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Siamo Tutti Salvatore Borsellino!
Di Anita Rossetti (del 06/11/2014 @ 18:42:27, in Comunicato Stampa, linkato 1900 volte)

Un mese fa, a seguito della sentenza di condanna a Salvatore Borsellino di risarcimento di 6.000 euro in favore del Procuratore di Marsala Alberto Girolamo Di Pisa, abbiamo lanciato un evento su FB perché in tanti sentiamo il bisogno di contribuire al pagamento della suddetta somma in quanto ci sentiamo condannati tanto quanto Salvatore, il Fratello di Paolo Borsellino, di cui Di Pisa prese il posto.
Lo stesso malessere che ha provato Salvatore Borsellino lo abbiamo provato anche noi, solo che lui lo ha esternato. Per questo siamo tutti “colpevoli “ quanto Salvatore.
Abbiamo quindi condiviso le parole e l’iniziativa della Poetessa Lina La Mattina:
“... QUESTA E' UNA COSA CHE SPETTA FARE SOLO A NOI CITTADINI, SENZA BISOGNO DEL BENESTARE DI SALVATORE,TANTO LUI, GENEROSO E ALTRUISTA COME E', NON ACCETTERA' MAI IL NOSTRO AIUTO...
CONCORRIAMO TUTTI AL RISARCIMENTO CHIESTO A SALVATORE BORSELLINO, PERCHE' “SIAMO TUTTI SALVATORE BORSELLINO" !
QUINDI CHIEDIAMO L'ADESIONE DI TUTTI GLI ITALIANI AMICI DI SALVATORE, CHE PENSANO, CREDIAMO A RAGION VEDUTA, COME LUI. ……”

IL CONTO E’INTESTATO A: “MICHELA RINAUDO"
POSTEPAY 5333171000994257
CODICE IBAN: IT47M0760105138227523727527
Cod. fisc.: RND MHL 44B53 G273O
CAUSALE: “SIAMO TUTTI SALVATORE BORSELLINO”!

https://www.facebook.com/events/297168530474146/?fref=ts

Ad oggi abbiamo raggiunto la cifra di circa 3.500 euro e siamo certi che entro la fine del mese riusciremo a raggiungere i 6.000 dovuti a Di Pisa. Faremo di tutto infatti per per raccogliere l'intera cifra, perché questo darebbe un segnale molto forte a chi pensa di poterlo intimidire sfruttando anche il fattore economico. Sarebbero costretti a rendersi conto che il Fratello di Paolo Borsellino non è solo ed accanto a lui c'è tanta gente desiderosa di realizzare il Sogno di Paolo, pronta ad andare in trincea per questo, perché noi lo sappiamo che Paolo è vivo ed è tra noi, grazie soprattutto a Salvatore.
Sono certa che in tanti casi sia la pigrizia a fermare un piccolo gesto che può sembrare insignificante ma che, unito agli altri, diventa una vera rivoluzione! Riprendiamoci la nostra dignità, scrolliamoci di dosso il senso di impotenza che frena anche il desiderio di un futuro migliore, non si può più far finta di niente!

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Io credo che
fino a quando la gente rimarrà nascosta dietro le finestre ad osservare, magari atterrita, qualcuno che subisce un'aggressione solo per aver agito secondo coscienza e senza paura dei rischi che correva,
fino a che la gente sarà attenta ad avvicinarsi a chi è travolto dal fango che gli viene buttato addosso a vagonate pur di fermarlo,
fino a quando la gente si preoccuperà solo di sé e penserà "poveretto, ma chi glielo ha fatto fare....",
niente potrà cambiare.
E se la regola vuole che si rimanga al proprio posto, senza sporcarsi le mani nell'abbracciare chi sta pagando per tutti, allora infrangerla diventa un dovere.
Ma questo vale solo per chi vuole darsi una possibilità in più di non rimanere un semplice spettatore,
di chi non vuole sentirsi un debole che si fa complice del vincitore rimanendo in disparte,
di chi si sente vincente per il sol fatto di stare con chi è isolato, accerchiato e costretto a pagare un prezzo altissimo per aspirare alla verità e alla libertà di manifestare il proprio disappunto, il proprio dolore, la rabbia per l'ingiustizia legalizzata.
Per questo anch'io voglio pagare, è il minimo che possa fare per non sentirmi perdente e, se anche sarò colpevole di aver trasgredito ogni regola di chi pensa che nella vita bisogna farsi furbi e sistemarsi in un angolo comodo in attesa che tutto passi, io ho deciso di uscire in strada, ho scelto di abbracciare chi si vuole isolare e condividere la sua condanna.
Anita Rossetti