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Posti in piedi
Di Albino Campa (del 12/08/2011 @ 16:43:53, in Eventi, linkato 2955 volte)
“Posti in piedi” è un’espressione che si urla con gioia, per dire “la sala è piena”, “grande partecipazione”.  Se però le sedie sono 200, i posti in piedi divengono un’esigenza dovuta alla carenza di posti a sedere più che una conseguenza della grande partecipazione. E questo succede a Galatina, in una città amministrata da persone che sembrano non riuscire a comprendere la posizione di rilievo che Galatina riveste nel Salento.

La sera dello spettacolo teatrale l’Aulularia la piazza era piena non solo di fans della Gegia, di galatinesi e salentini provenienti dai paesi limitrofi, ma anche e soprattutto da turisti. E il fatto che siano state messe a disposizione così poche sedie è sintomo di un male incurabile che affligge non solo il governo della città di Galatina, ma anche quello della nazione Italia: la sciatteria. Ho come l’impressione che le cose si facciano semplicemente per non perdere consenso o perché si è costretti a farle, e che quindi manchino di quell’entusiasmo motore e garante della buona riuscita di ogni evento. La politica sembra essere divenuta un ambito limbo situato tra cielo e terra; oggigiorno governare una città comporta una lievitazione sopra la società: si sale un gradino più su e si perde il contatto con i problemi dell’uomo nella società.

E discutendone la sera stessa dell’Aulularia, mi è venuto il dubbio che entrare in politica sia anche fortemente dannoso per le capacità intellettive dell’uomo. Problemi banali (quello delle sedie può essere un valido esempio) che un cittadino qualunque riuscirebbe a risolvere senza troppi sforzi, per il politico privato del dono della praticità divengono vere sfide politiche (tant’è che tronfio è solito rispondere al povero cittadino esigente di rassicurazione: “Mo’ vidimu ce se pote fare”). Il politico modello si contorce, il più delle volte fa finta, nella risoluzione del problema, per poi sfoggiare i soliti cavilli di natura pecuniaria o procedurale. 

Secondo voi perché c’erano solo 200 sedie in piazza? Perché il budget non consentiva di affittare altre sedie, mi sento rispondere, mica per problemi di sicurezza. Allora se le cose stanno in questi termini, vi pongo un quesito: quanto è stupido, da uno a dieci, un cittadino che non ha soldi, è tormentato dai debiti, ha 10 sedie in casa, vuole sedersi fuori in giardino e va ad affittarsi la sedia? Bisogna entrare in politica per rendersi capaci di tali imprese, perché al cittadino non malato di sciatteria sarebbe parso elementare prendere le sedie da casa propria (es. palazzo della cultura) oppure farsene prestare qualcuna dal vicino di casa (es. oratorio). Vai a capire te come funziona la politica, semmai funzionasse!

Michele Stursi