Basta guardare per terra per accorgersi che quello che involontariamente stiamo calpestando non è un pavimento qualsiasi, ma una straordinaria testimonianza storica. Nel luogo in cui ci troviamo tutto parla, o meglio canta, e il suono che ci giunge alle orecchie è di rara bellezza, di soave armonia. La solennità del Natale è oramai alle spalle, infatti è il 30 dicembre, ma nella cattedrale dei S.S. Martiri di Otranto sembra sia rimasta meravigliosamente invasata della magia del suo mosaico, nulla la convince a lasciar posto alle altre feste. Ed eccola che, ostinatamente aggrappata alle canne dell’organo, ci soffia dentro, dando vita a storiche melodie: dal gregoriano, scenograficamente intonato da cinque monaci che attraversano in processione la navata centrale intonando l’antifona del giorno di Natale Puer natus in Betlemme, alle classiche note del Domine Deus di Vivaldi e dei Mille Cherubiniin coro di Schubert.
Natale nella storia è il titolo del ricco programma di questa 13° edizione del concerto di Natale, che l’associazione “Hydruntum Art” presenta ancora una volta attraverso le angeliche voci di artisti di fama nazionale e internazionale. Mille anni di musica sacra, dal Mille al Duemila, incredibilmente incastonati tra le righe di un pentagramma, ma che non esitano a librarsi nell’aria ad ogni tocco dell’organista Gianluigi Corsano o gesto del direttore Francesco Muolo o vibrazione delle corde vocali del coro femminile “Padre Iginio Ettorre” e del gruppo musicale “Medioevalia”, per celebrare il mistero dell’Incarnazione e della Natività.
Mille anni in una magica serata in cui il tempo sembra impercettibilmente dilatarsi, sino a posarsi sui nostri giorni, le nostre tradizioni, il nostro dialetto. Ed eccola, ascoltatela, la bella voce di una nonna che racconta instancabilmente, per l’ennesima volta, quella Ninna Nanna salentina tanto amata dai suoi nipotini.