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Una svagata SBV vince, ma non convince
Di Redazione (del 24/03/2025 @ 08:23:48, in Comunicato Stampa, linkato 207 volte)

Regolata la compagine del Sammichele, sia pure con qualche patema d’animo nel secondo set, ed aver assestato la classifica rendendola più gratificante, non induce gli addetti ai lavori in casa Salento Best Volley a respirare ventate di ottimismo in ottica play off.

E sì perché, salvo riuscire a mettere in cassa quattro vittorie nelle ultime cinque giornate (turno di riposo compreso), gli obiettivi stagionali sembrano bruciati a favore della diretta concorrente, la Tiger Squinzano, che ha a disposizione ben sei gare fino al termine della regolare sessione. E senza contare che lo scontro clou con la capolista Parabita candidata alla promozione in serie C, sarà un’autentica battaglia sportiva aperta ad ogni pronostico.

L’aver messo dunque in fila quattro vittorie piene nelle ultime quattro gare, incassando 12 punti, non è un indicatore che possa soddisfare il gruppo di mister Giannotta che continua ad offrire prestazioni altalenanti, soprattutto d’instabilità caratteriale e di perdita dei livelli di attenzione.

Questa squadra ha una marcata caratteristica: quella di adeguarsi alla caratura degli avversari, esprimendosi a buoni livelli anche se non sempre vincenti con i sestetti più titolati (Parabita, San Pancrazio, Alberobello), ed assumere analogo atteggiamento con le squadre più abbordabili, se non tecnicamente inferiori, rischiando come è accaduto di subire sonore sconfitte (Monopoli e Pulsano docet).

Un approccio alla gara superficiale e supponente, come quello espresso nel secondo set contro la compagine barese del Sammichele, subendo un break da sprofondo di -11 punti sequenziali, ha invalidato un fondamentale peculiare della squadra che è la fase ricezione/punto. Di conseguenza è venuto a soffrire tutto il costrutto sostanziale di un’azione: distribuzione, conclusioni, efficacia tattica e naturalmente il cambio palla. 

Paradossalmente la gara giocata in casa del San Pancrazio, non è stata caratterizzata da atteggiamenti simili, perché gli stimoli nel competere ed eventualmente ad imporsi hanno attivato acume tattico, buon livello di reattività e spirito di squadra che ha messo in difficoltà la capoclassifica, sia pur alla fine risultata vittoriosa.

Certo conta anche il valore dell’avversario, il proprio spessore tecnico, un’adeguata preparazione fisica, la collaudata sintonia tra reparti ma, soprattutto la volontà di essere squadra e mirare a far bene.

Poi alla fine ci sarà un rendiconto che ci si augura in linea con gli obiettivi stagionali. Ed è quello a cui staff tecnico e giocatori dovranno tendere per dare una sterzata direzionale al loro impegno, che è anche sacrificio oltre che passione che non meritano di essere dimenticati in un angolo.

 

Piero de Lorentis

Area Comunicazione SBV Galatina