agli amati nipoti, e a chiunque le avesse chiesto una mano. Negli ultimi tempi crescevano i suoi silenzi, la voce più fioca, il bel volto sempre curato ridotto all’essenziale. Poi quelle parole indecifrate che recavano visioni a noi precluse. E la mia mano sinistra nella sua destra.

 
Di Redazione (del 02/05/2018 @ 20:04:10, in Comunicato Stampa, linkato 1055 volte)

Non era solo la BCC Leverano a scendere sul parquet del  PalaPanico , sabato scorso, decisa a definire la formalità OLIMPIA S.B.V. e a consolidare la posizione di vertice.

Dall’altra parte della rete vi era il gruppo di atleti di casa ,pieno di speranze e di paure, votato però a ribaltare, se possibile, un pronostico sfavorevole o quanto meno raggranellare il minimo sindacale.

Spirava sulle gradinate un sentimento di speranza dei tifosi e  dei dirigenti di una società che, partita con un passo falso ma non con insipienza tecnica, ha raddrizzato parzialmente la barra, alimentando le possibilità fino all’ultima gara.

E poi vi erano le cassandre, presenti o malcelate sulla tribuna, la cui preveggenza pendeva inesorabilmente in modo negativo per gli atleti di mister Stomeo , auspicando loro la disfatta sportiva.

Le variabili in gioco nella formula delle combinazioni che si potevano verificare sui tre campi di Potenza, Bari e Galatina , lasciavano percentuali non  certo incoraggianti ai tifosi bianco-blu-celesti.

Solo una netta vittoria da tre punti contro il gruppo capitanato da capitan Orefice poteva assicurare l’acquisizione certa dell’undicesimo posto e quindi la permanenza nella terza serie nazionale: oppure, una sconfitta secca di Ostuni e Castellana rispettivamente a Potenza e a Bari.

Nessun elemento poteva giocare a favore dei galatinesi, se non una gara perfetta che avrebbe reso vani gli  eventuali exploit dei diretti avversari: ma se il cuore e l’ardimento dei padroni di casa era innegabile, altrettanto non si poteva pensare a un’arrendevolezza dei leveranesi , votati ad una vittoria netta per non concedere opportunità di vantaggi al Lamezia nello scontro diretto per i play off.

La concomitanza di svolgimento delle gare, prevista dai regolamenti federali nello stesso giorno ed orario ,non dava vantaggi di alcun genere  a nessuno ed allora , con il punto d’onore che da dicembre si riconosce al gruppo capitanato da Guarini , l’Olimpia SBV ha conquistato il primo set per 25 a 18, resistendo fino al 23 punto nel secondo ,per poi crollare sfiduciata nel terzo e quarto.

Le frammentarie notizie che giungevano dai campi di Bari e Potenza  tenevano in tensione  i tifosi che non abbandonavano il PalaPanico aspettando i risultati ufficiali.

La gara che poteva valere una stagione ,o meglio la permanenza o  la retrocessione , si giocava al PalaPergola dove l’Orthogea Ostuni aveva strappato il secondo set al Potenza  che in vantaggio di due set ad uno veniva impegnato allo spasimo, riuscendo a prevalere ai vantaggi (29-27) e ad incamerare il bottino pieno.

L’urlo dei tifosi, dirigenti  ed atleti scioglieva in vari modi liberatori la tensione che ha attanagliato tutto l’ambiente per buona parte del campionato, lasciando sfogo a personalissime rivalse verbali.

Se qualcuno pensava di scommettere  ,anche un solo centesimo, sulla salvezza di questa squadra che al termine del girone di andata aveva un solo punto, nessuno lo avrebbe fatto anche trattandosi di una così esigua puntata .

Lo scoramento aveva attanagliato anche il gruppo: i soli a tirare avanti caparbiamente sono stati i dirigenti e i tecnici nonostante diversità di vedute su alcune situazioni che sono state “lavate “in casa . Il lavoro su cui si è concentrato Giovanni Stomeo e il fido Antonio Bray è stato quello di recuperare stimoli e motivazioni soprattutto in Santo Buracci , che sembrava essersi sfiduciato.

L’arrivo di Lentini ha ricompattato tutta la rosa: Buracci si è appropriato dell’autostima che inconsciamente aveva smarrito, trovando nel laterale siciliano una condivisione del peso delle responsabilità e del fronte d’attacco.

D’altra parte fare un girone di ritorno mettendo in carniere 18 punti  vorrà pur dire qualcosa.

 

MADRE ELISA MARTINEZ

Le opere delle Suore Figlie di Santa Maria di Leuca a favore degli emarginati e dell'infanzia abbandonata

 

Venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18.00

 

Sala Monsignor Gaetano Pollio, chiesa di San Biagio, via Vito Vallone, Galatina.

 

Saluti istituzionali del sindaco Marcello Amante e del vicesindaco Maria Giaccari

 

Interventi

 

- S. E. Mons. Donato Negro, Arcivescovo Diocesi di Otranto

- S.E. Mons. Vito Angiuli, Vescovo Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca

- Mons. Sabino Lattanzio, Postulatore generale Cause di beatificazione

- Rev.ma Madre Ilaria Nicolardi, Madre generale Congregazione Figlie di    Santa Maria di Leuca

- Mons. Aldo Santoro, Parroco Chiesa Matrice

 

Modera Noel Alberto Vergine, presidente IV Commissione consiliare.

Intermezzo musicale a cura dell'Orchestra giovanile “Giovanni Pascoli” diretta dal professore Antonio Mastria.

Madre Elisa Martinez (1905-1991) si è distinta con le suore in un diuturno lavoro andando incontro agli emarginati, ai carcerati, alle madri nubili e dedicandosi all'educazione della prima infanzia. La Religiosa, nata a Galatina fondò l'Istituto delle Figlie di Santa Maria di Leuca a Miggiano (Le).che attualmente opera in Italia, Svizzera, Spagna, Francia, Portogallo, Canada, India e Filippine.

 

Canto notturno di un pastore ...

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