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Le frasi killer dei sostenitori di ‘sto Tap
Di Antonio Mellone (del 21/01/2018 @ 17:15:22, in NohaBlog, linkato 1893 volte)

Le frasi killer sono locuzioni proferite per provocare, demotivare, mettere in cattiva luce, tagliare le gambe, autoassolversi, puntare il dito, sfidare, confondere le acque, dunque banalizzare, tediare, irritare, addormentare le coscienze prive di quell’anticorpo vitale che è il pensiero critico, far cascare le palle.

Il killeraggio dialettico Pro-Tap è fomentato scientemente dai Diciamo Giornali (sovente foraggiati da sponsorizzazioni più o meno laute per edulcorare titoli e brani, vale a dire pillole e supposte), dai troll (che spuntano come funghi nelle praterie feisbucchine), dalle svariate Tele Orba nazionali e locali (tipo quella tra i cui programmi più seri s’annovera il Mudù), dalle innumerevoli mezze-calzette votate alla “politica” (che presentano come Belle-nove le invece nefande notizie), dai redattori di Fogli di Via (dove Via purtroppo non sta per Valutazione di Impatto Ambientale); e, inconsapevolmente (cioè a loro insaputa), da una miriade di Diciamo Cittadini influenzati dai primi.

Ecco di seguito un saggio abborracciato e provvisorio delle frasi killer più celebri e frequenti sull’argomento Tap (seguite tra parentesi tonde da un opportuno logico antidoto):

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Non possiamo farci niente (Magari foste innocui. Invece così voi state strangolando la dignità di una terra); La gente vuole stare tranquilla (Se vuol star tranquilla la gente dovrebbe darsi una mossa); Voi siete dei sognatori (I veri sognatori dormono poco o niente); Ma così ti metti contro lo Stato (Questo non è lo Stato, ma l’antistato); Tap creerà 1000 posti di lavoro (I primi 650 saranno probabilmente quelli schierati dalla questura).

Il gas è energia pulita (Come no, e un bradipo è velocissimo, Renzi uno statista, e un ossimoro una coerenza di termini); Prima di iniziare i lavori Tap ha condotto opportune indagini (Ora invece è la magistratura che conduce opportune indagini su Tap); È solo un tubo (Quando si dice essere alla canna del gas); Tap sta facendo tante iniziative per il territorio (Sveglia, si chiamano piatti di lenticchie).

I giornali dicono che il Tap porterà lavoro (Attenzione, hai scordato le virgolette: “giornali”); Grazie a Tap de-car-bo-niz-zia-mo la regione (Per gasarla subito dopo); Voi siete quelli del No a tutto (Voi invece quelli del Sì a tutti); Quel lembo di terra rimarrà così com’è (Copyright di Enzo Magistà di Telenorba: Per lasciarlo così com’è basterebbe che Tap se ne andasse fuori dai coglioni, con le sue tv al seguito); Gli agenti di Polizia si occupano della sicurezza di Tap (Quand’è che si occuperanno della nostra, di sicurezza, visto che sono pagati da noi?); I No-Tap sono violenti (Sicuro: si mettono pure a dar testate contro i manganelli della polizia, e botte da orbi con il mento sui pugni e sui ginocchi di quei poveri agenti).

Tap dice che è molto attenta alla sicurezza e alla tutela ambientale (l’Arpa Puglia evidentemente sarà uno strumento musicale tipico della nostra regione); Tap, poverina, non riesce a lavorare con tutti questi manifestanti intorno (Sono davvero commosso: ho già i lacrimogeni agli occhi); I “giornalisti” fanno il loro mestiere (Pare sia il più antico del mondo); Tap si fa giustamente i suoi interessi (Esatto. E tu perché non ti curi dei tuoi?); Voi siete affetti dalla sindrome di Nimby (Ehm, veramente il mio giardino è il mondo); Teppista! (Tappista!).

La protesta ha senso quando è fatta di ragionamenti e quando è pronta a dialogare (Il famoso dialogo con i manganelli, i caschi, gli scudi, le multe, la militarizzazione di un’intera area, il coprifuoco, la zona rossa, i fogli di via e un nuovo muro di Berlino con filo spinato); Voi siete i soliti anarchici (E voi i soliti narcolettici); Tanto la fanno (Tanto non la fanno).>>

Ecco. Basterebbero codeste frasi killer (foriere di grandi rischi) per richiedere l’immediata applicazione della direttiva Seveso.

Antonio Mellone