Ah la cuccagna! Da quanto tempo!
Ho qualche vago ricordo da bambino. Qualche breve frammento di immagini. Ma era da tantissimo tempo che non mi capitava di assistere a questo strano e divertente gioco di abilità e destrezza.
Quest’anno quest’antica usanza l’ho ritrovata a Noha, nel giorno di Pasquetta in occasione della festa della Madonna di Costantinopoli. La mattina la grande fiera dei cavalli e nel tardo pomeriggio la divertente arrampicata su per il palo pesantemente unto di grasso. In cima una varietà di formaggi e salumi ad attendere il vincitore.
I primi gesti della squadra impegnata nell’arrampicata fanno quasi sorridere. La persona messa alla base, solitamente il più robusto, apre un immacolato fazzoletto bianco che poggia sul palo per non “sporcarsi”. Più che altro serve per mantenere un minimo di aderenza perchè le spinte che riceverà sino alla fine sono veramente tante.
A quel punto l’arrampicata può iniziare.
E con l’arrampicata iniziano anche i primi voli.
Si tenta di salire in tutti i modi.
E quando si cade giù si trascinano tutti quanti. I primi tentativi servono solitamente a togliere un pò di grasso in modo che ci si possa più agevolmente lanciare verso l’alto. Ma anche a fare un pò di scena per far divertire la gente che è accorsa numerosa per assistere allo spettacolo.
Le cose incominciano a farsi serie quando la persona alla base indossa un copricapo giallo. L’arrampicata diventa “no limits” con piedi sulla testa, gambe che si intrecciano a braccia.
E il piede in testa immancabilmente arriva …
A questo punto è la volta di Michelino che si lancia verso la cima del palo con uno scatto degno di un gatto selvatico.
Giunto in cima tra le incitazioni e gli applausi della gente, si sistema comodo sulla sommità del palo ed inizia i lanci. Tagliando le varie cordicelle fa piover giù salami e formaggi.
E per il divertimento dei tanti bambini con lo sguardo all’insù, con la bocca aperta per la meraviglia, arriva il lancio delle caramelle.
Terminati i sacchetti si compie l’ultimo rituale. Si prende la bandiera posta in cima e tra gli applausi si torna a poggiar i piedi per terra.
Un gran bel pomeriggio di Pasquetta!
di Massimo Negro