Di Redazione (del 25/09/2025 @ 08:11:14, in Comunicato Stampa, linkato 122 volte)

Riparte l’anno sociale di Arci Levèra Noha, e anche questa volta con un grande evento.

Sabato 27 Settembre p.v. l’associazione, ente gestore di un immobile confiscato, darà avvio alle attività per la stagione 2025/26 ospitando in via Michelangelo a Noha il concerto della Giovane Orchestra del Salento, progetto nato nel 2011 che ha coinvolto tanti giovani musicisti salentini e che da anni è simbolo di inclusione e socialità.
Una storia da raccontare oltre a tanta buona musica da ascoltare e tanta energia da vivere.

Questo appuntamento apre la strada a nuovi passi, nuovi progetti e grandi risultati, con l’amore per il nostro territorio che ci anima da anni e con la responsabilità dell’ impegno che tutto l’organico di Levèra ha preso nei confronti della comunità fin dal primo giorno.

Non mancheranno i momenti di riflessione su temi a cui è vicina l’associazione, saranno inoltre presenti Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce Natalino Manno e numerose autorità civili e militari.
27 Settembre, ore 20.30 non si può mancare, Levèra vi aspetta a braccia aperte!

L’evento è gratuito, in caso di maltempo la manifestazione si svolgerà presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Roberta Viva.
Presidente di Levèra a.p.s.

 

 
 
Nel Consiglio Comunale del 23 settembre 2025, all’UNANIMITA’, è stato approvato il nuovo Regolamento per la Tutela ed il Benessere degli animali, redatto dal Consigliere Diego Garzia con Delega al Randagismo, di concerto con il Comando della Polizia Locale. Uno strumento adeguato alle leggi vigenti ed alle esperienze amministrative cittadine e dei paesi limitrofi.
 
Galatina oggi fa un grande passo in avanti. Ho provveduto a inserire una serie di tutele, fatte di obblighi e divieti specifici, al fine di tutelare in primis l’animale, ma anche i nostri concittadini e il decoro urbano
 
A titolo esemplificativo sono state introdotte delle assolute novità, come :
 
- maggiore tutela delle COLONIE FELINE, con la possibilità di apporre cucce per i gatti in prossimità di luoghi pubblici o di proprietà dei tutori.
- ⁠L’introduzione di segnaletica stradale che indichi la colonia ed eventualmente di rallentatori.
- ⁠Iniziative pubbliche a sostegno delle spese di mantenimento e cura dei gatti.
- DIVIETO di condurre animali sotto il sole cocente in particolari periodi dell’anno.
- DIVIETO di accattonaggio con animali.
- Regolamentazione del CANE DI COMUNITÀ e DI QUARTIERE per evitare che cani abitualmente liberi sul territorio rimangano nei canili e possano essere subito rimessi in libertà.
- OBBLIGO, oltre al kit per la raccolta delle deiezioni, anche della bottiglia d’acqua per lavare e pulire i luoghi pubblici.
 
Presenti anche tutta una serie di obblighi e divieti direttamente riconducibili alla normativa vigente, come:
- OBBLIGO di guinzaglio per i cani nei luoghi pubblici e di portare con sé la museruola.
- DIVIETO di animali alla catena o in luoghi privi di riparo dalle intemperie
- Uso del trasportino di dimensioni consone alla misura dell’animale
 
 

Di Redazione (del 23/09/2025 @ 21:43:12, in Necrologi, linkato 1371 volte)

Dispiace se uno se ne va quando è ancora giovane, ma non dispiace di meno assolutamente quando siamo costretti a salutare un nostro famigliare che ha raggiunto la veneranda età di 99 anni, come quelli portati benissimo fino all'altro giorno da nonna Mariannina: sì, perché se ne va più vita, non di meno.  Questa volta una vita piena di figli, generi e nuore, e nipoti, tutti legatissimi a questa donna minuta ma di polso, instancabile, saggia, altruista, rimasta vedova troppo presto del suo Cici. 
Dovevate vederla alle feste della Fidas come si dava da fare per dar manforte (anche con il consiglio) ai suoi figli da sempre impegnati in questo difficile settore del volontariato che ha portato il nome di Noha in giro per il mondo, finalmente per una buona causa. Si vede che la generosità, almeno in questo caso, è genetica. 

Condoglianze a Rosanna e a Dolores, ad Antonio, Michele, Osvaldo, Salvatore, alle nuore e ai generi, ai nipoti (inclusi gli acquisiti), e ai numerosi amici e amiche che le vollero bene. 

Noha.it 

 

Di Redazione (del 23/09/2025 @ 19:00:38, in Comunicato Stampa, linkato 263 volte)

Ieri mattina la Ditta De Pascalis ha dato avvio ai lavori che porteranno alla realizzazione del tanto atteso collegamento pedonale protetto tra Noha ed il suo cimitero.

Un’opera voluta, progettata e finanziata dalla nostra Amministrazione per garantire ai cittadini di Noha, in particolare ai più anziani, il diritto di potersi recare al cimitero a far visita ai propri cari in totale sicurezza e comodità.

Il collegamento, lungo circa 300 metri, sarà realizzato in adiacenza alla SP 42 Noha-Aradeo, sarà dotato di una illuminazione propria e prevede un attraversamento pedonale e semaforico in corrispondenza del viale d’ingresso del cimitero. Gli alberi abbattuti per permettere la realizzazione di questa infrastruttura saranno rimpiazzati dalla piantumazione di nuove essenze arboree.

 

Come accade spesso ai Missionari, che hanno la valigia sempre pronta per ricominciare daccapo, nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria c’è un nuovo parroco. Dal 14 settembre appena trascorso, durante una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Arcivescovo Padre Francesco Neri, con la partecipazione di una ventina di sacerdoti, c’è stato il saluto ufficiale a Padre Osvaldo Coppola che ha concluso il suo mandato di Parroco in Galatina e ora lo aspetta una nuova avventura in quel di Roma nella Casa Generalizia dei Missionari della Consolata, nel ruolo di Superiore.

È avvenuta anche l’immissione canonica di P. Bernard Omambia, giovane Missionario della Consolata, nato in Kenya, già vice-parroco da quasi tre anni.

A P. Bernard, pieno di entusiasmo e di vitalità, il nostro augurio più sincero di ogni bene, corroborato dal dono dello Spirito Santo, affinché possa svolgere con gioia e sapienza il suo impegnativo ministero.

Approfitto di questa circostanza per fare una sintesi della presenza dei Missionari della Consolata in Puglia. Ma è importante ricordare che, con il passare del tempo, le modalità e le forme della missione sono cambiate, adattandosi ai contesti e ai bisogni delle comunità.

 

I Missionari della Consolata a Parabita dal 1928 al 1954

I primi Missionari della Consolata arrivarono in Puglia, a Parabita, quasi cento anni fa, precisamente nel 1928. Presero in consegna il convento adiacente il Santuario e assunsero la cura pastorale e spirituale del Santuario stesso con grande slancio. Si occuparono del luogo sacro, dell’organizzazione delle funzioni religiose e della promozione del culto alla Madonna della Coltura, con zelo costante dal 1928 al 1954. Iprimi missionari a guidare la comunità furono padre Antonio Garello (1901-1981), in qualità di Superiore, e padre Bartolomeo Giorgis (1894-1985), coadiuvato da quattro Suore Missionarie della medesima congregazione.

Questo periodo coincide con una fase di forte espansione dell’Istituto Missionario della Consolata dal Piemonte verso altre regioni italiane, secondo la linea indicata dal Superiore Generale, mons. Filippo Perlo, successore di san Giuseppe Allamano. La “Casa Apostolica” di Parabita (così allora veniva chiamato il Seminario) divenne il centro di molte vocazioni missionarie sia maschili che femminili: il che significò l’irradiamento in tutto mondo del Vangelo di Cristo e giacché anche del temperamento caloroso dei Salentini. I Missionari della Consolata hanno lasciato un’impronta profonda, non solo nella gestione materiale del santuario, ma soprattutto nella vita spirituale della comunità, rafforzando la devozione mariana, promuovendo le feste liturgiche e coinvolgendo attivamente i fedeli. Nel 1954, per ragioni complesse, purtroppo, i missionari lasciarono la gestione del santuario: nel 1955 subentrarono i Padri Domenicani, tuttora custodi del Santuario.

 

I missionari della Consolata a Martina Franca dal 1942

In un primo momento furono accolti presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, che divenne presto un importante oratorio missionario per le attività pastorali e giovanili. Successivamente, tramite una convenzione con la Curia Arcivescovile, il 6 gennaio 1947 fu affidata loro anche la rettoria del Santuario della Madonna della Sanità, che divenne così uno dei fulcri della loro presenza spirituale e missionaria in città. Con questa nuova responsabilità, i Missionari assunsero pienamente la cura pastorale del Santuario, occupandosi della liturgia, dell’accoglienza dei fedeli e della promozione della devozione mariana. Parallelamente, continuarono a svolgere un’intensa attività educativa e formativa, soprattutto tra i giovani, attraverso l’oratorio e numerose iniziative comunitarie. Una figura di grande riferimento di questo periodo fu padre Mario Monegat (1909-1967), ricordato per il suo impegno nel campo educativo e spirituale.

Martina Franca ha dato anche i natali a fratel Giuseppe Argese (1932-2018), missionario e ingegnere idraulico, che partì nel 1957 per il Kenya, dove realizzò importanti opere di sviluppo: tra queste l’acquedotto di Tuuru, la costruzione di chiese e altre infrastrutture al servizio delle popolazioni locali. Attraverso l’opera di fratel Argese, Martina Franca è simbolicamente collegata a un volto concreto della missione: non solo evangelizzazione, ma anche promozione umana, accesso all’acqua, all’istruzione, alla salute: segni tangibili di una fede incarnata. Questa visione si riflette tuttora nelle attività del Centro di Animazione Missionaria (C.A.M.) di Martina Franca, che organizza campi scuola, percorsi formativi, attività interculturali e iniziative di solidarietà internazionale. Le raccolte fondi per i progetti missionari, la partecipazione alla Giornata Missionaria Mondiale e l’impegno della comunità locale testimoniano una spiritualità aperta al mondo, capace di coniugare fede e azione, preghiera e sviluppo locale e globale.

Presenza e attività dei missionari della Consolata a Pescoluse di Salve, Molfetta e Brindisi

A Pescoluse, rinomata località balneare del Salento, i Missionari della Consolata furono presenti tra il 1968 e il 1984. Questa missione fu rivolta soprattutto alla cura spirituale della comunità locale e alla promozione di iniziative giovanili e formative, in un contesto segnato dalla crescita turistica e dal cambiamento sociale del territorio. I risultati furono la vivacità della tradizione religiosa e della testimonianza del Vangelo in una realtà in continua trasformazione.

A Molfetta, città della provincia di Bari, i Missionari della Consolata furono attivi tra il 1965 e il 1971. Il servizio missionario si caratterizzò per una forte attività pastorale nella gestione di parrocchie e nell’animazione missionaria, con particolare attenzione alla formazione dei giovani, all’assistenza sociale e alla sensibilizzazione missionaria all’interno delle comunità e delle scuole. Furono anche promotori di iniziative di solidarietà internazionale e scambi culturali con le missioni della Consolata nel mondo, aiutando la comunità locale a scoprire il legame tra la fede vissuta e l’impegno missionario globale. È di questa terra la figura di P. Michele Stallone (1921-1965) sorpreso e ucciso da una banda di “shifta” mentre pregava a Loyangallani in Kenya, dove si era recato per iniziare le pratiche per aprire una scuola e un dispensario.

A Brindisi, i Missionari della Consolata operarono dal 1970 al 1988, coinvolgendosi profondamente nella vita parrocchiale, nella cura pastorale e nella promozione di una coscienza missionaria aperta ai bisogni del mondo. La presenza fu segnata da iniziative formative, incontri, e campagne di sensibilizzazione sulle sfide affrontate dalle missioni nei Paesi più poveri. Attraverso questa testimonianza, hanno rafforzato il legame tra la Chiesa locale e la missione universale, rendendo la comunità brindisina partecipe della grande famiglia missionaria.

 

I missionari della Consolata a Galatina dal 1984 a tutt’oggi

 

Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Comunale e dell'art. 29 del Regolamento del C.C., il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria di 1^ convocazione per il giorno 23 settembre 2025 alle ore 08:30 con continuazione e, occorrendo, in 2^ convocazione per il giorno 24 settembre 2025 alle ore 09:30 con continuazione, presso la Sala Conferenze dell’ex Convento Santa Chiara -piano primo- Piazzetta Galluccio, per trattare i seguenti argomenti:

  1. Comunicazioni del Sindaco.
  2. Interrogazioni.
  3. Approvazione verbali seduta precedente
  4. Bilancio di previsione finanziario 2025/2027 – Ratifica deliberazione di variazione n. 354//2025 adottata dalla Giunta Comunale.
  5. Bilancio di previsione finanziario 2025/2027 – Ratifica deliberazione di variazione n. 367/2025 Adottata dalla Giunta Comunale.
  6. Esecuzione sentenza n. 2326/2025 del Tribunale di Lecce, resa nel giudizio R.G. n. 11316/2019. Riconoscimento della legittimità’ del debito portato dalla sentenza, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 267/2000.
  7. Esecuzione sentenze del Giudice di Pace di Lecce. Accoglimento opposizioni a sanzioni amministrative del Codice della strada e condanna alle spese – Riconoscimento della legittimità del debito portato dalle sentenze.
  8. Affidamento del servizio di Tesoreria comunale periodo: 01/01/2026 – 31/12/2030. Approvazione schema di convenzione.
  9. Sottoscrizione di un Patto di Gemellaggio tra la Città di Galatina e la Città di Corinto. Approvazione definitiva del Patto.
  10. Approvazione del Bilancio consolidato dell’esercizio 2024 ai sensi dell’art. 11-Bis del D.Lgs. n. 118/2011.
  11. Regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali – Approvazione.
  12. Approvazione schema di convenzione regolante i rapporti tra il Comune di Galatina e la Società HEPV 03 s.r.l., per la compensazione e il riequilibrio ambientale a fronte della realizzazione di un impianto agri-fotovoltaico per la produzione di energia da fonte rinnovabili nel territorio del Comune di Galatina.
  13. Deliberazione C..C n. 32/2025. Realizzazione di un parco periurbano nella Città di Galatina – Comparti n.16 e 17 del PUG. Dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dell’opera – Reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio delle aree.

 

Di Redazione (del 18/09/2025 @ 09:56:57, in Comunicato Stampa, linkato 199 volte)

Giunto settembre siamo pronti a chiudere nel cassetto la leggerezza, la spensieratezza e i sogni estivi, per ritornare sui banchi di scuola.
Ma chi l’ha deciso? La scuola è il luogo adatto per acquisire gli strumenti utili per realizzare proprio quei fantastici progetti estivi! E perché no? Potrebbe essere la stessa scuola a regalare ai suoi alunni la possibilità di vivere un sogno, anche un sogno ad occhi aperti.
La scuola è una palestra di vita, un luogo in cui sperimentare e crescere con i propri compagni e con l’aiuto dei propri insegnanti, un luogo dove vivere emozioni nuove e irripetibili, un luogo dove viaggiare con la fantasia, ma soprattutto la scuola è un’OPPORTUNITÀ.
Forse è vero, non si è ancora pronti ad abbandonare il mare assieme a quei progetti estivi, ma bisogna rinunciarci per forza?
Neanche il Polo3 è pronto a salutare il mare; infatti, quest’anno ha deciso di spiegare le vele e viaggiare, ma non soltanto con la fantasia.

L’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina/Noha, guidato dalla Preside Patrizia Carra, in collaborazione con il circolo nautico “La lampara”, ha deciso di aderire al progetto “Vela scuola”, con lo scopo di diffondere non solo lo sport della vela, ma anche la conoscenza, la cultura del mare e delle sue regole per poterlo affrontare, vivere e rispettare.

Il circolo “La lampara” nasce nel 1961, riunendo insieme un gruppo di amici, con l’obiettivo (ancora oggi) di preservare le bellezze di Santa Caterina, nel rispetto della tradizione, ma con uno sguardo all’innovazione.
Tra le caratteristiche del circolo troviamo anche, il loro legame con: FIV Federazioni di Vela, FIN Federazione italiana Nuoto, Federazione italiana Canoa Kayak Sup, Federazione italiana Sci nautico e Wakeboard.
Il collante tra i membri del circolo, infatti, è l’amore per l’associazione e per il territorio.

 

Di Michele Scalese (del 17/09/2025 @ 19:00:41, in Comunicato Stampa, linkato 414 volte)

Stamattina, mentre attraversavo le vie di Noha per recarmi a lavoro, tra un saluto e un sorriso, un suono inatteso ha fermato il passo e mi ha attraversato il cuore: le campane della nostra Torre dell’Orologio hanno ripreso a scandire le ore. È stato come aprire un cassetto della memoria riempito dai ricordi di mia nonna Saia e di mio padre: in un attimo ho rivisto i nostri genitori e i nostri nonni, le loro giornate segnate da quei rintocchi che indicavano il pranzo pronto, il ritorno dal lavoro nei campi, l’inizio delle feste di paese. Per loro, come per noi, quell’orologio non era soltanto un ingranaggio, ma il respiro stesso della comunità.

Oggi la Torre, restaurata e tirata a lucido, risplende al sole. Mancano solo gli infissi, ma il suo cuore ha già ricominciato a battere. Guardarla è come guardare in uno specchio che riflette il nostro passato e, allo stesso tempo, il futuro che vogliamo costruire. Io sono follemente innamorato di Noha: l’ho scelta contro ogni consiglio come luogo del mio lavoro, quando tanti mi dicevano di cercare altrove. Ho deciso di lavorare qui, di fondare qui la mia associazione, perché credo che l’amore per il proprio paese non sia nostalgia, ma un impegno quotidiano a renderlo più vivo, più bello, più nostro.

A quei giovani che oggi crescono tra social e velocità, dico: fermatevi un momento ad ascoltare questo suono: non è solo il segnale di un’ora che passa, è un invito a ricordare chi siamo e da dove veniamo. Custodite questo patrimonio, fatelo vostro, perché la storia e le tradizioni di Noha non sono un ricordo: sono radici profonde che possono darvi forza per sognare in grande, senza mai perdere il legame con la vostra terra.

 

Di Marcello D'Acquarica (del 17/09/2025 @ 09:14:36, in Comunicato Stampa, linkato 877 volte)

In genere si tende a non pensare alle “cose brutte”: è un buon esercizio per aiutare l’umore a stare bene. È quasi una reazione spontanea, se vogliamo di autodifesa contro i malanni. Ma un vecchio adagio dice che il troppo stroppia, e a forza di pensare di tenersi lontani dai guai ci siamo distratti a tal punto che i campanelli d’allarme sono diventati campanoni. A morto.

L’errore più grosso che facciamo è quello di aver perso la buona creanza di curarci. Non mi riferisco alla prevenzione individuale (purtroppo sempre più in funzione del reddito privato), ma a quella relativa alla comunità tutta, per la quale un’“indagine epidemiologica” (richiesta dal sindaco all’Asl soprattutto in casi di abnorme sofferenza rispetto alla media) diventa condizione preliminare e prioritaria per qualsiasi trattamento, controllo, tutela: salute.

Prendiamo ad esempio Galatina.

Nel suo “Rapporto sui Tumori - 2021” Asl riporta quanto segue: “[…] In provincia di Lecce, rispetto alla media regionale, il primo dato che balza all’occhio è l’eccessiva incidenza del tumore al polmone (+24%): le aree maggiormente colpite sono quelle servite dai Distretti sanitari di Galatina e Gagliano del Capo.”  

 

Nello schema grafico qui allegato,  ho semplicemente raggruppato le più importanti patologie tumorali riguardanti il Distretto di Galatina, estraendole dai complessivi degli altri distretti pubblicati da Asl, e che si possono consultare liberamente sul sito ufficiale Asl, disponibile in rete: https://www.sanita.puglia.it/web/rt/rapporti

È possibile notare come il patimento che tormenta il nostro Distretto sanitario supera di gran lunga la media regionale. La Regione Puglia a sua volta, in quanto a primati di questo tipo, fa a gara con le regioni più industrializzate del nord Italia. Viene spontaneo chiedersi per quale incomprensibile motivo i Galatinesi debbano patire di tale record, non dico che Galatina debba essere quella terra genuina e salubre che mi ha attratto durante tutti i mei 40 anni e passa di “asilo” al nord Italia, ma, tornando, mi aspettavo quanto meno di ritrovarmi in una situazione alla pari, non certamente peggiore. Ma tant’è.

Nella Deliberazione del Consiglio Comunale N. 23 del 23/04/2025, avente come oggetto:

“APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE REGOLANTE I RAPPORTI TRA IL COMUNE DI GALATINA E LA SOCIETA' ECOMAR S.R.L. PER LA COMPENSAZIONE E IL RIEQUILIBRIO AMBIENTALE A FRONTE DEL PROGETTO PER FORMAZIONE DI NUOVO CAPANNONE E AMPLIAMENTO DEI PIAZZALI DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA, STOCCAGGIO E ROTTAMAZIONE DI AUTOVEICOLI - SP362 GALATINA”

la maggioranza della Amministrazione Comunale ha espresso parere favorevole alla realizzazione di un nuovo capannone con ampliamento dei piazzali dell'impianto di raccolta, stoccaggio e rottamazione di autoveicoli - SP362 GALATINA a favore della Società ECOMAR S.R.L.

In poche parole, dopo non so più quanto terreno testé sacrificato per la fantomatica transizione energetica, con la combinazione magica del disseccamento degli ulivi secolari e l’improvvisa presenza di centinaia di progetti per il fotovoltaico e trattamento di rifiuti che invadono il territorio galatinese, questa città sembra condannata all’ennesimo martirio. Come se non ne avesse già abbastanza. In confronto, l’ultima celeberrima “attrattività” fatta di Hamburger e Coca Cola (però a “zuccheri zero”) giusto all’ingresso della Città che aspira a diventare Capitale della Cultura, sembra davvero una bazzecola, utile principalmente alle distrazioni di massa da problemi ben più gravi, come questa del primato per tumori. Quel che conta ovviamente non è la “compensazione” o “ristoro” che dir si voglia, in questo caso pari a 20.000 euro, da impiegare, signore e signori, nella realizzazione di uno studio epidemiologico sull'intero territorio comunale, bensì il procedere con estrema urgenza alla sua realizzazione, coinvolgendo gli Enti Pubblici di competenza, come da protocollo.

Diceva un famoso protagonista della vita politica italiana: “Tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia”.

Ma qui sembra che si stia tirando un po’ troppo tutto, a scapito della vita.

Marcello D’Acquarica
NoiAmbiente e Beni Culturali

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