Ho letto con attenzione la lettera aperta rivoltami dal Direttivo di Noiambiente e Beni Culturali di Noha e Galatina. Probabilmente è opportuno dare delle risposte alle garbate domande poste.
Innanzitutto continuo ad annunciare il bisogno di pazienza da parte dei cittadini per i lavori che sono partiti, stanno partendo e continueranno a partire nei prossimi mesi.
Abbiamo visto alcuni cantieri già aperti in luglio come i lavori stradali nella contrada Guidano o il cantiere appena consegnato alla ditta appaltatrice per l’ecocentro.
Abbiamo già i primi confronti, a tratti anche complicati, per i lavori in partenza come quelli del plesso scolastico del 3 Polo dove è necessario organizzare lo spostamento dei giovani studenti per realizzare i lavori. Non ci sfugge quindi che i lavori previsti in piazza Alighieri, in piazza stazione, il corso Re D’Italia, ecc… richiederanno grande pazienza nei cittadini e capacità di gestione da parte nostra.
Una cosa voglio chiarirLa: è chiaro da tempo che nel 2021 e nel 2022 l’Europa ha chiesto che si procedesse velocemente all’impegno delle risorse del PNRR motivo per cui molte idee progettuali sono state finanziate sulla base di progetti di massima.
Ed è chiaro a noi, che amministriamo oggi, che far diventare quei progetti di massima, dei progetti reali, delle gare d’appalto, dei cantieri e infine delle opere pubbliche è un’azione amministrativa unica per comunità piccole come la nostra. Rivoluzionaria direi.
A noi la responsabilità di tutto questo, con buona pace di parte dell’opposizione che ironizza e cavilla, intendendo a modo suo il proprio mandato, che dovrebbe essere sempre finalizzato al bene comune e non ad un gioco stucchevole delle parti e che, soprattutto, ha spesso praticato lentezza richiedendo oggi una velocità incompatibile con i tempi che richiede il buon lavoro degli uffici.
Passando al successivo punto richiamato tengo a chiarire che la ZES non è una piattaforma on line (la piattaforma è solo uno strumento digitale) e non è un progetto legato al T.U. delle leggi sanitarie Regio Decreto 1265/1934.
Le Z.E.S. sono Zone Economiche Speciali collocate in alcune zone industriali esistenti, che godono di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Sono rette da un Commissari del Governo e sono state istituite con una serie di decreti a partire dal 2017.
In questi mesi stanno divenendo pienamente operative e affinché ciò accasa è necessario che vengano adottati degli atti da parte delle amministrazioni locali. Noi siamo stati i primi perché crediamo nel bisogno dello sviluppo economico e nella necessità che la nostra zona industriale sia attrattiva.
Tutti gli argomenti utilizzati nella vostra comunicazione colpiscono la sensibilità di moltissimi di noi e sono attuali se pensiamo alla recente modifica dell’articolo 41 della nostra Costituzione che declama che “l'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”
Nessuno vuole agire all’infuori del dettato Costituzionale. Credo che il futuro sia proprio questo: conciliare sviluppo e benessere economico con il grande faro che ha acceso Agenda 2030.
Andando avanti, non entrerò in polemica sulla Zona Fiera in cui si parla di realizzazione di un parco urbano complesso e di opere sportive, espositive e culturali oltre che di ampi spazi verdi
Grazie.