In comune era registrata come deposito per attrezzi agricoli, ma in realtà era una villa di centottanta metri quadrati. Di proprietà, parrebbe, dell'esponente di spicco del clan Coluccia.
A scoprire l'illecito edilizio sono stati i carabinieri della compagnia di Gallipoli, coadiuvati dai colleghi di Galatina. Dopo approfondite analisi presso l'ufficio tecnico del comune di Galatina, i militari hanno appurato che, nel 2007, i due proprietari, di 61 e 66 anni, avrebbero presentato domanda di ristrutturazione, con modifiche interne ed esterne, di un fabbricato rurale adibito a deposito, in località "Naie" a Noha. Una volta giunti sul posto per il sopralluogo, i carabinieri si sono invece trovati davanti una villetta di due piani, con annessa legnaia, anch'essa abusiva. Con l'escamotage del rifacimento del fabbricato, infatti, la casa sarebbe stata realizzata senza aver richiesto, e quindi tantomeno ottenuto dal comune, alcun permesso di costruire.
I proprietari sono stati quindi denunciati a piede libero per violazione del testo unico sull'edilizia, mentre la villetta è stat posta sotto sequestro ed è ora a disposizione dell'autorità giudizairia.