\\ Home Page : Articolo : Stampa
Chilometri zero
Di Albino Campa (del 17/08/2009 @ 11:03:59, in NohaBlog, linkato 2451 volte)
Non c’è settore produttivo nel quale la Puglia non eccella. I prodotti pugliesi sono i migliori del mondo. La Puglia non ha concorrenti in tutto l’orbe terracqueo per centinaia di prodotti, molti dei quali hanno già o stanno per ottenere il marchio Doc, o il Dop o la tipicità d’area, eccetera. In quale altra parte del mondo si produce vino, olio, grano, latte, vincotto, miele, mandorle, ciliegie, uva, angurie e meloni, pomodori e ortaggi vari, fichi e fichidindia, mele e pere, fave e piselli, agrumi e cipolle, melanzane e peperoni, patate e cavolfiori, capperi e tartufi, funghi e carciofi…migliori dei nostri? E il pesce ed i frutti di mare? E le mozzarelle e le burrate e i mille altri formaggi? E la carne, i salumi, i capicolli? E il pane, i taralli, le friselle, le pucce ed i panetti? E la pasta sia fresca e sia di grano duro? E in quale altra terra trovi dolci più sublimi e delicati dei nostri: come sospiri, baci di dama, cartellate, pasticciotti, fruttoni, biscotti, paste secche, africani e mille altre specialità? Ed il cioccolato, le caramelle ed i confetti? E le focacce e i rustici? E le bibite ed i liquori? Chi ci supera in bontà e qualità? Prego chi mi legge di continuare questo elenco incompleto ed abborracciato: sono certo che insieme troveremo altre decine, se non centinaia, di prelibatezze pugliesi o addirittura salentine degne di menzione e degustazione. C’è da dire che la Puglia è bravissima nella produzione dei suoi prodotti, un po’ meno brava a capirlo. Ma di fatto per migliorare ulteriormente la qualità della nostra vita sarebbe auspicabile una sorta di campanilismo gastronomico, quello che indirizzerà le nostre scelte (e non solo culinarie) verso il consumo consapevole a chilometri zero. In parole povere, per il nostro palato, per la nostra salute e per la nostra economia, dal punto in cui ci troviamo (anche in un supermarket) ci gioverebbe scegliere l’origine dei prodotti o gli ingredienti dei nostri piatti nell’intorno di un raggio di chilometri tendente a zero. Più o meno come converrebbe fare con moglie e buoi.
Antonio Mellone