Gli alberi di un vecchio aranceto, situato all’interno dell’antico palazzo baronale di Noha, quest’anno saranno con noi nell’ormai tradizionale Festa dei Lettori del Presìdio di Noha e Galatina.
Visitando questo luogo straordinario, in una delle tante giornate siccitose del Salento colpisce l’evidenza dell’abbandono che fu, ma anche e soprattutto quella della resistenza di aranci, lauri, fichi, melograni, ulivi…
Resistono, a dispetto dell’incuria, sopravvivono e raccontano le loro storie e la loro ben radicata volontà di vivere, in compagnia di un cane dalle orecchie lunghe e dai fianchi magri. Raccontano i giorni del privilegio, i giochi di bambini che non conoscevano la fatica dei campi, ma anche, superando l’inutile muro di cinta, il dono della speranza attraverso il profumo delle zagare. Questi alberi, dunque, erano e sono un bene di tutti, ci narrano ciò che era e, al contempo, ci spronano a “dare frutto” ai nostri pensieri e a scegliere un futuro fatto di condivisione e solidarietà, il solo davvero possibile.
Facciamo festa dunque, ancora!
Paola Congedo
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