mar102025
Una prova di carattere, lucida e motivata, innestata su basi psico-fisiche in fase di rilancio, consente ad una Salento Best Volley di schiantare Alberobello e dare un segnale d’avviso ai prossimi avversari.
Annotazione non da poco: la compagine barese giunge sul parquet del palazzetto di via Montinari preceduta da un filotto di sette vittorie consecutive nelle ultime sette gare, mettendo in bella mostra lo stop presentato alla vice capolista San Pancrazio a metà febbraio.
Il gruppo guidato dal duo Giannotta-Luchena, di contro, porta in dote una ritrovata quadratura tattica emersa nella gara esterna contro il sestetto brindisino di mister Alemanno, persa però negli affondi finali delle due ultime frazioni di gioco.
Insomma ingredienti che preludono ad un incontro nient’affatto a senso unico, a favore della terza forza del campionato, visto il lavoro sui fondamentali di difesa e di ricostruzione a cui
nell’allenamento settimanale mister Giannotta ha sottoposto la squadra.
In campo la tensione è palpabile. Capitan Guarini detta tempi di comportamento e d’incitamento ai suoi. Non lascia trasparire in viso segni emotivi di soddisfazione o d’insofferenza; mascella serrata ed occhi spalancati, attenzione massima nonostante il punteggio del primo parziale scorra a favore dei suoi (12-9, 19-13,22-16).
Asti scalda a dismisura un Pica scardinatore, Quaranta giganteggia in difesa con recuperi d’altri tempi e la prima frazione va in archivio con un 25-18. Copione identico nel secondo set, quasi fosse un’appendice del primo senza soste, e punteggio che segna 7-1. Gli ospiti non incidono quasi mai, con attacchi toccati quasi sempre dal muro dei padroni di casa che concludono positivamente nelle ricostruzioni. Il gran lavoro in difesa, esaltato da un fondamentale di muro efficace (ottima la prestazione di Marco Stefàno), svuota l’ardore del sestetto di mister Spina che accusa pesanti break (15-7,20-10,24-15) assegnando il 2-0 alla Salento Best Volley.
L’attesa reazione della formazione barese parte con un cambio in regia nel terzo set con Nistri al posto di De Carlo. Cala la tensione tra le file dei padroni di casa, qualche errore di troppo nella gestione delle competenze in ricezione, figlio più di un debito d’ossigeno che di errori tattici, ma il punteggio rimane in equilibrio (11-10).
Capitan Guarini, navigato atleta, gestisce con acume nei momenti cruciali le richieste di accertamento di formazione, fa respirare i suoi e li sprona di continuo. Volge a suo favore brevi dialoghi con l’arbitro sulle interpretazioni di alcuni falli, detta i tempi come un direttore d’orchestra, ritempra il suo regista che riesce a mettersi in proprio con colpi di seconda intenzione.
Riprende il volo la SBV. Incrementa il punteggio (15-12, 18-16) e nonostante il cambio dell’opposto operato dagli ospiti, Ferrante per Taccone, realizza un break di + 5 (22-27), vero taglia gambe per l’Alberobello che cede il terzo set per 25-17 e l’intera posta in palio.
Una nuova SBV? No. Un gruppo che si è compattato, ritrovando ordine sotto l’aspetto tattico, con un alto livello di attenzione che non può esser la risposta all’avversario per le dinamiche della gara di andata, ma che deve rappresentare il denominatore comune con cui affrontare tutte le partite.
Forse sarà troppo tardi per rientrare nel gruppo dei play off, il divario nel punteggio con le altre squadre è penalizzante, ma la gara di domenica a Squinzano, in un ambiente abbastanza caldo, sarà la controprova di questo ritrovato spirito di corpo, di affiatamento e di maturità. Poi si tireranno le somme.
TABELLINO
GOLDEN EYE GALATINA-AGRUSTI ALBEROBELLO 3-0(25-18,25-16,25-17)
ALBEROBELLO: Nistri, Taccone, Rizzi L2, Brunetti, Matarrese, Di Carlo L1, Mangini, Liotino, Bagnuolo, Marzullo (K), Miccolis, Dima, De Carlo, Ferrante
All. Spina Vice Di Carlo Dir. Sisto
GALATINA : Guarini(K), Cucurachi, Quaranta(L1), Pica, Stefàno, Notaro(L2),De Lorentis C., Corciulo Leuzzi, De Lorentis R., Duma , Panico, Tundo, Stefanelli, Asti
All. Giannotta Vice Luchena, F.T. Ciccardi, Dir. Cucurachi
Arbitro: Merico Gianfranco di Taranto
Segnapunti: Carrozzini Sergio
Piero de Lorentis
Area Comunicazione SBV
mar102025
Evento/spettacolo dal titolo “Dell’ascoltar, la musica barocca”, caratterizzato dalla partecipazione del Maestro compositore Biagio Putignano, quello organizzato dall’Università Popolare “Aldo Vallone” lunedì 10 marzo alle ore 18:00 nella Chiesa dei Battenti, in via Zimara, con introduzione della Consigliera Rosa Anna Valletta.
L’ascolto superficiale delle musiche del periodo barocco spesso si basa su aspetti piuttosto marginali del pensiero compositivo di cui esse stesse sono informate, spostando su alcuni parametri (come la melodia, e l’armonia in primis) tutto il peso del costrutto sonoro, a scapito di altri ancor più fondamentali (quali il ritmo, le forme, l’ordito polifonico, l’onomatopea ecc…) .
In questo modo si relega in secondo piano quel complesso apparato di espedienti musicali, frutto dell’applicazione della teoria degli affetti (Affektenlehre), che possono generare il più delle volte fantasiosi equivoci sul reale significato delle composizioni stesse.
L’incontro si prefigge di suggerire alcune strategie d’ascolto di quelle musiche, che frequentemente erano composte per assolvere a compiti diversi da quelli a cui oggi si potrebbe immaginare che servissero.
mar092025
Domenica sera tutti a teatro a Noha da Levèra. Mi raccomando.
mar072025
Venerdì 7 marzo alle ore 18:00, nella Sala conferenze dell’ex Palazzo De Maria, in Corte Taddeo, è in programma un primo incontro che l’Università Popolare dedica alla poesia: l’evento odierno, che sarà introdotto dalla Vice Presidente e poetessa Maria Rita Bozzetti, prevede una relazione del prof. Simone Giorgino su “Carta poetica del Sud: analisi di alcuni testi esemplari per isolare le caratteristiche essenziali di un immaginario legato-al-luogo”.
Marzo, mese della poesia, perché il 21 si celebra la giornata mondiale della Poesia ed è anche il mese del Dantedì, il 25, giorno dedicato al sommo poeta: e la nostra Associazione, in particolare per il contributo intensamente creativo della nostra vice-presidente, ogni anno lo ricorda percorrendo sempre itinerari dedicati all’arte poetica, in diverse declinazioni e proposte. “Poesia è vita, diamole spazio”: con questo pensiero e con un “invito concreto a leggerla, ascoltarla, regalarla, riscoprirla, cercarla nel nostro quotidiano e sorprendersi a trovarla ovunque, intorno a noi”, auspichiamo che il mese della poesia possa essere realmente da tutti vissuto con emozione e speranza nel futuro.
Nel libro, Carta poetica del Sud, il nostro ospite, “lavorando sulle relazioni che intercorrono fra letteratura e geografia, e cioè su un’idea di spazio geografico inteso come veicolo di interpretazione testuale e, insieme, su un’idea di spazio letterario inteso come strumento per comprendere l’identità plurale di un territorio, propone una mappatura e un approfondimento delle più significative esperienze poetiche contemporanee che si sono sviluppate nell’Italia meridionale, cioè in un’area tradizionalmente trascurata dal dibattito critico più influente.”
Simone Giorgino, è ricercatore universitario di Letteratura italiana contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento. È presidente del Centro Studi Phoné e membro del Centro Studi “Vittorio Bodini”, del Gruppo di ricerca ALIEN e di MeMo - Memorandum Europeo della Modernità Otto/Novecentesca.
mar052025
Il resoconto dei primi due anni e mezzo di governo della Citta’ da parte del Governo della Restaurazione si potrebbe riassumere in questo Slogan ed il partito pro cemento si conferma il primo partito della citta’.
Colpiscono i milioni sbandierati come se fossero il bottino della citta’ rapinata. Ottenuti in pochi secondi, così è stato riferito dall’Assessore in carica, quale compensazione monetaria, parte della quale a fronte di danni ambientali sara’ impiegata in parcheggi, e quindi in ulteriore consumo di suolo.
Ho sentito parlare di visione europea ma essa va nella direzione opposta e precisamente verso l’obiettivo di zero consumo di suolo.
Per raggiungere l’obiettivo si accelera nella direzione contraria?
Qualunque suolo – anche se agricolo e non vincolato – è considerato solo come qualcosa da sfruttare a fini economici e non come matrice ambientale, il cui valore non è dato solo dalla sua estensione ma dai servizi che eroga in termini di permeabilita’, biodiversita’ (per le diverse forme di vita che ospita, animale e vegetale), produzione di cibo, funzione estetica paesaggio, purificazione dell’aria, per lo stoccaggio del carbonio da parte della vegetazione, da cui è ricoperto, anche grazie alla semplice erba, parte integrante ed imprescindibile per avere un ecosistema sano da cui dipende la qualita’ della vita ed il benessere umano.
Ho sentito parlare di progetto identitario e nel contempo sbandierare come una conquista l’arrivo di MC Donald in citta’, a cui sarebbe gia’ stato rilasciato il permesso di costruire.
Ebbene tali trattamenti (come sconti fiscali) in favore dei colonizzatori non mi sembrano ugualmente riservati agli abitanti della citta’.
Qualcuno avra’ il posto di lavoro e gli altri – perche’ qualcuno è più uguale degli altri – continueranno a pagare come sempre.
Non mi riferisco al solo costo economico ma a tutti i costi sociali ed ambientali che gravano e sempre più graveranno sugli abitanti di questa citta’.
Perche’ la Politica è il luogo in cui si fanno le scelte e queste scelte non sono a favore di un ambiente sano e sicuro, perche’ è questo il bisogno primario della citta’.
Partendo dai dati di malattia e morte andrebbero orientate le scelte a favore della salute e della vita delle persone e promettere il parco urbano come compensazione di ulteriore consumo di suolo e devastazione del paesaggio e’ ben poca cosa, considerato che la citta’ è ancora priva di piano del verde e di piano per la qualita’ dell’aria e quindi per la riduzione delle emissioni, che invece come effetto di tali scelte continueranno ad aumentare.
Lo sviluppo economico sbandierato non è sostenibile, perche’ continua ad avvenire a prezzo di salute ed ambiente.
Mentre si sbandierano i milioni si gettano le briciole sugli abitanti di questa citta’, che continuano a respirare polvere e fumo e potrei aggiungere anche puzza.
Ora siccome siamo tutti sulla stessa barca, cerchiamo di remare a favore della VITA, perche’ a me sembra che ballando e cantando, stiamo precipitando sempre di più nelle vore, che – gia’ piene di rifiuti - ancora attendono di essere bonificate.
Daniela Giannuzzi
mar042025
L’Amministrazione Vergine si conferma un governo paralizzato dall’inerzia e ossessionato dalla propaganda. Si può avere il miglior ufficio comunicazione sul mercato, capace di riempire le pagine social di sorrisi e strette di mano, ma la realtà è un’altra: questa Amministrazione è andata avanti solo grazie all’eredità delle precedenti giunte. Oggi il tempo delle scuse è finito. È chiaro a tutti che questa maggioranza non ha una visione, non ha una strategia e soprattutto non ha le competenze per amministrare Galatina.
Il caso del parcheggio di via Giada ne è la prova perché si tratta di un progetto del 2010, previsto dal piano regolatore di vent’anni fa, che ora il Sindaco e i suoi consiglieri – senza una minima identità politica – cercano di spacciarsi come loro merito, vantandolo come una grande conquista. Ancora più grave è la vicenda dell’impianto di biogas, sulla quale questa Amministrazione continua a non decidere, dimostrando di essere ostaggio di interessi che non hanno nulla a che fare con il bene della città. E che dire del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG)? Ennesimo tema su cui si accumulano ritardi, mentre il tempo scorre e le opportunità si dissolvono. Nel frattempo, la città è allo sbando. Il mercato settimanale è stato ridotto all’agonia, i lavori pubblici avanzano a passo di lumaca, le villette comunali – dalla Stazione ai Bersaglieri – sono abbandonate e nel degrado. L’incompetenza regna sovrana: dossi artificiali piazzati senza alcun criterio, Piazza Cesari riqualificata grazie a privati che tra l’altro non hanno pagato la Bucalossi e i cittadini costretti a coprire la differenza con altri 80.000 euro dalle casse comunali e solo per abbattere un muro. E mentre la città affonda, due milioni di euro destinati al quartiere Fiera restano avvolti nel mistero. Dove finiranno questi soldi? Qual è il progetto? C’è un’idea concreta o anche questi fondi faranno la fine dei 40 milioni promessi per quel polo turistico attrattivo tanto sbandierato in campagna elettorale di cui – dopo quasi tre anni di amministrazione – non si è vista nemmeno l’ombra?
I numeri parlano chiaro: il bilancio approvato a dicembre dimostra le reali priorità di questa amministrazione. Soldi pubblici spesi per una rotatoria su via Guidano che avrebbe dovuto finanziare la Provincia, un marciapiede su Corso Porta Luce che favorirà solo pochi commercianti mentre gli altri giustamente protestano e la ristrutturazione dell’ex Istituto Tecnico che è ancora un miraggio. Questo è tutto ciò che hanno prodotto in tre anni: progetti minimi, scelte scellerate e tanta propaganda. E mentre si avvicina la Quaresima, sarebbe il caso che questa amministrazione facesse un serio atto di contrizione per tutte le promesse mancate, i fondi sprecati e l’incapacità manifesta di governare Galatina. Ma sappiamo bene che non accadrà: questa giunta è la perfetta incarnazione della destra meloniana, fatta di illusioni, fumo negli occhi e nessun risultato concreto.
Galatina merita di più. Merita un’amministrazione capace di governare, non una perenne campagna elettorale. Per questo, il tempo delle semplici critiche è finito. Oggi è il momento di denunciare ai cittadini la deriva di questa amministrazione con ogni mezzo possibile nel pieno rispetto della democrazia. Noi non ci fermeremo. Non saremo mai complici di questa gestione disastrosa. Continueremo a essere l’alternativa seria, concreta, pronta a costruire una città migliore con chi, come noi, pretende fatti e non parole. Galatina non può più aspettare.
Il Segretario PD – Noha
Michele Scalese
mar042025
Il progetto "Frutta e Verdura nelle Scuole" è un'iniziativa promossa dall'Unione Europea e realizzata in collaborazione con il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, il Ministero dell'Istruzione e del Merito e il Ministero della Salute. Questo programma, che ha l'obiettivo di promuovere una sana alimentazione tra i bambini, vede il coinvolgimento della Scuola Primaria di Noha, che ha aderito con entusiasmo all'iniziativa.
Il programma, rivolto agli studenti della scuola primaria (dai 6 agli 11 anni), si propone di incrementare il consumo di frutta e verdura, contribuendo così a sensibilizzare i più giovani sui benefici di una dieta sana e bilanciata. L'iniziativa non solo promuove il consumo di prodotti ortofrutticoli freschi, ma cerca anche di educare i bambini su come una corretta alimentazione possa migliorare il loro benessere fisico e mentale.
Il progetto propone una varietà di prodotti ortofrutticoli biologici e di stagione, che vengono distribuiti ai bambini in modo coinvolgente e accattivante. Tra i prodotti offerti, si trovano arance, mandarini, kiwi, ma anche frutta secca come mandorle, per offrire ai piccoli consumatori una gamma completa di opzioni salutari. La scelta di prodotti stagionali e biologici garantisce la freschezza e la qualità degli alimenti, oltre a supportare l'agricoltura locale e sostenibile.
Oltre alla frutta e alla verdura fresca, il programma prevede anche distribuzioni speciali, che rendono l’esperienza più interessante per i bambini, stimolando così il loro interesse per il consumo di alimenti sani. Questa modalità di distribuzione, pensata per essere accattivante, è uno degli aspetti distintivi del progetto, poiché rende l'educazione alimentare divertente e accessibile.
mar042025
È stato reso noto il rapporto del servizio effettuato dalle Guardie Zoofile del N.O.G.R.A. nell’anno 2024.
In sei mesi di attività, oltre 100 interventi tra verifica chippature, soccorso animali e segnalazioni ricevute ed inoltrate.
Le Guardie Zoofile si sono occupate di verificare e relazionare alla Polizia Locale di Galatina le tante segnalazioni ricevute per il potenziale cattivo mantenimento degli animali, spesso costretti alla catena, o detenuti in condizioni decisamente precarie.
Oltre a ciò, si sono segnalati diversi interventi di recupero di animali selvatici, tra cui civette, barbagianni, volpi, uccelli di vario tipo ed anche rettili, tutti prontamente consegnati presso le strutture provinciali competenti.
Il Comune di Galatina ha deciso così di rinnovare la convenzione per ulteriori 12 mesi, proseguendo con l’opera di pattugliamento sul territorio di Galatina e Frazioni, anche in forza delle relazioni depositate dal Nucleo delle Guardie Zoofile durante il 2024.
“Abbiamo intrapreso un importante percorso a tutela degli animali e del loro corretto mantenimento – spiega il Consigliere Diego Garzia, delegato a Polizia Locale e Randagismo –. È però necessario – prosegue Garzia – perseguire una continua campagna di sensibilizzazione e verifica delle chippature, obbligatorie per legge sia per i cani che per i gatti ed insegnare a tutti i proprietari che il decoro urbano vada perseguito a tutti i livelli, attraverso soprattutto la raccolta delle deiezioni”.
“Il grado di civiltà – conclude Garzia – si misura anche da come ci prendiamo cura dei nostri animali, siano essi selvatici oppure di compagnia. Inoltre, appare oltremodo necessario ricordarci che le strade, le aiuole e le piazze sono beni collettivi spesso frequentati dalle famiglie ed è opportuno che la loro pulizia sia preservata anche da coloro i quali portano a passeggio i propri animali, che naturalmente hanno la necessità di espletare i bisogni. A tal proposito stiamo già programmando l'installazione di appositi cestini nei luoghi di maggior frequentazione pubblica come piazze e parchi gioco. Non abbiamo volontà repressive, ma attraverso il servizio delle Guardie Zoofile intendiamo aiutare ed educare al comune vivere civile”.
Alessio Prastano
mar012025
Ma mica soltanto uno (di ostacoli dico), ma decine, centinaia, migliaia. Come coriandoli. Si parte con le chiacchiere (di carnevale of course), si prosegue con i post imbottiti di schiacciate nel campo largo “avversario” così potenti che quelle di Sinner vorrebbero somigliarvi, e si insiste con il tentativo di scissione dell’atomo che crea tanta energia, certamente, ma anche sempiterne scorie radioattive.
Poi per fortuna i contrapposti punti di vista, grazie anche a mediatori, sensali, compari e merende, in qualche modo si ricompongono. I cristiani lavorano giorno e notte al freddo e al gelo, sopravvivono indenni persino ai gruppi di Whatsapp, e da un iniziale unico carro allegorico si arriva ad allestirne ben tre, mastodontici, variopinti, sbalorditivi, vere e proprie discoteche ambulanti con tecnologie all’avanguardia, e una serie di gruppi mascherati di complemento così gremiti e ben organizzati nelle loro coreografie da risultare, se non superiori, molto simili a quelli che sin dagli anni ’30 del XIX secolo sfilano al sambodromo di Rio de Janeiro. Unica differenza tra Rio e Noha la temperatura, e di conseguenza le brasiliane indossate e soprattutto esibite (“brasiliana” nel senso di indumento).
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Il secondo ostacolo, quello della pioggia di sabato 15 febbraio: mica tu programmi una sfilata e non ti si mette contro finanche meteo.it che una settimana prima t’illude mostrandoti per l’occasione un sole che spacca le pietre; poi ‘sto sole inizia pian piano a fare capolino tra i nembi, successivamente viene coperto di botto da una nuvola grigia, e infine, appropinquandosi il fatidico week-end, lascia definitivamente il posto a un’ineluttabile macchia scura con gocce e sajette. Mai previsioni del tempo furono così azzeccate, con quel diluvio comunale continuo, imperterrito, intenso, da imprecazioni del rango come minimo di lampu & tronu. Anche qui di necessità virtù: si rinvia tutto all’indomani, domenica, allorché finalmente le nuveje, che avevano pure provato a fare la voce grossa la mattina, se la svignano alla bell’e meglio evidentemente per paura delle ulteriori castime da scomunica papale, e quest’altro ostacolo è parimenti superato. Ma quanta strizza, e soprattutto che sfacchinata.
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Scongiurato il dramma collettivo, inizia quello individuale: il mio. L’Albino Campa di Noha.it e Nohaweb sta con influenza, tosse e trentanove e mezzo di febbre (i soliti brutti scherzi di carnevale), ma il sito e la pagina devono girare lo stesso specialmente con questo evento international se no chi li sente i nohani lontani e soprattutto i vicini, e tu sei da solo come un anacoreta alle prese con foto e video da postare urbi et orbi.
Ma devi prima effettuare l’accesso ai suddetti siti e social con le criptiche password albiniane, altro che le dodici fatiche di Ercole; una volta acceduto, puoi iniziare le riprese con il tuo telefonino del ‘15/’18, vale a dire 2015/2018 (non permettetevi di parlare di pezzo d’antiquariato). Saresti perfino bravo con le immagini (cresciuto da Mirelfoto conosci tutti i trucchi del mestiere) ma se, come ti dicono, non riesci a “sloggarti” [sic] con la confusione tra i tuoi social privati e quelli della community non potrai mai operare come si deve. Così chiedi aiuto a Capitan Uncino (la maschera guida di uno dei tre carri), disponibilissimo, paziente, e indulgente quanto basta, ma nulla da fare: oltretutto lui è nel clou della sua passerella downtown mentre tu, più masciu dei masci, gli stai rompendo l’anima, e sicuramente non soltanto quella. Disperato ringrazi e chiedi aiuto a qualcun altro ma, come direbbe Pirandello, tutti indossano una maschera.
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