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Di Redazione (del 23/12/2021 @ 20:44:54, in Comunicato Stampa, linkato 796 volte)

Un anno fa, il 23 dicembre, l’antivigilia di Natale 2020, ci lasciava Giorgio Lo Bue. Una brutta notizia che, pur essendo nell’aria, speravamo arrivasse il più tardi possibile. Invece era arrivata!

Un  incidente stradale, che da subito non sembrava grave (Accaduto tre anni prima, nei pressi del Cinema Teatro Cavallino bianco - quando si dice il destino! - , che lui tanto amava e per il quale aveva lottato con grande pervicacia per la sua riapertura), ha segnato gli ultimi anni della sua vita: nello scontro sbatteva la testa sul tettuccio della macchina, riportando quella che sembrava una lieve ecchimosi, che, con il tempo, ha intaccato lentamente parti importanti dei tessuti del cuoio capelluto. Da allora Giorgio non è stato più lo stesso, assistito con grande amore dalla moglie Francesca e da quanti gli sono stati vicini, si è consumato lentamente sino alla sua morte a soli 73 anni. 

Come ho scritto un anno fa, Giorgio a Galatina era un immigrato. Nato in Sicilia, a San Giovanni Gemini, provincia di Agrigento (il padre carabiniere, la madre casalinga), aveva trascorso i primissimi anni della vita a Stornarella, in provincia di Foggia, nella Piana del Tavoliere delle Puglie, a 10 anni, nell’estate del 1957, a seguito del padre, con tutta la famiglia – tre sorelle e un fratello -, trasferito presso la locale Caserma dei Carabinieri, giungeva a Galatina, divenuto il suo comune di adozione.   

Ho descritto gli anni della sua vita sino agli anni ‘70, quelli segnati dalla frequenza delle scuole elementari e dell’Avviamento Professionale, di chierichetto presso l’Oratorio, poi Parrocchia “Cuore Immacolato di Maria”,  nel Rione Italia, dove ha sempre abitato – Via Soleto e Via Vercelli -, “le tirate sino a sera, prima della messa vespertina, su lli cozzi del campo di calcio”, dei  giochi antichi, dello scambio di calciatori, della lettura e collezione di giornaletti, delle manie per le novità e il rito natalizio di allestimento del Presepe, gli amori di gioventù, il nostro girovagare per l’Italia in autostop nel 1968. Per finire, la partenza, quasi contemporanea, al servizio di leva, lui a Udine, io a Bologna.

Voglio ora ricordarlo per il suo grande amore per Galatina. Amore che lui ha sempre testimoniato attraverso il suo modo di essere, di esprimersi, di operare, di raccontare; nel suo impegno politico e sociale a favore dei concittadini adottivi; il suo incessante scavare, alla ricerca degli usi e dei costumi, delle tradizioni, sempre più spesso, estese all’intero Salento. E nei suoi numerosi scritti sulla stampa locale, nei suoi  interventi da uomo politico, nelle sue opere, questa passione è sempre presente. Ha collaborato con “Il Galatino”, il pluridecennale periodico quindicinale, e al “Filo di Aracne”, il trimestrale del Circolo Athena. Promotore di giornalini studenteschi, di pagine autogestite dai suoi alunni sui quotidiani regionali, puntuali i suoi servizi sulle varie attività artistiche, culturali, religiose, di costume, a cui ha legato buona parte degli ultimi anni.

 

«Una tematica complessa, che chiama in causa il futuro dei balneari e delle nostre coste, non può essere trattata in un tavolo d'elite, che taglia fuori i diretti interessati e non consente una pluralità di opinioni e vedute». Così il deputato salentino del M5S, Leonardo Donno, in riferimento al tavolo tecnico-politico annunciato dai ministri Garavaglia, Giorgetti e Gelmini, a seguito di un incontro con i rappresentanti delle categorie dei balneari.
«Quello preannunciato non è il giusto metodo di lavoro -spiega Donno- Vista la complessità del tema, che si trascina da oltre 15 anni senza giungere ad alcuna soluzione, e in considerazione dei diversi interessi e soggetti coinvolti, il confronto non può essere ridotto ad una riunione di un certo schieramento politico con alcune categorie interessate.
Sarebbe auspicabile, invece, coinvolgere tutte le forze politiche di maggioranza di questo Governo, così come tutti i soggetti diversamente interessati e coinvolti dal tema delle concessioni demaniali marittime, come i rappresentanti dei consumatori e dei lavoratori, così come quelli degli enti territoriali dei comuni e delle regioni e le altre Autorità coinvolte. Per il Movimento 5 Stelle bisogna allargare la
discussione e avviare subito un confronto serio e costruttivo per giungere a soluzioni concrete, senza regalare inutili illusioni né fare promesse propagandistiche o difendere interessi di parte.

 

Con delibera di giunta 353 del 9 dicembre l’amministrazione del Sindaco Marcello Amante candida i 33 alloggi popolari di proprietà dell’Ente di via Lucrezio a Noha per un importante intervento di recupero e riqualificazione dal costo di circa € 2.300.000,00, interamente a carico delle finanze regionali e/o nazionali.

Interventi previsti per l’efficientamento energetico:

- coibentazione tramite “cappotto” delle pareti esterne, per una razionalizzazione dei consumi garantendo un miglior comfort;

- sostituzione di tutti gli attuali infissi esterni con nuovi realizzati in alluminio a taglio termico;

- sostituzione delle attuali caldaie a gas, tradizionali e di vecchia generazione, con generatori ibridi di ultima generazione (pompa di calore + caldaia a condensazione ad alta efficienza);

- realizzazione di impianti fotovoltaici della potenza di 2 kW per ogni unità immobiliare che verranno posizionati sul lastrico solare e serviranno a produrre energia destinata totalmente all’autoconsumo delle singole unità abitative

Interventi previsti per il miglioramento sismico:

- inserimento nella struttura di elementi resistenti dissipativi esterni che possano assorbire le azioni sismiche. Preliminarmente a tale intervento si procederà al ripristino delle armature corrose ed alla ricostruzione del copriferro degli elementi strutturali in facciata che risultano essere stati soggetti a forti fenomeni di corrosione ed espulsione del calcestruzzo

 
Di Redazione (del 01/01/2022 @ 15:03:38, in Comunicato Stampa, linkato 674 volte)

RIGENERAZIONE URBANA: FINANZIATI DAL MINISTERO I TRE PROGETTI PRESENTATI DAL COMUNE DI GALATINA PER 5 MILIONI DI EURO.

EDILIZIA POPOLARE: DICHIARATO AMMISSIBILE DALLA REGIONE PUGLIA IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE ED ADEGUAMENTO DEI 33 ALLOGGI DI NOHA IN VIA LUCREZIO, PRESENTATO DAL COMUNE DI GALATINA PER 2,3 MILIONI DI EURO + 2,5 MILIONI DI EURO PER I 49 IMMOBILI DI VIA VERNALEONE A GALATINA PRESENTATO DA ARCA SUD E DI IMMEDIATA CANTIERABILITA’

Quale migliore augurio potevamo fare alla città affacciandoci al nuovo anno?

Un cantiere di ben 56.400 metri quadri, quello della rigenerazione che mira al miglioramento della qualità del decoro urbano, del tessuto sociale ed ambientale.

Due progetti che partendo da Piazzale Stazione e corso Re D’Italia, interesseranno la zona dei nuovi Uffici Comunali di prossima apertura, attraverseranno Villetta dei Bersaglieri giungendo fino a Villa Falcone e Borsellino. Un terzo interesserà la villetta in via Collepasso a Noha.

Cambieremo significativamente il volto della città con un percorso ciclabile che collegherà le tre villette, nel segno della mobilità sostenibile.

 
Di Redazione (del 03/01/2022 @ 20:35:06, in Comunicato Stampa, linkato 696 volte)

L’Anno 2021, in particolare il mese di Dicembre, si chiude con importanti novità per il Comando di Polizia Locale del Comune di Galatina che rappresentano passaggi fondamentali e funzionali sia al progressivo miglioramento della struttura organica interna sia su quello dell’implementazione, ottimizzazione ed efficientamento dei servizi esterni.

Per ciò che riguarda il primo punto, nell’ultimo giorno dell’anno, alla presenza del Sindaco Marcello Amante, dell’Assessore al ramo Nicola Mauro e dei colleghi, il Comandante della Polizia Locale Domenico Angelelli ed il Vice Comandante Luigi Tundo hanno accolto i nuovi Ufficiali Michele Sponziello e Vincenzo Apollonio, giunti positivamente al termine di una procedura concorsuale mediante progressione verticale.

Due personalità professionalmente differenti, ma complementari, a detta di tutti, che già hanno reso solido, con le rispettive esperienze, il lavoro all’interno dell’Ufficio e che si apprestano, con il nuovo ruolo, a continuare a contribuire alla strutturazione dello stesso nella direzione tracciata nel corso degli ultimi anni.

Di detta assunzione il Sindaco afferma: “Conosco entrambi molto bene, anche se per percorsi differenti, e non posso che essere felice di questo importante risultato raggiunto. Sponziello, con il suo carico di dedizione, determinazione, competenza e responsabilità, rappresenta un punto di riferimento fondamentale all’interno del Comando, sia per i colleghi, sia per i cittadini. Apollonio ha più volte dimostrato una importante preparazione professionale oltre che una innata attitudine alla funzionale risoluzione dei problemi, aspetto fondamentale per la vita di un Ufficio, parte di una macchina amministrativa più grande che richiede sempre più rapidità e pervasività degli interventi. Ad entrambi auguro, con grande piacere, un buon lavoro”.

 
Di Redazione (del 03/01/2022 @ 20:39:19, in Comunicato Stampa, linkato 715 volte)

Vi sono iniziative che molto spesso vengono poco pubblicizzate, con lo scopo di limitare la partecipazione o perché le sue finalità sono lontane dai propri orientamenti politici, sociali e culturali, e le stesse modalità e i termini di adesione al progetto la sanno lunga. II “Treno della Memoria” è una di queste: iniziativa organizzata ogni anno dall’omonima associazione in Polonia, nei luoghi dove si consumò l’immane genocidio di milioni di ebrei e di diversi (comunisti, rom, gay, disabili, ecc.). Un’associazione culturale nata nel 2005, e che in  questi 15 anni di attività ha coinvolto oltre 60.000 giovani, e non solo. Il percorso educativo prosegue lungo tutta la durata del viaggio e nei mesi successivi al rientro in Italia, in cui vengono proposte, organizzate e realizzate attività di riproposizione dell’esperienza vissuta rivolta alla comunità.

Come si legge nel programma proposto dagli organizzatori: “Il Treno della Memoria” è innanzitutto un percorso educativo e culturale. Da sempre un'esperienza collettiva unica, un viaggio “zaino in spalle”. Non è una semplice gita scolastica, bensì un circuito di cittadinanza attiva in cui i/le giovani partecipanti, negli anni, diventano prima animatori e animatrici e poi, alle volte, organizzatori ed organizzatrici; in una catena di trasmissione dell'impegno. È un progetto di educazione informale e “alla pari” che sviluppa una strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di trasmissione orizzontale di conoscenze, esperienze ed emozioni svolto in un’ottica di cooperazione, rispetto reciproco e solidarietà.” Dopo questo viaggio, dopo avere impresso nella memoria le drammatiche immagini dell’eliminazione sistematica di milioni di esseri umani, dopo avere visitato i campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, come si può leggere nelle testimonianze di tante ragazze e ragazzi, nulla è più come prima.

Il viaggio si svolge in treno, per la durata di circa due giorni, con destinazione Cracovia, e prosegue, nei giorni successivi, con visite guidate della stessa Città, del Ghetto ebraico, del Museo della Fabbrica di Schindler e dei Campi di sterminio di Auschwitz e di Birkenau, per complessivi 9 giorni.

Anche il comune di Galatina ad aderito ad uno dei viaggi organizzati per il 2022. Con avviso pubblico del 29.12.2021 ha stabilito le modalità di partecipazione, riservate soltanto a tre concorrenti: un numero così esiguo, che poteva essere incrementato e che non avrebbe certamente comportato gravi danni alle casse del Comune, se si pensa che la somma che varrà impiegata è di 600 euro, quale contributo messo a disposizione (200 euro per partecipante).

 
Di Redazione (del 04/01/2022 @ 13:22:33, in Comunicato Stampa, linkato 1082 volte)

Il nostro comune si è aggiudicato fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia per un totale di 225mila euro. L'obiettivo dei finanziamenti riguarda gli interventi di ripristino di opere pubbliche o di pubblico interesse, danneggiate da calamità naturali. Il sito che il comune di Galatina ha candidato e che verrà ristrutturato è “la Casa e Torre dell’orologio” in Piazza San Michele a Noha.
Un intervento per di ridurre la vulnerabilità della torre nei confronti di probabili ulteriori funesti eventi atmosferici, affinché venga conservato l’organismo edilizio e assicurata la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere.

La torre verrà sottoposta, dunque, a una serie di interventi mirati per consolidarla e restaurarla. Ad un’opera di pulitura, si affiancheranno lavori per il risarcimento delle lesioni e consolidare le volte. A questa manutenzione straordinaria prenderà parte anche il restauro della banderuola segna-vento, la sostituzione del parafulmine, il rifacimento dell’illuminazione e degli infissi, recupero della pavimentazione, il consolidamento del balcone, il restauro della facciata. Infine vi sarà l’integrazione con delle dotazioni tecnologiche.

“L’attenzione verso le nostre frazioni è sempre vivo nell’azione amministrativa della mia squadra di governo – ha affermato il Sindaco di Galatina Marcello Amante – La ristrutturazione e il recupero nonché la messa in sicurezza di un bene pubblico come La casa e torre dell’orologio a Noha ci rendono fieri del lavoro fatto.”

Marcello Amante
Sindaco di Galatina

 
Di Fabrizio Vincenti (del 07/01/2022 @ 18:59:29, in Comunicato Stampa, linkato 1459 volte)

Qualcuno, giorni fa, ha asserito che studiare la storia non serve a nulla.

Costui o è totalmente deficiente, o è maledettamente furbo. La storia la si studia poiché è una delle più efficaci maestre di vita che l’uomo ha a disposizione. Vi porto un esempio.

Nel 480 a.C. l’Impero Persiano stava per invadere la Grecia. Serse aveva un grosso esercito e una potente flotta.

Il greco Temistocle ebbe un’idea: bloccare l’avanzata dell’esercito persiano alle Termopili, una località dove esisteva uno stretto passaggio costiero, una sorte di passaggio quasi obbligato tra l’antica Locride e la Tessaglia. Lì il re di Sparta Leonida insieme ad altri 299 valorosi soldati, si schierò a difesa della via d’accesso e rallentò l’avanzata dei persiani.

Trecento uomini fermarono per giorni e giorni migliaia di persiani alle Termopili, rallentando la loro avanzata. Dopo una estenuante lotta, i trecento furono sconfitti e Serse invase la Grecia, entrando ad Atene. Ma questa storia non finisce qui poiché la flotta greca, verso la fine del 480 a.C., sconfisse gli invasori persiani nella battaglia di Salamina, costringendo Serse e ciò che era rimasto del suo esercito e della sua flotta alla ritirata.

Qualcuno potrebbe pensare che il sacrificio di quei trecento uomini, tra i quali c’era lo stesso re di Sparta Leonida, non sia servito a niente. Non è così. Il perché sta nel fatto che è grazie a quei trecento che oggi abbiamo capito che un gruppo di uomini coraggiosi e determinati può tenere a bada l’avanzata di forze molto superiori ed ostili, forze mosse soltanto da interessi e prive di nobili valori. Forse è per l’esempio dato dalla determinazione di quei trecento che infine l’esercito greco riuscì a sconfiggere quello persiano.

La situazione attuale non può che rimandarmi a quell’episodio. Dopo circa duemilacinquecento anni io vedo un certo parallelismo.

Delle forze ostili mosse solo da interessi e prive di qualsiasi nobile principio etico stanno per invadere la “nostra Grecia” e stanno per entrare nella “nostra Atene”, razziandola. Eppure anche qui ci sono le Termopili, uno strettissimo passaggio difeso da gente coraggiosa e determinata, alla quale è stato tolto tutto, dal lavoro allo stipendio, dal diritto allo studio a quello di muoversi liberamente, ma che ha deciso che quel passaggio va difeso al costo della vita perché quei trecento sanno che ad Atene ci sono le loro mogli ed i loro figli che devono essere difesi. Infatti, semmai dovessero cedere alle Termopili, Atene cadrà nelle mani del nemico. 

 
Di Redazione (del 08/01/2022 @ 14:19:20, in Comunicato Stampa, linkato 914 volte)

Come diceva un vecchio statista, ora scomparso: “ A pensarci male quasi sempre s’indovina”. Una massima sempre attuale alla quale non sfuggono in tanti.

La fine dell’anno appena trascorso è stato animato dal febbrile lavoro, che ha bloccato nella giornate prefestive il traffico cittadino e suscitato le sacrosante proteste di tanti cittadini, per “toppezzare” o rifare parte del manto stradale di alcune strade di Galatina, Collemeto e Noha.

Alcune mesi fa, quando venne pubblicata la delibera dei futuri lavori, non pochi furono coloro che avrebbero voluto conoscere i motivi della scelta delle strade da rigenerare. In tanti si chiedevano se l’individuazione fosse libera da condizionamenti o favoritismi, da personalismi, od altro. Qualcuno si spinse a ricordare fatti accaduti nel passato remoto, allorquando ad essere favoriti erano amici degli amici, compagni di banco o di gioventù, amanti segrete, anzi segretissime. Altre strade, infatti, avevano bisogno di interventi urgenti: nella foto Via Giovanni XIII, nei pressi della Parrocchia San Sebastiano.

Per rinfrescarsi la memoria è bene ripassare l’elenco delle strade: Via Monte Rosa, Via Papadia, Via Novara, Via Petrarca, Via Spoleto, Via Macerata, Via Lucca, Via Metauro, Via Martiri d’Otranto, Via De Ferraris, Via Montebianco, Via Vernaleone, Arco Nachi, Via Emilia, Via Giulia, Via Monte Cassino, Via Cafaro, Via Galluccio, Via Guidano (Galatina), Via Rimini,  Piazza Italia, Via Padova, Via Fiume, Via Rovigo (Collemeto), Via Benedetto Croce, Via Agrigento, Via P.pe Umberto, Via Maddalena, Via Aradeo, Via Tiziano (Noha). Facendo mente locale si possono trarre gradevoli sorprese.

 

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