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Perché è importante riciclare le bottiglie di vetro
Di Redazione (del 25/09/2020 @ 19:58:16, in NoiAmbiente, linkato 1394 volte)

Non vogliamo certamente togliere il lavoro agli operatori ecologici dell’azienda municipalizzata, ce ne guardiamo bene, bensì noi, soci di NoiAmbiente e Beni Culturali di Noha, con questa goccia nell’oceano, azione di puro volontariato senza alcun secondo fine (a qualcuno sappiamo che può non sembrare vero),  con questa ennesima quanto assurda bonifica contro l’inciviltà, raccogliendo il vetro sparso ai bordi di Via Dalla Chiesa e nel tratto della via di Noha (via curve curve) quasi angolo via Giotto, abbiamo semplicemente voluto evidenziare il danno ambientale che qualcuno continua a perpetrare indisturbato, tanto né vigili ambientali comunali, né fotocamere (ahimè… sogni di gloria politichese), né la loro stessa coscienza, riescono a frenare.

Il vetro se gettato nell’ambiente, rappresenta un pericolo per ben oltre 400 anni.

Per la produzione di altre bottiglie di vetro si consumano materie prime soprattutto sabbie silicee e di carbonato di calcio, estratti da nuove e deturpanti cave, tutto a svantaggio dell’ambiente e del territorio, quella casa comune grazie a cui viviamo noi stessi.

Inoltre il riciclo del vetro ci permette di risparmiare tonnellate di combustibile che deve essere consumato per la produzione, ed equivale a fumi di combustione che inquinano l’aria, la terra e l’acqua, ovviamente sempre contro la nostra salute. Quindi, con il recupero del vetro, si riduce l’emissione di CO2, il gas che provoca l’effetto serra e che sta desertificando il pianeta. Salento compreso. Caso mai, sempre quel qualcuno, pensasse di stare su Marte o su chissà quale pianeta.

La cosa davvero assurda e che ci preoccupa, lo notavamo mentre i nostri occhi seguivano le mani in mezzo alla cenere degli ultimi incendi e ai nuovi virgulti d’erba spontanea, sono le parti incombuste di oggetti semicarbonizzati, i più disparati che mister qualcuno, continua a gettare per le strade come se fosse la cosa più normale di questo mondo.

Ci teniamo a evidenziare che ci hanno accompagnato in questa lezione di civiltà due baldi giovani: Francesco Luperto e Stefano Ancora. A loro, e di conseguenza alle loro famiglie, vanno i nostri ringraziamenti per la speranza che ci hanno trasmesso con la loro liberissima scelta.

E il tutto davanti ad uno scenario meraviglioso che non finisce mai di sbalordire per la sua bellezza.

 

Il Direttivo