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Lettera aperta al Ministro Sacconi
Di Albino Campa (del 22/04/2011 @ 14:02:56, in NohaBlog, linkato 2285 volte)
Egregio Ministro Sacconi ma a che cosa dobbiamo questo Suo lampo di genialità? Siete al governo da lustri e legiferate riforme (“avveniristiche”, perché a detta della Sua collega -new maga-magò-
Gelmini faranno effetto fra 4 anni) scolastiche e poi riesce perfino ad individuare le responsabilità delle incapacità dei giovani nel “sistema educativo”? E chi lo gestisce il sistema che orienta i giovani verso titoli di studio che il mercato non riconosce? Quando la Sua signoria ed il Suo governo vi siete preoccupati del futuro lavorativo dei nostri giovani? Quando avete impedito a imprenditori speculatori di sfruttare l’iniquità delle Vostre leggi? Quando avremo famiglie di giovani che si possono permettere di essere, appunto, famiglie? Quando la smetterete di promuovervi stipendi da nababbi (mia suocera vive dignitosamente con 5000 euro all’anno e non come Lei e compari di palazzo che ne “pretendete cinque volte tanto, ma AL MESE!). Quando la finirete di ritardare i finanziamenti impegnati per la scuola pubblica già martoriata dai tagli della Sua pari ministro dell’Istruzione?
"Caro" Sacconi Lei non è degno di accusare i giovani di vittimismo perché  “giovane” non è più e non sa cosa vuol dire esserlo visto che frequenta gentaglia al  governo da 17 anni. Non è degno di accusare i nostri giovani di incapacità di adattamento ai lavori che offre il mercato, perché così dicendo dimostra o di essere male informato o, ancor peggio, di mentire. Quanti sono i laureati in materie umanistiche e/o tecniche che finiscono per accettare lavori da centralinista o da commessi con contratti a termine? Non li vedi o fingi di non vederli i nostri figli ingegneri (nostri non certo tuoi) che pur di vivere onestamente lavorano nei grandi magazzini? Invece di accusare gli altri e soprattutto chi non si può difendere perché impegnato a sopravvivere, cominci a dare Lei il buon esempio lasciando i Suoi immeritati introiti parlamentari (immeritatissimi) nei progetti di iniziative imprenditoriali per i nostri ragazzi. Speriamo che la Pasqua imminente LA illumini.
 
Con il dovuto distacco,
uncittadino libero da servilismi.
 
Marcello D’Acquarica