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Arte e Sud nello Spazio d’Enghien (parte prima)
Di Albino Campa (del 10/06/2010 @ 09:05:40, in NohaBlog, linkato 3852 volte)
Dal 23 maggio al 21 giugno 2010 presso lo SPAZIO D'ENGHIEN, in corso Maria D'Enghien 67 a Galatina, c'è SOSTAREASUD, collettiva di Arte e Cultura Contemporanea a cura di Marinilde Giannandrea. Espongono i seguenti artisti: Corrima, Rosamaria Francavilla, Romano Sambati, Fernado Schiavano e Carlo Michele Schirinzi. Ingresso libero dalle ore 19 alle 23. Eccovi di seguito due scritti di Antonio Mellone, uno dei quali è stato inserito nel bel catalogo della suddetta mostra tra le presentazioni dell'evento. Il catalogo è stampato a cura della Editrice Salentina di Galatina ed è distribuito presso la Galleria D'Enghien.
Buona lettura

Ho conosciuto Corrado Marra nel corso di alcune riunioni di lavoro: siamo infatti colleghi, entrambi responsabili di filiale di un importante istituto di credito dell’Italia del Sud. Corrado, in provincia di Lecce; chi scrive, in provincia di Bari.

Capita sovente, nel corso di codeste riunioni, di far comunella con i compagni di viaggio, trascorrendo con loro, oltre alle ore canoniche degli incontri, gli intervalli, le pause pranzo o - nel caso di missioni in corsi residenziali lontano da casa con durateultragiornaliere - anche le serate in pizzeria con connesse lunghe, belle passeggiate e discussioni. Tuttavia il più delle volte si finisce per parlare di lavoro, di colleghi, di superiori, di numeri, in mille discorsi arzigogolati, fritti e rifritti.

Con Corrado Marra non è mai stato così. Sin da subito, senza bisogno di accordi, abbiamo parlato “d’altro”; e se qualche volta fuori orario s’è fatto riferimento al nostro lavoro, l’abbiamo fatto in maniera beffarda, canzonatoria, divertita e, ove possibile, auto-ironica, tra tante gustose risate. Quel “parlare d’altro” è la base ed il succo di queste note.

Può sembrare strano, ma due direttori di banca possono anche discettare di arte, di letteratura, di poesia, e di cultura. Sì, perché a Corrado piace dipingere; al sottoscritto, leggere e talvolta cimentarsi nella scrittura. E si sa che pittura, lettura e scrittura sono sorelle che da sempre vanno a passeggio sotto braccio.

Per essere ancor più espliciti diciamo che Corrado è un pittore di lungo corso (avendo egli, tra l’altro, frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Lecce nel corso di pittura), mentre l’estensore di questi appunti è uno scrivente (e non s’azzarderebbe mai ad autodefinirsi scrittore, per quei tre o quattro libelli che gli è capitato di consegnare alle stampe, o per gli editoriali e le rubriche che tiene su di un periodico on-line semi-clandestino chiamato L’Osservatore Nohano).

Noi conveniamo sul fatto che si riesca ad essere bravi direttori di banca, coordinando collaboratori, raggiungendo determinati risultati, risolvendo mille grattacapi quotidiani, guadagnandosi la fiducia e la credibilità dei clienti, se e soltanto se si ha dimestichezza con le opere d’arte, con la poesia, con la musica; cioè solo se si frequenta il teatro, la fotografia, la pittura, il patrimonio librario, archeologico o archivistico. Dunque, solo se si ha commercio d’amorosi sensi con le arti figurative o con le mille altre testimonianze aventi valore di civiltà si riesce a essere anche dei bravi professionisti. Non c’è antagonismo tra i due aspetti, ma somma consonanza: non c’è soluzione di continuità tra la ricerca della bellezza, e la bravura e la professionalità di un uomo assiso dietro la sua scrivania. Un fatto non esclude l’altro, anzi lo completa, lo migliora, lo esalta.

Per far comprendere meglio a chi ci legge che qui si fa sul serio, diciamo che Corrado è anche titolare di una galleria d’arte, in via D’Enghien (www.artdenghien.it) una tra le più belle ed accoglienti di Galatina, con un invitante salotto al centro della sala, in cui si finisce per accomodarsi, sprofondando nelle sue comode poltrone. Così, per oziare, per passare il tempo, per discettare del più e del meno, si finisce per diventare terroristi armati di filosofia, titolari di quel pensiero migliore che solo è in grado di annientare le armi di distrazione di massa, come di fatto è diventato il teatrino elettrico, ormai ultrapiatto, che tutti abbiamo in casa, acceso dalla mattina alla sera.

Entrare in quella galleria-tempio è come partecipare ad un rito di bellezza: mirare i quadri di Corrima (è questo lo pseudonimo di Corrado Marra) significa redimersi dai problemi, dalle angosce, dalla nostra finitezza che c’inchioda a terra. In questa galleria di quadri e di installazioni artistiche tutto diventa magia, incanto, Sud.

 

                                                                              Antonio Mellone