Di Redazione (del 03/04/2018 @ 18:38:52, in NoiAmbiente, linkato 1526 volte)

Spesso diamo  per scontato, che le  neoplasie  tumorali si diffondano sempre più nel nostro paese, per una serie di concause estranee alle nostre attività quotidiane, pensando magari che sia colpa di altri, soprattutto “disonesti” e dediti al malaffare e magari pure  con la complicità  delle istituzioni, a loro volta corrotte. Parliamo delle cause che producono le neoplasie polmonari e i tumori vescicali (un tasso standardizzato, tra i più alti in Italia, di 63,7 casi ogni 100mila abitanti) e che colpiscono la popolazioni salentina.

Mentre, grazie all’impegno delle persone coinvolte nei progetti sotto indicati (Progetto GENEO e Progetto M.I.N.O.RE. ) , le nostre malefatte in quanto ad amore per l’Ambiente, vengono a galla, i piroglioni nostrani non mancano di preparare l’ennesimo falò a forte concentrato di diossina, sotto il nostro naso.

Fareambiente invita tutti a denunciare alle istituzioni chi produce l’illegalità, se non lo facciamo tutti è inutile dire che siamo contro la mafia. Dal silenzio nasce l’omertà e quest’ultima è linfa vitale per il malaffare.

C.D. Fareambiente -  Laboratorio di Galatina-Noha

Nota informativa:

 

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti nel 2017, la locale sezione della Fidas quest’anno ha escluso diversi momenti ludici. A farne le spese principalmente risultano le passeggiate della “Quattropassinsieme” che si ferma alla terza edizione. Si fermano anche le varie escursioni fuori porta ed altri eventi che hanno caratterizzato l’attività associativa degli ultimi anni per concentrare le poche risorse in formazione e prevenzione.
Il motivo di questi cambiamenti sono evidenti sul registro soci dell’associazione, in cui si evidenziano delle perdite importanti di donatori nonostante il numero delle donazioni sia cresciuto. “È nostro dovere monitorare sempre la salute della sezione e i numeri dei donatori iscritti parlano chiaro” - è questa l’idea maturata dal Consiglio Direttivo, che in effetti registra una forte emorragia di donatori iscritti tra gli attivi che per diversi motivi hanno lasciato Fidas Noha. Si nota un calo di donatori sotto i 28 anni, mentre crescono i donatori che raggiungono il limite massimo di età per donare o che per ragioni di salute non possono più farlo. Molti infine risultano i giovani iscritti che lasciano il paese per studiare fuori, mentre altri tentano altrove una posizione lavorativa. In ultimo, ma non meno importante, non si può trascurare l’emorragia di donatori galatinesi ormai consolidati Fidas, che sono stati attirati in un’altra associazione nata da poco sul territorio galatinese. Sicuramente i motivi di questa migrazione di donatori non sono soltanto legati alla vicinanza, perché se fosse così non si spiega come mai prima venissero a donare da noi invece di andare direttamente in ospedale. Abbiamo motivo di credere invece che c’è un vero atto di richiamo, perché a quanto pare risulterebbe più facile andare a pescare nei contenitori altrui di donatori confermati, che prodigarsi per cercarne di nuovi.

 
Di Redazione (del 04/04/2018 @ 20:42:13, in Comunicato Stampa, linkato 919 volte)

Nei comunicati che l’opposizione ha diffuso in questi giorni, un dato sorprende più di tutti: “il comune assumerà 50 persone”. E siccome una bugia ripetuta molte volte diventa una verità per chi la ascolta, riteniamo si debba dire chiaramente come stanno le cose e smascherare quest’ennesima fake-news di cui la politica, anche a Galatina, è ormai piena.

Il dato dei 50 dipendenti da assumere viene fuori dalla differenza tra la dotazione organica del comune (pagina 24 del Documento Unico di Programmazione appena approvato in Consiglio Comunale) e il numero dei dipendenti in servizio al 31/12/2017. La differenza fa 48. Successivamente, nello stesso documento (pagina 195, ma evidentemente non si è avuto il tempo o la voglia di arrivare fino in fondo) c’è il programma del fabbisogno di personale per il triennio 2018/2020 che indica, al lordo dei pensionamenti, le unità necessarie: 12 per il 2018, 2 per il 2019 e 2 per il 2020; totale 16, e non 50 come viene ripetuto da giorni. 16 unità che andranno a coprire per lo più pensionamenti (che nel triennio sono previsti in numero di 12).

Ora, confondere il deficit di organico rispetto alla dotazione teorica (190-142=48) con il piano delle assunzioni triennali (16) è un errore da dilettanti allo sbaraglio, da incompetenti, da “condivisori seriali” di fake-news. E meraviglia soprattutto che un simile errore non venga fuori dai dibattiti sui social, ma piuttosto da esponenti della politica cittadina che siedono in consiglio comunale che sono pronti a lamentare il poco anticipo col quale vengono messi loro a disposizione gli atti salvo poi leggerli ed interpretarli in modo distorto.

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 04/04/2018 @ 21:41:38, in Comunicato Stampa, linkato 1544 volte)

Continua con la dodicesima puntata la “saga” dei vescovi di Nardò, e quindi anche quella degli arcipreti curati della chiesa particolare di Noha. Siamo ormai a un buon punto del ‘600, e al periodo in cui fioriva il barocco, che ha fatto degli altari quasi un palcoscenico.

La redazione  

 

CALANIO DELLA CIAIA (? - 1654)

Vescovo di Nardò dal 1652 al 1654

Dal 1652 al 1654 il Pontefice fu:

            Innocenzo X (1574-1655)                                   Papa dal 1644 al 1655

 

            Arciprete di Noha

            Don Ant. Donato Palamà (1625-1689),           parroco dal 1650 al 1689

 

            Calanio Della Ciaia, nobile senese, cognato del fratello del Vescovo Fabio Chigi, era dottore nelle due leggi ed aveva assolto con molta competenza l’ufficio di uditore di due cardinali: Marco Antonio, dell’ordine dei presbiteri col titolo di S. Marco, e Federico, vescovo di Albano. Fu eletto vescovo di Nardò il 1° luglio 1652 da Innocenzo X papa dal 1644 al 1655. Lo stesso Pontefice ne diede comunicazione ai vassalli, al popolo, al clero e al capitolo cattedrale di Nardò.

    

 
Di Albino Campa (del 04/04/2018 @ 22:32:16, in PhotoGallery, linkato 2070 volte)
 

L’Ambito Territoriale Sociale di Galatina sta avviando in questi giorni il servizio  di integrazione scolastica a favore di alunni disabili frequentanti gli Istituti comprensivi dei Comuni dell’Ats, assegnando 5 Operatori Socio Sanitari che vanno ad aggiungersi al personale specializzato già in servizio messo a disposizione dalla ASL. Il servizio,previsto dall’art. 92 del Reg. Regionale 4/2007, si pone come obiettivo il sostegno alle attività didattiche degli alunni con disabilità, rimuove gli ostacoli di natura fisica, psichica e ambientale che impediscono la piena fruizione del diritto allo studio, promuove la frequenza delle scuole primarie e secondarie di primo grado e supporta la famiglia alleviandone il carico di cura.

Il personale socio-sanitario appena inserito fornisce una risposta alle richieste di scuole e famiglie  che segnalavano da tempo le carenze dell’assistenza agli alunni, in quanto il personale della Asl, che  fino ad oggi si è fatta quasi integralmente carico del servizio, risultava insufficiente a soddisfare tutte le necessità dei minori. Infatti, gli alunni interessati al servizio sono 44, mentre gli operatori Asl sono 23 a cui vanno ad aggiungersi 2 educatori e, in questi giorni, i 5  operatori dell’Ats.

 

La scuola statale Istituto comprensivo Polo 3 di Galatina, continua a mettersi in gioco dopo aver aderito al progetto nazionale “S3 - All together we can spike”, proposto dalla Federazione Italiana Pallavolo, riconosciuto dal MIUR e destinato agli alunni di Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.

Il carattere innovativo del progetto che ha inteso “rivoluzionare” il gioco della pallavolo è già sintetizzato nella denominazione del progetto ,finalizzato alla realizzazione del gesto tecnico della schiacciata: “S” come Spike, schiacciata, il gesto tecnico che assume un ruolo centrale all’interno della pratica pallavolistica; S3,le iniziali di 3 parole chiave: sport, squadra, salute.

Questo il pensiero della Dirigente scolastica professoressa Rosanna Lagna:

“Il coinvolgimento del nostro Istituto scolastico al progetto della Federazione Italiana Pallavolo per il tramite della società S.B.V. OLIMPIA GALATINA è stato di ampio respiro e fortemente condiviso dalla docente di educazione motoria professoressa De Bonis . L’obiettivo finale di promuovere la pallavolo, e lo sport in generale, è stato certamente raggiunto grazie anche all’azione del tutor federale Laura Pendenza, in simbiosi con la nostra docente, che anche negli anni passati ha collaborato con il Polo 3  nel progetto Giovani “ VOLLEY e SCHOOL” . Sono soddisfatta di questa iniziativa e sempre pronta a sostenere progetti dedicati alla promozione dell’attività sportiva, accogliendo innovazioni ,capaci di entusiasmare e stimolare la curiosità degli studenti.”

 

Da quello che testimoniano le foto di oggi (07 aprile 2018) risulta lampante un degrado poco degno di una bella città quale Galatina. Il parco giochi realizzato all'interno del recinto scolastico non è utilizzabile. L'incuria regna sovrana. Nessun rispetto per i bambini. A chi attribuiamo questo lassismo?

Ci aspettiamo che qualcuno risponda in maniera netta, chiara e senza giri di parole perché sta succedendo tutto questo.

 

Andrea Coccioli

Segretario del circolo PD di Galatina

 

È giunta al secondo appuntamento la rassegna letteraria “Dammi una L. Libri, linguaggio e libertà” fortemente voluta dall’assessorato alla Cultura del Comune di Galatina.

Si terrà domenica 15 aprile alle 17:30, presso la splendida cornice del Museo Cavoti di Galatina, l’incontro con Antonella Tamiano, autrice del libro Come Frammenti di Stelle, che dialogherà con Antonietta Martignano, Presidente Archeoclub Terra d’Arneo, con il sindaco Marcello Amante e con l’assessore alla Cultura Cristina Dettù.

Al centro del dibattito ci sarà, appunto, il libro che racconta otto storie al femminile tutte ambientate nel Salento, storie che narrano le vicende di donne che combattono contro la solitudine, la malattia, la dipendenza dal gioco. Vicende contemporanee che insegnano ad affrontare, apprezzare e migliorare la propria vita, dopo averla riscattata.

 

Canto notturno di un pastore ...

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