Di Albino Campa (del 06/03/2018 @ 21:53:20, in Politica, linkato 2378 volte)

Ai nostri concittadini, che nelle elezioni politiche di domenica 4 marzo, sono stati eletti in parlamento con il Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno alla Camera dei Deputati  e Cataldo Dino Mininno al Senato della Repubblica, lo staff di Noha.it augura Buon lavoro.

 

 

 

 
Di P. Francesco D’Acquarica (del 06/03/2018 @ 22:04:17, in La chiesa di Noha e i Vescovi di Nardò, linkato 1843 volte)

Eccoci giunti alla parte ottava della ricerca di P. Francesco D’Acquarica. In questa puntata si parla tra l’altro di due Sinodi diocesani, ai quali partecipò anche Noha con due sacerdoti.  

La redazione

 

CESARE BOVIO (verso il 1530 - 1583)

Vescovo di Nardò dal 1577 al 1583)

Dal 1577 al 1583 i Pontefici furono:

           Gregorio XIII (1502-1585)      Papa dal 1572 al 1585

          Sisto V (1521-1590)                Papa dal 1585 al 1590

           

            Arciprete di Noha:

            Don Salvatore Colafilippi (1550-1600), parroco  dal 1570 al 1600 circa.

 

            Cesare Bovio, fu eletto Vescovo di Nardò (il 14° della serie) da Gregorio XIII il 15 aprile del 1577. Era nato a Bologna verso il 1530 ma oriundo di Brindisi.

            Era specializzato in diritto civile ma specialmente nelle discipline ecclesiastiche che aveva appreso dal fratello Carlo (1522-1570), famoso Arcivescovo di Brindisi. Curò l’osservanza della disciplina ecclesiastica, la formazione dei chierici e di tutti gli addetti al culto, guidandoli all’onestà della vita.

            Appena giunse in diocesi, complimentandosi per il bene operato dal suo predecessore e dell’ottimo stato spirituale in cui la trovò, disse queste famose parole: Io trovo il terreno della mia diocesi ben governato, senza alcun’erba trista, di modo che non c’è bisogno d’altro che di ottima semenza.

 
Di Redazione (del 07/03/2018 @ 19:55:22, in Comunicato Stampa, linkato 1161 volte)

Oramai saranno vere e proprie battaglie sportive le gare che affronteranno i ragazzi di mister Stomeo per guadagnare quelle posizioni in classifica che possano portarli ai play out .

Non dovranno far conti o pronosticare risultati più o meno favorevoli, nè contare sulla remissività agonistica da parte di qualche club che non ha niente da chiedere ai fini della salvezza o dei play off, ma credere tangibilmente nei propri mezzi.

La dimostrazione viene dall’animus pugnandi con cui la Virtus Potenza ,tranquillamente collocata in quinta posizione, ha battagliato domenica scorsa al Palapanico, portando a casa due punti al tiebreak , quando tutto lasciava prevedere un finale pro Olimpia SBV.

Invece il gruppo presieduto da Luigi Santoro ha giocato  un quinto set ancora privo del k.o. finale  che, si badi bene, non ha  mai assunto caratteristiche di  ineluttabilità, tutt’altro.

Condurre col punteggio di 10-7,12-10, sospinti da un pubblico generosissimo  che non ha mai silenziato il proprio sostegno, ha alimentato concrete speranze di  vittoria ,ma il doppio errore di Calò e di Guarini ha  rigenerato gli ospiti che con un triplo Gribov(due diagonali e un muro su Buracci) ed un errore del giovane Petrosino hanno chiuso il conto dei set sul 3-2  finale.

 

Vuoi vedere che ora la colpa sarà tua, caro italiano che sei andato a votare? Prima sperano che tu vada al seggio, presuntuosi come sono e certi che il voto lo darai certamente al loro partito, poi, dopo che hai votato per chi meglio credi, ti accusano di aver sbagliato a votare, di essere uno schifoso italiano che si fa illudere dai populisti che promettono l’impossibile, di farti abbindolare dagli squadroni fascisti, dalla falsa sensazione di insicurezza, dal finto senso di povertà, dall’inesistente malessere socio-economico. Hai sbagliato a votare perché la ripresa c’è, sei tu che non l’hai percepita. Hai votato quelli sbagliati, secondo loro, perché il tuo potere d’acquisto è aumentato anche se non te ne sei accorto e oggi, come ieri, al quindici del mese non ci arrivi neanche a cappio stretto. Dovevi andare a votare, come hai fatto, caro italiano, ma dovevi votare come volevano loro, non come hai creduto tu. La colpa è tua che sei insicuro, insoddisfatto, fascista, populista, ignorante, moralista, inadeguato, complottista, speculatore, insensibile e scontento. Certo, la colpa è tua, caro italiano, se per un quarto di secolo siamo in queste condizioni, non la loro. Sei tu che dovevi accontentarti dell’Ape sociale, degli ottanta euro, del bonus giardino, della tap, della tav, delle banche fallite, della tassazione al sessanta per cento, del debito pubblico a duemilatrecento miliari di euro. Sei tu caro italiano che non hai capito il motivo per cui la Boschi è stata candidata da nord a sud. Tutti si sono sacrificati per il tuo bene in questi anni e tu non hai capito nulla. Non hai capito gli spot di Renzi, non hai capito il sacrificio di Berlusconi che è tornato giovane solo per governarti e farti un piacere, non hai capito la politica espansiva e inclusiva della Boldrini e la buona fede di D’Alema. Sei tu che non ha capito La buona scuola, i falsi rinnovi di contratti, i numeri ballerini della disoccupazione. Sei tu che hai frainteso il loro operato, che non hai voglia di lavorare e aspetti solo il reddito di dignità per poterti licenziare.

Altro che Bruno Vespa in fase orgasmica e Mentana eccitatissimo: lo sapevano tutti che gli italiani avrebbero preso a calci nel culo chiunque pensava che sotto sotto ce l’avrebbe fatta anche questa volta senza aver fatto nulla. E non potendo sollevare la gamba, almeno domenica scorsa quell’italiano ha sollevato la matita. Sia ben chiaro, non che io sia favorevole alla politica della Lega o a quella dei pentastellati, i quali raccolgono tutto e il contrario di tutto (inglobano ogni entità, dal fascista al partigiano, dall’anarchico al monarchico). Chi ha votato lo ha fatto solo per dire che rivuole la sua dignità, la dignità di appartenere al Paese più bello del mondo, l’orgoglio di appartenere ad uno dei più grandi popoli della storia che si è fatto in quattro per mantenere molti di quelli che pensano di aver fatto politica finora, infide blatte del sottobosco. Cosa speravano, che vincesse la Bonino, la quale si faceva fotografare con una pompa di bicicletta in mano, come se fosse intenta a praticare un aborto e che per cinquant’anni è stata al “talamo” politico di chiunque, prima con la destra e poi con la sinistra, complice di qualsiasi nauseante comitiva definita partito? La colpa di quello che alcuni incolti perbenisti chiamano populismo è di quelli che non hanno saputo amministrare per venticinque anni neanche il salvadanaio a forma di vacca dei loro stessi s-fortunati figli. Hanno dilapidato il futuro di tutti, o quasi, gettandolo ai porci, e ora vogliono dire a noi che sarebbe stato meglio mantenere il porcile del transatlantico pulito. Io, orgogliosamente senzapartito e intellettualmente libero, sono ancora in grado di discernere tra la persona e l’idea, tra l’ambizione personale e il Bene comune. Loro, invece, vecchie volpi che sbraitano di aver perso per colpa degli italiani che non hanno capito, consapevoli di essere propensi alla prostituzione, sono ancora sul ciglio della strada in attesa del prossimo cliente che paga due spiccioli per una squallida prestazione. E fanno anche i difficili, facendo distinzione tra cliente e cliente ed è per questo che con Berlusconi ci sono stati ma con altri no. Ma anche la prostituta, seppure sia la più bella, prima o poi invecchia, e dal ciglio della strada o si leva, o lì muore in ogni senso. E questi, pur di mantenere la loro infima ambizione, sono disposti a far crepare una nazione pur di non riconoscersi secondi a nessuno. Prima di parlare di ricostruzione, dunque, costoro dovrebbero fabbricare un fondamento di coscienza onesta, altrimenti alla posa della prima pietra, come al solito, viene giù tutto e, sotto quelle macerie, inevitabilmente ci restiamo tutti.

 

Il 07.Marzo.2018 si è svolta a Noha, presso il Circolo del Partito Democratico, l'assemblea degli iscritti, con, all'ordine del giorno, l'analisi del voto, di cui, vogliamo condividere con i nostri cittadini la sintesi.
Veniamo fuori da una netta sconfitta elettorale, in cui gli elettori hanno manifestato un evidente ed indiscutibile bisogno di cambiamento. Gli elettori hanno scelto, per la maggior parte, una forza politica dirompente, diversa nel linguaggio, diversa nei metodi, diversa nei simboli, diversa nei luoghi di rappresentanza. Hanno preferito affidarsi a dei volti totalmente nuovi, in alcuni casi anche sconosciuti, poichè hanno ritenuto quella, come migliore soluzione per guidare il nostro complesso Paese. Un Paese ancora diviso a metà, un Paese pieno di contraddizioni, un Paese Cattolico ma allo stesso tempo preoccupato dall'arrivo di popoli in fuga dalle loro tragedie, un Paese che chiede onestà, ma allo stesso tempo vecchio e corrotto.
Un Partito serio e di sinistra non può esimersi dalle responsabilità di questa sconfitta. Non abbiamo ascoltato abbastanza le persone e le risposte che abbiamo dato, non sono state abbastanza convincenti.
Pensavamo e pensiamo di aver attuato una buona politica sociale e di aver portato avanti dei provvedimenti positivi per i nostri cittadini, su cui abbiamo costruito la nostra campagna elettorale.

 

Il 7 marzo, presso il Municipio di Galatina, si è riunito, su invito del sindaco Marcello Amante, un tavolo tecnico per affrontare le problematiche relative alle campagne tra Noha, Aradeo e Cutrofiano colpite dalle recenti esondazioni del canale dell’Asso avvenute, in abbondanza, il 16 e il 26 febbraio.

Il tavolo ha visto la presenza dei sindaci di Galatina e Aradeo, Marcello Amante e Luigi Arcuti, dei rispettivi assessori ai Lavori Pubblici, Loredana Tundo e Franco Papadia, del presidente del Consiglio Comunale di Aradeo, Antonio Musardo, dei responsabili della Protezione Civile, Vito Murrone per Galatina, Ilaria Stifani e Francesco Mighali per Aradeo, del comandante della Polizia Municipale di Aradeo Daniela Casaluci, dei tecnici comunali di Galatina Saverio Mengoli e Saverio Toma e dell’architetto Nicola Miglietta, dei geometri Luigi De Lorentis e Luigi Vaglio per il consorzio Arneo ed Edoardo Lannocca per quello Ugento Li Foggi.

L’assessore Loredana Tundo ha portato a testimonianza il suo sopralluogo fatto, insieme ad alcuni cittadini che hanno subito notevoli danni, e ha potuto confermare, attraverso documentazione fotografica, lo stato in cui si trova il percorso del canale. In molti punti gli argini hanno ceduto, provocando uno strozzamento. Una fitta vegetazione ha infestato il letto del canale trattenendo i rifiuti che l’acqua si trascina via. L’assessore ha proposto, per affrontare tali problemi, una manutenzione costante nel che benché non rappresenti una azione risolutiva, certamente servirebbe a mitigare gli effetti delle copiose piogge. Le voragini, che in passato sono state la soluzione al problema piogge, sono oramai ostruite e non riescono più ad assorbire, in quanto non vengono ripulite dalla vegetazione oramai fitta e dai rifiuti presenti.

 
Di Redazione (del 10/03/2018 @ 16:11:29, in Comunicato Stampa, linkato 1452 volte)

Il Movimento Cinque Stelle, domenica 11 marzo 2018, festeggia le elezioni dei neo Parlamentari di Galatina, Leonardo Donno e Cataldo Dino Mininno, insieme alla cittadinanza di Collemeto, Noha e Galatina.

Ore 17.00 ritrovo presso il comitato di Collemeto;

Ore 18.00 ritrovo presso il comitato di Noha;

Ore 19.00 festa di chiusura presso il comitato di Galatina in Piazza Dante Alighieri, n.7;

Parteciperanno anche i portavoce del Movimento della Provincia di Lecce.

M5S

 
Di Redazione (del 11/03/2018 @ 09:38:39, in Comunicato Stampa, linkato 1044 volte)

L’Amministrazione Comunale, per offrire una migliore qualità dei servizi a disposizione dei turisti, promuove e diffonde la conoscenza della lingua inglese attraverso un corso adatto agli operatori commerciali (titolari e loro dipendenti) operanti sull’intero territorio comunale.

Una specifica convenzione sottoscritta tra l’Amministrazione Comunale e la MORGAN SCHOOL, unica scuola di lingua inglese presente sul territorio, permetterà di accedere ad un corso, della durata di 40 ore, per un costo, a carico dell'iscritto, di euro 150,00.

Il corso sarà organizzato su un livello base ed uno intermedio.

Ogni livello a sua volta avrà due moduli: “Smart Grammar” e “Language Focus”.

Il modulo “Smart Grammar” prevede apprendimento e/o la revisione delle principali funzioni linguistiche, della grammatica di base e del lessico di General English.

Il modulo “Language Focus” curerà più specificatamente situazioni pratiche grazie alle quali i partecipanti/operatori commerciali saranno in grado di:

 

Al peggio non c’è mai fine. Dal 20 febbraio la sede distaccata del Comune, nella frazione di Noha, è chiusa. Sono andati in pensione gli impiegati comunali distaccati e nessuno si è preoccupato di sostituirli. Quando di trattava di rastrellare voti l’attuale sindaco Marcello Amante ha promesso di tutto e di più ai cittadini delle frazioni, oggi – nonostante ci sia in giunta un assessore nohano – non si preoccupa neppure dei servizi essenziali. Non solo Noha, ma anche a Collemeto l’apertura è limitata a poche ore settimanali. In pochi mesi questa amministrazione sta dimostrando un livello di superficialità, trascuratezza, incapacità a programmare che supera anche il tasso presente nell’amministrazione Montagna di cui è la naturale prosecuzione.

Purtroppo gli esempi di malgoverno sono tanti accompagnati da poche azioni tese a privilegiare alcuni piuttosto che altri. La chiusura della sede comunale di Noha, voluta fortemente dall’allora assessore ai Lavori pubblici Giancarlo Coluccia, è tanto più grave perchè denota disattenzione verso i cittadini e – tra le altre – priva il territorio di una presenza istituzionale che in una certa misura è anche garanzia di legalità.

 

Canto notturno di un pastore ...

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