Con una efficace locuzione dialettale “Le persone se pensanu ca su pittule!”, l’Assessora ai Lavori Pubblici, Loredana Tundo, circoscrive l’impegno ad amministrare una città come Galatina. Con una altrettanto colorita noi diciamo “Nu tocca sspettamu cu nni cascia ‘u culumbu!”
Amministrare una comunità non serve improvvisazione, ci vuole studio, ricerca, conoscenza della realtà, ascoltare, sognare, avere pensieri lunghi. Addurre a scusante l’eredità di chi ha amministrato in precedenza, non è un buon segno di capacità e di competenza nell’affrontare e trovare nuove soluzioni ai bisogni della comunità.
La democrazia dell’alternanza comporta questi rischi. Se l’elettorato boccia chi ha governato nell’ultima consilitura e premia chi si propone di sostituirlo, con un programma alternativo e con modalità di operare diverse, non può addebitare ad altri l’incapacità di rispondere a quanto promesso.
Governare non è un lavoro ragionieristico, penosa lamentela per i debiti ereditati, ma attività di programmazione, e perché sia efficace, non occorre solo spendere con oculatezza le risorse disponibili, ma seguire con grande attenzione tutte le possibilità di finanziamenti, europei, statali, regionali, studiando il territorio, preparando i progetti, presentando le richieste, seguire il percorso procedurale per conseguire il risultato. Ottenute le risorse, farne buon uso, elaborare i progetti esecutivi, svolgere con competenza l’appalto, evitando contestazioni e ricorsi, affidare l’incarico e portare a temine l’opera nei tempi stabiliti.
Qualcuno ha fatto notare, in queste ore, che per i tributi evasi o elusi, afferenti la Tari per gli anni 2014-2015-2016, per un ammontare complessivo di 664.622 euro, solo il 3 marzo scorso è stata adottata la delibera di riscossione coatta. Quanto ci vorrà per recuperarli?
Gli inquilini di Palazzo Orsini, sotto la guida del Sindaco, Marcello Amante, in questi quattro anni, hanno disatteso, in più occasioni, a queste regole di buon governo. E, come abbiamo sostenuto in altra occasione, la sua verrà ricordata come “L’Amministrazione delle occasioni perdute”. Non vogliamo addentrarci in un elenco penoso, vogliamo brevemente ricordare la prima e le ultime.
Nel mese di luglio del 2017, a poche settimane dall’insediamento, l’Assessora all’Ambiente, Cristina Dettù, rifiutò i finanziamenti della Regione Puglia, finalizzati alla bonifica delle periferie dai rifiuti abbandonati, adducendo a pretesto che Galatina era una città pulita, non servivano i soldi di Emiliano.
Pochi giorni fa, da Bari arrivava la notizia dell’assenza di Galatina tra i 14 comuni leccesi che, subito e per primi, beneficeranno dei finanziamenti per tutte le attività di manutenzione straordinaria e di qualificazione delle strutture turistiche urbane dei centri storici. In successione, da Roma, quella delle perdita di un altro finanziamento, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro, per la mancata partecipazione al bando nazionale per la messa in sicurezza del territorio e l’efficienza energetica degli edifici pubblici e delle scuole.
Gli assessori responsabili di queste gravi inadempienze occupano ancora i loro posti. La democrazia di questa amministrazione, ridotta a mediocrazia, ha bisogno di personale politico all’altezza dei tempi che stiamo vivendo. Perché “chi più sale in alto più lontano vede e chi più lontano vede più a lungo sogna”. E noi vogliamo una città che rinasce.
Discorso a parte meriterebbe quello delle opere realizzate o portate a termine. E’ utile ricordare che si è trattato di un ricco lascito di chi ha amministrato in precedenza.
PARTITO DEMOCRATICO
COORDINAMENTO CITTADINO